INFORMAZIONITP Associazione Italiana Pubblicitari Professionisti Ordini e Associazioni Ruolo: Comitato di Garanzia Area: Altro Edoardo T. Brioschi |
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(Adnkronos) - Come assistente sanitario, "contro le patologie rischiose, tipo la meningite, il consiglio è di non sottovalutare l'importanza della prevenzione attraverso il vaccino. La meningite può colpire in modo rapido e avere delle conseguenze molto gravi. Fortunatamente abbiamo a disposizione vaccini sicuri ed efficaci. Vaccinare i propri figli non solo protegge da malattie potenzialmente letali, ma contribuisce anche a proteggere tutta la comunità, riducendo la diffusione di infezioni pericolose". Lo ha detto Angelo Butera, membro della Commissione d'Albo nazionale assistenti sanitari, all'Adnkronos Salute in occasione della sua partecipazione, al congresso della Siti (Società italiana di igiene) in corso a Palermo, a un panel in cui presenta il progetto Digivax, sviluppato attraverso una sinergia della Commissione d'Albo nazionale assistenti sanitari con Choralia comunicazione interna e formazione Srl e Gsk, per formare l'assistente sanitario sulle vaccinazioni pediatriche e il relativo counselling. "Digivax - spiega Butera - è il primo progetto di formazione digitale (digital learning) innovativa, attraverso il gaming. Si basa sull'apprendimento esperienziale con l'ausilio del gioco. E' pensata per migliorare le competenze comunicative degli assistenti sanitari nella promozione del vaccino. Digivax mira a colmare il divario tra l'adesione alle vaccinazioni obbligatorie e quelle raccomandate, come quelle del meningococco B e del rotavirus, dove le coperture risultano inferiori rispetto a quelle previste dalle indicazioni del ministero della Salute. Il progetto si propone di uniformare, a livello nazionale, le conoscenze scientifiche e le abilità comunicative degli assistenti sanitari in modo da renderli più efficaci nel consigliare i genitori e nel gestire il dedicato compito di promuovere le vaccinazioni". Sono "molteplici i benefici del progetto Digivax - osserva Butera - Innanzitutto offre un metodo innovativo e coinvolgente di formazione, grazie all'utilizzo di contenuti digitali interattivi che simulano situazioni reali. Aiuta gli assistenti sanitari a riconoscere i diversi profili dei genitori con cui si trova - favorevoli, esitanti o contrari alla vaccinazione - e ad adattare le loro strategie di comunicazione in base alle esigenze di ciascuno. Un altro beneficio importante è il miglioramento delle competenze relazionali e scientifiche degli assistenti sanitari, con l'obiettivo di aumentare la fiducia dei genitori e ridurre l'esitazione vaccinale. Il feedback positivo raccolto dalla prima rappresentanza di assistenti sanitari che ha testato il percorso formativo conferma l'efficacia del progetto nel supportare la promozione di vaccinazioni basata su scelte consapevoli". Il ruolo dell'assistente sanitario nella vaccinazione pediatrica "è fondamentale e si sviluppa su diversi fronti - sottolinea l'esperto - Promuove infatti la prevenzione, gestisce i contenuti dell'intera seduta vaccinale, fornendo un supporto personalizzato ai genitori e contribuendo a garantire che ogni bambino possa beneficiare della protezione offerta dal vaccino. Nei minori - rimarca Butera - sono fondamentali le vaccinazioni raccomandate perché proteggono da malattie com il meningococco B e il rotavirus che, sebbene meno diffuse, possono comunque avere delle gravi complicazioni o danni permanenti. Anche se non obbligatorie, queste vaccinazioni rispondono a un'esigenza concreta di prevenzione sanitaria perché non solo proteggono il bambino, ma contribuiscono anche a ridurre la circolazione di virus e batteri pericolosi, proteggendo l'intera comunità. Molti genitori non sono pienamente consapevoli dei rischi associati a queste malattie, per cui è essenziale fornire loro informazioni chiare per fare delle scelte consapevoli e proteggere i propri figli da gravi malattie". Nei giovani queste vaccinazioni non obbligatorie poi "sono importanti - continua l'assistente sanitario - perché le malattie infettive si diffondono facilmente nei luoghi di aggregazione giovanile come nelle scuole, nelle palestre, nei locali, nelle università dove il contatto ravvicinato aumenta il rischio di trasmissione. Purtroppo, la copertura vaccinale per questo tipo di vaccinazioni è spesso inferiore rispetto a quelle obbligatorie. I dati del ministero della Salute, che sono aggiornati a giugno e relativi al 2021-23, mostrano che la copertura per i vaccini obbligatori è ottimale, al 95%. Invece, per quelli raccomandati, per esempio per il meningococco B la copertura è all'80,9% e per il rotavirus al 74,3%. Tali dati sono riferiti ai bambini nati nel 2020. Quindi è fondamentale sensibilizzare le famiglie per promuovere l'adesione a queste vaccinazioni - conclude - per garantire la salute pubblica e ridurre l'incidenza di queste malattie che sono assolutamente prevenibili con il vaccino".
