(Adnkronos) - "Con l’importante ingresso di Aelog nella nostra Associazione cresce sempre più l’impegno di Alis nei confronti di uno sviluppo concreto della logistica sostenibile e della gestione efficiente ed efficace dell’ultimo miglio. Grazie all’evoluzione tecnologica e a processi innovativi, la logistica dell’ultimo miglio sta divenendo un aspetto ancor più fondamentale nel moderno settore logistico e per questo siamo molto lieti dell’adesione di un partner come Aelog, che vanta un’esperienza consolidata in questo settore e che ha tra i propri pilastri, esattamente come Alis, la sostenibilità ambientale e sociale". Con queste parole il Presidente di Alis Guido Grimaldi commenta l’ingresso nel Consiglio direttivo di Aeolog (precedentemente youLog) che, con quartier generale a Vimercate (Mb) e 40 sedi in Italia, si è imposta sul mercato della logistica distributiva, in particolare nella distribuzione dell’ultimo miglio dove ha maturato esperienze molto significative, rafforzando il rapporto di fidelizzazione con gli attuali clienti. Gli oltre 2.300 collaboratori di Aelog svolgono quotidianamente le attività per le più importanti multinazionali del settore insieme ad una flotta di oltre 2000 mezzi delle migliori marche, dinamici e spaziosi, per poter garantire un efficiente servizio di consegna delle merci. Grazie anche alla sua capacità di diversificare le attività, la società sta conoscendo una forte espansione sul piano nazionale e sta intensificando le azioni per migliorare la condizione lavorativa del personale, come dimostra la creazione nel 2021 della prima piattaforma welfare del settore per premiare in modo personalizzato le performance raggiunte, in un’ottica di miglioramento del clima aziendale. Aelog guarda al futuro della logistica puntando appunto su tecnologia, sostenibilità e welfare per continuare a essere riferimento di trasporti e distribuzione dell’ultimo miglio. "Il punto di forza di Aelog è dato dalla soddisfazione continua e consolidata nel tempo da parte dei nostri clienti/partners, con i quali condividiamo tutta la nostra esperienza ed il nostro know-how", commenta Alberto Cagliani, fondatore e Ad di Aelog. "La nostra spiccata attenzione ai dettagli unita a comprovate capacità relazionali e di mediazione di tutto il nostro team, fanno di noi una risorsa versatile anche nell'ottica del prossimo futuro lavorativo. La nostra filosofia aziendale, il nostro ambiente lavorativo a misura di dipendente, le sfide che abbiamo affrontato e superato, ci rendono consapevoli del nostro ruolo e ci hanno preparato al successo in un settore che vanta una concorrenza serrata", aggiunge.
(Adnkronos) - "Amazon continua ad investire fortemente in Italia. Dal nostro arrivo nel Paese, nel 2011, abbiamo investito oltre 16,9 miliardi di euro in infrastrutture logistiche e in tecnologia, un motore di sviluppo sia per le aree urbane che per quelle con minori opportunità lavorative. Abbiamo creato 18.000 posti di lavoro che diventeranno 19.000 entro la fine del 2024, dando un grandissimo impulso all'economia del Paese, soprattutto alle piccole e medie imprese con le quali noi lavoriamo”. Parole di Mariangela Marseglia, Vp Country Manager di Amazon.it e Amazon.es, intervistata da Adnkronos in occasione della 50esima edizione del Forum The European House - Ambrosetti a Cernobbio, dove sono stati presentati i risultati della ricerca Gai - Global Attractiveness Index 2024, realizzata da The European House - Ambrosetti in collaborazione con Philip Morris, Toyota Material Handling e Amazon. (Video) Un’indagine che sonda l'attrattività economica di 146 Paesi basandosi su indicatori di apertura, innovazione, dotazione ed efficienza e che vede l’Italia al 17° posto, in crescita di una posizione rispetto all’anno scorso. Il Gai ha messo in evidenza l’importanza di una collaborazione tra enti pubblici e multinazionali come Amazon, aziende che contribuiscono alla crescita del Paese: “Le multinazionali si confermano una forza trainante per l'economia dell'Italia - specifica Marseglia - Sono numericamente poche, rappresentano soltanto lo 0,4% di tutte le aziende che operano in Italia, ma contribuiscono per il 22,8% alle spese complessive in ricerca e sviluppo e rappresentano il 20% del totale del fatturato nazionale italiano”. Marseglia ha poi aggiunto che Amazon accoglie con favore le indicazioni emerse dalla ricerca GAI su come rendere il Paese ancora più attrattivo per gli investimenti: completare le infrastrutture strategiche in un'ottica di sostenibilità, cogliere appieno le opportunità offerte dall'Intelligenza Artificiale e semplificare il quadro normativo, armonizzandolo a livello europeo per rafforzare il Mercato Unico: “Da parte nostra, stiamo investendo per rendere più sostenibili le nostre attività, elettrificando la rete dei trasporti dei nostri fornitori di servizi di consegna e spostando volumi sul trasporto marittimo e ferroviario. Allo stesso tempo, lavoriamo per sviluppare e adottare l'Intelligenza Artificiale in modo responsabile, etico e inclusivo, offrendo strumenti digitali innovativi a supporto delle piccole e medie imprese italiane. L'impegno di Amazon è di collaborare fattivamente con istituzioni e partner attraverso un costruttivo dialogo pubblico-privato per valorizzare appieno il grande potenziale dell'Italia” Multinazionali come Amazon contribuiscono anche alla spinta economica delle piccole e medie imprese: “Ne abbiamo circa 21.000 che ogni giorno vendono attraverso il sito di Amazon - fa sapere la VP manager - Qui a Cernobbio abbiamo presentato i nuovi dati che dimostrano l'impulso che Amazon dà alle Pmi che nel 2023 hanno raggiunto 1.2 miliardi di export, in crescita del 25% rispetto all'anno precedente. Un dato molto significativo. Una delle cose che più ci fanno piacere - conclude - è il fatto che le imprese che hanno cominciato ad esportare sono cresciute in maniera significativa”.
