(Adnkronos) - La Lega rilancia la battaglia per arrivare a una legge sulla castrazione chimica per i pedofili e gli stupratori. Raccogliendo oggi il via libera del governo all'ordine del giorno al ddl Sicurezza, all'esame dell'aula di Montecitorio, presentato dal deputato Igor Iezzi che impegna l'esecutivo ad "istituire quanto prima una commissione o un tavolo tecnico con lo scopo di valutare, nel rispetto dei principi costituzionali e sovranazionali, in caso di reati di violenza sessuale o di altri gravi reati determinati da motivazioni sessuali, la possibilità per il condannato di aderire, con il suo consenso, a percorsi di assistenza sanitaria, di natura sia psichiatrica sia farmacologica, anche con eventuale trattamento di blocco androgenico mediante terapie con effetto temporaneo e reversibile, diretti ad escludere il rischio di recidiva". Un'apertura del governo che lo stesso Salvini subito saluta con favore: "Vittoria della Lega! Bene così, un altro importante passo in avanti per una nostra storica battaglia di giustizia e buonsenso: tolleranza zero per stupratori e pedofili". Insorgono le forze di opposizione. "Con buona pace di Fi il governo è ormai piegato sulle posizioni estremiste di Salvini e della Lega", attaccano dal Partito democratico. Sottolineando con la deputata Simona Bonafè che siamo di fronte a "una proposta incostituzionale che mina alle basi il nostro ordinamento giuridico che ha superato da secoli il ricorso alle pene corporali". Da Avs si accusano i leghisti di una "vocazione repressiva senza confini che trascina tutta la destra, senza distinzioni".
(Adnkronos) - A partire da oggi, Amazon apre ufficialmente le porte dell’European operations innovation lab di Vercelli con le visite guidate gratuite al pubblico: esperti, curiosi, appassionati, studenti, potranno vedere da vicino alcune delle tecnologie più all’avanguardia, le soluzioni di robotica avanzata e le innovazioni basate sull’intelligenza artificiale destinate a trasformare il futuro del lavoro nella rete europea dei centri logistici di Amazon. L’Operations innovation lab è l’unico centro d’innovazione Amazon in Europa in cui si sviluppano tecnologie innovative per le attività logistiche e per il network europeo. Basato a Vercelli, in un’area completamente dedicata all’interno del centro di distribuzione, il Lab ha un ruolo di hub centrale in cui vengono testate e sviluppate molte delle tecnologie introdotte per le attività nella logistica, tra cui nuove celle robotiche, unità meccatroniche supportate dall’intelligenza artificiale e soluzioni di imballaggio innovative e sostenibili. Si pone inoltre l’obiettivo di diventare il nuovo punto di incontro in Europa nell’ambito dell'innovazione e della ricerca tecnologica. L’azienda ha annunciato questa importante tappa durante un press tour internazionale organizzato da Amazon a Vercelli: per l’occasione, oltre a visitare il nuovo Operations innovation lab, i giornalisti italiani ed europei hanno potuto scoprire le eccellenze storico artistiche del territorio dell’Alto Piemonte e del vercellese in particolare. Punto fondamentale del viaggio dedicato alla stampa, la collaborazione con gli enti locali, il Comune di Vercelli e Atl Terre Alto Piemonte Biella, Novara, Valsesia, Vercelli, per promuovere l’Operations innovation lab e il territorio: da un lato posizionando il sito Amazon come punto d’interesse per tutti gli appassionati di tecnologia e innovazione, dall’altro valorizzando le eccellenze e le peculiarità di un territorio ricco di risorse, storia e di cultura. La città è infatti un perfetto connubio tra industria, arte, tradizione ed enogastronomia: conosciuta per essere la capitale europea del riso e una delle città più ricca di storia e capolavori d'arte del Piemonte, con le sue maestose chiese, gli straordinari musei ricchi di capolavori artistici, le torri medievali, i vicoli che profumano di storia e le tipiche trattorie dove gustare piatti della tradizione locale. “Aprire al pubblico il nostro Lab è motivo di grande orgoglio è il luogo dove noi testiamo i processi di