(Adnkronos) - Jannik Sinner 'star' della tv americana dopo il trionfo agli US Open. L'azzurro, numero 1 del tennis mondiale, si è disimpegnato alla grande in campo nella finale contro Taylor Fritz. E poi, nel day after, spettacolo anche in tv. Sinner è stato ospite di Live Kelly and Mark, contenitore mattutino della Abc. Il 23enne si è presentato in studio portando il trofeo conquistato a Flushing Meadows e regalando ai conduttori dei cappellini celebrativi. Il conduttore del programma, Mark Consuelos, ha la mamma italiana: "Ti ha seguito sempre per tutta la carriera ed è felicissima che tu abbia vinto". "Sono felice per tua mamma!", la risposta di Sinner, che si presenta al grande pubblico americano. "La mia famiglia è dell'estremo nord in Italia. Veniamo dalle montagne, siamo nella natura, ci sono tanti animali... Non è la giungla eh... Dalle nostre parti la mentalità e il modo di vivere sono un po' diversi, l'Italia è molto varia e splendida". "Quando ero piccolo ero decisamente migliore come sciatore che come giocatore di tennis. Ho cambiato sport perché nello sci se commetti un errore non puoi più vincere. Nel tennis invece puoi fare un sacco di errori, devi solo accettarli e provare ad andare avanti. E' successo anche in finale...", dice Sinner, che risponde alle domande sulla sua compostezza in campo. "A volte bisogna giocare con la faccia di un giocatore di poker, ma dentro magari c'è una tempesta...", dice l'azzurro. A Today, sulla Nbc, Sinner si ritrova a correggere la conduttrice che parla di vittoria "in due set". "Sono stati tre set", dice l'azzurro sorridendo. "Sarebbe stato meglio se fossero stati due", dice l'altoatesino, che torna sulla dedica della vittoria alla zia, malata. "E' un momento difficile non solo per me, è la sorella di mia mamma e non è un momento facile per tutta la famiglia. Cerco di fare il massimo per darle un po' di forza, non so serva ma ci provo", dice Sinner.
(Adnkronos) - "L'intelligenza artificiale è già entrata nella nostra vita quotidiana ma come ogni innovazione epocale, se non governata, può comportare dei rischi. Le organizzazioni criminali, come chiunque altro, può sfruttare a proprio favore i vantaggi dell'Ia ma le loro attività possono capitolare sotto la forza dello Stato che arruola le energie e cervelli migliori. E l’Europa è fondamentale. Più sicurezza significa più sviluppo e più innovazione digitale, significa coniugare sicurezza e sviluppo economico insieme. Noi insistiamo sulla priorità nelle politiche pubbliche della transizione digitale in Europa e in Italia. Il crimine si batte più facilmente con la massima innovazione nelle mani dello Stato e i contributi che arrivano a DigithON dalle tante startup in gara sono a disposizione delle istituzioni". Così Francesco Boccia, fondatore di DigithON, dopo le parole del Ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi intervistato dalla giornalista del Tg1 Valentina Bisti durante la maratona digitale in corso a Bisceglie.
(Adnkronos) - Illegalità ambientali su coste e mari italiani: nel 2023 sono stati 22.956 i reati accertati dalle forze dell’ordine e dalle Capitanerie di porto, +29,7% rispetto al 2022. Insieme alle violazioni amministrative, la media è di 8,4 illeciti per km di costa, uno ogni 119 metri. Ciclo illegale del cemento (10.257 reati, +11,2% rispetto al 2022), ciclo illegale dei rifiuti e mare inquinato (6.372, +59,3%) e pesca illegale (4.268 illeciti penali, +11,3%) sono i più diffusi. C’è anche la violazione delle normative che regolano la nautica da diporto: 2.059 illeciti penali accertati nel 2023, + 230% rispetto al 2022. A scattare questa fotografia è il nuovo report Mare Monstrum 2024 che Legambiente presenta oggi alla vigilia del 14esimo anniversario dell’uccisione a Pollica (SA) del sindaco pescatore Angelo Vassallo, per tenere viva la memoria del suo impegno contro speculazioni e illegalità. Sono 25.545 le persone denunciate nel 2023, in aumento del 43% rispetto al 2022. Cresce, però, l’efficacia dell’azione repressiva, come dimostra il numero di persone arrestate (204, +98,1% rispetto al 2022) e quello dei sequestri, pari a 4.026, in crescita del 22,8% sul 2022. Un reato su due (50,3%) si concentra in Campania (3.095 illeciti penali), Sicilia (3.061), Puglia (3.016) e Calabria (2.371), che guidano nell’ordine, come numeri assoluti, la classifica regionale, seguite dal Lazio (1.529 reati) e dalla Toscana (1.516). Nelle prime dieci regioni figurano Sardegna, Veneto, Liguria e Marche. Proprio questa regione è, invece, la prima come numero di illeciti complessivi (reati e violazioni amministrative) per km di costa (38,9), seguita da Friuli-Venezia Giulia (31,9 illeciti per km) e Basilicata (30,9). Di fronte a questo quadro, Legambiente lancia oggi un pacchetto di dieci proposte che hanno al centro quattro macro temi: “lotta all’abusivismo edilizio e alla maladepurazione, il tema dei rifiuti e il contrasto della pesca illegale”. “Anche quest’anno, a fronte dell’impegno quotidiano delle Capitanerie di porto e delle forze dell’ordine contro l’aggressione alle coste e al mare del nostro Paese, con il nostro report Mare Mostrum - dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente - ribadiamo l’esigenza di rafforzare il ruolo e le attività di competenza di tutte le istituzioni coinvolte, dai singoli Comuni alle Regioni e alle Arpa. La nostra associazione, da sempre impegnata in attività di monitoraggio e di volontariato, come quelle svolte grazie a Goletta verde, alle indagini Beach litter e alla campagna 'Spiagge e fondali puliti', avanza dieci proposte a Parlamento e Governo per tutelare in maniera più efficace lo straordinario patrimonio ambientale marino del Belpaese. Bisogna potenziare l’attività di demolizione degli immobili abusivi, e non prevedendo nuovi condoni, ammodernare e completare il sistema di fognature e depuratori, potenziare l’economia circolare e prevedere sanzioni più severe per la pesca illegale”. “Il ciclo illegale del cemento - commenta Enrico Fontana, responsabile Osservatorio ambiente e legalità di Legambiente - rappresenta la quota più significativa dei reati ambientali analizzati anche in questa edizione di Mare Monstrum, a causa, principalmente, della miriade di abusi edilizi che continuano a sfregiare l’Italia. Un fenomeno devastante per lo sviluppo sociale, ambientale ed economico dell’intero Paese, che colpisce principalmente il Sud, in particolare le regioni a tradizionale insediamento mafioso, e le aree costiere, le perle estive del Belpaese e su cui bisogna intervenire con una mano decisa e con abbattimenti non più rimandabili. L’abusivismo edilizio lungo le coste, inoltre, fa da moltiplicatore dei fenomeni d’inquinamento, a causa degli scarichi diretti in mare degli immobili costruiti illegalmente”.