INFORMAZIONITP Associazione Italiana Pubblicitari Professionisti Ordini e Associazioni Ruolo: Comitato di Garanzia Area: Altro Edoardo T. Brioschi |
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(Adnkronos) - "Abbiamo un paio di importanti lettere commerciali in partenza, potrebbero essere inviate oggi stesso". Lo ha annunciato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, durante la cerimonia di firma del Genius Act, una legge a tema criptovalute. "Abbiamo accordi commerciali che ci escono dalle orecchie. Ne abbiamo così tanti che ci stanno chiamando tutti", ha aggiunto Trump, secondo cui "quando mandiamo la notizia dicendo che pagherete dazi del 35% o del 40%, quello è un accordo". Secondo il presidente, i Paesi che riceveranno le lettere "poi chiameranno e vedranno se possono raggiungere un accordo un po' diverso, aprendo il loro Paese al commercio". Intanto il Financial Times riporta che Trump, sta spingendo per dazi minimi del 15-20% in un eventuale accordo con l'Unione europea. Aggiungendo che l'Amministrazione sta ora valutando un'aliquota reciproca superiore al 10%, anche qualora si raggiungesse un'intesa con Bruxelles. Trump - secondo il giornale che cita fonti anonime - non è rimasto impressionato nemmeno dall'ultima offerta dell'Ue di ridurre i dazi sulle auto e manterrebbe le tariffe sul settore al 25%. Il Financial Times riporta inoltre che il commissario Ue al Commercio, Maros Sefcovic, ha espresso un giudizio negativo sui suoi recenti colloqui sui dazi a Washington in un incontro con gli ambasciatori dell'Ue. Sefcovic "è tornato proprio stamani" da Washington D.C. , ha fatto sapere il portavoce della Commissione europea per il Commercio Olof Gill, durante il briefing con la stampa a Bruxelles. L'Ue lavora tuttora per raggiungere un'intesa con l'Amministrazione Usa, volta a evitare l'imposizione di dazi unilaterali a livelli ritenuti insostenibili: "Non ci impegneremmo in negoziati con gli Usa se non pensassimo che un accordo è possibile", ha risposto a chi gli chiedeva se la Commissione ritenesse ancora possibile arrivare a un patto con Washington. Nella capitale Usa, il commissario slovacco ha avuto "intensi negoziati con il segretario al Commercio Howard Lutnick e con il rappresentante Jamieson Greer. E' stata un'altra occasione per cercare una soluzione negoziata, dimostrando la nostra buona fede nell'impegnarci in modo costruttivo con l'Amministrazione Usa". Allo stato, "non è previsto nulla in termini di contatti durante il weekend, a quanto ne so", conclude. "Dazi al 15%? E' ancora una tariffa alta" poi "bisogna vedere quali prodotti riguarda, se è 15% e poi ci sono picchi in altri settori non va bene. Bisogna vedere settore per settore, ma certo il 15 è alto", ha detto Antonio Tajani, parlando dal congresso della Cisl, in corso a Roma, presso il palazzo dei Congressi. "Bisogna vedere settore per settore", sottolinea.
(Adnkronos) - Si è tenuto presso UniCamillus il primo incontro ufficiale dell’Advisory Board dell’Ateneo, costituito lo scorso aprile e composto da Andrea Biondi, Vito Cozzoli, Maria Bianca Farina, Giuseppe Feltrin, Luciana Lamorgese, Gianni Letta e Tiziano Onesti, che affiancano il rettore Gianni Profita per guidare l’Università Medica nello sviluppo di nuove strategie accademiche e scientifiche. In questa occasione, il comitato consultivo ha incontrato esperti provenienti dal mondo accademico e dall’industria tecnologica e biomedicale. Il focus è stato anche il titolo della sessione tematica dell’evento: 'I nuovi orizzonti dell’IA nella formazione e nella sanità', uno dei temi più attuali e trasformativi a livello scientifico e sociale. L’evento è stato introdotto dal rettore e dalla docente Donatella Padua, segretaria generale dell’Advisory Board nonché delegata alla Terza Missione. Il dibattito ha visto alternarsi riflessioni teoriche e dimostrazioni pratiche. Durante il convegno, Massimo Giannessi, ingegnere biomedico e Chief Operating Office di Accurate Srl, azienda italiana leader nella simulazione medica avanzata, ha presentato Involve XR, un’applicazione di realtà virtuale avanzata per la simulazione di casi clinici collaborativi, in cui l’intelligenza artificiale assiste gli specializzandi nella gestione di pazienti virtuali da remoto. Si tratta di uno strumento dalle interessanti prospettive nell’ambito della formazione accademica, considerando che possono partecipare all’ambiente virtuale anche più discenti in contemporanea, esercitandosi così su scenari clinici realistici in un ambiente sicuro e interattivo, migliorando le capacità decisionali e il lavoro di squadra. Stefano Signoretti, docente di Neurochirurgia presso UniCamillus e direttore Uoc Neurochirurgia Asl Roma 2, ha mostrato invece l’impiego di strumenti di Ia in neurochirurgia, capaci di rivoluzionare la visione radiologica del cervello