(Adnkronos) - E' stata assegnata alla Cina la prima medaglia d'oro ai Giochi olimpici di Parigi 2024. Ad aggiudicarsela nella finale a squadre miste della carabina ad aria compressa 10 metri la coppia composta da Lihao Sheng e Yuting Huang che si è imposta su quella sudcoreana formata da Jihyeon Keum e Hajun Park per 16-12. In precedenza la finale per il bronzo era stata vinta dal Kazakistan sulla Germania. Le cinesi Chang Yani e Chen Yiwen si sono aggiudicate anche l'oro nei tuffi categoria trampolino sincro 3 metri femminili con il punteggio di 337.68. Argento alle americane Bacon-Cook con 314.64 e il bronzo alle britanniche Harper-Mew Jensen con 302.28, come ai recenti campionati mondiali. Solo quarte le azzurre Elena Bertocchi e Chiara Pellacani, che hanno chiuso con 293.52 punti. E' sfumata la possibilità di conquistare l'oro per Assunta Scutto nella categoria -48kg del judo. L'azzurra nei quarti di finale è stata battuta dalla svedese Tara Babulfath con un ippon a fine incontro. La Scutto comunque avrà la possibilità di disputare i ripescaggi che potrebbero portarla a lottare per il bronzo. Due azzurri invece nella finale olimpica della pistola 10 metri ai Giochi di Parigi 2024. Federico Nilo Maldini è passato con il secondo miglior punteggio (581-16), mentre Paolo Monna con il quinto (579-18). In testa il serbo Damir Mikec (584-17). Domani si assegneranno le medaglie allo Shotgun Range. Esordio vincente ai Giochi di Parigi per la nazionale azzurra maschile di pallavolo. I ragazzi di Fefè De Giorgi si sono imposti 3-1 (25-23, 27-25, 18-25, 25-21) sul Brasile, balzando momentaneamente in testa al gruppo B che prevede anche Egitto e Polonia. Il programma di oggi, sabato 27 luglio L'operatore ferroviario statale francese, Scnf, ha intanto riferito che il servizio dei treni ad alta velocità sta gradualmente tornando alla normalità nel paese, soprattutto sulle linee orientali, dopo gli atti di sabotaggio di ieri che hanno portato alla paralisi delle linee.La Scnf ha denunciato un "attacco massiccio" contro la sua rete di treni ad alta velocità che ha colpito tre delle quattro linee della Capitale e ha causato la deviazione o la cancellazione di "un gran numero di treni". L'azienda ha chiesto ai viaggiatori di posticipare il viaggio e di non recarsi nelle stazioni poche ore prima della cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici. L'indagine è nelle mani della Procura di Parigi con la partecipazione della suddivisione antiterrorismo. La Procura è convinta che si sia trattato di un attacco coordinato, anche se al momento nessun gruppo ha rivendicato l'accaduto. "Il traffico nell'est è ripreso questa mattina alle 6.30", ha precisato la Sncf in un comunicato riportato dai media francesi, precisando che i suoi dipendenti "hanno lavorato tutta la notte in condizioni difficili a causa della pioggia". E' invece previsto per lunedì il completo ritorno alla normalità per la rete Tgv in Francia colpita ieri da un grave atto di sabotaggio coordinato. Lo ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa il ministro dei Trasporti francese Patrice Vergriete. "Il ritorno alla normalità è previsto completamente per lunedì - ha detto -. Oggi la situazione è migliorata sul Tgv Est". Sui Tgv Nord e Atlantique, verso la Bretagna e il Sud-Ovest, "siamo a 7 treni su 10 ", ma è ancora possibile registrare da un'ora a due ore di ritardo, ha spiegato. Gli organizzatori delle Olimpiadi di Parigi si sono scusati con la Corea del Sud dopo che la loro delegazione è stata etichettata come Repubblica Popolare Democratica di Corea nella trasmissione televisiva della cerimonia di apertura di venerdì lungo la Senna. La Repubblica Popolare Democratica di Corea è il nome ufficiale della Corea del Nord comunista. Le due Coree sono divise dalla guerra di Corea (1950-53). Entrambi gli stati sono separati da una zona demilitarizzata e non è mai stato firmato un trattato di pace congiunto. "Ci scusiamo sinceramente per l'errore commesso nel presentare gli atleti coreani durante la trasmissione della cerimonia di apertura", ha affermato il Comitato Olimpico Internazionale (Cio) sul suo account South Korean X sabato. La