(Adnkronos) - Un terzo della popolazione infantile mondiale, ovvero 766 milioni di bambini, è stata esposta a ondate di calore estreme nel periodo compreso tra luglio 2023 e giugno 2024, quando le temperature hanno raggiunto nuovi record. Lo rivela una nuova indagine di Save the Children, realizzata analizzando le immagini satellitari delle temperature superficiali nel mondo. Nello stesso periodo, 344 milioni di bambini, il 15% del totale mondiale, hanno sperimentato, nel luogo dove vivono, la temperatura più alta registrata almeno dal 1980, mentre il numero di minori colpiti da ondate di calore estreme è raddoppiato nell’ultimo anno rispetto a quello precedente. Ben 170 milioni di minori sono stati colpiti dal caldo estremo solo nel luglio di quest’anno, mese che ha registrato temperature senza precedenti a livello globale, compreso il giorno più caldo. "I bambini di tutto il mondo stanno vivendo ondate di calore più intense e frequenti a causa della crisi climatica, che mette a rischio la loro salute fisica e mentale e diritti come l'istruzione. I bambini sono più vulnerabili degli adulti agli effetti del caldo, come ad esempio i colpi di calore, perché il loro corpo ha una minore capacità di regolazione della temperatura. Inoltre, il loro sistema respiratorio e immunitario è ancora in fase di sviluppo, il che li rende più suscettibili agli impatti negativi sulla salute della scarsa qualità dell'aria che spesso accompagna queste situazioni climatiche, evidenzia Save the Children. Inoltre, "il caldo estremo sta portando a un aumento dei ricoveri ospedalieri dei minori, alla diffusione di condizioni respiratorie come l'asma, oltre ad avere un impatto sulla salute mentale e sullo sviluppo generale dei bambini. Le ondate di calore stanno anche aggravando le disuguaglianze esistenti e l'insicurezza alimentare e hanno un impatto anche sull'istruzione, causando chiusure delle scuole e una riduzione delle capacità di apprendimento. Nelle zone di conflitto, l'effetto combinato delle ondate di calore e delle crisi umanitarie mette ulteriormente in pericolo i bambini che già vivono in condizioni precarie". “La portata di questa crisi è sconcertante - ha dichiarato Shruti Agarwal, Senior Advisor per i cambiamenti climatici e le economie sostenibili - Quando quasi un terzo dei bambini del mondo è esposto alle ondate di calore, non si tratta solo di un record, ma di una catastrofe. Non si tratta più di un disagio, ma di una minaccia alla loro sopravvivenza, alla loro istruzione e al loro futuro. Stiamo assistendo a una tendenza allarmante: le ondate di calore stanno diventando più frequenti, più gravi e più durature, colpendo più duramente i bambini già minacciati da disuguaglianze e discriminazioni. Non si tratta oramai solo di un fenomeno meteorologico: sono un indicatore negativo della salute del nostro pianeta e rappresentano un rischio grave e sproporzionato per la salute e il benessere dei minori e delle generazioni future”. Save the Children chiede ai governi nazionali di "eliminare rapidamente l'utilizzo e i sussidi ai combustibili fossili e di garantire una transizione giusta ed equa per limitare il riscaldamento delle temperature a 1,5 °C sopra i livelli preindustriali. I bambini devono essere riconosciuti agenti chiave del cambiamento nella crisi climatica e vanno loro garantite piattaforme per esprimersi".