(Adnkronos) - Intervento riuscito per Paulo Dybala. L'attaccante della Roma si era fermato per infortunio pochi minuti dopo il suo ingresso in campo contro il Cagliari, con gli esami dei giorni seguenti che avevano evidenziato una lesione del tendine semitendinoso della coscia sinistra e fatto supporre un lungo stop. L'argentino aveva quindi deciso di operarsi e oggi, martedì 25 marzo, il club giallorosso ha comunicato il buon esito dell'operazione. "L'intervento chirurgico a cui si è sottoposto oggi il calciatore Paulo Dybala è perfettamente riuscito. Nei prossimi giorni Paulo comincerà la riabilitazione a Trigoria", ha scritto la Roma in una nota sul proprio sito ufficiale. Dybala comincerà ora l'iter riabilitativo, ma la sua stagione, a nove partite dal termine del campionato e con la Roma fuori dalle coppe, è finita. Per il rientro in campo dell'argentino se ne parlerà il prossimo agosto, con l'inizio della stagione 2025/26.
(Adnkronos) - “Fare rete è anche questo, fornire un supporto al Paese attraverso le tante eccellenze del territorio”. Così il presidente dell’Istituto nazionale tributaristi (Int), Riccardo Alemanno, ha sintetizzato il patrocinio dell’Int agli incontri di Confassociazioni Piemonte e Valle D’Aosta nelle province piemontesi, tour di eventi pensati e fortemente voluti dal suo Presidente Roberto Terranova, dove si incontreranno e si racconteranno imprese e professionisti. Il prossimo evento, che si terrà lunedì 24 marzo nella provincia di Cuneo, nota per la vivacità imprenditoriale nell’industria e nei servizi, ma che ha saputo mantenere e rivalutare il territorio anche dal punto di vista agricolo, si intitolerà 'Il Piemonte al servizio delle imprese tra Dna innovativo e tradizione industriale' e sarà ospitato nella sede della Ors srl – Deda group a Molino di Roddi. Tanti gli ospiti, tra cui il presidente nazionale di Confassociazioni Angelo Deiana, e i relatori, un’importante occasione di confronto che il presidente Roberto Terranova così descrive: "Gli eventi che organizza la nostra associazione sul territorio piemontese e valdostano portano alle imprese locali strumenti concreti e sono solo momenti di apertura di percorsi di sviluppo che, successivamente all’evento, ci vedono coinvolti direttamente sul territorio per 'Fare rete' durante tutto l’anno. Larete è lo strumento fondamentale per difendere l’impresa e l’Imprenditore che promuove le idee di crescita e di sviluppo tecnologico nel tempo". "A Roddi - spiega - nella prestigiosa sede di Deda group, avremo Axpo Aesi Italia come main sponsor e potremo parlare di prospettive energetiche e soluzioni per l’ambiente con aziende innovative del territorio Piemontese quali la Ompeco di Moncalieri, leader tecnologico nelle soluzioni di recupero energetico degli scarti produttivi di qualsiasi genere e la Angias di Vercelli, che porterà una visione innovativa nello sviluppo dei componenti per l’automotive. La straordinaria partecipazione di Byd permetterà inoltre ai partecipanti di testare e capire le strategie di sviluppo dell’Importante Brand Internazionale dell’Automotive, sempre più presente nel Nostro Paese. Azimut, infine, presenterà i migliori strumenti di protezione economica e finanziaria, mentre giovani imprenditori locali, quali Sebastiano Einaudi di Agrysapiens definiranno un nuovo modo di pensare l’imprenditoria agricola”. Il presidente dell’Int Alemanno, che è anche vice presidente vicario nazionale di Confassociazioni, interverrà soffermandosi sui confronti istituzionali che Confassociazioni e le associazioni rappresentate hanno con governo e parlamento, in particolare il numero uno dei tributaristi Int parlerà delle ultime audizioni parlamentari, alle Commissioni Bilancio e Finanze di Camera e Senato, sottolineando che: “Chi interloquisce e si confronta con il legislatore dovrebbe sempre tenere ben presente l’interesse generale e poi, al di là dell’evidenziare le criticità dei provvedimenti legislativi, deve fornire soluzioni applicabili e sostenibili, altrimenti non farebbe che implementare discussioni senza costrutto e di queste ce ne sono già troppe nel nostro Paese”.
