INFORMAZIONIINAIL - Direzione Regionale per il Friuli Venzia Giulia Pubblica Amministrazione Locale Ruolo: Addetto Comunicazione - Udine Area: Communication Management Maurizio Cabai |
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(Adnkronos) - Ennesima giornata di maltempo in Emilia-Romagna, con la pioggia che continua a cadere in particolare su Bologna e l'area metropolitana. Nella prima mattinata di oggi è tracimato il torrente Quaderna, nel comune di Medicina, nel punto in cui aveva già rotto l'argine in precedenza e su cui erano in corso i lavori di ripristino da parte della Regione. Coinvolto anche il vicino comune di Budrio, colpito più volte dalle alluvioni nell'ultimo anno e mezzo, con l'amministrazione comunale che ha diramato una nota in cui viene spiegato che "la zona è attenzionata per verificare eventuali nuove rotture, mentre le aree interessate sul territorio di Budrio erano già state evacuate domenica". Anche a Medicina alcune famiglie sono ancora fuori casa. A preoccupare è anche il livello del fiume Savena, che a Bologna ha raggiunto il livello di soglia rossa nei pressi del quartiere San Ruffino. La giornata di oggi - caratterizzata dall'allerta di colore arancione per temporali in diversi comuni delle province di Modena e Ferrara, compresi i capoluoghi, e in alcune aree del bolognese e del ravennate - vede il maltempo riversarsi soprattutto nella zona est della Regione. Possibili temporali sono attesi a Bologna, Modena, Ferrara e nelle province della Romagna, mentre le aree del parmense, del reggiano e del piacentino vedono la presenza di pioggia debole e alterna. Rimane comunque attiva l'allerta gialla emanata dalla Protezione civile per tutti i comuni dell'Emilia Romagna, tranne quelli interessati dall'allerta arancione. Anche laddove il maltempo sta dando tregua, le forze dell'ordine e i vigili del fuoco sono costantemente al lavoro per risolvere situazioni di criticità, coadiuvati dai volontari della Protezione civile. Lavori in corso nella bassa reggiana, in particolare nell'area di Cadelbosco Sopra, per riparare l'argine del torrente Crostolo - esondato domenica scorsa - e rimuovere il fango dalle abitazioni colpite dall'alluvione. Operai e volontari all'opera anche a Sorbolo, nel parmense, per la messa in sicurezza di un ponte sul canale Fumolenta in vista di un possibile nuovo peggioramento delle condizioni climatiche che potrebbe avvenire nelle prossime ore. Situazione a rischio anche in Liguria dove Arpal ha lanciato l’allerta gialla temporali sul centro levante (Zone BCE) da mezzanotte, per poi diventare arancione per temporali (il massimo grado) dalle 8 alle 21 di domani venerdì 25 ottobre sui bacini piccoli e medi di C; gialla idro per i bacini grandi del levante (Zona C) sempre dalle 8 alle 21 di domani. Un nuovo peggioramento delle condizioni meteorologiche atteso per la serata di oggi, giovedì 24 ottobre, in Toscana. Per questo, e tenendo anche conto delle criticità residue sui territori colpiti dagli eventi alluvionali dei giorni scorsi, la Sala operativa della protezione civile regionale ha confermato il codice arancione, valido fino alla mezzanotte di domani, venerdì 25 ottobre, sulle zone occidentali della Toscana, con estensione al Valdarno inferiore, e alle aree di Serchio e Bisenzio e Ombrone pistoiese.
