(Adnkronos) - Prosegue l'avanzata di Israele nella Striscia di Gaza: almeno 400.000 i palestinesi fuggiti dall'enclave palestinese. Le immagini documentano un flusso continuo di civili che si dirigono verso sud, utilizzando ogni mezzo disponibile, inclusi veicoli, a piedi e mezzi di trasporto trainati da animali. Ed è polemica sulle dichiarazioni choc del ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich, secondo il quale alla fine della guerra la Striscia di Gaza sarà ''una miniera d'oro immobiliare'' e sono stati ''avviati negoziati con gli americani'' per come dividere l'enclave palestinese e far sì che la ricostruzione ''si paghi da sola''. E il premier israeliano Benjamin Netanyahu sarà ricevuto lunedì da Trump alla Casa Bianca alle 17 ora italiana, riferiscono i media israeliani. Oggi invece il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite si appresta a votare una risoluzione volta a ottenere un cessate il fuoco e un ampliamento dell'accesso umanitario nella Striscia. Tale iniziativa gode del sostegno di una maggioranza di membri, i quali intendono procedere nonostante i reiterati veti posti dagli Stati Uniti. Il senatore statunitense Bernie Sanders denuncia l'intervento di Israele nella Striscia di Gaza e per la prima volta, evidenziano i media americani, usa il termine "genocidio" ed è il primo senatore a farlo. "Riconosco che molte persone potrebbero non essere d'accordo con questa conclusione", afferma in un intervento pubblicato sul suo sito web dal titolo "E' genocidio" dopo le conclusioni di un'inchiesta indipendente delle Nazioni Unite. "La verità è che la strada è chiara, sia che si parli di genocidio, pulizia etnica, atrocità di massa o crimini di guerra - scrive dopo l'avvio dell'offensiva di terra delle forze israeliane a Gaza City - Noi, americani, dobbiamo porre fine alla nostra complicità nel massacro del popolo palestinese". Sanders, nato da una famiglia ebrea, critica il "pieno sostegno" dell'Amministrazione Trump a quella che considera una "politica di pulizia etnica" del governo del premier israeliano Benjamin Netanyahu "a Gaza e in Cisgiordania". "Dopo aver reso la vita invivibile con bombardamenti e fame, spingono per la migrazione 'volontaria' dei palestinesi verso Paesi vicini per spianare la strada alla visione perversa del presidente Trump di una 'Riviera del Medio Oriente' - incalza il senatore eletto per il Vermont - Negli ultimi due anni (dall'attacco del 7 ottobre 2023 in Israele), Israele non si è limitato a difendersi da Hamas". Ma, afferma, "ha scatenato una guerra totale contro l'intero popolo palestinese".
(Adnkronos) - "Purtroppo, gli incidenti sul lavoro continuano ad aumentare: un dato, questo, certificato anche dall'Inail. E bisogna ragionare su cosa fare; serve una cultura della prevenzione ed è proprio questo che si propone Safety Expo 2025-Prevenzione incendi". Lo dice, all'Adnkronos/Labitalia, Daniele Marmigi, direttore tecnico dell'Istituto Informa e di Safety Expo 2025-Prevenzione incendi, l’evento di riferimento in Italia per la prevenzione e la sicurezza antincendio in corso alla Fiera di Bergamo. Con circa 100 eventi tra convegni tecnici, laboratori pratici, seminari aziendali e corsi di formazione, più di 160 espositori e un’area espositiva di oltre 10.000 mq, Safety Expo 2025 offre un programma ricco e articolato. "Ora - sostiene - a livello nazionale si pensa a un decreto di emergenza ma dovremmo cominciare a lavorare per creare una fase strutturata e organica per contrastare il fenomeno degli infortuni. E il motivo per cui la fiera coinvolge diverse figure tra vigili del fuoco ed esperti del settore, è proprio questo, creando così momenti di confronto. Fondamentale - sottolinea - è l'operato dei vigili del fuoco, che ricoprono un ruolo importante anche nella prevenzione degli incidenti. E noi dobbiamo sempre ricordare di lavorare in un'ottica di prevenzione, che è l'unica arma che abbiamo per dire basta agli incidenti sul lavoro". "Safety Expo - aggiunge - è un'opportunità concreta per rafforzare la cultura della sicurezza attraverso soluzioni tecnologiche innovative e il dialogo tra istituzioni, tecnici e imprese su un tema oggi più che mai urgente, offrendo contributi concreti sulla semplificazione dei procedimenti e su alcune criticità normative che necessitano di essere rese più accessibili ai professionisti del settore, spesso alle prese con regole complesse e frammentarie".
