(Adnkronos) - La presidente del Consiglio Giorgia Meloni si rivolge al presidente ucraino Volodymyr Zelensky per ribadire il sostegno dell'Italia all'Ucraina e condannare ancora una volta l'annessione della Crimea da parte della Russia. "L'annessione illegale della Crimea da parte della Federazione Russa rimane una gravissima violazione di quel sistema di regole e principi universalmente riconosciuti nella Carta dell’ONU che garantiscono la pacifica convivenza tra le Nazioni", dice la premier italiana in un videomessaggio al Summit of the International Crimea Platform. "È una violazione - prosegue - dell’integrità territoriale di una Nazione sovrana, che calpesta i diritti delle popolazioni che non vogliono rinunciare alla loro identità e rimane tale anche a distanza di dieci anni. Considerare la Crimea parte integrante del territorio russo è un tassello di quella propaganda russa che dobbiamo sapere contrastare, nonostante trovi sponda nelle mappe geografiche diffuse anche su alcuni mezzi di comunicazione occidentali". "Dall’inizio dell’invasione russa - dice ancora Meloni - la Crimea è diventata anche una delle basi da cui partono i deliberati attacchi russi contro i civili e le infrastrutture critiche. La Russia non è riuscita a piegare l’eroica resistenza ucraina, e la nostra compattezza e unità di intenti hanno garantito all’Ucraina gli aiuti necessari per difendere la propria libertà. E questo è un valore, che dobbiamo sapere proteggere, se vogliamo far tornare la pace nel cuore dell’Europa". "Caro Volodymyr, - assicura Meloni al presidente ucraino - continueremo ad essere al vostro fianco. Lo farà l’Italia, anche in qualità di presidenza G7, perché il nostro obiettivo è mettere fine a questa guerra e aiutare l’Ucraina nel cammino verso un futuro di pace, libertà e prosperità. Guardare al futuro dell’Ucraina significa anche pensare alla sua ricostruzione, che va sostenuta anche di concerto con le Istituzioni finanziarie internazionali. Intendiamo fare la nostra parte, e nel 2025 ospiteremo in Italia l’Ukraine Recovery Conference. L’unità è la nostra forza, e il popolo ucraino potrà continuare a contare su di noi".
(Adnkronos) - Una nuova web app innovativa per avvicinare i giovani al mondo del lavoro in modo più diretto, concreto ed efficace e rendere protagoniste le imprese, permettendo loro - con un’autentica rivoluzione nell’orientamento - di entrare in contatto con personale dotato delle competenze di cui hanno bisogno. È il duplice obiettivo che si pone 'LabLab' applicazione di Regione Lombardia che darà la possibilità agli studenti lombardi di svolgere un’esperienza in una delle tante imprese del territorio, aiutandoli a far coincidere le loro aspirazioni con le reali opportunità offerte dal mondo del lavoro. L’iniziativa è stata presentata questa mattina Palazzo Lombardia dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana e dall’assessore all’Istruzione, formazione e lavoro, Simona Tironi, nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato anche Luciana Volta, direttrice Usr Lombardia, Francesco Buzzella, presidente di Confindustria Lombardia, Eugenio Massetti, presidente di Confartigianato Lombardia, Davide Garufi, presidente dei Giovani Imprenditori di Confcommercio. (Video) “L’obiettivo di questa iniziativa – ha spiegato il presidente Attilio Fontana – è potenziare ulteriormente l’istruzione e la formazione professionale in raccordo con le filiere economico-produttive rendendo il nostro sistema sempre più competitivo. Già nella passata legislatura siamo intervenuti per colmare il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro e Regione con la misura ‘Formare per Assumere’, rivolta alle imprese per finanziare percorsi formativi abbinati ad incentivi occupazionali”. “Ora con la web app LabLab – ha aggiunto il governatore lombardo - contiamo di agire a monte della filiera: favorendo, cioè, l’apertura delle aziende al mondo scuola, necessaria a prevenire il fenomeno del mismatch, ma anche la libertà di scelta degli