(Adnkronos) - E' stato presentato oggi, presso la Sala Matteotti della Camera dei Deputati, il docufilm 'World Without Cows' realizzato dai giornalisti Michelle Michael e Brandon Whitworth. Il documentario esplora l’ipotesi di un mondo senza allevamento e soprattutto gli effetti che un tale stravolgimento avrebbe a livello economico, ambientale e sociale e in sintesi sulla nostra stessa idea di sicurezza alimentare. Al termine della proiezione ne hanno discusso insieme Fabrizio Benzoni, promotore dell’evento e membro della Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati, Caterina Avanza, responsabile agricoltura di Azione e Segretaria generale dell’intergruppo zootecnia sostenibile del Parlamento Europeo, Giuseppe Pulina, Ordinario di Etica e sostenibilità degli allevamenti all’Università di Sassari e Andrea Capitani General Manager di Alltech Italia. Cosa succederebbe davvero se si smettesse di allevare? Parte proprio da questa domanda World Without Cows, il docufilm prodotto dall'organizzazione americana Planet of Plenty, un progetto di Alltech che punta a promuovere un’agricoltura sostenibile e un sistema alimentare equo e rigenerativo, con un occhio di riguardo per gli aspetti ambientali, sociali ed economici. Attraverso una narrazione su scala globale e un rigoroso approccio ai dati, il documentario invita a superare semplificazioni e pregiudizi, portando al centro del dibattito temi chiave come la sicurezza alimentare, l’uso del suolo, le emissioni e la circolarità dei sistemi agricoli. Per realizzarlo, gli autori hanno viaggiato per tre anni in oltre 40 luoghi nel mondo, raccogliendo testimonianze e dati per indagare il ruolo dei bovini per la salute umana, nutrizione, clima, cultura ed economia. La proiezione di World Without Cows è stata l'occasione per fare un punto sul comparto italiano e europeo e mettere in guardia sulla scomparsa di un settore strategico come quello dell’allevamento, centrale per l’intera filiera agroalimentare e per garantire la sicurezza alimentare del nostro Paese. Dai dati presentati durante l’evento, infatti, è emerso che nel 2010 il nostro Paese produceva il 60% del suo fabbisogno di carne bovina e ne importava il 40%, mentre oggi la bilancia commerciale è invertita, e l’Italia riesce a coprire con la sua produzione nazionale soltanto il 40% della domanda interna. Sull'importanza di favorire la conoscenza su questi temi e stimolare un dibattito informato è intervenuto Benzoni: “Ho accolto favorevolmente la richiesta del gruppo Agricoltura di Azione di proiettare il documentario World Without Cows seguito da una discussione con il professor Pulina dell’università di Sassari”. E sulla situazione italiana ha aggiunto: “Gli allevamenti sono calati dagli anni ‘80 a oggi del 76% passando da 500.374 nel 1982 a 121.012 nel 2024. Brescia, città da cui provengo,, è la provincia più zootecnica d’Italia: capire quali sono le conseguenze di una diminuzione drastica dei bovini è fondamentale al fine di elaborare politiche per garantire perennità agli allevatori e sostenibilità economica e ambientale per tutta la filiera”. Anche i numeri europei presentati da Caterina Avanza confermano il trend emerso sullo scenario italiano: nell’UE le aziende agricole sono in forte calo, tra il 2010 e il 2020 ne sono scomparse circa 3 milioni, una perdita del 24,8%, mentre la popolazione bovina è diminuita del 30% passando dai 105 milioni di capi degli anni ‘80 ai 74 milioni di oggi. E sulla polarizzazione del dibattito intorno alla produzione e al consumo di proteine animali Avanza ha affermato: “L’allevamento è un settore spesso vittima di disinformazione perché in pochi sanno come si fa una bistecca. È facile credere a qualsiasi fake news. La proiezione di documentari scientifici come World Without Cows all’interno della Camera e del Parlamento europeo, nonché l’apporto di scienziati e ricercatori, sono fondamentali affinché vengano prese decisioni non ideologiche che garantiscano la perennità di un settore economico così importante e centrale per la nostra alimentazione”. Sulla dimensione globale del fenomeno si è soffermato invece Andrea Capitani, che ha ricordato come “oggi nel mondo 1 miliardo e 300 milioni di persone vivono grazie alle attività di allevamento e secondo dati FAO entro il 2050 il domanda globale di proteine animali aumenterà del 21%. La proiezione di World Without Cows offre un’occasione preziosa per stimolare una riflessione aperta sul ruolo dell’allevamento bovino nel mondo, sulle sfide legate alla nutrizione globale e sull’impatto ambientale dell’allevamento. Si tratta di un invito a collaborare, come individui e come società, per il benessere di tutti, in particolare delle generazioni future". Quanto all'ipotesi di un mondo senza allevamento Pulina ha ricordato come "senza vacche, avremmo meno proteine della carne e del latte, meno biodiversità, meno presidio umano, meno ricchezza, meno lavoro e meno piatti delle tradizioni gastronomiche". "Ma non basta: se pensiamo che il nostro stesso nome, Italiani, deriva dall’antico Vitaliani, allevatori di vitelli, è evidente che senza vacche non saremmo solo un Paese con meno animali, ma con meno identità” ha affermato il professore, che ha anche chiarito il contributo delle attività zootecniche nel mitigare il cambiamento climatico: “L’agricoltura è l'unico settore che emette ed assorbe gas serra nello stesso luogo e allo stesso tempo, per cui quando parliamo di filiere zootecniche occorre fare il bilancio fra quanto emesso e quanto assorbito dall'agroecosistema”. Infine, ha continuato il professore: “Le mandrie governano gli spazi silvopastorali perché tengono aperti prati e radure, riducono le biomasse che, accumulate, alimenterebbero incendi distruttivi, e favoriscono mosaici di biodiversità tra erbai, fioriture e insetti utili. Inoltre, il bovino da grande ruminante è capace di ‘organicare’ l’azoto, trasformando molecole vegetali altrimenti inutilizzabili (o persino problematiche) in proteine nobili, come latte e carne, rendendo un servizio ecosistemico spesso ignorato quando si parla di cicli biogeochimici. Eliminando i bovini perderemmo sia gestione ecosistemica che biodiversità, e paradossalmente finiremmo per importare carne da sistemi con impronte ambientali peggiori”.