sviluppo delle tecnologie e da oggi tutti gli appassionati e curiosi potranno immergersi nell’esperienza. Potrà essere inoltre di ispirazione per studenti di ogni età, , come i partecipanti ai programmi 'Amazon future engineer' (che offre opportunità agli studenti delle comunità svantaggiate) e 'Career choice' (un programma di formazione per migliorare le competenze dei dipendenti e ampliare le loro opportunità di carriera, sia in Amazon che altrove). Il Lab ha per noi un ruolo centrale per la collaborazioni, prima fra tutto quelle con il territorio di Vercelli che ci ospita e con cui vogliamo lavorare per valorizzare a 360° le eccellenze locali”, ha commentato Stefano La Rovere, direttore internazionale Robotica di Amazon, il cui team sperimenta e sviluppa soluzioni tecnologiche innovative, orientate a migliorare l'esperienza dei dipendenti e dei clienti, con un particolare riguardo ai temi di sostenibilità e sicurezza. All’evento ha partecipato anche Roberto Scheda, sindaco di Vercelli che ha dichiarato: “E' motivo di orgoglio sapere che a Vercelli c'è il primo centro d'innovazione di Amazon in Europa. L'innovazione si coniuga con il lato umano e le eccellenze di questo territorio, e con l'aspetto umano che per noi rimane centrale. Con l'aiuto di Amazon e del Lab, un luogo che si sta aprendo all'esterno con le visite al pubblico, auspichiamo una spinta positiva per tutto il territorio e una collaborazione con l'università del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro, grande scienziato di cui andiamo orgogliosi”. Queste tecnologie garantiscono anche un ambiente di lavoro più sicuro e offrono opportunità per acquisire e migliorare competenze. Infatti, negli ultimi dieci anni, oltre 50.000 posti di lavoro nei centri logistici in tutta Europa hanno visto miglioramenti concreti.Entro la fine del 2024, il team globale di Meccatronica e Imballaggi sostenibili avrà installato oltre 1.000 nuove innovazioni basate su robotica e intelligenza artificiale nella rete dei centri di distribuzione europei di Amazon, rappresentando un investimento di oltre 700 milioni di euro negli ultimi cinque anni. Il Lab assume anche il ruolo di hub europeo per lo sviluppo di imballaggi sostenibili innovativi e di centro di formazione per i dipendenti che lavorano con le tecnologie Amazon Robotics. Per prenotare il tour, della durata di circa un’ora, basterà visitare il sito dedicato e scegliere tra le opzioni disponibili. Il programma di tour all’interno dei magazzini è stato introdotto nel 2015 da Amazon in Italia e dal 2019 questa iniziativa ha permesso all’azienda di aprire le porte dei suoi centri di distribuzione a circa 30.000 visitatori sia in presenza che in modalità virtuale. In Italia è possibile visitare i centri di Novara, Torrazza Piemonte (TO) e Passo Corese (RI).
(Adnkronos) - Aumenta il food waste nelle case degli italiani. Nel 2024 lo spreco di prodotti alimentari in Italia segna +45,6%: ogni settimana finiscono nel bidone della spazzatura 683,3 grammi di cibo pro capite (rispetto ai 469,4 grammi rilevati nell’agosto 2023). Sono alcuni dei dati dell’annuale presentazione del Rapporto Internazionale Waste Watcher 2024, ‘Lo spreco alimentare nei Paesi del G7: dall'analisi all'azione’, curata dall’Osservatorio Waste Watcher International-Campagna Spreco Zero, dall’Università di Bologna assieme a Ipsos che si è tenuta oggi presso lo Spazio Europa a Roma. Uno studio che vuole anche attirare l’attenzione del prossimo G7 Agricoltura sul tema del ‘fine vita’ dei prodotti alimentari. Nella top five dei cibi più sprecati troviamo frutta fresca (27,1 g), verdure (24,6 g), pane fresco (24,1 g), insalate (22,3 g), cipolle/aglio/tuberi (20 g), prodotti fondamentali della Dieta Mediterranea. Secondo lo studio, questi dati non solo indicano una cattiva gestione della spesa familiare con i relativi sprechi economici, ma evidenziano due aspetti: se da un lato si è registrato un relativo incremento dei consumi alimentari, dall'altro una parte della domanda si è concentrata su alimenti di qualità inferiore. Il 42% degli italiani