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(Adnkronos) - "Putin mi ha davvero deluso". Il presidente Usa Donald Trump, ospite dei reali in Gran Bretagna, durante la conferenza stampa tenuta insieme al primo ministro inglese Keir Starmer, ha ricordato di aver risolto "sette guerre", ma non ancora quella che riteneva più semplice - quella tra Ucraina e Russia - per il rapporto privilegiato con il leader russo. Nelle stesse ore Putin rivendicava la presenza in Ucraina di "più di 700mila soldati russi che combattono al fronte". "Questa spesa per l'industria della difesa non va in fumo", ha affermato quindi il presidente russo, sottolineando che "l'intero settore della difesa e le forze armate sono evolute in modo significativo". "Naturalmente questo richiede risorse, che sono una parte necessaria del progresso e che sono aumentate". "Stiamo facendo scelte attente che ci consentono di avanzare", ha aggiunto garantendo che gli obiettivi sociali rimangono "una priorità" anche con l'aumento delle spese della difesa. Nei primi mesi dell'anno il bilancio russo ha registrato un deficit record. Dal canto suo Trump, parlando del conflitto, ha affermato: "Vedremo come andrà a finire". E ha ribadito la sua posizione: "Sta uccidendo molte persone e ne sta perdendo più di quante ne stia uccidendo, francamente i soldati russi vengono uccisi a un ritmo più alto dei soldati ucraini". E ha quindi sottolineato che il conflitto non sarebbe mai scoppiato se lui fosse stato presidente: "Sono milioni le persone che sono morte in quella guerra, milioni di anime, e non sono soldati americani". "I soldati vengono uccisi a livelli che nessuno ha visto dalla Seconda guerra mondiale. Sento di avere l’obbligo di risolvere la situazione per questo motivo", ha aggiunto. Allo stesso tempo il tycoon ha dichiarato di credere che se il prezzo del petrolio dovesse calare, "Putin sarà costretto a ritirarsi" dalla guerra in Ucraina. "Non avrà altra scelta. Uscirà da quella guerra", ha aggiunto, parlando in conferenza stampa affianco al premier britannico Keir Starmer. Zelensky intanto si è recato nel Donetsk, dove le forze ucraine sono impegnate su più fronti passati oltre tre anni dall'avvio dell'invasione russa su vasta scala dell'Ucraina. "Regione di Donetsk", ha esordito il presidente ucraino in un post su X in cui ha riferito di aver "incontrato i nostri combattenti che prendono parte alla controffensiva di Dobropillja", di aver "parlato con i difensori" e di averli "ringraziati per i loro risultati". "Ho anche ricevuto un aggiornamento dal comandante Oleksandr Syrskyi sull'operazione, sulla situazione generale al fronte e i piani futuri - ha aggiunto nel post con immagini dei colloqui - Passo dopo passo i combattenti stanno liberando la nostra terra: dall'avvio dell'operazione, sono stati recuperati 160 chilometri quadrati e sette insediamenti e più di 170 chilometri quadrati e nove insediamenti sono stati liberati dagli occupanti". "Circa un centinaio di invasori sono stati fatti prigionieri e nelle ultime settimane i russi hanno subito migliaia di perdite, tra morti e feriti", ha affermato ancora Zelensky, che ha ringraziato "i nostri combattenti" per la "resilienza", un "vero esempio per le Forze Armate dell'Ucraina e per tutti i combattenti delle nostre Forze di Difesa". "Sono grato per il vostro coraggio", ha concluso.
(Adnkronos) - Il 22° Convegno Nazionale del CoDAU, il Convegno dei Direttori Generali delle Amministrazioni Universitarie, in corso a Milano, pone al centro del dibattito la competizione e la collaborazione tra atenei italiani, con un'attenzione particolare alle risorse umane. Loredana Segreto, Direttrice Generale della Sapienza Università di Roma, ha aperto i lavori sottolineando l'importanza di strategie concrete per attrarre e trattenere talenti, in un contesto internazionale sempre più concorrenziale, valorizzando così il ruolo del CoDAU come piattaforma di analisi e azione condivisa per il futuro del sistema universitario. “Siamo a Milano per il nostro ventiduesimo convegno nazionale, ragionando su temi concreti che riguardano la competizione e la collaborazione in un regime concorrenziale delle università italiane”, ha dichiarato Segreto. “Ci soffermeremo su diversi ambiti di analisi, anche confrontandoci con il contesto internazionale, in particolare sulla nostra capacità, come sistema universitario, di attrarre e mantenere le risorse umane all’interno del nostro sistema”. L’evento si aprirà con un rapporto realizzato in collaborazione con Deloitte, che ha analizzato un campione di 15 università per identificare le competenze distintive da cercare e mantenere. “Faremo delle analisi per capire quali sono le competenze distintive che occorre cercare e mantenere all’interno del sistema universitario”, ha proseguito la Direttrice Generale, evidenziando l’urgenza di strumenti come il welfare e lo smart working, che rappresentano elementi chiave di attenzione non solo per le università, ma per l’intera pubblica amministrazione. Segreto ha inoltre annunciato un’indagine retributiva per comprendere come rendere il sistema competitivo, non solo internamente tra atenei, ma anche rispetto ad altre pubbliche amministrazioni e al settore privato, al fine di contrastare la “fuga” del personale qualificato. “Come possiamo essere competitivi in questo sforzo comune di mantenere risorse di qualità? E come confrontarci con il mondo delle altre pubbliche amministrazioni e del privato per evitare questa cessione del nostro personale?”, ha chiesto, confermando che il confronto non si limiterà alla giornata odierna, ma proseguirà con seminari tematici durante l’anno per tradurre le analisi in azioni comuni. Il CoDAU 2025, con oltre 300 partecipanti tra direttori generali e dirigenti, si afferma come un’occasione imprescindibile per delineare un sistema universitario italiano più resiliente e attraente, capace di competere globalmente attraverso la valorizzazione delle sue risorse umane e l’innovazione gestionale, in linea con le sfide del post-PNRR e del calo demografico.
(Adnkronos) - “La nostra sfida è portare anche gli altri quattro dei dieci che oggi non scelgono il treno sul treno”, afferma Maria Annunziata Giaconia, direttore Operations Regionale (Trenitalia), a margine di Eco Festival della mobilità sostenibile e delle città intelligenti, tenutosi a Roma. “Con i nuovi convogli, più confortevoli e accessibili, vogliamo convincere chi oggi usa l’auto a scegliere il treno: spazi per carrozzine, prese per computer, biglietti digitali flessibili e indennizzi in caso di ritardo rendono l’esperienza di viaggio molto più moderna”, spiega. Giaconia sottolinea anche l’impegno sul fronte dell’intermodalità: “Abbiamo lavorato insieme al trasporto pubblico locale per l’ultimo miglio, integrando i servizi nella piattaforma Trenitalia così da raggiungere anche località non direttamente servite dal treno”.