(Adnkronos) - L'Ucraina neutralizza la super bomba usata dalla Russia. Le forze di Kiev annunciano di aver intercettato una Kab, una bomba planante lanciata dalla Russia sulla regione di Zaporizhzhia. La missione compiuta è stata ufficializzata dal portavoce dell'aeronautica, Yuri Ihnat. L'operazione, a quanto pare, non è una novità assoluta. Per l'Ucraina, però, il risultato raggiunto è comunque straordinario perché evidenzia l'efficacia del nuovo sistema di difesa utilizzato. Le bombe Kab, ordigni altamente distruttivi di era sovietica e già utilizzati dalla Russia nella guerra siriana, vengono lanciate generalmente a 50-70 km dall'obiettivo. L'ordigno inizia la propria traiettoria da una elevata altitudine, oltre il raggio di tiro della difesa aerea ordinaria, e raggiunge l'obiettivo con le ali di cui è dotata. Secondo fonti non ufficiali, a intercettare la bomba è stato un sistema sperimentale. Ihnat si è limitato a parlare della necessità di un "approccio complesso" di sistemi basati a terra e difesa aerea per respingere le bombe plananti russe. "Solo nel 2024, il nemico ha lanciato fino a 40 mila bombe aeree guidate contro l'Ucraina. L'aeronautica sta ora implementando attivamente un approccio globale per contrastare le KAB, utilizzando vari metodi", ha riassunto. Intanto, sui canali Telegram ucraini hanno viaggiato news in relazione ad un altro successo. O meglio, in relazione ad un flop russo. Mosca avrebbe lanciato un missile Oreshnik - l'arma che ha debuttato nell'autunno 2024 - che sarebbe esploso in territorio russo senza avvicinarsi a Kiev, obiettivo apparentemente designato. Le informazioni, in realtà, si sono rivelate infondate. I satelliti non hanno rilevato nessuna esplosione associabile allo schianto di un missile in territorio russo. Da parte ucraina, il Centro per il contrasto alla disinformazione ha affermato che non è stato effettuato alcun lancio nelle ultime 24 ore.
(Adnkronos) - “Approcciarsi alla carriera da freelance con una visione chiara e pianificata può fare la differenza. Non si tratta solo di saper vendere le proprie competenze, ma anche di sviluppare una mentalità imprenditoriale, imparando a prevedere e gestire i costi con consapevolezza”. A dirlo Nicola e Filippo Primieri, i founder di Fidocommercialista, startup che semplifica la burocrazia e fiscalità quotidiana delle partite Iva ed imprenditori supportandoli ad aprire e gestire un'attività in Italia. La piattaforma digitale di Fidocommercialista offre supporto personalizzato per semplificare la gestione della partita Iva, permettendo ai professionisti di concentrarsi su ciò che sanno fare meglio. I founder di Fidocommercialista propongono strumenti pratici per calcolare le tariffe corrette, basandosi su tre assi. 1) Reddito netto desiderato: definire obiettivi finanziari chiari. 2) Ore fatturabili realistiche: considerare il tempo dedicato alla ricerca di clienti o alle attività amministrative. 3) Gestione dei costi: valutare tutte le spese operative, dai contributi previdenziali agli strumenti di lavoro. “Aprire una partita Iva - spiegano - non è un salto nel buio, ma un passo verso l’indipendenza. Con il giusto supporto, ogni giovane professionista può trasformare le sfide della burocrazia in opportunità di crescita. Per aiutare i lavoratori autonomi offriamo sessioni di consulenza personalizzate. In particolare, il team supporta i professionisti in regime forfettario nel calcolo corretto delle tariffe, considerando tutti i parametri economici e fiscali rilevanti”. Fido commercialista ha sviluppato infatti il calcolatore forfettario, https://fidocommercialista.it/calcolatore/, si tratta di uno strumento online che ti aiuta a stimare tasse e contributi in base al tuo fatturato e regime fiscale. Inserendo pochi dati, come il tipo di attività e il reddito annuo, puoi capire quanto dovrai pagare e quanto ti rimane netto. E' pensato per freelance, professionisti e piccoli imprenditori che vogliono pianificare meglio le proprie finanze. In pochi clic, offre una visione chiara e utile della tua situazione fiscale. Ecco le 7 dritte per diventare freelance per migliorare le proprie finanze con consapevolezza e preparazione e garantirsi un futuro professionale solido e sostenibile. 1) Valutazione della situazione finanziaria: tenere un registro dettagliato di tutte le entrate e uscite, inclusi compensi ricevuti e spese aziendali, per identificare schemi e aree di miglioramento. 2) Pianificazione e budgeting: creare un budget che includa spese essenziali, risparmi e investimenti, garantendo flessibilità e aggiornamenti regolari e stabilire obiettivi di guadagno realistici in base all’esperienza e alla domanda del mercato. 