(Adnkronos) - Ancora aperte per l’anno accademico 2024-2025 le iscrizioni al test per l’ammissione ai Corsi di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia, sia in lingua italiana che in lingua inglese, e in Odontoiatria Protesi dentaria (solo in lingua italiana). Le sedi disponibili per l’anno accademico 2024-2025 sono: Roma (Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi dentaria); Lido di Venezia (Medicina e Chirurgia); Cefalù (Medicina e Chirurgia). Qualora rimangano posti residui per il Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia in lingua inglese presso la Sede di Roma, l’Ateneo assegnerà tali posti ai candidati che, avendo sostenuto il test di ammissione in lingua italiana previsto per il Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia per le sedi del Lido di Venezia e/o di Cefalù, risultando ammessi e/o idonei, intendano avvalersi della possibilità di spostarsi presso la sede di Roma. Possono iscriversi al test i candidati in possesso di un diploma di istruzione secondaria di secondo grado, conseguito in Italia o all’estero. Le domande di partecipazione devono essere presentate entro le ore 13:00 del 28 ottobre 2024 per il test in Medicina e Chirurgia in lingua inglese ed entro le ore 13:00 del 14 novembre 2024 per il test in Medicina e Chirurgia in lingua italiana e per quello in Odontoiatria e Protesi dentaria. La procedura di iscrizione deve essere effettuata esclusivamente online sul portale dello studente GOMP, al link https://unicamillus-studenti.gomp.it/ Per il corso di laurea in medicina e chirurgia, il test in lingua inglese si svolgerà il 31 ottobre 2024, mentre quello in lingua italiana il 19 novembre 2024. Per il corso di laurea in odontoiatria e protesi dentaria, il test si svolgerà il 20 novembre 2024. La modalità è home-based (con il proprio pc e dal proprio domicilio). La prova di selezione consisterà in un test scritto di 60 domande a risposta multipla, con una durata di 60 minuti. Il punteggio massimo è di 90 punti, con penalità per risposte errate. Le domande sono inerenti a materie scientifiche quali Biologia, Chimica, Fisica e Matematica, ma toccano anche aspetti quali la comprensione del testo, il ragionamento logico e la propensione alla mission umanitaria che è il fiore all’occhiello dell’etica dell’Università UniCamillus. I candidati che raggiungono un punteggio minimo di 20 punti saranno considerati “idonei”. Per Medicina e Chirurgia, i risultati per il test in lingua inglese saranno pubblicati entro il 5 novembre 2024, quelli del test in lingua italiana entro il 21 novembre 2024. I risultati del test in Odontoiatria e Protesi dentaria saranno pubblicati entro il 22 novembre 2024. Gli studenti già immatricolati al primo anno presso altri atenei possono presentare istanza di cambio sede senza dover sostenere di nuovo il test: le richieste devono essere inviate via email entro il 14 novembre 2024 a trasferimenti@unicamillus.org. Il cambio sede riguarda solo le sedi di Cefalù e Lido di Venezia. Per ulteriori dettagli, si invita a visitare il sito ufficiale di UniCamillus alla pagina dei bandi aperti: https://www.unicamillus.org/it/i-nuovi-bandi/ e la pagina dei trasferimenti https://www.unicamillus.org/it/trasferimenti/ per l’istanza cambio sede. Per assistenza riguardo alla procedura di iscrizione, si prega di inviare un’email a infocenter@unicamillus.org.
