INFORMAZIONIVeronica E. Redusa |
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(Adnkronos) - Come assistente sanitario, "contro le patologie rischiose, tipo la meningite, il consiglio è di non sottovalutare l'importanza della prevenzione attraverso il vaccino. La meningite può colpire in modo rapido e avere delle conseguenze molto gravi. Fortunatamente abbiamo a disposizione vaccini sicuri ed efficaci. Vaccinare i propri figli non solo protegge da malattie potenzialmente letali, ma contribuisce anche a proteggere tutta la comunità, riducendo la diffusione di infezioni pericolose". Lo ha detto Angelo Butera, membro della Commissione d'Albo nazionale assistenti sanitari, all'Adnkronos Salute in occasione della sua partecipazione, al congresso della Siti (Società italiana di igiene) in corso a Palermo, a un panel in cui presenta il progetto Digivax, sviluppato attraverso una sinergia della Commissione d'Albo nazionale assistenti sanitari con Choralia comunicazione interna e formazione Srl e Gsk, per formare l'assistente sanitario sulle vaccinazioni pediatriche e il relativo counselling. "Digivax - spiega Butera - è il primo progetto di formazione digitale (digital learning) innovativa, attraverso il gaming. Si basa sull'apprendimento esperienziale con l'ausilio del gioco. E' pensata per migliorare le competenze comunicative degli assistenti sanitari nella promozione del vaccino. Digivax mira a colmare il divario tra l'adesione alle vaccinazioni obbligatorie e quelle raccomandate, come quelle del meningococco B e del rotavirus, dove le coperture risultano inferiori rispetto a quelle previste dalle indicazioni del ministero della Salute. Il progetto si propone di uniformare, a livello nazionale, le conoscenze scientifiche e le abilità comunicative degli assistenti sanitari in modo da renderli più efficaci nel consigliare i genitori e nel gestire il dedicato compito di promuovere le vaccinazioni". Sono "molteplici i benefici del progetto Digivax - osserva Butera - Innanzitutto offre un metodo innovativo e coinvolgente di formazione, grazie all'utilizzo di contenuti digitali interattivi che simulano situazioni reali. Aiuta gli assistenti sanitari a riconoscere i diversi profili dei genitori con cui si trova - favorevoli, esitanti o contrari alla vaccinazione - e ad adattare le loro strategie di comunicazione in base alle esigenze di ciascuno. Un altro beneficio importante è il miglioramento delle competenze relazionali e scientifiche degli assistenti sanitari, con l'obiettivo di aumentare la fiducia dei genitori e ridurre l'esitazione vaccinale. Il feedback positivo raccolto dalla prima rappresentanza di assistenti sanitari che ha testato il percorso formativo conferma l'efficacia del progetto nel supportare la promozione di vaccinazioni basata su scelte consapevoli". Il ruolo dell'assistente sanitario nella vaccinazione pediatrica "è fondamentale e si sviluppa su diversi fronti - sottolinea l'esperto - Promuove infatti la prevenzione, gestisce i contenuti dell'intera seduta vaccinale, fornendo un supporto personalizzato ai genitori e contribuendo a garantire che ogni bambino possa beneficiare della protezione offerta dal vaccino. Nei minori - rimarca Butera - sono fondamentali le vaccinazioni raccomandate perché proteggono da malattie com il meningococco B e il rotavirus che, sebbene meno diffuse, possono comunque avere delle gravi complicazioni o danni permanenti. Anche se non obbligatorie, queste vaccinazioni rispondono a un'esigenza concreta di prevenzione sanitaria perché non solo proteggono il bambino, ma contribuiscono anche a ridurre la circolazione di virus e batteri pericolosi, proteggendo l'intera comunità. Molti genitori non sono pienamente consapevoli dei rischi associati a queste malattie, per cui è essenziale fornire loro informazioni chiare per fare delle scelte consapevoli e proteggere i propri figli da gravi malattie". Nei giovani queste vaccinazioni non obbligatorie poi "sono importanti - continua l'assistente sanitario - perché le malattie infettive si diffondono facilmente nei luoghi di aggregazione giovanile come nelle scuole, nelle palestre, nei locali, nelle università dove il contatto ravvicinato aumenta il rischio di trasmissione. Purtroppo, la copertura vaccinale per questo tipo di vaccinazioni è spesso inferiore rispetto a quelle obbligatorie. I dati del ministero della Salute, che sono aggiornati a giugno e relativi al 2021-23, mostrano che la copertura per i vaccini obbligatori è ottimale, al 95%. Invece, per quelli raccomandati, per esempio per il meningococco B la copertura è all'80,9% e per il rotavirus al 74,3%. Tali dati sono riferiti ai bambini nati nel 2020. Quindi è fondamentale sensibilizzare le famiglie per promuovere l'adesione a queste vaccinazioni - conclude - per garantire la salute pubblica e ridurre l'incidenza di queste malattie che sono assolutamente prevenibili con il vaccino".
