INFORMAZIONIConi - Comitato Olimpico Nazionale Italiano Sport, Intrattenimento e Benessere Ruolo: Segretario Generale Area: Communication Management Roberto Fabbricini |
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(Adnkronos) - Cortei per il 25 aprile oggi a Milano e Roma. La giornata si è conclusa senza scontri, ma nel bilancio pesano qualche contestazione nella piazza milanese e qualche tensione nella Capitale. Il corteo di Milano per celebrare il 25 aprile è giunto a metà pomeriggio in piazza Duomo, dove si susseguono gli interventi istituzionali. Migliaia le persone presenti nella città medaglia d'oro della Resistenza. Dal palco quindi un ricordo e un lungo applauso per Papa Francesco. Primo Minelli, presidente del Comitato antifascista milanese, che ha ricordato le parole di pace del Pontefice e come la sua morte sia “una perdita per il mondo cattolico e laico”. Fischi e urla hanno poi sovrastato le parole dei rappresentanti delle associazioni dei partigiani. “Vergogna, fate parlare i palestinesi” hanno urlato i Giovani palestinesi. “L’antifascismo senza antisionismo è pura fuffa”, un altro degli slogan. E fischi e insulti contro il sindaco di Milano hanno coperto le parole di Giuseppe Sala dal palco. “Vergogna, vergogna”, urlano i palestinesi, che hanno chiesto di poter prendere la parola al comizio. “Fuori i sionisti dal 25 aprile”, la contestazione, aggiungendo insulti personali contro il primo cittadino. Stessa sorte toccata al segretario generale della Cgil Maurizio Landini, con i manifestanti a urlare insulti, dandogli dell’"ipocrita guerrafondaio, bugiardo e venduto collaborazionista". "Buu" e “basta” si sono levate in particolare mentre Landini nel suo discorso citava Papa Francesco. Fischi e urla dei Giovani palestinesi sono proseguiti anche durante l’intervento della partigiana Sandra Gilardelli. Fino a questo momento, tutto si era svolto senza troppi incidenti e sia la Brigata Ebraica che uno spezzone dei giovani palestinesi sono arrivati senza tensioni in piazza. ‘Vergogna’ e la parola che risuona nella parte dove sventolano le bandiere pro Gaza. I Giovani palestinesi - inizialmente in testa al corteo - hanno reclamato il diritto a partecipare e a escludere la Brigata Ebraica, al centro da tempo di contestazioni e vittima lo scorso anno di una pesante aggressione. Qualche minuto di contestazioni, urla contro l’associazione di partigiani, qualche fazzoletto e carta lanciata contro i manifestanti ma il corteo è poi partito con in testa l'Anpi. Contestazione contro la Brigata Ebraica anche in piazza San Babila con cori contro il governo di Israele e a favore della Palestina. "Terroristi" e "genocidio" le urla, mentre dall’altro lato della strada si rivendicava di aver lottato al fianco dei partigiani per liberare l’Italia: ‘Resistenza all’odio’ e ‘Resistenza all’antisetimismo’ sono alcuni dei cartelli dei manifestanti dietro lo striscione della Brigata ebraica. Bandiere della pace, tanti striscioni nel corteo contro il riarmo, ma anche una locandina con l’immagine di Liliana Segre con la scritta ‘agente sionista’ e una ragazza con il cartello “Ieri partigiani, oggi antisionisti, mai sobri” come risposta indiretta al governo. Sventolano anche bandiere europee insieme a quelle blu e gialle nello spezzone ucraino del corteo. “Fascisti ieri, putiniani oggi. Nato will rise!” si legge sul manifesto retto da un ragazzo italiano che avvolto nella bandiera europea ha sfilato insieme agli ucraini. “Ora e sempre la democrazia si difende. Viva l’Italia liberata” è la scritta nel manifesto. Gli ucraini hanno portato in piazza anche le foto di bombardamenti e vittime di guerra. Brigata Ebraica e ucraini sono stati scortati dai City Angels lungo il percorso. Il dispositivo per la sicurezza è stato rafforzato alla luce anche degli scontri avvenuti nella manifestazione del 12 aprile scorso e vista la presenza rumorosa della rete 'No Ddl sicurezza'. Nella Capitale intanto qualche momento di tensione si è vissuto in via Ostiense tra gli spezzoni dei due cortei. La lite, anche con alcuni spintoni, è avvenuta tra studenti di Cambiare Rotta e militanti di Potere al Popolo, e i manifestanti dell'Anpi. I due cortei, partiti insieme da largo Bompiani, si sono poi separati, come già previsto, subito dopo aver attraversato ponte Spizzichino. L'Anpi si è diretta verso parco Schuster, mentre gli studenti insieme a Pap verso San Paolo. "Guerrafondai. Via il Pd dal corteo", hanno urlato gli studenti che in seguito hanno bruciato una bandiera della Nato. Al termine della marcia della Liberazione alcuni rappresentanti dell’Anpi hanno posizionato le corone commemorative sotto alle targhe dedicate ai caduti per la resistenza sul muro di Porta San Paolo. Secondo