individua la causa dello spreco familiare nel fatto di dover buttare la frutta e la verdura conservata nelle celle frigo perché una volta portata a casa va subito a male. O ancora, il 37% del campione intervistato sostiene di buttare via gli alimenti perché i cibi venduti sono già vecchi. Elementi critici si riscontrano anche nel comportamento dei consumatori. Più di un terzo degli italiani (37%) dimentica gli alimenti in frigorifero e nella dispensa lasciando che si deteriorino; solo il 23% è disposto a programmare i pasti settimanali; inoltre, il 75% non è disposto o non è capace di rielaborare gli avanzi in modo creativo per evitare di gettarli. “In Italia l'incremento dello spreco alimentare a livello domestico è preoccupante - spiega Andrea Segrè, direttore scientifico Waste Watcher International - Campagna Spreco Zero, Università di Bologna - Non solo per l’aumento percentuale rispetto all'analoga rilevazione di Wwi del 2023, ma soprattutto dalle cause che lo hanno determinato, fra le quali l’abbassamento della qualità dei prodotti acquistati in particolare dalle fasce della popolazione a reddito più basso. Gli italiani inoltre hanno ancora poca consapevolezza di come fruire al meglio gli alimenti disponibili, dalla conservazione alla pianificazione degli acquisti, dimostrando ancora una volta la necessità di intervenire a livello istituzionale sull'educazione alimentare. L'Italia può beneficiare delle buone pratiche che emergono dalle esperienze di contrasto dello spreco dagli altri Paesi del G7, tema che speriamo emerga dal summit di Siracusa il prossimo 26 settembre”. “Se l’aumento dello spreco preoccupa - commenta Lino Enrico Stoppani vicepresidente vicario di Confcommercio - occorre investire con maggiore convinzione sull’educazione alimentare resistendo alla tentazione di introdurre nuovi obblighi a carico delle imprese come suggerito in alcune delle proposte in corso di esame in Parlamento. Ormai tutti i ristoratori sono attrezzati per consentire ai clienti di portare a casa il cibo avanzato durante i pasti mentre, per incrementare le donazioni di cibo avanzato negli esercizi commerciali, la via maestra è la riduzione degli oneri burocratici e la riduzione della Tari”. “Lo studio presentato oggi fornisce dati e informazioni utili a individuare margini di miglioramento e possibili attività da sviluppare per ridurre sensibilmente lo spreco alimentare - spiega Simona Fontana, direttore generale Conai - In tutti i Paesi, del resto, sembra chiara una forte consapevolezza della necessità di adottare comportamenti virtuosi che possono avere ricadute concrete ed efficaci. Cultura, comportamento e stile di vita dei consumatori sono fattori che influenzano lo spreco alimentare: è su questi che bisogna agire, attraverso misure che possano far leva sull’educazione e sulla responsabilità di ciascuno di noi. Ma anche le imprese italiane stanno facendo molto: continuano a lavorare per proporre soluzioni di imballaggio che garantiscono il miglior equilibrio tra funzione e impatto ambientale, garantendo al prodotto una maggiore shelf life e proponendo soluzioni di pack meno impattanti sull’ambiente”. Per quanto riguarda la geografia nazionale emerge che il Sud e il Centro sono le aree dove lo spreco è maggiore con un +9% rispetto alla media nazionale (al Sud 747 g pro capite a settimana, al centro 744 g pro capite), mentre il Nord è relativamente più virtuoso con un -11% rispetto alla media nazionale (606,9 g pro capite). Sulle strategie per contrastare il fenomeno, gli italiani mostrano una disponibilità marcata a adottare comportamenti antispreco, con l'87% disposto a congelare i cibi e l’86% a utilizzare il cibo appena scaduto se ancora buono. Tuttavia, la disponibilità a donare cibo cucinato in eccesso (63%) e ad acquistare grandi quantità di cibo per surgelarlo (62%) è inferiore, suggerendo che le barriere pratiche o la mancanza di una rete adeguata a seguire tali pratiche potrebbero limitare l’adozione di queste strategie. Solo il 29% conserva il cibo avanzato cercando ricette creative per riutilizzarlo.