Corea del Sud ha espresso il suo disappunto per l'incidente. Secondo il Ministero dello Sport di Seul, si sta cercando un incontro con il capo del Cio Thomas Bach. Anche il Comitato olimpico nazionale sudcoreano ha annunciato che invierà una lettera di protesta al Cio per impedire che incidenti simili si ripetano. Cerimonia di apertura sotto il diluvio ieri, con lo show inaugurale sulla Senna durato circa 4 ore. Cerimonia che si è chiusa con l'accensione del braciere a opera di Teddy Riner e Marie-José Perec: il judoka e la leggenda dell'atletica francese - al termine della staffeta finale che ha coinvolto tra gli altri Zinedine Zidane, Rafa Nadal, Nadia Comaneci, Amelie Mauresmo e Tony Parker - sono gli ultimi due tedofori. Il braciere, un anello di fiamma di 7 metri di diametro, è sormontato da una mongolfiera alta 30 metri e di 22 metri di diametro che si libra nel cielo di Parigi. La cerimonia, a cui hanno assistito circa 300mila persone, è iniziata con un video con protagonista Zinedine Zidane - nella clip corre a Parigi con la torcia, sale sulla metro e consegna la fiaccola a tre ragazzini che poi in barca la portano verso dove si accenderà il braciere olimpico - e si è infiammata con Lady Gaga, prima star in scena. Vestita con un elegante outfit nero, la cantante americana ha riproposto ripropone il look iconico di Zizi Jeanmaire, mentre eseguiva 'My thing in Feathers' in un omaggio al mondo del cabaret e del music-hall francese, attraverso un titolo emblematico degli anni '60. Quindi, fuoco e fiamme dalla Conciergerie di Parigi per la successiva performance live. A suonare sono i Gojira, band metal francese, tra le più quotate nel panorama mondiale, che ha regalato al pubblico una performance incredibile. Quindi, la musica di Aya Nakamura, la star pop e rap di origine maliana che si è esibita con i suoi testi in francese 'internazionale', criticato dai puristi. In lontananza, le campane della cattedrale di Notre Dame hanno risuonato per la prima volta dall'incendio del 15 aprile del 2019. Da allora sono iniziati i lavori di restauro, completati al 90% per la cattedrale che è patrimonio mondiale dell'Unesco. A chiudere lo show, l'esibizione da brividi di Celine Dion. La sfilata degli 8.700 atleti di 205 delegazioni si è svolta grazie all'utilizzo di 84 imbarcazioni, oltre a 99 barche per le operazioni logistiche, che, partendo dal Pont d'Austerlitz, accanto al Jardin des Plantes, seguono il percorso del fiume per sei chilometri. Prima delle 21, ecco l'Italia con i portabandiera Gimbo Tamberi e Arianna Errigo, con gli applausi del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "E' stata una figata pazzesca e poi il finale è stato bellissimo con la Tour Eiffel e i cinque cerchi. Che squadra, c'è un entusiasmo unico, invidiato da tutte le altre imbarcazioni", ha detto Tamberi che ha perso la fede nuziale nella Senna. Sul battello dell'Italia alcuni atleti, in particolare gli azzurri della pallanuoto, se ne sono accorti: "Perso un oro ne trovi un altro". Tamberi è sposato dal settembre del 2022 con Chiara Bontempi che assisteva dalle rive della Senna alla cerimonia. "E' stato stupendo condividerlo con tutti. Nonostante la pioggia? Nonostante il trucco e parrucco, ma è andata così. E' stato unico. Come è unica questa squadra", ha fatto eco Errigo.
(Adnkronos) - "Ormai sono anni che ogni estate combattiamo con questa situazione, non si può più parlare di emergenza. Vanno bene le ordinanze fatte da alcune regioni e alcuni comuni, quasi sempre da noi sollecitate. Ma noi ora chiediamo un intervento strutturale al governo, che in qualche modo ripercorra quello che sono i contenuti delle ordinanze, fatte però in termini emergenziali. E invece dobbiamo trasferire tutto questo a una gestione ordinaria, che vada a imporre laddove c'è la rilevazione o la previsione di temperature così elevate la rimodulazione degli orari di lavoro, per esempio in settori come l'edilizia, ma anche nell'escavazione, nelle cave". E' l'appello che lancia Giulia Bartoli, segretaria nazionale della Fillea Cgil, la categoria degli edili di Corso d'Italia, intervistata da Adnkronos/Labitalia sulla gestione del lavoro