3) Gestione delle tasse e contributi: accantonare una percentuale delle entrate, generalmente tra il 20% e il 30%, per coprire le tasse ed evitare imprevisti. 4) Creazione di un fondo di emergenza: costituire un fondo di emergenza per coprire almeno 3-6 mesi di spese, utile nei periodi di inattività o in caso di imprevisti. 5) Investimenti e pianificazione futura: destinare una parte del reddito a investimenti a lungo termine per garantire sicurezza finanziaria e reinvestire nel business per migliorare competenze e ampliare opportunità professionali. 6) Networking e collaborazioni: espandere la rete professionale per aumentare le opportunità lavorative e ridurre la dipendenza da un unico cliente o progetto. 7) Utilizzo di strumenti tecnologici: l’utilizzo di strumenti tecnologici avanzati, come quelli proposti da Fidocommercialista, è fondamentale per semplificare la gestione aziendale e migliorare l'efficienza operativa. “Ad esempio - spiegano Nicola e Filippo Primieri - grazie alla piattaforma digitale proprietaria è possibile utilizzare software di fatturazione e contabilità per automatizzare la gestione delle fatture, monitorare il flusso di cassa in tempo reale e semplificare i processi amministrativi. Questi strumenti riducono gli errori, migliorano la visibilità finanziaria e permettono alle aziende di concentrarsi sulle attività strategiche, eliminando le complessità legate alla burocrazia” “Insieme, queste strategie permettono una gestione finanziaria più efficace, favorendo stabilità economica e un percorso professionale sostenibile e la possibilità di concentrarsi sullo sviluppo della propria carriera professionale”,concludono i co-founder di Fidocommercialista.
(Adnkronos) - Affrontare le sfide della sostenibilità declinando i principi Esg in interventi concreti. Questo l’obiettivo di Esg Challenge Iren 2025, appuntamento giunto alla III edizione. "Realtà come Iren giocano un ruolo chiave nel promuovere un dialogo continuo sulla sostenibilità. Esg Challenge Iren 2025 nasce proprio come appuntamento per stimolare un confronto vivo e formativo tra finanza e mondo accademico, favorendo un'interazione intergenerazionale ricca di idee e prospettive", ha spiegato Luca Dal Fabbro, presidente del Gruppo Iren. "Coinvolgendo i principali stakeholder e player nazionali che operano nel settore, l’appuntamento di oggi si conferma come riferimento fondamentale all’interno del dibattito sulla sicurezza energetica e sullo sviluppo sostenibile dell’Italia”, ha aggiunto. Iren ha presentato le più importanti e urgenti sfide della sostenibilità su cui agire e richiamare l’attenzione di tutti i propri stakeholder nell’immediato futuro. Tra le priorità emergenti, secondo Iren, vi è la necessità di diffondere una cultura aziendale improntata alla business ethics, in linea con le recenti linee guida Ocse, promuovendo un uso responsabile dell’intelligenza artificiale e stimolando un cambiamento culturale nelle istituzioni e nel mercato. In un contesto di costante sinergia con il territorio sul quale l’azienda opera, Iren ha focalizzato l’attenzione su dieci sfide su cui si ritiene possibile incidere, con un cambio di passo, già nel 2025, e raggruppate in quattro aree, che comprendono l’azione delle aziende sul sistema e sul territorio, sulla transizione e sulla cultura e l’innovazione. Tutti questi aspetti sono stati approfonditi nel dibattito che si è aperto con l’intervento di Luca Dal Fabbro, presidente del Gruppo Iren, ed è proseguito con Telmo Pievani, filosofo della scienza e professore presso l’Università degli studi di Padova. A seguire, tre tavole rotonde dedicate, tra gli altri, alla finanza Esg, alla just transition e ai Comitati Territoriali Iren, giunti nel 2024 a dieci anni di attività e dialogo con gli stakeholder locali. A concludere il ciclo di panel, l’intervento del sindaco della città di Torino, Stefano Lo Russo. Il Gruppo Iren ha in conclusione premiato le 10 tesi più innovative sulle tematiche Esg (Environmental, Social and Governance) e sostenibilità, selezionate tra oltre 450 candidature. I riconoscimenti sono stati assegnati a giovani studenti che si sono distinti per l’originalità e la rilevanza dei loro elaborati, dedicati allo sviluppo sostenibile delle comunità, alla valutazione e gestione degli impatti ambientali e all’implementazione di policy per il contrasto al cambiamento climatico. Una raccolta di elaborati che si distingue per la varietà dei temi affrontati, spaziando dal contrasto alla desertificazione all’emissione di green bond per la crescita sostenibile, fino ai casi di studio sulla produzione di idrogeno verde.