(Adnkronos) - L'ultima è Angelina Mango, che ha annunciato un periodo di riposo per la sua voce, ma la lista di cantanti che si sono fermati 'ai box' è lunga "perché loro possono incorrere nella malattia professionale di cui soffrono anche gli insegnanti: chi lavora tanto con la voce. I francesi dividono la disfonia in due gruppi: alterazioni della voce causate da un abuso (surmenage) o da un uso scorretto (malmenage) del sistema vocale. Tra i fattori di rischio, che spesso è sottostimato, c'è anche il reflusso gastroesofageo. Basta il riposo? Sì se siamo di fronte al surmenage, ma spesso dietro a certi episodi c'è una cattiva educazione vocale. Oppure la presenza di noduli". A fare il punto per l'Adnkronos Salute è Stefano Di Girolamo, direttore Unità operativa Otorinolaringoiatria del Policlinico Tor Vergata di Roma. E' un problema anche dei cantanti lirici? "Questi artisti vanno meno incontro ai noduli perché hanno una voce impostata, tanti anni di scuola e usano molto bene il diaframma - risponde Di Girolamo - Purtroppo serve molto allenamento per non incorrere in certe problematiche della voce. Parliamo di una malattia professionale e, se fai un lavoro per cui la voce è sotto stress, ogni giorno i rischi aumentano e l'organo di ammala". Quando è necessario operarsi? "Quando il nodulo vocale supera certe dimensioni - conclude il chirurgo - C'è proprio una specialità che è la fonochirurgia e si va a rimuovere l'inspessimento della corda vocale".
(Adnkronos) - “Siamo onorati di ricevere questo riconoscimento che conferma il costante impegno di Eni nel costruire un modello di welfare aziendale di eccellenza. Collochiamo da sempre le persone al centro della nostra strategia di business, posizionandoci come una “caring company” e promuovendo un sistema di welfare aziendale in costante evoluzione che, partendo dall’ascolto delle necessità delle nostre persone, comprende un insieme di servizi, iniziative e strumenti volti a migliorare il benessere dei dipendenti e delle proprie famiglie lungo l’intero percorso lavorativo". Così Luca De Santis, responsabile Risorse Umane e Organizzazione di Eni, commentando l'assegnazione del premio Global Welfare, consegnato, nell'ambito del 'Global Welfare Summit' tenutosi a Villa Miani a Roma, dall'Osservatorio Italian Welfare, in collaborazione con la Fondazione Interuniversitaria Marchetti, alle aziende che si sono contraddistinte per global welfare score, sostenibilità sociale, inclusività ed educazione al welfare.
(Adnkronos) - Per la sostenibilità nel settore agroalimentare "inizia il secondo tempo, in cui il tema centrale è che dobbiamo cambiare il modello di consumo". Lo ha detto Stanislao Fabbrino, presidente e ad di Fruttagel, intervenendo all'edizione 2024 dello Human&Green Retail Forum, in corso oggi al Palazzo Reale di Milano. "Siamo una società basata sui consumi e l'unico modo per andare nella direzione di quel cambiamento necessario per invertire le sorti del pianeta, è cambiare il modello di consumo, passando da un modello lineare, basato sul prezzo basso, che non tiene conto dello spreco, a un modello rigenerativo, circolare, basato sul prezzo giusto e che ottimizza la gestione dello spreco", ha spiegato Fabbrino, ammettendo però che "tutto questo ha un grande punto di debolezza: il prezzo. Il problema è che la sostenibilità del primo tempo è una sostenibilità semplice, perché fa rima con efficienza, quella del secondo tempo è quella in cui bisogna trovare un equilibrio tra il profitto e lo scopo dell'azienda. E' lì che andiamo a toccare le vene sensibili, perché quando il tema della sostenibilità intacca il profitto, evidentemente si entra in una logica diversa". Per quanto "la grande distribuzione abbia avuto un grande ruolo, per cui noi dobbiamo ringraziarla, è chiaro però che il secondo tempo inizia anche se noi riusciamo a uscire dalla logica per cui il valore dei cibi e dei prodotti non è rappresentato solo dal prezzo. Se siamo quindi capaci di attribuire altri elementi di valore al prezzo, per aiutare il consumatore a fare una scelta più consapevole". Per quello che ha chiamato "il secondo tempo" della sostenibilità "la parola chiave è 'equilibrio'", ha detto l'ad.