(Adnkronos) - "Grazie alla decontribuzione già prevista nella scorsa legge finanziaria e oggi aumentata ancora di più, permettiamo a tutte le aziende e ai nostri lavoratori di avere un sostanziale aiuto. Questo qualifica innanzitutto il mercato del lavoro e semplifica la vita a milioni di nostri concittadini". E’ quanto affermato da Alessandro Morelli, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Coordinamento della politica economica e di programmazione degli investimenti pubblici, a margine dell’evento di presentazione delle evidenze della ricerca ‘La Marca crea valore per l’Italia’, promossa da Centromarca e condotta da Althesys sul valore condiviso dell’industria di marca sul sistema Paese. “Al contempo stiamo facendo investimenti per quanto riguarda società pubbliche, come Sace e Simest in particolare, attraverso cui ci possono essere delle garanzie nei confronti delle società di aziende italiane, che intendono investire all'estero in mercati particolarmente difficili e questo si traduce nella possibilità di queste aziende di mettere una bandiera, il tricolore, che arriva in questi Paesi - spiega il senatore Morelli - I grandi brand italiani sono un biglietto da visita per tutti noi e quindi, per gli italiani, è un po’ più semplice approcciare i nuovi mercati se vengono anticipati dai nostri brand, che normalmente portano qualità, creatività e sono punte di diamante mondiali”. “Il governo italiano sta lavorando anche per contribuire al buon lavoro delle aziende che intendono delocalizzare e sappiamo che l'export è una delle principali voci della nostra economia, per migliorare e qualificare tutto il settore delle infrastrutture. Penso alla diga foranea di Genova, dove stiamo facendo molti investimenti che riteniamo potrà essere una chiave di volta per il mercato nazionale. Il porto di Genova diventerà uno dei principali porti del mondo e questo aprirà le porte delle nostre aziende al nostro mercato, a tutte le società e aziende italiane che intendono esportare, migliorando la qualità, i tempi e i costi che i loro prodotti avranno nel mondo”, conclude.
(Adnkronos) - "Quando si parla di qualcosa di eccellente, automaticamente ciò che affiora alla mente è un nome, un brand o l'autore di quella realizzazione e la marca ne è la sintesi. La marca è il modo con cui l'italianità può andare nel mondo. Noi non vendiamo un prodotto all'estero, come sistema Paese, ma uno o tanti marchi, per questo siamo diventati importanti e stiamo continuando a crescere. Ciò, infatti, contribuisce in modo attivo e proattivo alla ricchezza anche della nostra bilancia commerciale". Con queste dichiarazioni, Francesco Mutti, presidente di Centromarca, a margine dell’evento di presentazione delle evidenze della ricerca ‘La Marca crea valore per l’Italia’, promossa da Centromarca e condotta da Althesys sul valore condiviso dell’industria di marca sul sistema Paese. "Stiamo parlando, infatti, di oltre 87 miliardi di euro di Valore Condiviso. Questi sono i dati che la ricerca di Althesys ci ha appena comunicato. Si tratta di un valore di filiera, quindi con ricadute sia sulle aziende, ma anche sul mondo agricolo, sul mondo della logistica, della trasformazione, della distribuzione e sulle persone che lavorano all'interno del sistema del mondo Marca - spiega - in quanto lo studio di Althesys illustra che l'analisi sulla crescita dei salari dal 2019 al 2023, seppur in un momento in cui il Paese ha sofferto di un incremento di inflazione importante, è stata, però, fortemente più che controbilanciata da una crescita di oltre il 17% e questo rappresenta un modello positivo di sviluppo”. Il presidente Mutti, prosegue poi, illustrando la visione di Centromarca sulla tassazione sui consumi: “Noi vediamo la tassa sui consumi come un ostacolo. Pertanto, è necessario vivere questa filiera come una generatrice di valore e di risorse, stando attenti, al contempo, alle tasse sui consumi. Essi, infatti, ricadono sul carrello della spesa dei nostri consumatori, riducendo la loro capacità di acquisto - sottolinea - Di conseguenza, a nostro avviso si tratta di una tassazione sbagliata e verso la quale cerchiamo di opporci strenuamente. Non dev'essere, infatti, attraverso le tasse che si cambiano le abitudini di consumo dei nostri consumatori”. “Con il passare del tempo emerge sempre di più come la dimensione media delle nostre aziende sia incompatibile con un mercato che si sta allargando. Quando, ad esempio, facciamo un focus nel mondo dell'alimentare, ci rendiamo conto che oltre il 50% delle esportazioni sono fatte dallo 0,2% delle aziende italiane. Ciò significa che abbiamo un bacino di aziende che, purtroppo, dimensionalmente sono troppo piccole per riuscire a competere sul mercato domestico e