(Adnkronos) - "Grazie alla decontribuzione già prevista nella scorsa legge finanziaria e oggi aumentata ancora di più, permettiamo a tutte le aziende e ai nostri lavoratori di avere un sostanziale aiuto. Questo qualifica innanzitutto il mercato del lavoro e semplifica la vita a milioni di nostri concittadini". E’ quanto affermato da Alessandro Morelli, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Coordinamento della politica economica e di programmazione degli investimenti pubblici, a margine dell’evento di presentazione delle evidenze della ricerca ‘La Marca crea valore per l’Italia’, promossa da Centromarca e condotta da Althesys sul valore condiviso dell’industria di marca sul sistema Paese. “Al contempo stiamo facendo investimenti per quanto riguarda società pubbliche, come Sace e Simest in particolare, attraverso cui ci possono essere delle garanzie nei confronti delle società di aziende italiane, che intendono investire all'estero in mercati particolarmente difficili e questo si traduce nella possibilità di queste aziende di mettere una bandiera, il tricolore, che arriva in questi Paesi - spiega il senatore Morelli - I grandi brand italiani sono un biglietto da visita per tutti noi e quindi, per gli italiani, è un po’ più semplice approcciare i nuovi mercati se vengono anticipati dai nostri brand, che normalmente portano qualità, creatività e sono punte di diamante mondiali”. “Il governo italiano sta lavorando anche per contribuire al buon lavoro delle aziende che intendono delocalizzare e sappiamo che l'export è una delle principali voci della nostra economia, per migliorare e qualificare tutto il settore delle infrastrutture. Penso alla diga foranea di Genova, dove stiamo facendo molti investimenti che riteniamo potrà essere una chiave di volta per il mercato nazionale. Il porto di Genova diventerà uno dei principali porti del mondo e questo aprirà le porte delle nostre aziende al nostro mercato, a tutte le società e aziende italiane che intendono esportare, migliorando la qualità, i tempi e i costi che i loro prodotti avranno nel mondo”, conclude.
(Adnkronos) - Ancora aperte per l’anno accademico 2024-2025 le iscrizioni al test per l’ammissione ai Corsi di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia, sia in lingua italiana che in lingua inglese, e in Odontoiatria Protesi dentaria (solo in lingua italiana). Le sedi disponibili per l’anno accademico 2024-2025 sono: Roma (Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi dentaria); Lido di Venezia (Medicina e Chirurgia); Cefalù (Medicina e Chirurgia). Qualora rimangano posti residui per il Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia in lingua inglese presso la Sede di Roma, l’Ateneo assegnerà tali posti ai candidati che, avendo sostenuto il test di ammissione in lingua italiana previsto per il Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia per le sedi del Lido di Venezia e/o di Cefalù, risultando ammessi e/o idonei, intendano avvalersi della possibilità di spostarsi presso la sede di Roma. Possono iscriversi al test i candidati in possesso di un diploma di istruzione secondaria di secondo grado, conseguito in Italia o all’estero. Le domande di partecipazione devono essere presentate entro le ore 13:00 del 28 ottobre 2024 per il test in Medicina e Chirurgia in lingua inglese ed entro le ore 13:00 del 14 novembre 2024 per il test in Medicina e Chirurgia in lingua italiana e per quello in Odontoiatria e Protesi dentaria. La procedura di iscrizione deve essere effettuata esclusivamente online sul portale dello studente GOMP, al link https://unicamillus-studenti.gomp.it/ Per il corso di laurea in medicina e chirurgia, il test in lingua inglese si svolgerà il 31 ottobre 2024, mentre quello in lingua italiana il 19 novembre 2024. Per il corso di laurea in odontoiatria e protesi dentaria, il test si svolgerà il 20 novembre 2024. La modalità è home-based (con il proprio pc e dal proprio domicilio). La prova di selezione consisterà in un test scritto di 60 domande a risposta multipla, con una durata di 60 minuti. Il punteggio massimo è di 90 punti, con penalità per risposte errate. Le domande sono inerenti a materie scientifiche quali Biologia, Chimica, Fisica e Matematica, ma toccano anche aspetti quali la comprensione del testo, il ragionamento logico e la propensione alla mission umanitaria che è il fiore all’occhiello dell’etica dell’Università UniCamillus. I candidati che raggiungono un punteggio minimo di 20 punti saranno considerati “idonei”. Per Medicina e Chirurgia, i risultati per il test in lingua inglese saranno pubblicati entro il 5 novembre 2024, quelli del test in lingua italiana entro il 21 novembre 2024. I risultati del test in Odontoiatria e Protesi dentaria saranno pubblicati entro il 22 novembre 2024. Gli studenti già immatricolati al primo anno presso altri atenei possono presentare istanza di cambio sede senza dover sostenere di nuovo il test: le richieste devono essere inviate via email entro il 14 novembre 2024 a trasferimenti@unicamillus.org. Il cambio sede riguarda solo le sedi di Cefalù e Lido di Venezia. Per ulteriori dettagli, si invita a visitare il sito ufficiale di UniCamillus alla pagina dei bandi aperti: https://www.unicamillus.org/it/i-nuovi-bandi/ e la pagina dei trasferimenti https://www.unicamillus.org/it/trasferimenti/ per l’istanza cambio sede. Per assistenza riguardo alla procedura di iscrizione, si prega di inviare un’email a infocenter@unicamillus.org.