nei cantieri con temperature sempre più alte, con ordinanze 'a macchia di leopardo' in tutta Italia per lo stop al lavoro nelle ore più calde. Una situazione che il sindacato aveva ampiamente previsto, sottolinea Bartoli. "Noi siamo partiti con una campagna già da marzo-aprile dicendo 'attenzione perché ci troveremo nella stessa situazione dell'anno passato' e purtroppo siamo a fine luglio e ancora stanno uscendo le ordinanze. La stragrande maggioranza scade il 31 d'agosto, quindi siamo comunque a copertura, se vogliamo, parziale, ma che comunque punta a tutelare i lavoratori laddove i picchi saranno più elevati", sottolinea la dirigente sindacale. E le ordinanze permettono al sindacato di confrontarsi con le parti datoriali sul tema. "Grazie alle ordinanze noi riusciamo anche a fare accordi di rimodulazione degli orari di lavoro, a tutela proprio dei lavoratori. Chiaramente non sono sufficienti perché non garantiscono a tutti uguali diritti, perché poi laddove c'è stata maggiore sensibilità o una nostra maggiore forza nel portare a casa le ordinanze delle amministrazioni locali c'è questa tutela, mentre laddove non è così si fa riferimento a quelle che sono le norme di legge", avverte Bartoli. E Bartoli ricorda che "il governo ha approvato la conversione in legge sull'agricoltura dove in un comma è previsto anche che la cassa integrazione per l'edilizia per eventi meteo sia tenuta fuori dalle 52 settimane di cassa integrazione ordinaria, noi lo chiedevamo da tempo e questo è in vigore dal 1 luglio fino al 31 dicembre". "Come l'anno scorso anche qui c'è tempistica, quindi risiamo a una scadenza e di conseguenza noi ci troveremo a giugno dell'anno prossimo a dire: governo togli la cassa integrazione per eventi meteo dalle 52 settimane e quindi rifaranno nuovamente un decreto d'urgenza dove prenderanno questo tipo di impegno. Ma non è sufficiente, noi abbiamo bisogno che questa diventi normativa ordinaria", ribadisce la sindacalista. E i sindacati stanno affrontando il tema anche con le controparti datoriali. "Oggi è stata presentata in Ance la piattaforma per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro in edilizia e e anche nella piattaforma c'è una richiesta di gestione, attraverso la rimodulazione dell'orario di lavoro, di questi tipi di emergenza", sottolinea. Per la segretaria nazionale della Fillea Cgil, "va reso strutturale anche il progetto Worklimate dell'Inail che ha una fattispecie rilevante che è quella di fare una previsione a tre giorni delle temperature che si verificheranno, in modo tale da dare lo strumento alle imprese per organizzare il lavoro". "E quindi questo deve diventare un servizio che può essere utile ai fini della certificazione della cassa integrazione per l'Inps. Sono istituti pubblici e quindi siccome hanno degli strumenti positivi questi strumenti diventino strutturali", aggiunge. Quindi, ribadisce Bartoli, "stop ai lavori quando non è possibile intervenire in altro modo, cioè se non si può rimodulare gli orari, se siamo di fronte a una situazione organizzativa di cantiere dove non si può prevedere l'acqua fresca piuttosto che le zone d'ombra, quando si raggiunge temperature elevate o ci sono lavoratori in condizioni anche fisiche, perché poi la percezione del caldo cambia anche dalle condizioni fisiche individuali, si deve bloccare il lavoro", spiega. E per la dirigente sindacale è chiaro che "normativa e controlli" sullo stop al lavoro nei cantieri nelle ore più calde "devono andare di pari passo, perché altrimenti è chiaro che diventa inutile la normativa, diventa inutile l'ordinanza, se poi non c'è la conseguente verifica che tutto quello che si scrive poi venga rispettato. Chiaramente c'è una sensibilità dalle imprese serie su questa cosa, le ordinanze in questo senso si rispettano. E' chiaro che dal nostro punto di vista e dal nostro osservatorio ci rendiamo conto che non è così ovunque, non è così per tutte le imprese. Quindi servono maggiori controlli e visto che si parla di ordinanze, anche da parte di tutti quelli che sono i soggetti di vigilanza delle stesse amministrazioni locali, per esempio i vigili urbani, la polizia municipale", conclude.