e i conseguenti interventi chirurgici su di esso, diventando nel contempo strumenti didattici di eccezionale valore. Una di queste tecnologie è la Neuronavigazione che, usando algoritmi di intelligenza artificiale, aiuta a pianificare il percorso preciso per raggiungere la zona del cervello da operare, selezionando le aree su cui intervenire ed evitando di danneggiare importanti strutture nervose. Durante l’intervento, il chirurgo può vedere in tempo reale i suoi movimenti all’interno del cervello: in questo modo, è possibile rimuovere lesioni profonde in modo più sicuro, riducendo non solo il margine d’errore ma anche i tempi di degenza e i tassi di complicanza. La seconda applicazione dell’Ia riguarda la ricostruzione 3D dei fasci di fibre nervose attraverso la rielaborazione dei dati grezzi delle immagini di RM ottenute con tecnica Dwi-Dti: questa funzione viene denominata Fibertracking. Il Fibertracking System è una tecnologia innovativa basata su Ia, che crea immagini molto dettagliate delle fibre nervose all’interno del cervello, mostrando le connessioni tra diverse aree cerebrali, generando immagini che non si possono ottenere con le tecniche tradizionali. Questa nuova visione può cambiare radicalmente il modo in cui si studia il cervello, migliorando nettamente la formazione degli studenti. L’unione di queste applicazioni permette di ottenere una particolare navigazione Ia dei fasci di fibre generati, che verranno proiettati in realtà aumentata nel campo operatorio. Durante la navigazione, sarà quindi possibile distinguere nettamente le fibre nervose da risparmiare e le lesioni da trattare. Con l’avvento di questi strumenti di Ia in campo neurochirurgico, sia la formazione che la pratica clinica realizzano un notevole salto di qualità. Infatti, è possibile non solo formare gli studenti in modo più completo e partecipativo, ma si può anche operare il paziente con eccellente precisione, pianificando il tutto in modalità prima virtuale e poi reale, prevedendo eventuali risultati e, quindi, permettendo di decidere se e come operare, risparmiando così tempo e risorse preziose. Giada Bernardini, ingegnere biomedico nonché Strategic Account Manager di Siemens Healthineers, ha illustrato l’evoluzione dell’Ia nella diagnostica per immagini, aiutando i medici a individuare precocemente patologie anche molto difficili da rilevare, come piccoli noduli mammari e polmonari spesso invisibili a occhio nudo. Si tratta di un tema di grande rilevanza, considerando che, nel 2023, in Italia si sono verificati 55.900 nuovi casi di tumore alla mammella, di cui il 6-7 % è già metastatico alla prima diagnosi. In Europa, questa forma di cancro ha provocato 370.000 decessi tra il 1989 e il 2025. L’Ia, invece, potrebbe arrivare a rilevare anche degli addensamenti minimi a livello mammario, favorendo una diagnosi precoce e una guarigione molto più probabile. Lo stesso vale per il tumore al polmone, che nel 2020 ha provocato ben 5.000 decessi in tutto il mondo. Nel 55% dei casi, i malati di carcinoma polmonare sviluppano metastasi, e il tasso di sopravvivenza a 5 anni è del 6% per i pazienti che si trovano al IV stadio della malattia. Gli strumenti diagnostici dotati di Ia potrebbero individuare la malattia già al I stadio, portando il tasso di sopravvivenza a 5 anni al 90%. Questi dati sono eloquenti di quanto queste tecnologie possano non solo migliorare la qualità di vita, ma anche preservare la sopravvivenza dei pazienti. Bernardini ha inoltre presentato il concetto di Digital Twin, un modello digitale personalizzato di un organo: questo gemello digitale consente di prevedere l’evoluzione di una patologia e testare trattamenti su misura senza alcun rischio. Al momento, i prototipi sono stati ideati principalmente per cuore, fegato e cervello, ma l’obiettivo è replicare ogni singolo elemento anatomico in modo totalmente personalizzato. Ha concluso la serie di presentazioni Andrea Romigi, docente di Neurologia presso UniCamillus e direttore del Centro di Medicina del Sonno presso l’Irccs Neuromed di II livello, che durante l’incontro ha portato l’esperienza concreta dell’uso dell’Ia nelle revisioni sistematiche tramite piattaforme come Rayyan, Elicit e Consensus, già integrate nella didattica universitaria. Le revisioni sistematiche sono analisi che raccolgono e confrontano i risultati di più studi scientifici su un determinato tema, per trarre conclusioni basate su evidenze sperimentali. Rayyan è una piattaforma pensata per selezionare, organizzare e analizzare manualmente grandi quantità di articoli scientifici, ideale per chi deve gestire la revisione in modo collaborativo, anche offline. Elicit invece automatizza diverse fasi delle revisioni sistematiche, come la ricerca, l’estrazione dei dati e la sintesi delle informazioni, velocizzando così il lavoro dei ricercatori. Infine, Consensus