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(Adnkronos) - E' stato il pugno di ferro del Cremlino in Cecenia, per vent'anni. Schiacciando rivali, dissidenti e separatisti con una repressione brutale e governando la regione da 1,5 milioni di abitanti come un feudo personale. Ma ora, a 48 anni, Ramzan Kadyrov sembra essere gravemente malato e questo apre l'incognita della successione, oltre che una nuova sfida per il leader del Cremlino Vladimir Putin in un'area della Russia meridionale dove le guerre hanno ucciso decine di migliaia di persone negli anni '90 e 2000. La domanda ora è: quando l'uomo forte se ne andrà, chi potrà mantenere il controllo brutale che ha imposto su quella parte del Caucaso? In realtà Kadyrov ha un suo piano di successione che punta sul figlio diciassettenne Adam, che lo scorso fine settimana si è sposato e ha ricevuto le congratulazioni di Putin. C'è però un ostacolo, rappresentato dalla giovane età di Kadyrov Jr e dalla legge russa che impone ai leader regionali di avere almeno 30 anni. In realtà lo stesso Ramzan Kadyrov ha preso il potere, con il sostegno di Putin, quando aveva 20 anni, anche se non il titolo, e lo ha consolidato dopo l'assassinio del padre. Perché tra Putin e Kadyrov c'è un accordo di "denaro in cambio di stabilità" che potrebbe rimanere in vigore anche senza il leader ceceno, "finché il governo federale sarà abbastanza forte e ricco da finanziare la Cecenia", ha detto al New York Times Ekaterina Schulmann, ricercatrice presso il Carnegie Russia Eurasia Center di Berlino. Secondo gli analisti potrebbero comunque farsi avanti altri contendenti, tra cui Magomed Daudov, alleato di lunga data di Kadyrov, divenuto famoso a livello mondiale nel 2017 per aver guidato una purga anti-gay nella regione. Quando Kadyrov non partecipa a eventi di alto profilo, Daudov li presiede al posto suo leggendo i discorsi del leader malato. Altro papabile con forti legami con il Cremlino è Apti Alaudinov, ex alto funzionario della sicurezza cecena di 51 anni, sopravvissuto al licenziamento nel 2021 arruolandosi per combattere in Ucraina, dove è diventato uno dei principali oratori in prima linea della televisione russa. In ogni caso negli ultimi anni i figli e le figlie di Kadyrov sono stati promossi a posizioni di rilievo nell'amministrazione locale, dalla polizia alla cultura. Questa primavera il terzogenito Adam è stato nominato segretario del Consiglio di Sicurezza della Cecenia e rappresentante di Kadyrov presso il ministero degli Interni regionale. Il 17enne ha ricevuto anche due medaglie nell'arco di 10 giorni, di cui una per il servizio militare attivo. Il New York Times ricorda che nel corso degli anni Kadyrov è diventato una figura unica nell'autocrazia di Putin, godendo di un'autonomia ben maggiore e di sussidi più consistenti rispetto ad altri leader regionali. Comanda quello che è praticamente il suo esercito di 25mila uomini addestrati con fondi del Cremlino, ha imposto rigide regole islamiche nella regione a maggioranza musulmana che violano la legge russa e ha condotto una sorta di politica estera autonoma, coltivando legami con le monarchie del Golfo e assumendo posizioni non sempre in linea con quelle di Mosca. La Cecenia è stata inoltre l'unica regione esentata dalla coscrizione obbligatoria di circa 300mila uomini da parte della Russia dopo l'invasione dell'Ucraina nel febbraio del 2022. Attivisti e residenti contattati dal New York Times hanno però detto che alcuni ceceni sono stati inviati in guerra come punizione, ma le truppe di Kadyrov non hanno combattuto molto, tanto da guadagnarsi il soprannome di "soldati di TikTok". La Cecenia ha anche ricevuto quest'anno circa 700 milioni di dollari in sussidi governativi, circa 15 volte in più rispetto alla regione di Kursk. "Kadyrov è una delle carte vincenti del Cremlino, un altro centro di potere, a parte l'esercito, l'intelligence o il ministero dell'Interno", ha dichiarato Oleg Orlov, copresidente dell'organizzazione per i diritti umani Memorial, vincitrice del premio Nobel per la pace e che documenta le violazioni dei diritti umani in Cecenia dagli anni '90. "Il Cremlino è soddisfatto di Kadyrov così com'è", ha aggiunto. Un tempo assiduo utente dei social media, che presiedeva riunioni pubbliche quasi ogni giorno, Kadyrov è scomparso per lunghi periodi. A giugno è apparso nei notiziari televisivi locali meno di 10 volte, mentre nello stesso periodo dell'anno scorso appariva quasi ogni giorno. Non è chiaro di cosa soffra esattamente Kadyrov, ma la sua fragilità è diventata sempre più evidente dal 2023. "Ogni essere umano percorre la strada della malattia e della morte. Solo Colui che ci ha dato il respiro può determinare quanto tempo ci resta da vivere", ha detto Kadyrov in un video condiviso a maggio dal suo ufficio, mentre cammina a rilento con un cappuccio in testa. Intanto ''la gente parla della sua malattia a bassa voce, con un senso di ansia" perché ''temono anche quello che succederà quando non ci sarà più", hanno raccontato fonti locali al New York Times.