(Adnkronos) - "Sono uno dei pochi che sa com’è fatta la faccia di un agricoltore, di un bracciante, di un contadino. Sono orgoglioso di essermi formato in mezzo a voi. Mi auguro che negli anni futuri ci sia sempre qualcuno che conosca davvero il mondo agricolo e che ricordi che i nostri produttori sono portatori di valori profondi". Così il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, intervenendo a Campania Mater, la due giorni al Palazzo Reale di Napoli dedicata al futuro del settore primario. De Luca ha ripercorso il lavoro svolto con l’assessore all’Agricoltura Nicola Caputo per affrontare le emergenze degli ultimi anni. «Abbiamo dovuto gestire crisi sanitarie che hanno colpito alcuni prodotti e un problema drammatico per il comparto bufalino. Nonostante battaglie, scontri ed equivoci, siamo riusciti quasi a risolvere la questione della brucellosi, adottando anche scelte serie di governo e linee di sburocratizzazione per i pagamenti agli allevatori. Abbiamo tenuto ferma la strategia di valorizzazione della qualità dei prodotti, difendendo un settore che rappresenta un’eccellenza assoluta e una grande ricchezza per l’economia campana». Il governatore ha ricordato anche gli interventi in materia di consorzi di bonifica, «alcuni in condizioni di dissesto e senza risorse per il personale», e l’impegno sul fronte della programmazione idrica. «Siamo l’unica regione d’Italia ad aver approvato un piano per l’autonomia idrica, del valore complessivo di miliardi di euro tra fondi europei e risorse di bilancio. Abbiamo previsto 20 invasi collinari e i lavori per la diga di Campolattaro, cofinanziata con il ministero delle Infrastrutture, che permetteranno di irrigare 40mila ettari di terreni, in particolare quelli destinati a produzioni vitivinicole. Vogliamo garantire autonomia idrica per l’agricoltura, l’uso potabile e la produzione di energia idroelettrica». De Luca ha sottolineato la necessità di «non abbassare la guardia di fronte ai cambiamenti climatici. Se finora la siccità ha colpito più la Pianura Padana che la Campania, non possiamo rilassarci: servono infrastrutture, dighe e invasi collinari per garantire sicurezza anche negli anni più difficili». Tra le altre iniziative, il presidente ha citato il progetto per «un grande mercato florovivaistico nell’area di Torre Annunziata, all’avanguardia in Italia e in Europa», e le misure a tutela dell’export campano, «oggi minacciato da possibili ricadute dei dazi. Dobbiamo prepararci a sostenere i settori più colpiti e non lasciare più sole le aziende». Sul piano della promozione, De Luca ha rivendicato i progressi compiuti: «Siamo presenti al Vinitaly con uno stand unico che valorizza i nostri territori e rappresenta un punto di forza per i produttori». Ha poi ricordato i bandi per il direttore dell’ente pagatore regionale «in un’ottica di sburocratizzazione» e gli interventi a favore dei lavoratori idraulico-forestali «che da anni vivevano in una condizione di totale precarietà». «Questo lavoro – ha concluso De Luca – deve continuare e non va disperso. Mi auguro che in futuro chi guiderà la Regione sappia cosa significa essere un bracciante, un agricoltore, un allevatore; che conosca la filiera, le istituzioni, le battaglie per la sanità animale e la prevenzione. Abbiamo fiducia nel futuro del settore: negli ultimi anni si è registrato un ritorno all’agricoltura da parte dei giovani e dobbiamo accompagnarli con innovazione, rinnovamento tecnologico e contratti pluriennali di fornitura, che garantiscano programmazione e investimenti. Cercheremo di starvi vicino sempre, senza lasciare nessuno indietro. E, per quanto mi riguarda, conto di campare ancora a lungo».