(Adnkronos) - Mercoledì da non perdere ai Mondiali di atletica a Tokyo. Oggi, 18 settembre, sono diversi gli azzurri in gara nella rassegna iridata e pronti a lottare per una medaglia in Giappone. Occhi puntati soprattutto sulla stella azzurra Nadia Battocletti, argento nei 10.000 e impegnata nelle batterie dei 5000 metri, ma attenzione anche alla semifinale degli 800 con Francesco Pernici. Ecco il programma delle gare di oggi e dove vedere gli italiani in tv e streaming. Ecco il programma di oggi, giovedì 18 settembre, ai Mondiali di atletica a Tokyo: 12:05 5000 metri (femminile), batterie: Nadia Battocletti, Federica Del Buono, Micol Majori 12:15 Salto in alto (femminile), qualificazioni: Idea Pieroni, Asia Tavernini 12:58 800 metri (femminile), batterie: Elena Bellò, Eloisa Coiro 14:45 800 metri (maschile), semifinali: Francesco Pernici I Mondiali di atletica 2025 a Tokyo saranno visibili in diretta su Rai 2, gratis e in chiaro (nella fascia oraria 13-13:30 si passerà su Rai Sport Hd). Gare visibili anche in streaming su Rai Play (gratis) e su Discovery+, Eurosport 1 e Dazn per gli abbonati.
(Adnkronos) - Complessivamente nei primi 6 mesi del 2025 il mercato del lavoro in somministrazione ha fatto registrare un boom degli occupati a tempo indeterminato, che superano 149mila unità segnando un +5,4% rispetto agli oltre 141mila medi del primo semestre del 2024. A certificarlo, con Adnkronos/Labitalia, Assolavoro, l'associazione nazionale di categoria delle agenzie per il lavoro, che analizza l'andamento del comparto. Secondo l'analisi, il primo semestre 2025 ha registrato un leggero calo degli occupati totali e delle ore lavorate rispetto all’analogo periodo del 2024. Il numero medio mensile degli occupati in somministrazione pari a poco meno di 464mila unità è sceso infatti del 2,1%, rispetto all’analogo periodo del 2024 quando il volume medio di occupati era pari a 473mila. Nel settore della somministrazione di lavoro, il monte retributivo, ovvero il volume totale alimentato da tutti i contratti in somministrazione è risultato in crescita, sia pure molto lieve (+0,2%). L’andamento della somministrazione nel primo semestre 2025 è simile a quello registrato nel mercato del lavoro nel suo complesso rispetto al quale gli occupati mensili medi alle dipendenze con contratto tempo indeterminato sono passati da 15 milioni 945mila del primo semestre 2024 a 16miloni 391 mila nello stesso periodo del 2025 con una crescita del 2,8%. All’opposto i dipendenti con contratto a termine sono scesi da 2milioni 838mila a 2milioni 619mila con un calo pari al 7,7%. Per quanto riguarda il numero di occupati tramite agenzia anche nel primo semestre 2025, spiegano da Assolavoro, la somministrazione ha continuato a registrare due andamenti opposti nelle due componenti a tempo determinato e a tempo indeterminato: da un lato una decisa contrazione degli occupati in somministrazione con contratti a tempo determinato (-5,3%) che sono scesi come dato mensile medio a poco meno di 315mila rispetto ai 332mila dello stesso periodo dell’anno precedente e all’opposto, appunto, una crescita netta degli occupati con contratto a tempo indeterminato che superano 149mila unità segnando un + 5,4% rispetto agli oltre 141mila medi del primo semestre del 2024. Anche il monte ore lavorate e il volume di retribuzioni complessive dei contratti hanno seguito le stesse dinamiche con valori in crescita tra gli occupati a tempo indeterminato e andamenti in diminuzione tra gli occupati a tempo determinato. La crescita decisa degli occupati in somministrazione con contratto a tempo indeterminato nel periodo è riuscita a garantire il leggero incremento del monte salariale totale della somministrazione per effetto non solo del mero dato occupazionale ma anche per le retribuzioni mediamente più alte che si osservano in questo gruppo più qualificato di occupati in somministrazione. E secondo Francesco Baroni, presidente di Assolavoro "una lettura di questi dati, scevra da pregiudizi di sorta, evidenzia una volta di più il percorso di ulteriore e progressiva qualificazione del lavoro tramite le Agenzie. Alla riduzione dei dipendenti in somministrazione a tempo determinato corrisponde un continuo aumento di quelli da noi assunti con un contratto stabile. Si tratta di lavoratori che hanno la retribuzione e i diritti tipici del lavoro dipendente e livelli di soddisfazione non inferiori rispetto ai colleghi assunti stabilmente direttamente dalle aziende", sottolinea. "Lo staff leasing che taluni tendono a demonizzare rappresenta, invece, un istituto che risponde efficacemente alle esigenze di stabilità del lavoratore e di organizzazione interna dell’azienda. Chi confonde questo con le situazioni di sottotutela più diffuse, dalle finte partite iva alle cooperative spurie, dalle reti di impresa costituite solo per abbattere i costi del lavoro a tutte le forme di lavoro irregolare o addirittura in nero, è poco informato o in malafede", conclude.
(Adnkronos) - ''La mobilità è una leva strategica di sviluppo su cui si concentrano risorse per rispondere alle esigenze di ogni società. L'auto resta il mezzo principale di 36 milioni di italiani che ogni giorno la scelgono, effettuando 2,5 spostamenti. Questi comportamenti hanno costi sociali e ambientali. Il trasporto su strada contribuisce al 23% delle emissioni di gas serra. Inoltre il nostro parco auto è sempre più vecchio" ed è fra quelli in Europa con l'età media più alta, al punto che "sono quasi 41 milioni le auto con eta' media di 13 anni''. Lo sottolinea , il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in un video intervento in occasione dell'Eco Festival in corso a Roma. ''Il costo dell'acquisto di una auto elettrica e' ancora eccessivo per gran parte della nostra popolazione. L'indecisione dell'Ue nel rivedere le regole del green deal, nel renderlo piu' sostenibile e pragmatico, rallenta e ostacola le decisioni delle famiglie italiane ed europee circa il rinnovo dell'auto'', aggiunge Urso. ''Questo e' uno dei punti delle nostre richieste all'Europa: consentire che ci sia questo cambio, per un'auto piu' sostenibile ecologicamente. Ci vuole pragmatismo, flessibilita', questo chiediamo all'Europa. La sfida e' enorme: rinnovare e decarbonizzare il settore e farlo in maniera ragionevole. L'Italia ha deciso di essere protagonista proponendo un approccio responsabile, realistico, che si discosta dall'ideologia estrema del Green Deal europeo, senza considerare le dinamiche di mercato''. ''Nel nostro Paese auto elettriche rappresentano solo il 5% dell'immatricolazione -aggiunge Urso-. La rete di ricarica pur in crescita necessita di investimenti ancora piu' consistenti. Per questo con responsabilita' come ministro delle Imprese ho lanciato in Europa un forte allarme riguardo alla crisi dell'automotive Crisi determinata dalle follie del Green Deal, dalla sua cultura e dalla sua ideologia''.