(Adnkronos) - “Il 30 giugno la Regione Emilia-Romagna ha varato l’ordinanza che determina lo stop all’attività lavorativa in esterno nelle ore calde. Mentre la normativa entrava in vigore, Ait El Hajjam Brahim, quarantasettenne titolare dell’impresa 'Veneto pavimenti Sas' di Treviso si accasciava al suolo stendendo il calcestruzzo nel parcheggio di una scuola in provincia di Bologna lasciando orfani 3 figli e vedova la moglie. Il Veneto ha emanato il decreto che mira a tutelare la salute dei lavoratori che svolgono attività all’aperto nella giornata di ieri. Sempre in Veneto e sempre ieri, precisamente a Tezze sul Brenta (Vicenza), intorno alle ore 15.00 due operai sono stati colti da malore mentre lavoravano dentro una buca. Uno dei due è in coma all’Ospedale di Bassano del Grappa. Ad oggi sono 13 le Regioni italiane che hanno consentito l’entrata in vigore delle norme anti-calore: Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Abruzzo, Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto. Le vittime citate sono solo le ultime in ordine cronologico ma invito tutti a riflettere su quanti, in questo momento, continuino a lavorare nei campi del nostro Paese sottotraccia, nella voragine silenziosa del sommerso". Lo dice all'Adnkronos/Labitalia il presidente nazionale Anmil, Antonio Di Bella, commentando l'entrata in vigore delle norme anti calore "Morire sul lavoro - sottolinea - è un dramma che mai troverà giustificazione. Una notizia, un moto di denuncia che, con cadenza giornaliera, anima l’indignazione e la protesta di quanti, come Anmil, lottano ogni giorno per porre fine alla strage. Invito ancora tutti a riflettere sul fatto che dietro le vittime accertate dalla cronaca, oltre al silenzio destinato al mondo del sommerso, esiste ancora un altro tipo di silenzio: quello relativo a quanti, a causa dell’esposizione ad agenti altamente nocivi – quali le temperature altissime che sentiamo sulla nostra pelle in questi giorni – contraggono malattie professionali tra le più lesive". "Come Associazione - avverte - che da oltre 80 anni tutela le vittime degli incidenti sul lavoro e i loro superstiti, non smetteremo mai di ribadire quanto le normative anti-caldo dovrebbero diventare un automatismo all’arrivo della stagione estiva, scrivendo – una volta per tutte – un piano strutturale". "Com’è possibile si chiede il presidente Di Bella - che lo scorso 27 giugno, solo per citare un esempio, non fosse in vigore alcuna normativa in una Regione come la Sardegna che, in alcune zone, ha raggiunto picchi di 41°? Sono settimane che il termine 'bollino rosso' è tornato a troneggiare in quotidiani e telegiornali". "E ancora - aggiunge - la fascia oraria di stop lavorativo più largamente diffusa, quella tra le ore 12.30 e le ore 16.00, si ritiene realmente efficace? Crediamo, invece, che una norma che consenta il ricorso agli ammortizzatori sociali per i dipendenti delle realtà che operano in esterno nel periodo estivo rappresenti un atto doveroso per favoreggiare la rapidità dell’attuazione di questi meccanismi di prevenzione e di tutela della salute dei lavoratori sostenendo il lavoro delle aziende". "In serata - ricorda - il ministro Calderone ha convocato le parti sociali per la sottoscrizione di un 'protocollo caldo' contenente misure di attenzione per i lavoratori esposti ad alte temperature. Un atto necessario e doveroso ma che arriva con un ritardo che uccide".
(Adnkronos) - Al via la raccolta del mirtillo, gemma della stagione estiva che in Val di Non trova condizioni ideali di sviluppo. Come sanno bene gli agricoltori del Consorzio Melinda, impegnati a esaminare con attenzione le piante collocate nelle strutture coperte: quando l’intera superficie raggiunge il colore blu intenso, la bacca inizia a staccarsi naturalmente del ramo dando il via alla raccolta. Un frutto speciale anche per le sue qualità nutrizionali con caratteristiche davvero decisive. “Tra queste ci sono l’alto contenuto di vitamine C e K, ad esempio, ma anche l’elevata presenza di fibre, oltre che di fosforo, potassio e calcio", spiega Silvia Vender, biologa nutrizionista. Inoltre, aggiunge, “non bisogna dimenticare quelle sostanze davvero preziose che sono i polifenoli. È proprio in questa categoria che rientrano le antocianine, ovvero i composti responsabili del tipico colore di questi frutti. Ad esse sono associate importanti proprietà antinfiammatorie che contribuiscono, in particolare, al benessere cardiovascolare”.