(Adnkronos) - Mercoledì 17 settembre, a partire dalle ore 19.30, Piazza di Spagna si trasformerà in una passerella a cielo aperto per la settima edizione di 'Fashion & talents', ormai un appuntamento fisso nella Capitale. L'evento è organizzato da Università eCampus, uno dei principali atenei online in Italia, e Accademia del Lusso, istituto di alta formazione per la moda e il design, con il patrocinio dell’assessorato ai Grandi eventi, sport, turismo e moda di Roma Capitale. In passerella sfileranno le creazioni degli studenti di Fashion Design di Accademia del Lusso e i lavori creativi di giovani stilisti provenienti dall’università Harper College (Illinois, USA), riconosciuta per l’approccio laboratoriale e sperimentale della propria offerta formativa. All’evento parteciperà inoltre l’Associazione dei fashion designer del Distretto di Linping (Hangzhou, Cina), organizzazione sociale fondata da stilisti, imprenditori del settore moda e consulenti di brand. Nel corso della serata, condotta da Eleonora Daniele, Accademia del Lusso assegnerà tre borse di studio agli Istituti superiori del territorio a indirizzo moda – IIS Giorgi-Virginia Woolf, Istituto Paritario Aniene e liceo artistico statale Enzo Rossi – a sostegno del merito e del futuro dei giovani creativi. Sarà anche un'importante occasione per presentare l’Associazione no profit “Modelli si Nasce”, nata dall’iniziativa di genitori di ragazzi autistici con l’obiettivo di offrire loro opportunità professionali concrete nel mondo della moda e della comunicazione. "Siamo felici di collaborare per realizzare una serata così speciale dedicata agli studenti”, spiega l'assessore Alessandro Onorato. “I giovani sono il presente e devono essere messi nelle condizioni di esprimere il proprio talento, per questo li coinvolgiamo nella città mettendo a disposizione le location migliori come Piazza di Spagna. La collaborazione con gli studenti stranieri dell’università Harper College e dell’Associazione dei Fashion Designer del Distretto di Linping a Hangzhou è un momento prezioso per il confronto tra culture, idee e stili differenti”. L’evento avrà come protagonista il Progetto Brand di Accademia del Lusso: un percorso didattico d'eccellenza che ha visto gli studenti reinterpretare l'heritage di tre iconici marchi italiani – Giuliano Fujiwara, No Limits e Romeo Gigli. Un’iniziativa che ha offerto agli studenti un'opportunità unica di esplorare e rivisitare il concetto di Made in Italy. Attraverso il confronto con materiali d'archivio, gli studenti hanno sviluppato progetti creativi che fondono passato e presente attraverso un percorso didattico che si articola in fasi concrete: dalla progettazione e modellistica, all'analisi del branding e allo sviluppo di strategie di marketing e comunicazione, con un focus sulla sostenibilità. "Questo progetto è stato un'opportunità unica per i nostri studenti di confrontarsi con la storia di marchi iconici e di reinterpretarne l'eredità in chiave contemporanea", commenta Stefano Sacchi, docente, coordinatore del Dipartimento di Fashion Brand Management e responsabile del Progetto Brand di Accademia del Lusso. "Il loro lavoro, sviluppato attraverso l'immersione negli archivi di Giuliano Fujiwara, la reinterpretazione dinamica di no limits e l'attualizzazione poetica di Romeo Gigli, dimostra come la passione e la creatività delle nuove generazioni possano dare nuova vita a un patrimonio culturale di inestimabile valore, proiettandolo nel futuro del fashion".
