INFORMAZIONIINDUSTRIA ITALIANA AUTOBUS Trasporti, Infrastrutture e Logistica Ruolo: Logistica Area: Quality, Health, Safety & Environment Pasquale D'Adamo |
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(Adnkronos) - E' stato rilasciato oggi, mercoledì 9 luglio, l'italiano Maurizio Cocco, arrestato in Costa d'Avorio nel giugno 2022 e condannato, nel maggio 2024, a ventiquattro mesi di reclusione per frode fiscale e associazione a delinquere, oltre al pagamento di un'ammenda di circa 60mila euro. Il connazionale era stato trattenuto in carcere nell'ambito di una ulteriore indagine, su istanza del Giudice istruttore che aveva rinnovato il regime di detenzione preventiva. Sin dal principio, l'ambasciata d'Italia in loco ha seguito la vicenda giudiziaria con la massima attenzione, prestando assistenza al connazionale e ai suoi familiari, oltre a effettuare periodiche visite consolari presso il penitenziario di Abidjan, presenziando alle udienze in qualità di osservatore. Hanno, inoltre, sensibilizzato le autorità locali sulle condizioni di detenzione in particolare quando lo scorso gennaio Cocco ha avuto bisogno di essere sottoposto a ripetuti controlli medici. Dopo l'intervento del legale di Cocco lo scorso dicembre il giudice ivoriano ha disposto una sensibile riduzione della cifra fissata per la libertà su cauzione. L'ambasciata ha depositato presso la cancelleria del Tribunale l'ammontare della cauzione, agevolando così la scarcerazione del connazionale.
(Adnkronos) - "Limite di velocità a 30km all'ora? Attendiamo una vera concertazione, cosa che purtroppo l'assessore Patanè non è abituato a fare. In certe zone, in certe vie o anche in certi rioni di Roma potremmo anche essere favorevoli per una sicurezza dei pedoni e dei tavoli che abbiamo all'aperto come pubblici esercizi, in altre parti della città rischieremmo degli autogol clamorosi. Però auspichiamo un incontro con delle proposte sia sui rioni che sulle vie. La nostra vuole essere un'apertura con approfondimento. Non può essere, come già avvenuto in altre casi, che tutto si risolve con un provvedimento dall'alto e in una settimana si vuole approvare tutto, come già successo con questa amministrazione". Così, con Adnkronos/Labitalia, Claudio Pica, presidente di Fiepet Confesercenti Roma, l'organizzazione di rappresentanza dei pubblici esercizi capitolini, commenta l'annuncio su Roma a 30 all'ora fatto all'Adnkronos dall'assessore alla Mobilità Eugenio Patané.
(Adnkronos) - L’88% degli italiani ritiene importante integrare fonti rinnovabili nei propri sistemi di riscaldamento domestico. Un dato che conferma la crescente attenzione verso tecnologie capaci di coniugare rispetto ambientale, risparmio e comfort abitativo. Sono i dati della recente indagine Bva Doxa per Ariston, condotta su un campione rappresentativo di cittadini italiani tra i 25 e i 64 anni; analizzando le percezioni e le preferenze degli italiani riguardo agli impianti di riscaldamento. Secondo lo studio, in particolare, il 58% degli intervistati individua nelle pompe di calore e nei sistemi ibridi le soluzioni ideali, in sostituzione delle caldaie tradizionali, mentre il 68% identifica l’efficienza energetica come il criterio principale nella scelta di un nuovo impianto. Ulteriormente, il 37% si orienta verso i sistemi ibridi, apprezzandone la versatilità, mentre un aggiuntivo 21% predilige pompe di calore autonome. Scelte che dimostrano come il tema della sostenibilità sia ormai radicato nella nostra quotidianità, anche grazie a una forte fiducia nella tecnologia: l’86% reputa questi impianti affidabili, e il 77% è convinto che garantiscano un comfort superiore rispetto ai sistemi convenzionali. Ma l’interesse non si ferma al solo aspetto ambientale. L’innovazione è sempre più vista come un’opportunità di valorizzazione economica del proprio immobile: l’85% del campione riconosce che l’adozione di un impianto innovativo può accrescere il valore della casa. Un investimento consapevole, dunque, che riflette una nuova sensibilità verso l’efficienza energetica come leva concreta di risparmio e miglioramento della qualità della vita. Tuttavia, permangono alcune barriere: il costo iniziale elevato è percepito come ostacolo dal 66% degli italiani, seguito dalla difficoltà di installazione (32%) e dalla scarsa conoscenza degli incentivi disponibili (30%).