(Adnkronos) - Si apre oggi il 15.esimo Congresso europeo di Biofisica - Ebsa 2025, organizzato congiuntamente dalla Società italiana di Biofisica pura e applicata (Sibpa) e dalla European Biophysical Societies’ Association (Ebsa) con il patrocinio del Comune di Roma. Fino al 4 luglio - informa una nota - 900 scienziati, ricercatori e giovani studiosi provenienti da tutta Europa si riuniranno a Roma, al Palazzo dei Congressi all’Eur, per confrontarsi sui più recenti sviluppi della biofisica, disciplina interdisciplinare che indaga i meccanismi fondamentali della vita a livello molecolare e cellulare, integrando fisica, biologia, chimica e scienze mediche. Il programma scientifico è articolato, con sessioni plenarie, simposi paralleli, workshop e presentazioni poster, che spaziano dalla biofisica computazionale alle nanotecnologie, dalle nuove metodologie di imaging alla biofisica dei sistemi complessi. "Siamo lieti di aver riportato in Italia, e in particolare a Roma, questo importante congresso europeo – dichiara Velia Minicozzi, co-chair del Congresso, docente di Fisica applicata presso il dipartimento di Fisica dell’Università di Roma Tor Vergata e presidente della Società italiana di biofisica pura e applicata – Ebsa 2025 rappresenta un’occasione straordinaria per rafforzare la collaborazione tra le società scientifiche europee e per offrire ai giovani ricercatori un contesto di confronto e crescita in una comunità aperta e internazionale". L’Università degli Studi di Roma Tor Vergata ha sostenuto in modo significativo l’organizzazione del congresso, contribuendo con risorse economiche e supporto logistico che ne hanno reso possibile la realizzazione. Ebsa 2025 - conclude la nota - vuole essere anche un momento di riflessione sul ruolo della scienza come strumento di dialogo, cooperazione e pace, in un mondo che ha sempre più bisogno di conoscenza condivisa e responsabilità globale.
(Adnkronos) - La fine di giugno si avvicina, le temperature si alzano, le località balneari iniziano ad affollarsi. E, come ogni anno, inizia il periodo in cui, tradizionalmente, i lavoratori dipendenti utilizzano le proprie ferie. Ma come si maturano le ferie? E quanti giorni spettano a ogni singolo lavoratore? Per rispondere a queste e ad altre domande sulla normativa di una materia 'calda' in questi giorni la Fondazione studi dei consulenti del lavoro ha stilato la guida operativa 'Ferie: un diritto irrinunciabile' che contiene riepiloghi e tabelle per la corretta gestione dell’istituto. Innanzitutto la guida chiarisce che "la durata minima delle ferie prevista dalla legge è di quattro settimane per un anno di servizio (art. 10 D.lgs. 66/2003) equivalenti, nel caso di fruizione di un periodo consecutivo, a 28 giorni di calendario. I contratti collettivi (nazionali, territoriali, ed aziendali) possono prevedere una durata minima superiore, i criteri di calcolo dei giorni (di calendario o lavorativi) o le regole da seguire in caso di concomitanza dei giorni festivi. I contratti collettivi stabiliscono la durata delle ferie generalmente in base alla qualifica contrattuale e all’anzianità di servizio del lavoratore. Le ferie possono essere espresse in settimane, giorni di calendario, oppure in giorni lavorativi". Come chiarisce la guida dei professionisti il periodo di ferie "va goduto per almeno due settimane, consecutive in caso di richiesta del lavoratore, nel corso dell'anno di maturazione e, per le restanti due settimane, nei 18 mesi successivi al termine dell'anno di maturazione". Le ferie sono un diritto irrinunciabile. "La fruizione delle ferie è un diritto irrinunciabile; qualsiasi patto contrario, sia esso contenuto in un contratto collettivo che in un contratto individuale, è nullo e da ciò ne consegue l’automatica sostituzione della clausola nulla con la disposizione attributiva del diritto stesso. Le ferie non godute non possono essere sostituite dalla relativa indennità, salvi i casi tassativamente indicati dalla legge", si legge ancora nella guida. Come si maturano le ferie? "I giorni di ferie spettanti -spiega la guida- si calcolano considerando due variabili: la maturazione del diritto al momento del godimento delle ferie; la durata stabilita dai contratti collettivi o, in alcuni casi particolari, dalla legge. La maturazione delle ferie è collegata all’effettiva prestazione di lavoro. Esse, infatti, maturano, durante un periodo di dodici mesi stabilito dalla legge, in presenza della prestazione lavorativa o di un’assenza che, dalla legge o dai contratti collettivi, è equiparata al servizio effettivo (Cass. SU 12 novembre 2001 n. 140209). Le ferie maturano anche durante il periodo di prova (Corte costituzionale 22 dicembre 1980 n. 189)". E i consulenti del lavoro chiariscono che "il dipendente che non lavora per l’intero periodo di maturazione – come di frequente accade nei contratti a tempo determinato o in caso di assunzione o cessazione in corso d’anno – ha diritto ad un numero di giorni di ferie proporzionale al servizio effettivamente prestato. Le modalità di conteggio dei mesi e delle frazioni di mese lavorate vengono stabilite dai contratti collettivi. Generalmente ogni mese di servizio dà diritto ad un dodicesimo del periodo annuale di ferie spettanti e le frazioni di mese di almeno 15 giorni valgono come mese intero". La disciplina delle ferie ha subito negli ultimi anni diversi ritocchi, necessari per adeguarsi al quadro normativo comunitario. Ritocchi che hanno costretto le aziende a seguire la materia con molta più attenzione.
(Adnkronos) - “È importantissimo che Unem sia qui insieme al Conou, che rappresenta una delle eccellenze italiane in ambito industriale per il riciclo e il riutilizzo degli oli esausti, che poi diventano oli rigenerati e re-immessi nel sistema produttivo e fanno parte della filiera di lubrificanti venduti”. Lo ha dichiarato il presidente di Unem, Unione Energie per la Mobilità, Gianni Murano, a margine della presentazione del Rapporto di Sostenibilità 2024 di Conou a Palazzo Wedekind a Roma. “Questo è molto utile nell’ottica della re-industrializzazione del nostro settore, che attraversa una fase di transizione verso la decarbonizzazione e deve trovare nuovi vettori sempre più decarbonizzati per recuperare le energie per la mobilità”, ha aggiunto.