(Adnkronos) - Capello lancia una frecciata a Francesco Totti. L'ex allenatore, tra le altre della Roma, ha parlato del suo ex attaccante, con cui ha vinto uno scudetto nel 2001: "Lui era un centrocampista avanzato. Aveva una grande visione di gioco, non correva e non aveva dribbling", ha detto Capello a RSI. Eppure, già nella stagione del tricolore, Totti collezionò 13 gol e tre assist, contribuendo in maniera decisiva alla vittoria del campionato. Il rapporto tra Capello e Totti, in ogni caso, non è mai decollato, tanto che l'ex capitano giallorosso fu spesso sostituito: "A Torino feci entrare Nakata al suo posto, avevo capito che non era in giornata. Mi serviva brio, gente che correva e così misi in campo anche Montella. Nel mestiere dell'allenatore servono queste intuizioni, e infatti loro fecero i gol che ci permisero di pareggiare quell'incontro, poi decisivo per vincere il campionato". Capello ha raccontato altri aneddoti riguardo il suo periodo alla Roma, uno relativo proprio al giorno della vittoria dello scudetto, quando i tifosi giallorossi, a pochi minuti dal termine della partita contro il Parma, fecero invasione di campo sul prato dell'Olimpico: "Mi ricordo che ero arrabbiatissimo. A dieci minuti dalla fine hanno fatto invasione di campo, rischiavamo la sconfitta a tavolino. In quel momento ero una belva. I tifosi non avevano capito il pericolo che stavamo correndo".
(Adnkronos) - L’offerta turistica di Bergamo sempre più attenta all’inclusione e alla fruizione del suo patrimonio artistico e culturale soprattutto per bambini, anziani e persone con disabilità. Sono stati presentati oggi a stampa, operatori turistici e istituzioni i progetti ideati nell’abito di Bergamo Heritage Lab. L’iniziativa lanciata da Manageritalia Lombardia e università degli studi di Bergamo ha lo scopo - attraverso il lavoro congiunto degli studenti dell’ateneo e il supporto dei docenti e della community dei manager del territorio che mettono a disposizione le proprie competenze - di proporre idee e progetti per un turismo sempre più accessibile, sostenibile, creativo e capace di valorizzare il ricco patrimonio della città. A dare avvio all’intensa mattinata i saluti di Elisabetta Bani, Prorettrice alla valorizzazione della conoscenza e ai rapporti con il territorio dell'università degli studi di Bergamo, Antonio Bonardo, vicepresidente di Manageritalia Lombardia e Sergio Gandi, vicesindaco di Bergamo. “I progetti elaborati da Bergamo Heritage lab, rappresentano una vera fonte d’ispirazione nonché un valido suggerimento per l’azione dell’Amministrazione al fine di valorizzare al meglio il patrimonio della città e il suo territorio” così commenta Sergio Gandi, vicesindaco di Bergamo che prosegue: ”Questa collaborazione che unisce studenti, mondo accademico e manager del turismo è fondamentale per promuovere una gestione integrata e sostenibile della nostra offerta turistica e culturale garantendo che Bergamo prosegua il suo impegno per essere una meta di eccellenza per il turismo lombardo e nazionale". "Sono estremamente orgoglioso di vedere la collaborazione tra manager, studenti e il mondo universitario prendere forma attraverso il Bergamo Heritage Lab” così commenta Antonio Bonardo, vicepresidente di Manageritalia Lombardia che prosegue: “Questa sinergia è fondamentale per sviluppare progetti innovativi che non solo valorizzano il nostro patrimonio culturale, ma lo rendono accessibile e inclusivo per tutti. Lavorare insieme ci permette di unire competenze diverse e creare soluzioni che rispondano alle esigenze del territorio, promuovendo un turismo sostenibile e capace di esaltare le eccellenze locali e dare nuovo impulso al turismo orobico e italiano”. Per Elisabetta Bani, prorettrice dell'università degli studi di Bergamo: ”Bergamo heritage lab costituisce un'importante iniziativa per il nostro ateneo, per