le forze dell’ordine alla manifestazione hanno preso parte circa 2mila persone. “Papa Francesco sarebbe stato felice di vedere questa piazza, di vedere quante persone si impegnano per i diritti civili. Non possiamo essere indifferenti, noi dobbiamo spezzare l’indifferenza e riuscire a ritrovare punti comuni che ci tengono insieme”, ha detto la presidente di Anpi Roma, Marina Pierlorenzi. Tanti i cartelli esposti dai manifestanti, su uno la scritta: “Antifascisti sempre, sobri ogni morte di Papa”. In un altro legato al camioncino che ha guidato la marcia: “Molti uccisi senza pietà persero la vita per la libertà, Papa Francesco con la sua verità non ci ha mai chiesto la sobrietà. Oggi festeggiamo con commozione 80 anni dalla Liberazione". E’ stata bruciata quindi una bandiera Ue al corteo degli studenti e di Potere al Popolo a Porta San Paolo. Prima durante il percorso su via Ostiense era stata bruciata una bandiera della Nato. "Il 25 aprile non è una ricorrenza, ora e sempre Resistenza”, hanno gridato gli studenti tra i tanti slogan. Intanto una bandiera verde di Hamas ha rischiato di scatenare un tafferuglio in mattinata proprio sotto il muro di Porta San Paolo dove è stata fatta un’azione dimostrativa con la deposizione di una corona di fiori da parte dei manifestanti pro Palestina in occasione del 25 aprile. Alcuni pro Pal hanno cercato di issare sulle mura la bandiera di Hamas con una scritta in arabo, ma sono stati subito accerchiati e fatti allontanare, riparandoli da flash e telecamere. L’area è stata divisa esattamente in due per evitare qualsiasi contatto tra manifestanti pro Palestina e quelli della Brigata Ebraica in corteo sul posto. A spezzare, un lungo schieramento di blindati, alcune decine. Tutta l’area è stata completamente blindata.
(Adnkronos) - Bitget, società Web3 e tra i principali exchange di criptovalute al mondo, presenta il corso online 'Esplorando il Web3: tecnologia rivoluzionaria e carriere del futuro' in collaborazione con Cryptogirl, la prima community italiana di donne nel mondo del Web3. Il programma mira a fornire le basi della tecnologia blockchain e delle sue applicazioni, con una sessione dedicata alle opportunità di lavoro nel settore. Il corso, aperto a tutti previa registrazione, si terrà su Zoom in tre sessioni distinte, ciascuna della durata di 90 minuti, alle ore 18:00 dei giorni 28, 29 e 30 aprile 2025. Le sessioni tratteranno i seguenti temi: Introduzione alla blockchain: panoramica dei concetti essenziali (28 aprile); Applicazioni della blockchain: casi d'uso e valore della blockchain oggi (29 aprile); Lavorare nel Web3: competenze e opportunità di impiego nel settore (30 aprile). Ogni sessione includerà una parte teorica, applicazioni pratiche e una parte dedicata alle domande e risposte con i relatori, per approfondire gli argomenti trattati. Parla dell’iniziativa all’Adnkronos/Labitalia Gracy Chen, ceo di Bitget: “Crediamo fermamente che l'educazione e l'inclusività siano i pilastri fondamentali per costruire un ecosistema Web3 solido e prospero. Questa collaborazione mira a creare un settore in cui le donne siano protagoniste attive e influenti. Vogliamo abbattere le barriere, fornire gli strumenti necessari e ispirare la prossima generazione di leader femminili nel mondo della blockchain”. “Vediamo ogni giorno - spiega Maria Paolicelli, co-fondatrice di Cryptogirl - come il Web3 e la tecnologia blockchain stiano ridisegnando il nostro modo di lavorare, creando un mondo di opportunità da sfruttare. Purtroppo, molte donne ancora non osano lanciarsi, per mancanza di conoscenze concrete o per paura di sbagliare in questo nuovo settore. Questo progetto è nato proprio per questo: per offrire un primo supporto alle donne che desiderano intraprendere una carriera nel settore”. “Con questo corso vogliamo dare alle donne non solo competenze tecniche, ma anche fiducia nelle proprie capacità e nella possibilità di costruire un percorso professionale nel Web3”, aggiunge Giorgia Campus, co-fondatrice di CryptoGirl, progetto che si concentra sulla promozione dell'empowerment femminile nel settore della blockchain e delle criptovalute. Il corso si inserisce nell'ambito dell'iniziativa Blockchain4Her (B4H), lanciata da Bitget oltre un anno fa con un fondo di 10 milioni di dollari. Negli ultimi dodici mesi, B4H ha compiuto progressi significativi, coinvolgendo oltre 1000 donne a livello globale e distribuendo 50.000 dollari per sostenere progetti promettenti guidati da donne. Attraverso questa iniziativa, Bitget si impegna a costruire un ecosistema Web3 più equo e diversificato, in cui le donne abbiano un ruolo più centrale e influente nel settore blockchain. Le iscrizioni al corso sono aperte fino al 27 aprile.
