(Adnkronos) - Evidenzia in 7 punti l'urgenza di un approccio integrato e multidimensionale per migliorare la qualità delle cure, rafforzare la prevenzione e garantire la sostenibilità del Ssn il Policy Act 'Salute cardiovascolare: un impegno comune per migliorare la prevenzione e l'aderenza terapeutica', presentato questa mattina in Senato durante un incontro con la stampa promosso dalla senatrice Elena Murelli. Il documento - redatto da un gruppo di lavoro composto da rappresentanti delle istituzioni, esperti del settore sanitario, società scientifiche, associazioni civiche, fondazioni e organizzazioni di pazienti, e realizzato grazie alla collaborazione con Daiichi Sankyo - non sarà diffuso solo alle istituzioni nazionali. A settembre sarà inaugurato un roadshow itinerante che toccherà 3 regioni - Lazio, Piemonte e Sicilia - e vedrà coinvolte istituzioni locali e cittadini nella campagna 'Il tuo cuore nelle tue mani'. Solo nel 2021 - ricorda una nota - le malattie del sistema circolatorio hanno causato in Italia oltre 217 mila decessi, pari al 30,8% del totale: sono la prima causa di morte. La mancata aderenza terapeutica genera un costo annuo stimato di 2 miliardi di euro per il Servizio sanitario nazionale. Migliorare l'aderenza ai trattamenti, anche solo del 15%, permetterebbe di ridurre in modo significativo il rischio di infarto, ictus e mortalità cardiovascolare con un impatto positivo non solo sulla salute dei pazienti, ma anche sull'ottimizzazione delle risorse del Ssn con una riduzione dei costi assistenziali stimata di oltre 300 milioni l'anno. "L'aderenza terapeutica - afferma Murelli - riveste un ruolo cruciale nella gestione delle malattie cardio-cerebrovascolari, patologie che continuano ad avere un impatto significativo sulla salute pubblica. E' essenziale promuovere una cultura della prevenzione e dell'aderenza ai trattamenti, investendo in strategie educative e strumenti di supporto per i pazienti. Digitalizzazione, rafforzamento del ruolo del medico di medicina generale e del farmacista, introduzione di un indicatore specifico e campagne di sensibilizzazione come questa - sottolinea - rappresentano strumenti concreti per migliorare l'aderenza terapeutica e, di conseguenza, ridurre gli eventi cardiovascolari avversi. Mi unisco quindi all'appello della comunità clinico-scientifica, delle associazioni di pazienti e di tutti gli attori del sistema salute, affinché si individuino risposte efficaci e tempestive a queste priorità". Le 7 priorità individuate dal Policy Act sono: integrazione dell'aderenza terapeutica nei Lea (Livelli essenziali di assistenza); avvio di uno screening cardio-cerebrovascolare nazionale per la fascia 40-70 anni; creazione di percorsi di prevenzione mirati per le donne; rafforzamento della sanità territoriale; promozione dell'alfabetizzazione sanitaria; la creazione di percorsi multidisciplinari di follow-up; l'uso diffuso di innovazione digitale e telemedicina per garantire cure più accessibili ed efficaci. "Daiichi Sankyo è impegnata da anni a promuovere la salute cardiovascolare, lavorando su molteplici fronti: per questo motivo siamo lieti di aver collaborato a questa iniziativa - dichiara Fabio Romeo, Sr Medical & Value and Access Director Specialty Business Division di Daiichi Sankyo Italia - L'idea di un progetto itinerante consentirà di favorire il dialogo direttamente con i territori e con le istituzioni locali, disseminando le proposte di policy elaborate grazie al supporto di un gruppo di stakeholder esperti. Ci attendiamo una piena e attiva partecipazione di tutti, cittadini e istituzioni, già all'avvio della prima tappa del roadshow e della campagna che partirà a settembre nella città di Roma".