(Adnkronos) - "Per TIM promuovere un ambiente di lavoro inclusivo non è solo un impegno etico ma anche la condizione essenziale per consentire a ogni persona di mettere il proprio potenziale a disposizione dell’intero ecosistema aziendale e per attrarre e valorizzare i migliori talenti. Il nostro percorso di diversity & inclusion management è iniziato 15 anni, cercando una strada che potesse essere tagliata su misura per la nostra organizzazione e che potesse offrire un contributo di crescita importante sia all’interno sia all’esterno. Il piano D&I di TIM annovera oltre 100 iniziative che vanno dal disability management alle pari opportunità di genere, all’inclusione delle persone LGBT+, alla valorizzazione di ogni generazione". Così Andrea Rubera, Head of Diversity, Belonging & Inclusion di TIM, commentando l'assegnazione del premio Global Welfare, consegnato, nell'ambito del 'Global Welfare Summit' tenutosi a Villa Miani a Roma, dall'Osservatorio Italian Welfare, in collaborazione con la Fondazione Interuniversitaria Marchetti, alle aziende che si sono contraddistinte per global welfare score, sostenibilità sociale, inclusività ed educazione al welfare. "L'impegno del Gruppo guarda anche all'esterno e alla società, con progetti come 'La Parità Non Può Aspettare', con cui TIM si propone di creare sempre più consapevolezza sul tema della parità di genere e di accelerarne il raggiungimento, per non sprecare talento e risorse preziose, e 4 Weeks 4 Inclusion, una maratona di oltre 300 eventi che coinvolge oltre 400 aziende partner, di cui nel 2025 si terrà la quinta edizione", ha concluso.
(Adnkronos) - Con l’arrivo del primo gruppo di tecnici presso la stazione Mario Zucchelli sul promontorio di Baia Terra Nova, è iniziata la 40esima spedizione italiana in Antartide, che fino a febbraio 2025 vedrà impegnati 140 tra ricercatori, ricercatrici e tecnici in progetti di glaciologia, climatologia, sismologia, geomagnetismo e biodiversità. Le missioni italiane in Antartide, iniziate il 23 dicembre 1985, sono condotte nell’ambito del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (Pnra), finanziato dal ministero dell’Università e della Ricerca (Mur) e gestito dal Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) per il coordinamento scientifico, da Enea per la pianificazione e l’organizzazione logistica delle attività presso le basi antartiche e dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (Ogs) per la gestione tecnica e scientifica della nave rompighiaccio Laura Bassi. “Quaranta spedizioni, un traguardo importante che segna anche l’avvio degli studi di fattibilità per diversi interventi di riqualificazione e miglioramento infrastrutturale delle basi italiane antartiche - dichiara Elena Campana, direttrice dell’Unità Tecnica Antartide dell’Enea - Grazie a un finanziamento straordinario messo a disposizione dal ministero dell’Università e della Ricerca, nei prossimi 10 anni porteremo a termine tutta una serie di interventi per rinnovare e rendere più efficienti sia gli impianti di produzione dell’energia, sia le infrastrutture che ospitano il personale. Quest’anno eseguiremo i rilievi necessari a individuare le soluzioni tecnologiche più idonee all’ambiente estremo polare”. Inoltre, nel corso dell’attuale campagna presso la stazione Mario Zucchelli sarà realizzato un nuovo osservatorio geomagnetico e potenziato l’impianto fotovoltaico, con l’obiettivo di produrre una quota sempre maggiore di energia da fonti rinnovabili. A Concordia, invece, è previsto il completamento del primo modulo del nuovo summer camp, l’area esterna alla stazione destinata a ospitare ricercatori e tecnici durante le campagne estive. “È un anno da celebrare quello della 40esima spedizione del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (Pnra), visto che si inserisce nella cornice preparatoria dell’imminente 'Decade delle Nazioni Unite sulla criosfera', prevista per il 2025 e nell’importante conferenza dell’Antarctic Treaty Consultative Meeting, che si terrà nel giugno del 2025 a Milano -afferma Mauro Sclavo, direttore f.f. dell’Istituto di scienze polari del Cnr - Il Cnr assicura anche nel corso di questa missione il coordinamento scientifico di progetti cruciali per l’avanzamento della conoscenza in diversi settori e da cui ci attendiamo risultati significativi per comprendere sempre meglio le sfide scientifiche del momento, come quella del cambiamento climatico”. Con 24 ore di luce al giorno e una temperatura che varia da 0 