INFORMAZIONIJean Xueref |
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(Adnkronos) - Ennesima giornata di maltempo in Emilia-Romagna, con la pioggia che continua a cadere in particolare su Bologna e l'area metropolitana. Nella prima mattinata di oggi è tracimato il torrente Quaderna, nel comune di Medicina, nel punto in cui aveva già rotto l'argine in precedenza e su cui erano in corso i lavori di ripristino da parte della Regione. Coinvolto anche il vicino comune di Budrio, colpito più volte dalle alluvioni nell'ultimo anno e mezzo, con l'amministrazione comunale che ha diramato una nota in cui viene spiegato che "la zona è attenzionata per verificare eventuali nuove rotture, mentre le aree interessate sul territorio di Budrio erano già state evacuate domenica". Anche a Medicina alcune famiglie sono ancora fuori casa. A preoccupare è anche il livello del fiume Savena, che a Bologna ha raggiunto il livello di soglia rossa nei pressi del quartiere San Ruffino. La giornata di oggi - caratterizzata dall'allerta di colore arancione per temporali in diversi comuni delle province di Modena e Ferrara, compresi i capoluoghi, e in alcune aree del bolognese e del ravennate - vede il maltempo riversarsi soprattutto nella zona est della Regione. Possibili temporali sono attesi a Bologna, Modena, Ferrara e nelle province della Romagna, mentre le aree del parmense, del reggiano e del piacentino vedono la presenza di pioggia debole e alterna. Rimane comunque attiva l'allerta gialla emanata dalla Protezione civile per tutti i comuni dell'Emilia Romagna, tranne quelli interessati dall'allerta arancione. Anche laddove il maltempo sta dando tregua, le forze dell'ordine e i vigili del fuoco sono costantemente al lavoro per risolvere situazioni di criticità, coadiuvati dai volontari della Protezione civile. Lavori in corso nella bassa reggiana, in particolare nell'area di Cadelbosco Sopra, per riparare l'argine del torrente Crostolo - esondato domenica scorsa - e rimuovere il fango dalle abitazioni colpite dall'alluvione. Operai e volontari all'opera anche a Sorbolo, nel parmense, per la messa in sicurezza di un ponte sul canale Fumolenta in vista di un possibile nuovo peggioramento delle condizioni climatiche che potrebbe avvenire nelle prossime ore. Situazione a rischio anche in Liguria dove Arpal ha lanciato l’allerta gialla temporali sul centro levante (Zone BCE) da mezzanotte, per poi diventare arancione per temporali (il massimo grado) dalle 8 alle 21 di domani venerdì 25 ottobre sui bacini piccoli e medi di C; gialla idro per i bacini grandi del levante (Zona C) sempre dalle 8 alle 21 di domani. Un nuovo peggioramento delle condizioni meteorologiche atteso per la serata di oggi, giovedì 24 ottobre, in Toscana. Per questo, e tenendo anche conto delle criticità residue sui territori colpiti dagli eventi alluvionali dei giorni scorsi, la Sala operativa della protezione civile regionale ha confermato il codice arancione, valido fino alla mezzanotte di domani, venerdì 25 ottobre, sulle zone occidentali della Toscana, con estensione al Valdarno inferiore, e alle aree di Serchio e Bisenzio e Ombrone pistoiese.
(Adnkronos) - "Sul tema della previdenza complementare la componente ideologica non è mai stata secondaria. Il concetto di sacrificare la previdenza complementare per quella pubblica è un tema che torna. Io come il mio amico Cesare Damiano sono per l'obbligatorietà dell'iscrizione alla previdenza complementare ma deve essere contrattuale, dai contratti collettivi di lavoro e non per legge". Lo ha detto Sergio Corbello, presidente di Assoprevidenza, intervenendo alla prima edizione del 'Global Welfare Summit', il più importante evento sul welfare globale in Italia, in corso a Villa Miani a Roma.