(Adnkronos) - “Felice e orgogliosa di ritirare questo Premio che riconosce Sanofi per il suo impegno e soprattutto per l’impatto sociale del suo modello di welfare. In Sanofi sosteniamo e investiamo da sempre sul valore di un ambiente di lavoro pienamente inclusivo in cui poter esprimere al meglio il proprio valore. Oggi, in una fase di grande trasformazione e importanti sfide strategiche. Questo vuole dire investire quotidianamente sul benessere e la crescita di ognuno, lungo tutto il percorso professionale ma anche, inevitabilmente, personale. L’asse welfare è per noi centrale ma si regge su un impegno costante e condiviso per lo sviluppo di una cultura di azienda basata sulla centralità del singolo e il successo del gruppo, sul mettere le persone nelle condizioni di dare il meglio, in ogni momento della propria vita. E, aggiungerei, di misurarci e superarci sempre e segnare spesso il passo del settore e più in generale nel mondo del lavoro”. E' quanto ha dichiarato Deborah Giaccone, Head of Communication di Sanofi Italia, commentando l'assegnazione del premio Global Welfare, consegnato, nell'ambito del 'Global Welfare Summit' tenutosi a Villa Miani a Roma, dall'Osservatorio Italian Welfare, in collaborazione con la Fondazione Interuniversitaria Marchetti, alle aziende che si sono contraddistinte per global welfare score, sostenibilità sociale, inclusività ed educazione al welfare.
(Adnkronos) - Per andare nella direzione di una maggiore sostenibilità nel settore agroalimentare, bisogna "trovare un equilibrio tra tutte le fasi della filiera, anche con la grande distribuzione". Oltre a "leggi che ci aiutino a supportare i passaggi relativi alla sostenibilità" e una "comunicazione a 360 gradi nei confronti del consumatore". E' questa la 'ricetta' di Marzia Ravanelli, di Bonifiche Ferraresi, intervenuta all'edizione 2024 dello Human&Green Retail Forum, in corso oggi al Palazzo Reale di Milano. "Uno dei punti di forza del nostro gruppo è sempre stata la filiera. Lo slogan dato al nostro marchio dal 2016 era 'dal campo alla tavola', poi esteso 'dal seme alla tavola', con l’obiettivo di portare sulle tavole degli italiani dei prodotti italiani con filiere alle spalle. E lo abbiamo fatto, con lo sviluppo del nostro marchio e con la collaborazione di importanti player della grande distribuzione, che ci hanno aiutato a crescere", ha raccontato Ravanelli. Per quanto riguarda Bonifiche Ferraresi, il tema della sostenibilità "lo abbiamo affrontato in modo molto naturale, prima di tutto con un'equa retribuzione della parte agricola. All'interno del nostro gruppo fin dalla sua creazione è stata creata una società che si occupa di agricoltura di precisione, ottimizzando le risorse per cercare di minimizzare l'impatto ambientale, ma anche quello economico. L'altro tema che abbiamo cercato di sviluppare è l'efficientamento della parte industriale, sia a livello di qualità e sicurezza alimentare dei prodotti, sia con l'utilizzo il più possibile di energie rinnovabili". Poi ci sono le certificazioni Lca su alcune filiere, dal riso all'allevamento dei bovini. "Tutti questi tentativi sembravano all'inizio abbastanza disorganizzati tra di loro, mentre adesso iniziamo a vedere un filo conduttore", ha spiegato Ravanelli.