a -20 gradi, presso la Stazione Mario Zucchelli, saranno 57 le unità di personale di ricerca e tecnico impegnate con le attività di 9 osservatori permanenti che garantiscono il monitoraggio e l’acquisizione continua di misure di climatologia, sismologia, geodesia, geomagnetismo, fino a osservazioni dell'alta atmosfera e meteorologia spaziale. Alcuni osservatori assicurano il monitoraggio vulcanologico, mentre altri rilevano le modificazioni sulle comunità microbiche, del permafrost e della vegetazione, quest’ultima in notevole incremento negli ultimi anni in Antartide, così come in generale in tutte le aree polari terrestri. Inoltre, presso la Stazione Mario Zucchelli, ricercatrici e ricercatori studieranno il ruolo del ghiaccio marino nel ciclo del mercurio, analizzeranno i laghi supraglaciali, la biodiversità, l’evoluzione, l’adattamento e i meccanismi immunitari degli organismi antartici. Infine, uno dei progetti di ricerca prenderà in esame il microbioma dell’essere umano. Nella Stazione italo-francese di Concordia, sul plateau antartico a oltre 3mila metri di altezza e a 1.200 chilometri dalla costa, la campagna estiva partirà i primi di novembre e vedrà impegnate 55 persone di cui la metà italiane. Alle attività coordinate dal Pnra si affiancheranno le attività di ricerca in carico all’Istituto polare francese Paul-Émile Victor (Ipev) e all’Agenzia Spaziale Europea (Esa). Anche quest’anno, a novembre sarà aperto il campo di Little Dome C, a 35 chilometri da Concordia, dove proseguiranno le attività legate al progetto internazionale 'Beyond Epica Oldest Ice', finanziato dalla Commissione europea e coordinato dall’Istituto di scienze polari del Cnr (Cnr-Isp) a cui partecipano per l’Italia anche Enea e Università Ca’ Foscari Venezia. Presso il campo si svolgeranno attività di carotaggio del ghiaccio attraverso cui il team di ricerca ricaverà dati sull’evoluzione di temperatura e composizione dell’atmosfera, tornando indietro nel tempo di 1 milione e mezzo di anni. L’arrivo del primo personale Pnra a Concordia coincide con il rientro dei tecnici e ricercatori che hanno trascorso l’inverno antartico presso la stazione. A loro si avvicenderanno da febbraio 2025 fino al novembre successivo, altri 13 winterover (sei francesi, sei italiani e un inglese) che garantiranno il funzionamento della stazione e il proseguimento delle attività di ricerca, anche quando la temperatura esterna scenderà vicino ai -80°C e le condizioni meteorologiche renderanno la stazione irraggiungibile. Le attività di ricerca della campagna scientifica si svolgeranno anche a bordo della nave Laura Bassi salpata in questi giorni verso la nuova Zelanda, dove arriverà a fine novembre passando per il Canale di Panama, dopo 50 giorni di navigazione. La nave inizierà poi il suo viaggio verso l'Antartide il 9 dicembre con a bordo 28 unità di personale tecnico-scientifico, oltre a un equipaggio navigante di 23 membri, per fare ritorno a Lyttelton il 19 gennaio. A fine gennaio la rompighiaccio partirà nuovamente dalla Nuova Zelanda per la seconda parte della missione in Antartide che terminerà all’inizio di marzo 2025. “Dopo cinque campagne di successo in Antartide, la Laura Bassi giunge quest'anno alla sua sesta missione - spiega Franco Coren, direttore del Centro Gestione Infrastrutture Navali dell'Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale - Siamo estremamente soddisfatti delle attività svolte e, grazie ai lavori apportati a bordo e alla collaborazione tra l’equipaggio, il personale tecnico e quello scientifico, abbiamo garantito il massimo supporto alle attività di ricerca oceanografica e geofisica, fornendo un apporto significativo alla comunità scientifica nazionale e internazionale”. Le Forze Armate partecipano alla spedizione con 17 esperti militari di Esercito, Marina, Aeronautica e Arma dei Carabinieri. Affiancheranno sul campo i ricercatori e le ricercatrici durante tutto il corso della spedizione, rendendo possibili e sicure sia le campagne esterne sia quelle subacquee, ma anche le operazioni aeree grazie alle competenze dei meteo previsori e dei controllori di volo. Inoltre, l’Aeronautica Militare assicurerà grazie al C-130J della 46esima Brigata Aerea i collegamenti tra Christchurch (Nuova Zelanda), la stazione italiana 'Zucchelli' e quella statunitense di McMurdo, provvedendo al trasporto di materiali, mezzi e personale. Alle attività parteciperanno anche due componenti del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.