la promozione del dialogo, dell’innovazione e della collaborazione nel settore del turismo accessibile e creativo, mettendo al centro la relazione tra docenti, studenti e stakeholders pubblici e privati del territorio". L’iniziativa Bergamo heritage lab oltre a proporre idee e progetti mira sviluppare una maggiore managerialità nelle imprese italiane, che hanno pochi dirigenti (0,9 ogni 100 lavoratori) rispetto ai competitor europei 2%. Proprio il turismo è in Italia il settore più carente con 0,1 dirigenti ogni 100 dipendenti. La Lombardia ha 311 dirigenti sui 744 totali attivi nel turismo, Bergamo solo 5. Il turismo ha contribuito al 10,8% del Pil italiano e al 13% dell'occupazione nel 2024. Entro il 2034, si prevede che il settore raggiungerà il 12,6% del Pil e il 15,7% dell'occupazione (Fonte Enit febbraio 2025) e costituendo una grande opportunità per il Paese. Tre i progetti presentati direttamente da una rappresentanza degli oltre 90 tra studenti e dottorandi e giovani ricercatori italiani e stranieri che hanno partecipato, nel corso degli ultimi due anni, alle attività di Bergamo heritage lab. Progetti che spaziano dalla precisa analisi del comparto turistico bergamasco ai suggerimenti per la creazione di percorsi sensoriali e segnaletiche turistiche più inclusive e fruibili da persone con disabilità, anziani, famiglie con bambini sino alla valorizzazione delle peculiarità della Val d’Astino e della Val Brembana grazie a iniziative d’integrazione gitale, coinvolgimento comunità locali, esercizi commerciali, aziende agricole e attori dell’industria culturale locale. “L’Italia possiede un patrimonio culturale e ambientale senza eguali nel mondo: 60 i siti riconosciuti dall’Unesco; 10 solo in Lombardia. Il valore di questi beni è impressionante, altrettanto lo è il loro sottoutilizzo economico”, spiega Damiano De Crescenzo, coordinatore gruppo Heritage Lab Manageritalia Lombardia che prosegue: ”Heritage Lab nasce per mobilitare le migliori competenze per stimolare una vera gestione manageriale e strategica che coinvolga attori pubblici e privati del territorio al fine di trasformare questo patrimonio in un motore di crescita e innovazione, investendo nelle nuove professioni del turismo e nell'internazionalizzazione, rispettando nel contempo le caratteristiche uniche di queste realtà”. Nello specifico il progetto 'Tourism think tank – accessibilità del sito Unesco delle fortificazioni veneziane di Bergamo' ha affrontato soluzioni per migliorare l’accessibilità fisica, sensoriale e digitale, per garantire un’esperienza più fruibile per persone con disabilità, famiglie e anziani del sistema delle mura e delle porte di Città Alta di Bergamo anche attraverso il potenziamento strumenti come: percorsi tattili, audioguide e cartellonistica multilingue, trasporti più inclusivi. Mentre il progetto 'International school heritage tourism for all' si è concentrato sulla Valle di Astino, studiandone l’accessibilità fisica e digitale. Al centro della proposta un concreto piano per migliorare l’accessibilità del monastero di Astino e della sua valle grazie ad un approccio multidisciplinare. Infine 'Creo-Lab Tourism and Creative Industries – Heritage e industrie creative per la Valle Brembana' mira a valorizzare il patrimonio storico, culturale e naturale della valle attraverso esperienze innovative come la creazione di un’Escape Room che permette di scoprire le antiche contrade della valle o di app come 'Voci della Valle' che racconta la storia e le tradizioni agro- pastorali o 'Valley’s Coin Trails' un’applicazione ideata per connettere aziende agricole e non con i turisti che scoprono la valle. La mattinata è poi proseguita con la tavola rotonda che ha messo a confronto esperiente e testimonianze di diversi professionisti ed esperti del settore come: Damiano De Crescenzo, coordinatore gruppo Heritage Lab