(Adnkronos) - “Il sistema di formazione professionale è largamente sottoutilizzato dalle persone e dalle imprese. C'è una perdita di grandi opportunità, sia economiche sia di implementazione del capitale umano delle aziende. E’ un sistema che va migliorato e va promosso mettendo a fattor comune le migliori competenze di operatori privati e di soggetti pubblici”. Così Agostino Di Maio, neoeletto presidente di Assolavoro Formazione, intervenendo durante l’Assemblea pubblica di Assolavoro Formazione, oggi a Milano. L’incontro ha offerto l’occasione per analizzare i dati della ricerca 'Il mercato dei servizi per la formazione in Italia' condotta da Assolavoro DataLab, l’Osservatorio dell’Associazione nazionale delle agenzie per il lavoro, da cui emerge che il potenziale di crescita del settore è enorme: il mercato della formazione professionale per adulti ha generato nel 2022 un fatturato di oltre 3,2 miliardi di euro. “La formazione professionale nel mondo del lavoro - riflette Di Maio - è il vertice di una piramide rovesciata sul quale poggia tutto il mercato del lavoro. E’ fondamentale per l'aggiornamento delle competenze, per l’upskilling e il reskilling, per la riduzione delle transazioni, per il rapporto con la scuola e per la gestione delle pratiche fragili dei lavoratori, oltre che per ridurre il tasso di inattività, la vera piaga del nostro mercato del lavoro. La formazione serve sempre, in ogni fase, e oggi in Italia ci sono ampi margini di miglioramento”. Dall'incontro emerge una frammentarietà regionale quando si parla di formazione professionale. Un aspetto dovuto a “un'impostazione costituzionale che nell'attribuire alle Regioni la competenza esclusiva in materia di formazione professionale non favorisce l'adozione di standard uguali sul territorio nazionale", spiega Di Maio, che aggiunge: "Su questo lavoriamo proficuamente con molte Regioni e cerchiamo di condividere le buone pratiche. È un lavoro molto faticoso che potrebbe essere svolto con più efficacia”. Infine, il neoeletto presidente esprime la sua visione di Assolavoro Formazione, “un'associazione che raccoglie i migliori player sul mercato”. “La nostra formazione è orientata al placement. Il nostro contratto collettivo prevede che almeno il 35% dei discenti trovino un lavoro e riteniamo che il placement sia un elemento di qualità e di misurazione dell'efficacia della formazione, che dovrebbe essere anche estesa ad altri contesti”, conclude.
(Adnkronos) - "Questo festival ci porta a parlare e ad approfondire i temi della sostenibilità ambientale e lo facciamo con grande piacere, guardando soprattutto all’aspetto delle norme europee che, talvolta, per ottimizzare la sostenibilità sacrificano quella economica e quella sociale. In questo contesto, il trasporto intermodale, cioè il trasporto dell’ultimo miglio, attraverso un sistema di rottura di carico - che prevede il passaggio della merce da un deposito ad un camion e poi dal camion ad una banchina portuale o ferroviaria - significa sicuramente valorizzare il trasporto, rendendolo meno caro e più sicuro”. Lo ha detto Marcello Di Caterina, vicepresidente e direttore generale di Alis, l’Associazione logistica dell’intermodalità sostenibile, alla presentazione della terza edizione di ‘Eco Festival della mobilità sostenibile e delle città intelligenti’ che si svolgerà il 16 e 17 settembre 2025 nel Centro Congressi di Piazza di Spagna. L’appuntamento è pensato per fare il punto sullo stato dell’arte della transizione ecologica nella mobilità delle persone e delle merci nel nostro Paese. L’Associazione logistica dell’intermodalità sostenibile oggi non si occupa solo di trasporto, come spiega Di Caterina: “Attraverso una serie di attività legate ai servizi, abbiamo voluto fare un focus molto importante sulla digitalizzazione e sull’intelligenza artificiale, ambiti fortemente interessati dai contributi del Pnrr per la costruzione della piattaforma logistica nazionale che” grazie ad un importante e strategico utilizzo dei dati “offrirà informazioni che serviranno ad avere una maggiore capacità di conoscenza dei ‘tappi di bottiglia’, ossia le difficoltà di trasporto inutili e i nodi da evitare, piuttosto che quelli da utilizzare”. “Siamo di fronte ad un’epoca di trasformazione totale dove, al di là degli scenari mondiali legati ai dazi da una parte e alle guerre dall’altra, i mercati sono sempre pronti ad adeguarsi alle difficoltà - conclude - ma occorre che ci sia la capacità di alimentare gli sforzi reciproci”.