(Adnkronos) - Un traguardo significativo per l’ecosistema della certificazione forestale: il 2024 ha registrato il maggior numero di sempre di nuove aziende certificate in un solo anno. Gli ettari di foreste e piantagioni gestite in maniera sostenibile in Italia nel 2024 sono saliti a quota 1.061.059,26 con un incremento dell'8,2% rispetto all’anno precedente. Questi i dati emersi dal Rapporto Annuale del Pefc Italia, ente promotore della certificazione della buona gestione del patrimonio forestale. “Il risultato di quest’anno è straordinario e dimostra come la certificazione Pefc stia diventando un elemento chiave per le aziende italiane orientate a perseguire pratiche sostenibili e obiettivi di responsabilità sociale d’impresa. Questo è un percorso fondamentale per trasformare processi produttivi e organizzativi - spiega Marco Bussone, presidente di Pefc Italia - La spinta verso la sostenibilità è alimentata anche dalle politiche pubbliche e dai criteri Esg, sempre più rilevanti per le aziende che desiderano accedere a fondi agevolati. La crescente consapevolezza dei consumatori sta cambiando il modo in cui le aziende operano, portando a filiere più virtuose e responsabili, nel quadro di Green Community che diventano percorsi decisivi per interpretare crisi ecologica e demografica”. A livello territoriale, il Trentino Alto Adige si conferma al primo posto per superficie forestale certificata con 598.463,29 ettari, seguito dal Friuli-Venezia Giulia con 98.570,46 ettari e dal Piemonte con 86.847,97 ettari. Il Veneto e la Lombardia continuano a contribuire in modo significativo alla crescita della superficie certificata con, rispettivamente, 79.981,19 e 79.084,31 ettari. Crescita tangibile anche per la Toscana, che raggiunge i 51.926,77 ettari, e per Emilia Romagna e Marche che contano rispettivamente 27.855,07 e 14.610,05 ettari. Invariata la situazione di Lazio (10.498,30 ettari), Basilicata (4.082,18 ettari) e Abruzzo (237,77 ettari), mentre registrano una lieve crescita Liguria (5.931,84 ettari), Umbria (2.486,13 ettari) e Calabria (483,92). Per quanto riguarda i servizi ecosistemici da foreste certificate, sono 15 le nuove attestazioni rilasciate, di cui 14 riguardanti il servizio ecosistemico del carbonio e 1 per la biodiversità. Attualmente, Pefc Italia conta 35 certificati di servizi ecosistemici, con un coinvolgimento di 27.856 ettari, a dimostrazione della sempre più crescente attenzione verso la tutela della biodiversità, la promozione del turismo e del benessere forestale e dei benefici ecosistemici. Numerosi sono stati i progetti di finanziamento da parte di aziende produttive italiane a favore della promozione e tutela dei benefici ecosistemici forestali. I dati evidenziano anche l’importante aumento di aziende che hanno ottenuto la certificazione di Catena di Custodia Pefc, cioè la certificazione che garantisce la tracciabilità del materiale, dal bosco al consumatore finale: sono 236 le nuove aziende ad aver ottenuto la certificazione Pefc lo scorso anno, ovvero un +16,8% rispetto all’anno precedente, passando dalle 1.403 aziende certificate del 2023 alle 1.585 del 2024. È in assoluto l’anno con il maggior numero di nuove aziende e di conseguenza con l’incremento in percentuale più alto di sempre. Il Veneto si conferma capolista per numero di aziende certificate (326), seguito dalla Lombardia (263) e dal Trentino Alto Adige (234). Il Piemonte ha invece registrato il maggior numero di nuove aziende (+70), seguito dalla Lombardia (+52) e dal Trentino Alto Adige (+42). Nel Centro-Sud, la Toscana guida con 87 aziende (+23). L’edilizia e il packaging in legno si affermano come settori trainanti, con una crescita di rilievo nelle categorie della pannellistica, segheria e legno lamellare. Una caratteristica peculiare della certificazione Pefc è la certificazione di gruppo di produttori, indubbiamente un vantaggio a favore delle piccole aziende che possono dunque accedervi 'unendo le forze'. Nel 2024, il 53,4% delle nuove aziende ha aderito a questa modalità, sottolineando l’attenzione di Pefc verso i piccoli proprietari forestali e le Pmi. Sono 1.585 le aziende certificate nel 2024, suddivise in 37 categorie su cui primeggiano pannelli (+26,6%), segherie (+16%) e legno lamellare (+28,7%), con significativi incrementi anche in carpenteria (+43%), pavimenti (+40%) e infissi (+71%). “L'aumento delle certificazioni Pefc non è solo un numero ma piuttosto il segno tangibile di un cambiamento culturale in direzione della sostenibilità e della trasparenza delle filiere di approvvigionamento - conclude Antonio Brunori, segretario generale Pefc Italia - In un momento storico in cui la crisi climatica è al centro del dibattito globale, la certificazione Pefc rappresenta un impegno concreto per il futuro del nostro patrimonio forestale, per la sua gestione al fine di una mitigazione degli estremi climatici e per il benessere della società”.