(Adnkronos) - "Un nuovo studio", rimbalzato su diversi media internazionali, "ha rivelato che le attrezzature da palestra contengono una quantità sorprendente di batteri, ben oltre quella presente su molte superfici comuni. Sulle macchine come tapis roulant, cyclette e pesi liberi sono stati rilevati oltre 1 milione di germi ogni 6 cm quadrati". A segnalare la ricerca sulla sua pagina Facebook è l'infettivologo Matteo Bassetti, che cita alcuni dati emersi: "I tapis roulant ospitano 74 volte più batteri rispetto a un rubinetto pubblico", elenca il direttore Malattie infettive dell'ospedale policlinico San Martino di Genova. Ma, soprattutto, "i pesi liberi (manubri) hanno addirittura 362 volte più batteri di una tavoletta del Wc pubblico". Tra i batteri rilevati ci sono "cocchi gram-positivi come Staphylococcus e Streptococcus, noti per causare infezioni cutanee, oltre a batteri resistenti agli antibiotici", elenca lo specialista. Per l'esperto basterebbe mettere in pratica 3 regole d'oro: "Disinfetta sempre l'attrezzatura prima e dopo l'uso; evita di toccarti il viso durante l'allenamento; lava accuratamente le mani con sapone antibatterico prima e dopo ogni sessione". "Purtroppo - conclude Bassetti - la maggioranza di chi frequenta le palestre, ignora queste importanti misure di prevenzione".
(Adnkronos) - "Sul tema della previdenza complementare la componente ideologica non è mai stata secondaria. Il concetto di sacrificare la previdenza complementare per quella pubblica è un tema che torna. Io come il mio amico Cesare Damiano sono per l'obbligatorietà dell'iscrizione alla previdenza complementare ma deve essere contrattuale, dai contratti collettivi di lavoro e non per legge". Lo ha detto Sergio Corbello, presidente di Assoprevidenza, intervenendo alla prima edizione del 'Global Welfare Summit', il più importante evento sul welfare globale in Italia, in corso a Villa Miani a Roma.
(Adnkronos) - "Questo progetto è un sogno che vogliamo realizzare insieme a Bertrand Piccard. Si tratta di fare il giro del mondo su un aereo alimentato unicamente a idrogeno, quindi a zero emissioni. Al momento è un sogno perché le soluzioni tecniche disponibili oggi non sono ancora sufficientemente avanzate. Nei prossimi anni lavoreremo con Bertrand Piccard per rendere realtà questo sogno. Il centro di ricerca è fondamentale perché c’è bisogno di nuovi materiali”. Così Marco Apostolo, Country Manager di Syensqo Italia, a margine della presentazione di Climate Impulse, il primo volo non-stop intorno al mondo su un aereo alimentato a idrogeno verde previsto nel 2028. In concomitanza con la conferenza su Climate Impulse sono stati presentati i nuovi laboratori applicativi Syensqo per l’idrogeno verde di Bollate, che sono parte integrante di una rete globale, strategicamente posizionata in tutte le regioni chiave del mercato dell'idrogeno. “A Bollate abbiamo 300 ricercatori attivi in tanti settori diversi tra cui l’idrogeno. Sull’idrogeno stiamo sviluppando una chimica speciale. Sono dei Perfluoro ionomeri che rappresentano il cuore tecnlogico sia degli elettro ionizzatori sia delle celle combustibili. A Climate Impulse forniremo materiali che vogliono alleggerire l’aereo e rendere la cella combustibile all’interno dell’aereo più efficiente".