non solo, soprattutto quando affrontiamo in modo sistemico e sistematico i mercati internazionali - continua Mutti - Pensiamo anche a tutti i cicli di innovazione ai quali saremo esposti: quando parliamo di intelligenza artificiale, un conto è andare ad applicarla su un’azienda di dimensioni medio grandi, ma stiamo parlando di aziende relativamente piccole, non di grandi multinazionali. Quando l'azienda è troppo piccola, queste innovazioni rischiano solamente di indebolirla. Noi oggi dobbiamo fare una riflessione profonda affinché questo tessuto industriale importantissimo non vada sprecato, ma ci siano sistemi per migliorare e agevolare l'aggregazione e la capacità di creare dei campioni a livello nazionale, che possano sostenere tutta la singola filiera”. “L'ecosistema nel quale si sviluppano le aziende è la capacità di creare l'habitat ideale affinché le singole aziende possano prosperare, generando ricchezza per i lavoratori e posti di lavoro, non solo come unità, ma come qualità, in termini retributivi e di valore di lavoro svolto. Quindi, è necessario che i singoli governi creino opere condivise affinché, una volta determinata in modo chiaro una direzione, si possa continuare. Una tra le caratteristiche più importanti delle imprese è poter godere di una tranquillità temporale - illustra - Quindi, è necessario prendere alcune direzioni che possano essere mantenute. Oggi, quando si parla di capacità competitiva del sistema Paese, la prima parola che viene in mente è energia. Tuttavia l'Italia, oggi, dal punto di vista energetico, ha dei costi non sostenibili e la capacità di migliorare da questo punto di vista sarebbe un grande successo da parte del governo”. Infine, Mutti riassume dove indirizzare gli investimenti volti alla crescita delle aziende: “Come Centromarca oggi abbiamo portato una serie di proposte a costo zero. Uno tra gli elementi su cui continuiamo costantemente a batterci è quello della legalità: le aziende che non rispettano la legalità sono aziende che svolgono una competizione scorretta, che non si basa sulla capacità del saper fare, ma si basa viceversa sul non rispetto delle norme e delle leggi e quindi una competizione sleale. Dal punto di vista degli investimenti, siamo contro le tassazioni sui consumi e siamo, invece, molto favorevoli a politiche fiscali di incentivazione, affinché la taglia media della dimensione italiana delle aziende possa crescere e creare dei campioni nazionali, che possano aprire a tutta la filiera dei mercati internazionali e portare l'eccellenza, che è rappresentata dal marchio del Made in Italy, nel mondo”, conclude.
(Adnkronos) - È ripartito il Progetto Scuole E.On che porta nelle scuole italiane i temi della sostenibilità e del legame tra energie rinnovabili e biodiversità, coinvolgendo ragazze e ragazzi in attività educative e ludiche per favorire una conoscenza sempre più approfondita dell’ambiente e l’adozione di comportamenti virtuosi e sostenibili. L’iniziativa, inoltre, sottolinea l’importanza di politiche a sostegno dei docenti nel percorso didattico di formazione delle nuove generazioni su temi d’attualità urgenti, cruciali nel mondo di oggi e di domani. Il Progetto, che si avvale della collaborazione di Pleiadi e Meteo Expert, si evolve e arricchisce di nuovi contenuti di anno in anno per offrire agli studenti di tutta Italia stimoli sempre più interessanti, innovativi e coinvolgenti a favore della tutela ambientale. I temi della nuova edizione saranno legati alla sostenibilità ambientale, in particolare alle delicate dinamiche della biodiversità del nostro territorio, di come questa cambia da un’area geografica all’altra e di come, grazie all’uso delle energie rinnovabili può esserci una coesistenza senza arrecare danno alla flora e fauna del nostro Pianeta. In questo ambito, si inserisce la nuova challenge 'Alla scoperta della biodiversità', lanciata da E.On alle classi iscritte al progetto, che coinvolgerà ragazze e ragazzi in un’esperienza in cui dovranno mettere in gioco la propria creatività e pensiero critico. Alle classi sarà chiesto di recuperare elementi naturali presenti in prossimità della scuola, come foglie, fiori, bastoncini e altri materiali, per realizzare una composizione che rappresenti un insetto, animale o vegetale la cui vita viene agevolata dall’utilizzo dell’energia rinnovabile. Seguendo il fil rouge del Progetto che prevede una sinergia tra aspetti ludici ed educativi, la sfida invita gli studenti a ragionare sul proprio ruolo nella comprensione e nel contrasto al cambiamento climatico. La classe il cui elaborato sarà giudicato il migliore riceverà, presso la propria scuola, un kit esperimenti per lo studio dell’energia rinnovabile. Inoltre, tutte le classi che decideranno