studenti che potranno indirizzare le proprie aspirazioni, toccando con mano le offerte di un mondo che cambia rapidamente”. L’app LabLab permetterà al singolo studente di visitare le imprese, entrare in contatto con la realtà del lavoro e vivere una giornata intera in azienda. Un ruolo importante sarà rivestito dai docenti che monitoreranno e supporteranno i ragazzi nella ‘job experience’ offerte dalle aziende. Nello specifico le imprese avranno la possibilità di decidere quando e come ricevere i ragazzi. Tutto Il sistema sarà snello e semplice, grazie all’utilizzo di un QR code che renderà l’esperienza tecnologicamente accessibile a tutti. Altro punto di forza del progetto sarà il coinvolgimento delle famiglie. I ragazzi potranno infatti partecipare a queste esperienze in azienda sia da soli sia accompagnati dai genitori, che in questa fase cruciale per i ragazzi hanno un ruolo chiave. In particolare, verranno creati spazi di dialogo in cui verranno illustrati gli ultimi trend del mondo del lavoro. “Coinvolgere le aziende, creare un terreno di dialogo comune tra mondo del lavoro e mondo della formazione – ha spiegato l’assessore Tironi - è un importantissimo per favorire occupazione e dare concretezza alle aspirazioni dei ragazzi. Grazie a quest’app gli studenti potranno entrare fisicamente nelle tante imprese lombarde dove quotidianamente si crea, si produce e si lavora ogni giorno. L’idea è semplice, ma rivoluzionaria: non possiamo più aspettare che i ragazzi scelgano il proprio percorso di studi senza aver mai visto da vicino un lavoro, senza aver potuto toccare con mano cosa significa far parte di un'azienda e quali sfide ed opportunità offre il futuro”. “Vogliamo far dialogare il mondo delle imprese e i giovani, che potranno fare un’esperienza in azienda vedendo con i propri occhi la passione e l’impegno che si cela dietro ogni settore - ha aggiunto Tironi - solo se si trasmette passione ai ragazzi, potremo evitare che le loro scelte siano il frutto di mode passeggere o di scelte imposte. Questa idea è una vera rivoluzione, infatti, solo dopo aver visto e apprezzato un determinato lavoro, i ragazzi vengono messi nelle condizioni di scegliere consapevolmente il percorso di studi più adatto per raggiungere i loro obiettivi. Così invertiamo la logica rispetto al passato, solo così possiamo stare al passo con i tempi veloci del mondo del lavoro". (Video) Sono già molte le aziende che hanno già aderito all’iniziativa di Regione Lombardia, 290 imprese del territorio che saranno pronte ad accogliere gli studenti per permettere ali studenti di entrare in contatto diretto con la realtà del lavoro. Tra queste, solo per citarne alcune, Danone, Mille Miglia, Pomellato, La Linea Verde Group – DimmidiSì e Portrait Milano. “Ci congratuliamo con Regione Lombardia per questa webapp innovativa - ha sottolineato Letizia Caccavale - Public Affairs & Sustainability Manager Danone Italia - siamo felici di aderire perché rappresenta un impegno concreto in aiuto alle famiglie”. “Da tempo – ha spiegato Sabina Belli amministratore delegato di Pomellato - investiamo sui giovani, sulla loro formazione avviando attività utili a comunicare la ricchezza e le tante opportunità di lavoro che caratterizzano le professioni legate alla produzione di gioielli”. "Un’iniziativa unica nel suo genere – ha chiosato Laura Bianchetti, direttore HR de La Linea Verde Group - DimmidiSì - per aiutare in modo concreto i nostri giovani e introdurli nel mondo del lavoro. Siamo felici di poter accogliere i ragazzi mostrando loro il ruolo chiave dell’innovazione tecnologica nel mondo dell’agricoltura”. “Abbiamo aderito con entusiasmo al progetto - ha detto l’ad di Mille Miglia, Alberto Piantoni - mettiamo molto volentieri a disposizione la nostra esperienza, le nostre professionalità e il nostro know-how: i nuovi progetti intrapresi e quelli che verranno sono senz’altro un terreno favorevole per la formazione di nuove risorse”. “L’iniziativa di Regione Lombardia – ha aggiunto il presidente di