Manageritalia Lombardia - Roberta Garibaldi, università degli studi di Bergamo - Christophe Sanchez, VisitBergamo - Vittorio Rodeschini, Consigliere della Fondazione Mia - Gloria Cornolti, Settore Pianificazione e Sviluppo della Provincia di Bergamo i quali si sono soffermati su come l’attenzione all’inclusione, all'accessibilità e la fruizione dei 10 siti Unesco lombardi siano elementi fondamentali per promuovere un turismo che rispetti e valorizzi la ricchezza culturale della Lombardia, soprattutto in vista di un appuntamento come le Olimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026, mirando a un creare un equilibrio tra l'esperienza turistica e la conservazione del patrimonio, assicurando che i visitatori possano godere dei siti Unesco senza comprometterne l'integrità. La mattinata si è conclusa con l’intervento di Gian Mario Gambirasio, referente per il territorio di Bergamo di Manageritalia Lombardia conclude: “Il confronto e la contaminazione con le idee, le proposte e l’entusiasmo di cosi tanti giovani, provenienti da tutto il mondo, non può che generare un terreno fertile per lo sviluppo di competenze utili alle imprese bergamasche che qui possono trovare i propri manager di domani”. L'iniziativa Bergamo Heritage Lab rappresenta un evento di avvicinamento alla rassegna Bergamo Next Level 2025 al fine di creare un dialogo costruttivo tra studenti, accademici e professionisti del settore turistico per promuovere un turismo che sia inclusivo, rispettoso dell'ambiente e capace di valorizzare le eccellenze locali.
(Adnkronos) - Passeggiando tra le strade del centro di Utrecht, la Wonderwoods Vertical Forest cattura immediatamente lo sguardo: sembra quasi che gli alberi e le piante abbiano scelto di vivere proprio lì, in mezzo ai palazzi e al cemento. Alto 104 metri e realizzato dallo studio italiano Stefano Boeri Architetti in collaborazione con il team locale di G&S&, Wonderwoods è un grattacielo speciale perché riesce a portare dentro la città tutta la bellezza e la calma di una foresta. Qui non si vive solo in un appartamento o si lavora in un ufficio: si vive davvero circondati dalla natura, con alberi che cambiano colore, uccelli che trovano casa, e persone che si fermano a respirare un po’ di pace. Una vittoria che rende orgogliosi Wonderwoods non è solo un progetto bello da guardare, ma ha anche ricevuto un riconoscimento importante a livello internazionale: il MIPIM Award 2025 nella categoria "Mixed-Use". Questo premio, che valorizza edifici sostenibili e capaci di migliorare la vita delle persone, ha visto Wonderwoods confrontarsi con tanti progetti provenienti da diverse parti del mondo, come Giappone, Brasile e Thailandia. Ciò che ha reso unico questo edificio è stata la sua straordinaria capacità di combinare natura e funzionalità urbana in modo semplice e naturale. Con oltre 360 alberi e 50.000 piante locali, Wonderwoods cambia continuamente aspetto con il passare delle stagioni, diventando un habitat per uccelli e insetti e regalando a chi vive lì una vera oasi verde nel cuore della città. Un quartiere verticale dove sentirsi davvero a casa Wonderwoods è pensato innanzitutto per chi ci vive ogni giorno. Nei suoi circa 200 appartamenti abitano persone molto diverse tra loro: famiglie con bambini, giovani coppie, professionisti e anziani, creando una comunità autentica e vivace. Al piano terra si trovano negozi e laboratori creativi, palestre e caffetterie perfette per incontrarsi o rilassarsi dopo una lunga giornata. Ma il cuore pulsante di questo quartiere verticale è il giardino pensile al settimo piano, uno spazio aperto con vista sulla città, perfetto per passare del tempo con amici o semplicemente godersi un momento di tranquillità. Non poteva mancare, ovviamente, un grande parcheggio per biciclette, un omaggio alle abitudini sostenibili della vita quotidiana a Utrecht.