è un motore di ricerca basato sull’intelligenza artificiale che fornisce risposte sintetiche e rapide da studi scientifici, facilitando il reperimento di informazioni specifiche. Queste piattaforme aiutano la formazione degli studenti e degli specializzandi, rendendo più rapide e precise le attività di ricerca, facilitando l’analisi critica della letteratura scientifica e permettendo un accesso immediato a informazioni aggiornate e affidabili. La ricerca, infatti, è fondamentale per gli studenti perché stimola il pensiero critico, permette di aggiornarsi costantemente sulle nuove scoperte e di sviluppare competenze indispensabili per una professione medica che sia davvero consapevole. "L’Intelligenza Artificiale - ha affermato il rettore Profita - avrà un impatto sempre più profondo non solo sull’organizzazione di un’università medica, ma anche sul modo in cui insegniamo, facciamo ricerca e pratichiamo la clinica: è fondamentale insegnare ai nostri studenti a saperla usare, a comprenderla, ad avvalersene in modo critico. Vogliamo investire davvero in questa direzione. Cominciamo oggi a riflettere insieme su queste potenzialità, e vi invito a farlo con la curiosità e l’entusiasmo di chi guarda al futuro con occhi nuovi. Insieme alla professoressa Padua abbiamo pensato a una serie di spunti su cui confrontarci, grazie anche alla presenza di questi ospiti straordinari". "L’Ia svolge un ruolo di rilievo crescente - ha dichiarato Padua - nella formazione del medico e del professionista sanitario, trasformando radicalmente contenuti, metodi didattici e valori. In alcuni casi si tratta di una vera e propria rivoluzione formativa che si trasla nella professione medica, a vantaggio di nuovi approcci di cura personalizzata, di precisione, di prevenzione per migliorare la salute delle persone. Serve una nuova consapevolezza, etica e critica, per guidare l’uso responsabile di queste tecnologie nei percorsi accademici e clinici". Per la segretaria generale dell’Advsory Board di UniCamillus, sono tre le dimensioni in cui l’Ia entra nei percorsi formativi: quella delle competenze, con percorsi curriculari che integrano medicina, data science e ingegneria; il settore delle modalità didattiche, come la simulazione virtuale o l’apprendimento personalizzato; l’etica, con attenzione a privacy, bias, uso corretto dei LLMs (Large Language Models) e alla riduzione dei divari globali tra Paesi Ia-intensive e Paesi a basso accesso digitale. Dalle riflessioni emerse durante gli interventi degli esperti, l’Advisory Board di UniCamillus ha tratto spunti rilevanti per orientare, con propositività e competenza, il futuro dell’Ateneo. Composto da figure di spicco del mondo medico, giuridico, economico e istituzionale, l’Advisory Board di UniCamillus è nato infatti per offrire orientamento strategico e multidisciplinare: Andrea Biondi, riferimento internazionale in pediatria e ricerca oncologica; Vito Cozzoli, giurista e manager con esperienza nelle istituzioni e nelle politiche pubbliche; Maria Bianca Farina, figura di primo piano nel mondo assicurativo e finanziario; Giuseppe Feltrin, cardiochirurgo e direttore del Centro Nazionale Trapianti; Luciana Lamorgese, già ministro dell’Interno e consigliere di Stato; Gianni Letta, uomo delle istituzioni con lunga esperienza governativa; Tiziano Onesti, economista e presidente di importanti realtà ospedaliere e industriali. Con le loro competenze, tali figure di rilievo sul panorama nazionale e internazionale rappresentano un patrimonio prezioso per l’Ateneo.
(Adnkronos) - "La priorità è coniugare la sicurezza energetica con la resilienza ambientale e la competitività. La grande sfida che le utilities avranno nei prossimi 5-10 anni è quella di fare in modo che le reti elettriche, in particolare, possano resistere alle onde climatiche, quindi al riscaldamento globale, alla richiesta di maggiore energia, ad esempio da parte dei condizionatori e dei data center, e quindi rendere le reti più resilienti, più solide.” Così Luca Dal Fabbro, vicepresidente vicario Utilitalia, in occasione dell'Assemblea generale “Utilitalia 2035: Costruiamo insieme i prossimi 10 anni di futuro” organizzata a Roma in occasione del decennale della Federazione. “Oggi abbiamo reti italiane che vanno aggiornate alle nuove sfide. Occorre produrre energia in maniera più competitiva ed aumentare il peso delle rinnovabili. Il gas continuerà ad essere molto importante ma le rinnovabili devono crescere. Il motivo per cui la Spagna ha un prezzo più basso dell'Italia dell'energia è perché hanno molto eolico e solare. Noi abbiamo la fortuna di avere molto sole, abbiamo la possibilità di sviluppare ancora 60 gigawatt di solare e 20 gigawatt di eolico. Abbiamo 5-10 anni di grande sviluppo e investimenti su questo settore, su cui le utilities giocheranno una partita importante.”