Confindustria Lombardia Francesco Buzzella commentando l’iniziativa - si inserisce in un vuoto, quello dell’emergenza nazionale del disallineamento tra domanda e offerta di lavoro, che da anni penalizza in termini di competitività nei confronti dei competitors il sistema imprenditoriale nel suo complesso. Con la webapp LabLab sarà più semplice per le imprese arrivare direttamente ai giovani, e viceversa, evitando che le opportunità vadano perse per mancata conoscenza o per intermediazioni errate. Confindustria Lombardia, dopo aver contribuito attivamente alla fase progettuale di questo strumento digitale di matching, continuerà a garantire il suo supporto all’assessorato all’Istruzione, Formazione e Lavoro soprattutto in termini di apertura delle aziende alle attività di orientamento e di diffusione dell’iniziativa tra le proprie associate”. Approvazione anche da parte di Confartigianato Lombardia. "Riteniamo che lo strumento che presentato oggi sia prezioso per il contenuto e anche per la modalità che utilizza – ha evidenziato Eugenio Massetti, presidente di Confartigianato Lombardia - l’app parla la lingua delle giovani generazioni e li mette in contatto con le imprese. In un momento di grave carenza di capitale umano, figure come fonditori, operai specializzati, meccatronici risultano introvabili e ogni sforzo teso a migliorare il match domanda – offerta di lavoro ci vede e ci vedrà favorevoli”. “Accogliamo positivamente uno strumento di facile utilizzo – ha affermato Davide Garufi, presidente dei Giovani Imprenditori di Confcommercio - vicino per funzionamento alle esigenze dei giovani e che rappresenta, allo stesso tempo, un’importante occasione per ridurre il mismatch tra domanda e offerta di lavoro e un’operazione culturale ed educativa, permettendo a studentesse e studenti di conoscere da vicino e sul campo le imprese, attraverso il racconto di imprenditori e collaboratori”. “Per facilitare la partecipazione di queste imprese all’app LabLab – ha aggiunto - è importante coinvolgere i Distretti del commercio, naturali aggregatori di un ampio ventaglio di aziende, nella promozione e applicazione dell’iniziativa. Una loro partecipazione permetterebbe, inoltre, a studentesse e studenti di conoscere più realtà economiche in un tempo limitato, offrendo loro più stimoli”.
(Adnkronos) - “Finalmente, abbiamo completato i lavori che consentiranno, grazie a questa collaborazione industriale tra Rea Dalmine e A2A Calore e Servizi, di fornire calore green, quindi calore di recupero, di scarto, del nostro termovalorizzatore, alla rete di teleriscaldamento di Bergamo che potrà così spegnere diverse migliaia di caldaiette con un bilancio di riduzione dell’equivalente di circa 15 mila tonnellate di Co2, dall'ambiente e dalla città di Bergamo, ogni anno”. Lo ha detto Marco Sperandio, presidente del Consiglio di amministrazione di Rea Dalmine, Gruppo Greenthesis, in occasione della presentazione del progetto di sviluppo della rete di teleriscaldamento da Dalmine a Bergamo. “Questo impianto - racconta Sperandio - nasce come idea alla fine degli anni 90, quando la regione Lombardia si trova ad affrontare la crisi dei rifiuti”, per i quali non si “trovavano abbastanza spazi in Italia”, tanto che, “venivano addirittura asportati all'estero. L'iniziativa, totalmente privata, a servizio inizialmente della città e della provincia di Bergamo, ha permesso quindi l'autosufficienza di tutta la provincia di Bergamo nella valorizzazione che fino ad oggi è stata esclusivamente per la produzione di energia elettrica dai rifiuti della provincia”. Con il passare degli anni “è nata anche questa opportunità di incrementare l'efficienza di recupero dell'impianto. Noi produciamo l'equivalente del consumo civile di tutta la città di Bergamo”. Questo “è uno degli impianti, sotto il punto di vista della qualità delle emissioni, più performanti in Italia e in Europa, con livelli di inquinanti emessi dal 60 al 99% più bassi degli attuali limiti di legge dell'Unione Europea”, conclude.