(Adnkronos) - “La sostenibilità è diventata centrale ma presenta una serie di contraddizioni evidenti, soprattutto nel contesto della nuova normativa europea, con la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), recepita in Italia da poco più di un mese. Una delle principali contraddizioni riguarda a mio parere proprio la crescente complessità: se da un lato la CSRD promuove la trasparenza e l’armonizzazione delle informazioni, dall’altro impone alle aziende un carico di lavoro significativo introducendo nuovi principi e nuovi indicatori per la rendicontazione, che richiedono competenze sempre più tecniche e specialistiche. Il rischio che intravedo è quindi che la sostenibilità venga percepita sempre più come un esercizio di conformità normativa, piuttosto che come un reale impegno per il cambiamento”. Così Mara De Donato (Responsabile Comunicazione e CSR - GORI Spa) in occasione del Salone della CSR svoltosi a Milano “Un’altra contraddizione che rilevo riguarda l’approccio "one-size-fits-all": sebbene la direttiva miri a uniformare i criteri di rendicontazione ESG (ambientale, sociale e di governance), non sempre tiene conto delle specificità di settori particolari, come il nostro, ossia la gestione del servizio idrico integrato. Qui le dinamiche operative sono complesse e gli investimenti infrastrutturali a lungo termine hanno un impatto diretto su tematiche come l’efficienza e la qualità del servizio idrico: aspetti, questi, che non sempre, o non ancora, trovano riscontro immediato nei parametri di sostenibilità previsti dalla normativa.” Continua De Donato. Come si sta organizzando Gori per superare queste contraddizioni? Prosegue De Donato: “In Gori, la gestione di un servizio di pubblica utilità come quello idrico ci colloca automaticamente in un ruolo di attore sociale primario. L'acqua è una risorsa fondamentale per il benessere delle comunità e per la sostenibilità del territorio, e la nostra missione non si limita alla fornitura efficiente e sicura del servizio, ma abbraccia una dimensione sociale più ampia e profonda. La "S" di ESG è per noi una componente intrinseca della nostra attività, che deve riflettersi nel nostro impegno quotidiano per garantire un servizio che non solo risponda ai bisogni infrastrutturali, ma che contribuisca attivamente al benessere e alla coesione sociale delle comunità locali. Per superare le contraddizioni, riteniamo dunque che l’ascolto continuo e il dialogo costante con i nostri stakeholder possa essere la corretta strategia. Operiamo in una porzione della regione Campania particolarmente articolata e complessa, distribuita su ben 75 comuni tra le province di Napoli e Salerno: una vastità geografica che implica una pluralità di esigenze, sfide e stakeholder, che richiedono un approccio personalizzato e inclusivo. Un approccio, quest’ultimo, che ci consente di rispondere non solo ai requisiti normativi imposti dalla CSRD, ma anche alle aspettative del territorio, in un’ottica di creazione continua di valore condiviso”. Come si comunica questa sfida e come lo fa Gori? “In un contesto in cui le aziende devono far fronte a nuovi obblighi normativi e rispondere a criteri sempre più stringenti, la comunicazione non può più essere considerata un accessorio o una funzione a valle delle attività operative. E quando parliamo di "sfidare le contraddizioni", ci riferiamo proprio alla capacità della comunicazione di navigare tra aspettative divergenti e obiettivi ambiziosi. Le aziende devono confrontarsi con una crescente domanda di trasparenza e con la necessità di dimostrare impatti concreti, mentre allo stesso tempo gestiscono la complessità delle regolamentazioni e l’impegno verso una trasformazione sostenibile. In questo scenario, una comunicazione ben strutturata non solo rende visibili gli sforzi dell'azienda, ma permette di creare consenso e generare fiducia. Oggi più che mai, dunque, ritengo che la comunicazione della sostenibilità debba essere un atto di ingaggio attivo degli stakeholder, creando una narrativa basata su fatti e risultati tangibili. La comunicazione autentica può creare attivismo: se gli stakeholder comprendono appieno un progetto perché ricevono informazioni chiare e trasparenti, supportate da dati solidi e verificabili, se ne appropriano e ne diventano ambasciatori, innescando così un processo virtuoso di diffusione e partecipazione attiva. E solo in questo modo il processo di transizione sostenibile potrà diventare effettivamente trasformativo” Conclude De Donato.