(Adnkronos) - "Questo riconoscimento conferma il valore del sistema di welfare di UniCredit, con il quale investiamo ogni giorno sulle persone, sulla salute e sulla qualità della vita. Negli ultimi 2 anni abbiamo intrapreso un percorso di trasformazione, Welfare Reconnect, per riconnettere l’offerta Welfare alle persone con un approccio integrato,aumentandone la conoscenza e l’utilizzo e puntando su 3 pilastri: aumento del potere d’acquisto; riconciliazione delle esigenze professionali e personali e education. Crediamo nel ruolo sociale del welfare, che può aumentare conoscenze e consapevolezza sulle aree del benessere, e per questo abbiamo sviluppato percorsi di sensibilizzazione su salute, disabilità invisibili, caregiving e genitorialità. Abbiamo messo al centro il Caring delle nostre persone con soluzioni per il benessere a 360°, che supportando la conoscenza, forniscono strumenti e migliorano il benessere nel luogo di lavoro, a sostegno del Caring personale e familiare e con impatti positivi su persone, famiglie e comunità". Lo ha detto Claudia Chiaraluce, Head of Welfare & People Care di UniCredit, commentando l'assegnazione del premio Global Welfare, consegnato, nell'ambito del 'Global Welfare Summit' tenutosi a Villa Miani a Roma, dall'Osservatorio Italian Welfare, in collaborazione con la Fondazione Interuniversitaria Marchetti, alle aziende che si sono contraddistinte per global welfare score, sostenibilità sociale, inclusività ed educazione al welfare.
(Adnkronos) - Per la sostenibilità nel settore agroalimentare "inizia il secondo tempo, in cui il tema centrale è che dobbiamo cambiare il modello di consumo". Lo ha detto Stanislao Fabbrino, presidente e ad di Fruttagel, intervenendo all'edizione 2024 dello Human&Green Retail Forum, in corso oggi al Palazzo Reale di Milano. "Siamo una società basata sui consumi e l'unico modo per andare nella direzione di quel cambiamento necessario per invertire le sorti del pianeta, è cambiare il modello di consumo, passando da un modello lineare, basato sul prezzo basso, che non tiene conto dello spreco, a un modello rigenerativo, circolare, basato sul prezzo giusto e che ottimizza la gestione dello spreco", ha spiegato Fabbrino, ammettendo però che "tutto questo ha un grande punto di debolezza: il prezzo. Il problema è che la sostenibilità del primo tempo è una sostenibilità semplice, perché fa rima con efficienza, quella del secondo tempo è quella in cui bisogna trovare un equilibrio tra il profitto e lo scopo dell'azienda. E' lì che andiamo a toccare le vene sensibili, perché quando il tema della sostenibilità intacca il profitto, evidentemente si entra in una logica diversa". Per quanto "la grande distribuzione abbia avuto un grande ruolo, per cui noi dobbiamo ringraziarla, è chiaro però che il secondo tempo inizia anche se noi riusciamo a uscire dalla logica per cui il valore dei cibi e dei prodotti non è rappresentato solo dal prezzo. Se siamo quindi capaci di attribuire altri elementi di valore al prezzo, per aiutare il consumatore a fare una scelta più consapevole". Per quello che ha chiamato "il secondo tempo" della sostenibilità "la parola chiave è 'equilibrio'", ha detto l'ad.