(Adnkronos) - “La sostenibilità è diventata centrale ma presenta una serie di contraddizioni evidenti, soprattutto nel contesto della nuova normativa europea, con la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), recepita in Italia da poco più di un mese. Una delle principali contraddizioni riguarda a mio parere proprio la crescente complessità: se da un lato la CSRD promuove la trasparenza e l’armonizzazione delle informazioni, dall’altro impone alle aziende un carico di lavoro significativo introducendo nuovi principi e nuovi indicatori per la rendicontazione, che richiedono competenze sempre più tecniche e specialistiche. Il rischio che intravedo è quindi che la sostenibilità venga percepita sempre più come un esercizio di conformità normativa, piuttosto che come un reale impegno per il cambiamento”. Così Mara De Donato (Responsabile Comunicazione e CSR - GORI Spa) in occasione del Salone della CSR svoltosi a Milano “Un’altra contraddizione che rilevo riguarda l’approccio "one-size-fits-all": sebbene la direttiva miri a uniformare i criteri di rendicontazione ESG (ambientale, sociale e di governance), non sempre tiene conto delle specificità di settori particolari, come il nostro, ossia la gestione del servizio idrico integrato. Qui le dinamiche operative sono complesse e gli investimenti infrastrutturali a lungo termine hanno un impatto diretto su tematiche come l’efficienza e la qualità del servizio idrico: aspetti, questi, che non sempre, o non ancora, trovano riscontro immediato nei parametri di sostenibilità previsti dalla normativa.” Continua De Donato. Come si sta organizzando Gori per superare queste contraddizioni? Prosegue De Donato: “In Gori, la gestione di un servizio di pubblica utilità come quello idrico ci colloca automaticamente in un ruolo di attore sociale primario. L'acqua è una risorsa fondamentale per il benessere delle comunità e per la sostenibilità del territorio, e la nostra missione non si limita alla fornitura efficiente e sicura del servizio, ma abbraccia una dimensione sociale più ampia e profonda. La "S" di ESG è per noi una componente intrinseca della nostra attività, che deve riflettersi nel nostro impegno quotidiano per garantire un servizio che non solo risponda ai bisogni infrastrutturali, ma che contribuisca attivamente al benessere e alla coesione sociale delle comunità locali. Per superare le contraddizioni, riteniamo dunque che l’ascolto continuo e il dialogo costante con i nostri stakeholder possa essere la corretta strategia. Operiamo in una porzione della regione Campania particolarmente articolata e complessa, distribuita su ben 75 comuni tra le province di Napoli e Salerno: una vastità geografica che implica una pluralità di esigenze, sfide e stakeholder, che richiedono un approccio personalizzato e inclusivo. Un approccio, quest’ultimo, che ci consente di rispondere non solo ai requisiti normativi imposti dalla CSRD, ma anche alle aspettative del territorio, in un’ottica di creazione continua di valore condiviso”. Come si comunica questa sfida e come lo fa Gori? “In un contesto in cui le aziende devono far fronte a nuovi obblighi normativi e rispondere a criteri sempre più stringenti, la comunicazione non può più essere considerata un accessorio o una funzione a valle delle attività operative. E quando parliamo di "sfidare le contraddizioni", ci riferiamo proprio alla capacità della comunicazione di navigare tra aspettative divergenti e obiettivi ambiziosi. Le aziende devono confrontarsi con una crescente domanda di trasparenza e con la necessità di dimostrare impatti concreti, mentre allo stesso tempo gestiscono la complessità delle regolamentazioni e l’impegno verso una trasformazione sostenibile. In questo scenario, una comunicazione ben strutturata non solo rende visibili gli sforzi dell'azienda, ma permette di creare consenso e generare fiducia. Oggi più che mai, dunque, ritengo che la comunicazione della sostenibilità debba essere un atto di ingaggio attivo degli stakeholder, creando una narrativa basata su fatti e risultati tangibili. La comunicazione autentica può creare attivismo: se gli stakeholder comprendono appieno un progetto perché ricevono informazioni chiare e trasparenti, supportate da dati solidi e verificabili, se ne appropriano e ne diventano ambasciatori, innescando così un processo virtuoso di diffusione e partecipazione attiva. E solo in questo modo il processo di transizione sostenibile potrà diventare effettivamente trasformativo” Conclude De Donato.