(Adnkronos) - Il Gruppo Davines, azienda attiva nel settore della cosmetica professionale, B Corp dal 2016, rinnova il suo impegno per incentivare le pratiche agroecologiche e lancia, in collaborazione con la Fondazione per lo sviluppo sostenibile, la seconda edizione del 'The Good Farmer Award'. L’iniziativa è la prima in Italia che premia gli agricoltori che abbiano avviato progetti ispirati ai principi fondamentali dell’agricoltura biologica rigenerativa e dell’agroecologia. Anche quest’anno il Premio è dedicato ai giovani agricoltori under 35 che potranno candidare il proprio progetto dal 3 aprile al 16 giugno 2025 sul sito https://davinesgroup.com/il-nostro-impatto/percorsi/the-good-farmer-award. L’obiettivo è di contribuire alla diffusione di una nuova cultura di produzione agricola, che sostenga la transizione ecologica delle filiere agroalimentari. La Giuria del Premio selezionerà i due progetti più innovativi e avanzati e i due vincitori riceveranno dal Gruppo Davines 10.000 euro ciascuno per l’acquisto del materiale e per interventi finalizzati a migliorare e sviluppare le pratiche agroecologiche già avviate. La cerimonia di premiazione si terrà tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre 2025 al Davines Group Village di Parma. Requisiti necessari per accedere al bando sono l’avere una certificazione biologica in corso di validità e applicare i principi dell’agricoltura biologica rigenerativa e dell’agroecologia. In particolare i giovani agricoltori coinvolti e le loro aziende agricole dovranno dimostrare di utilizzare almeno tre tra le strategie e le pratiche di agricoltura biologica rigenerativa e agroecologia identificate dal bando, tra cui la rotazione colturale, il minimo disturbo del suolo, l’utilizzo di fertilizzanti organici, la coltivazione di alberi associata a campi seminativi o a pascoli, l’uso di colture di copertura come le leguminose e la pacciamatura del terreno (ossia la copertura del terreno con materiale organico come paglia o foglie). Per la sua seconda edizione il Premio si arricchisce con un’importante novità: potranno candidare i loro progetti anche le aziende agricole-zootecniche attente al benessere animale, che utilizzano sistemi di allevamento estensivi e che adottano pratiche zootecniche rivolte al miglioramento degli agroecosistemi, attraverso per esempio l’utilizzo del letame per la concimazione e il riciclo di nutrienti vegetali come mangime. La scelta di coinvolgere anche le aziende agricole-zootecniche è coerente con le finalità del Premio, rivolto a supportare e incentivare la creazione di sistemi agricoli sinergici, che imitano i processi naturali e traggono vantaggio dalle interazioni benefiche che si verificano naturalmente in campo. La Giuria del Premio La Commissione che valuterà e selezionerà i progetti è composta da otto membri, fra professori universitari ed esperti in temi di agricoltura, agroecologia e sostenibilità, integrata quest’anno con due esperti di zootecnia. Quest’anno il premio 'The Good Farmer Award' ha anche un’edizione americana: la filiale del Gruppo Davines in Nord America, insieme al Rodale Institute, ha da poco chiuso le candidature per gli agricoltori e gli allevatori che abbiano avviato un'attività negli Stati Uniti da meno di dieci anni e che utilizzano pratiche di agricoltura biologica rigenerativa. Il 22 aprile 2025, in occasione della Giornata Mondiale della Terra, verrà nominato il vincitore del 'The Good Farmer Award' US che riceverà un premio di 10.000 dollari da Davines Nord America da investire in attrezzature o iniziative che migliorino le pratiche agro-ecologiche della sua impresa agricola. Il farmer premiato avrà anche la possibilità di visitare l'European Regenerative Organic Center (Eroc) che il Gruppo Davines ha realizzato a Parma insieme al Rodale Institute. Il secondo e terzo classificato dell’edizione americana del Premio vinceranno un corso di formazione del Rodale Institute Education Resources sulle migliori pratiche di agricoltura biologica rigenerativa.