di aderire al progetto verranno dotate di un calendario della biodiversità. Un vero e proprio calendario all’interno del quale per ogni mese sarà indicata un’azione, suggerimento, curiosità o attività da poter svolgere con la propria classe per sensibilizzare sull’importanza e cura del nostro Pianeta e imparare concetti nuovi sulla biodiversità. Da novembre a marzo, i docenti riceveranno una newsletter al mese con un contenuto educativo, o un’attività da svolgere per essere i 'supereroi della biodiversità' del territorio, le azioni potranno essere poi appese alla plancia del calendario della biodiversità. Non solo energia e biodiversità, ma anche esperienze dirette sul territorio sono un aspetto chiave del Progetto Scuole E.On 2024-2025. Durante il corso dell’anno scolastico gli studenti di Scuole Primarie e Secondarie di Primo Grado saranno coinvolti in escursioni nei boschi e nei parchi cittadini con l'obiettivo di esplorare la biodiversità presente e comprendere l'importanza della sua conservazione. Gli studenti prenderanno parte a laboratori all’aria aperta e verrà consegnato loro un quaderno personalizzato, per annotare ciò che scopriranno nell’avventura. Le attività proposte promuoveranno un approccio pratico alla cura dell'ambiente, sensibilizzando i bambini sulle azioni concrete che possono intraprendere per proteggerlo, dai piccoli gesti quotidiani fino alla riduzione dell'impatto umano grazie all'uso di energie rinnovabili. Le varie tappe esplorate andranno a costituire un vero e proprio Roadshow della Biodiversità e dell’Energia che si snoderà tra le province di Monza Brianza, Lecco, Imperia e Savona. Aree in cui E.On sta ampliando ulteriormente la propria presenza con nuove attività e iniziative sul territorio a seguito dell’assegnazione di un lotto di 165mila clienti, nel contesto del Servizio a Tutele Graduali per i clienti residenziali non vulnerabili del mercato elettrico. “A conferma dell’impatto del progetto è da sottolineare il costante apprezzamento da parte delle persone direttamente coinvolte, docenti e studenti in primis. Infatti, il Progetto Scuole E.On registra una crescita continua su base annua, sia in termini di scuole sia di classi iscritte, e si conferma di particolare gradimento per l’efficacia e l’impatto positivo delle attività proposte” ha commentato Mauro Biraghi, Marketing and Corporate Communications Director di E.On Energia. Inoltre, proprio grazie alla rilevanza dei temi toccati e all’efficacia del metodo con cui le attività vengono proposte, l’edizione del Progetto Scuole E.On ha ricevuto, lo scorso anno, il patrocinio morale da parte del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase). “Il Progetto Scuole E.On, cui ho il piacere di contribuire, si conferma uno strumento preziosissimo per avvicinare i più giovani a temi fondamentali, quali il rispetto dell’ambiente e il contrasto al cambiamento climatico. La questione ambientale è infatti una delle grandi sfide del futuro, ed è davvero importante preparare i cittadini di domani ad affrontare nel modo adeguato queste problematiche, soprattutto se si riesce a farlo con un progetto, come quello di E.On che coinvolge e appassiona gli studenti, gli insegnanti e anche noi che contribuiamo alla sua realizzazione”, ha commentato Andrea Giuliacci, professore di Fisica dell'Atmosfera, Università di Milano Bicocca e meteorologo Meteo Expert. “Per noi il Progetto Scuole E.On è vincente perché permette di far incontrare gli alunni, le scuole, con il mondo di E.On e di conseguenza con la dinamicità e la professionalità che contraddistingue spesso le aziende private; questo crea una sinergia vincente perché gli insegnanti sono incuriositi, motivati e i bambini riescono a catalizzare l’attenzione verso temi importanti come la sostenibilità e l’ambiente, divertendosi”, ha dichiarato Paola Ripamonti, preside della Scuola Primaria Martin Luther King, Cesano Maderno (MB). Il Progetto Scuole E.On si concluderà con il Campus presso 'Cascina Costa Alta' in provincia di Monza Brianza il 4 e 5 aprile 2025. Due giorni di attività con ragazze e ragazzi delle scuole secondarie di II grado e delle Università durante le quali verranno affrontati temi legati all’energia, al futuro sostenibile e all’innovazione tecnologica attraverso dibattiti e attività pratiche. In ogni giornata si approfondirà un tema specifico, grazie al supporto di personaggi di rilievo nell’ambito della sostenibilità e dell’energia. I momenti della giornata saranno scanditi da sessioni di formazione, attività di team building e interventi di esperti del settore. L’obiettivo è quello di migliorare e approfondire la conoscenza dei partecipanti sulle tematiche affrontate e orientarli verso le scelte del loro prossimo futuro.