(Adnkronos) - Le industrie aderenti a Centromarca, associazione Italiana dell'Industria di Marca, tra le più importanti attive nei settori alimentare, bevande e chimico casa/persona, confermano il loro ruolo strategico nel tessuto economico e sociale del Paese. Secondo le evidenze dello studio La Marca crea valore per l’Italia, redatto da Althesys Strategic Consultants, presentato oggi a Roma al Centro Studi Americani, nel 2023 hanno generato, a monte e a valle della loro attività, un valore condiviso per 87,2 miliardi di euro (pari al 4,2% del prodotto interno lordo) con una crescita del 19% rispetto ai 73 miliardi rilevati nel 2019. Il valore condiviso generato lungo la filiera va molto oltre la sola fase di produzione, dove operano le aziende aderenti a Centromarca, e nasce dalla collaborazione con i fornitori nazionali e i canali distributivi, con le ricadute complessive che sono tre volte quelle dalla sola fase industriale. L’apporto alla contribuzione fiscale è di 28,7 miliardi di euro (pari al 5% delle entrate fiscali 2023), di cui 12,9 miliardi riconducibili all’Iva, 12,2 miliardi a imposte e contributi sociali sul lavoro, 3,5 miliardi a imposte sul reddito delle società. Ogni lavoratore delle industrie Centromarca contribuisce a creare 7,2 posti di lavoro in Italia, l’equivalente di 1 milione di persone (pari al 4,1% degli occupati), di cui 738.760 nella filiera del largo consumo: 72.056 tra i fornitori, 131.522 nella produzione, 6.195 nella logistica, 528.987 nella distribuzione e vendita. Le imprese associate generano, inoltre, 26,6 miliardi di euro di salari lordi (+17% rispetto al 2019), pari al 3,2% del totale dei redditi da lavoro dipendente e al 15,7% delle retribuzioni dell’Industria manifatturiera. In dettaglio, il valore condiviso creato dall’attività produttiva delle associate Centromarca è pari a 26,9 miliardi di euro: 13,5 miliardi di Valore aggiunto, 9,1 miliardi di ricadute indotte, 4,2 miliardi di Iva e 100 milioni di donazioni. Altri 13,9 miliardi di valore sono creati dai fornitori (materie prime, agricoltura, allevamento, imballaggi, macchinari, ecc.), un miliardo dagli operatori logistici e 45,4 miliardi dai canali commerciali (moderna distribuzione, ingrosso, dettaglio tradizionale, fuori casa, ecc.). "Senza la base produttiva industriale italiana", spiega Alessandro Marangoni, ceo di Althesys, "i fornitori non avrebbero mercati sufficienti e a valle mancherebbero i prodotti destinati alla commercializzazione verso i consumatori. La produzione nazionale è dunque strategica, come per altro emerso chiaramente durante il lockdown del 2020, nel quale le aziende associate a Centromarca sono state determinanti per il nostro sistema economico e i cittadini". I lavori dell’incontro sono stati aperti da Alessandro Morelli, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, coordinamento della Politica economica e di Programmazione degli investimenti pubblici. Le evidenze dello studio e le valutazioni di Centromarca sono state oggetto di ampie riflessioni nell’ambito di una tavola rotonda, moderata da Giuseppe De Filippi, vicedirettore Tg5, cui hanno preso parte, insieme al presidente Mutti: Alessandro Cattaneo, Commissione Politiche Ue, Camera; Antonio Misiani, vicepresidente della Commissione Bilancio, Senato; Marco Osnato, presidente della Commissione Finanze, Camera; Giulia Pastorella, commissione Trasporti, Camera.
(Adnkronos) - “Oggi parliamo dell’atto due del nostro piano ‘Act for food', lanciato nel 2018. Il rilancio di ‘Act for food’ vede una differenza rispetto al passato: rimettiamo il gusto al centro di tutto, con un’attenzione particolare al prezzo. Una ricerca di SWG ha mostrato infatti che il gusto è il primo driver delle scelte delle famiglie italiane quando fanno la spesa, ma anche il prezzo rimane un elemento cruciale della scelta dei nostri clienti e dei consumatori italiani. Mettiamo gusto e prezzo al centro, è questa la ragione per la quale abbiamo sviluppato il nuovo logo, dove parliamo di ‘meglio per te’ sotto entrambi i punti di vista”. Così Christophe Rabatel, amministratore delegato di Carrefour Italia, a margine della presentazione del piano di rilancio di ‘Act For Food’, con l’obiettivo di promuovere l’accesso a un’alimentazione di qualità e rispettosa dell’ambiente, attraverso percorsi concreti. Durante l’evento è stata presentata anche una ricerca SWG che indaga il legame tra gusto, sostenibilità e accessibilità nelle scelte d’acquisto dei consumatori italiani, come ha sottolineato Rabatel: “Nella prima fase di ‘Act for food’ avevamo lavorato molto su una produzione di qualità, su come trasformare il nostro settore e come collaborare meglio con i nostri fornitori, anche locali, per dare un cibo di qualità sempre migliore ad un prezzo accessibile. Anche in questa seconda fase del progetto rimane fondamentale la sostenibilità dei prodotti. Siamo infatti un’azienda molto responsabile - spiega l’ad di Carrefour Italia - Siamo diventati il primo player della Gdo a livello nazionale a diventare società benefit a giugno 2023 e quest’anno abbiamo emesso la relazione di impatto per mostrare tutti gli impegni presi, le azioni concrete messe in campo e i risultati raggiunti”. “Il rilancio di ‘Act for food’ va ad aiutarci a spingere di più questa strategia vincente, nel cuore della quale troviamo la nostra gamma biologica ‘Carrefour Bio’, con prodotti di qualità per la nostra salute, quella delle nostre famiglie e la salute del pianeta. A livello Gruppo - conclude Rabatel - abbiamo l’ambizione di portare le vendite a 8 miliardi di euro di prodotti certificati entro fine 2026 e il pilastro principale sono i prodotti biologici”.