(Adnkronos) - Le rive e i fondali di Desenzano del Garda si sono trasformati in un cantiere di cittadinanza attiva: circa 100 volontari e volontarie hanno raccolto rifiuti abbandonati lungo il litorale, mentre 12 subacquei e 8 apneisti si sono immersi per bonificare i fondali e riportare alla luce i rifiuti sommersi nelle acque del porto cittadino. L'evento segna l’avvio della partnership fra WWF Italia e Lidl Italia su “Adopt Rivers and Lakes”, il progetto di citizen science del WWF Italia che ha come obiettivo la tutela degli ecosistemi di acqua dolce attraverso iniziative organizzate di raccolta dei rifiuti, attività di monitoraggio scientifico e campagne di sensibilizzazione. Con il sostegno di Lidl Italia, l’obiettivo è ripulire, nei mesi di settembre e ottobre 2025, 50 fra tratti di fiumi e laghi, 8 fondali e 2 tratti di costa sul territorio italiano, contribuendo a raccogliere dati utili sull’inquinamento da plastica e altri rifiuti e promuovendo una maggiore consapevolezza sull’importanza degli ecosistemi di acqua dolce. Fiumi e laghi sono vitali per la biodiversità, il clima, l’approvvigionamento idrico e l’economia dei territori, ma sono anche fra gli ecosistemi più degradati e trascurati nel nostro Paese: in Italia, oltre il 57% dei corsi d’acqua si trova in uno stato ecologico non buono, situazione che richiede una diffusa azione di riqualificazione per migliorare lo stato delle acque, mitigare il rischio idrogeologico, aumentarne la resilienza e fermare la perdita di biodiversità. Inquinamento da plastiche e microplastiche, sostanze chimiche e barriere artificiali, insieme ai più ampi effetti del cambiamento climatico, sono fra le principali minacce che rischiano di compromettere l’equilibrio di questi ecosistemi e con esso le funzioni ecologiche che svolgono per i nostri territori. La scelta del Lago di Garda come luogo simbolico per il lancio della partnership risponde a queste considerazioni. Il più grande lago d’Italia, infatti, rappresenta una risorsa fondamentale per le comunità locali, l’agricoltura, il turismo e la biodiversità. Un ecosistema unico che attira appassionati di Natura e turisti da tutto il mondo e che ospita anche un salmonide endemico purtroppo a rischio estinzione, il carpione del Garda (salmo carpio), che, insieme ad altre specie quali alborella, luccio, cavedano, barbo comune, anguilla, tinca, compone un’ittiofauna di estremo pregio che è indispensabile tutelare. Questa straordinaria ricchezza, già segnata dalle grandi trasformazioni avvenute dal dopoguerra in poi (costruzione della diga, canale scolmatore dall’Adige), è oggi sottoposta a nuove e crescenti pressioni ambientali: dalla perdita di habitat naturali, all’aumento della temperatura delle acque e alla diffusione di specie aliene invasive, fino agli impatti dell’inquinamento da plastica e degli scarichi fognari, che andrebbero attenzionati e adeguati soprattutto per assicurare una corretta separazione delle acque nere dalle acque bianche. Tutto ciò rende urgente un impegno condiviso, come quello che, con “Adopt Rivers and Lakes”, WWF Italia e Lidl Italia hanno messo in campo in questa giornata di volontariato attivo a Desenzano del Garda. Al termine dell’evento, sono stati rimossi complessivamente oltre 100kg rifiuti, tra cui circa 60kg di metalli, 20kg di plastica, 2kg di lattine, 3kg di mozziconi di sigarette, 10kg di traccianti fognari, 10kg di vetro e 5kg di attrezzatura da pesca. Ancora, pneumatici e altri materiali ingombranti, come un cestello lavatrice, un trapano e un candelabro. I dati evidenziano la portata del problema, ma anche il contributo concreto che può derivare dalla collaborazione tra cittadini, volontariato organizzato e mondo delle imprese. “Il volontariato è il cuore pulsante del WWF: i nostri volontari e volontarie presidiano i territori ogni giorno e rendono possibili iniziative come quella di oggi. La collaborazione con aziende come Lidl Italia amplifica l’impatto del nostro lavoro, permettendoci di unire le energie della società civile con quelle del mondo produttivo per dare una risposta concreta e capillare all’emergenza ambientale” ha dichiarato Luigi Agresti, Network & Programme Senior Expert di WWF Italia. “Tutte le risorse del nostro Pianeta sono preziose e insostituibili, e ciascuno di noi ne beneficia ogni giorno. Purtroppo, spesso le trattiamo con poco rispetto: un mozzicone di sigaretta lasciato in un prato, una confezione gettata dal finestrino, una bottiglia dimenticata in spiaggia. Sono gesti, talvolta inconsapevoli, che non rendono giustizia alla nostra casa comune, il Pianeta. In Lidl Italia siamo consapevoli della nostra responsabilità e riconosciamo il ruolo centrale che queste risorse rivestono lungo le nostre filiere. Per questo ci impegniamo nella promozione di iniziative virtuose, come la collaborazione con WWF, pensata per generare un impatto concreto e positivo. Ci auguriamo che questo progetto sia solo il primo passo di un percorso fatto di tante piccole, ma significative, vittorie per la tutela del nostro territorio.” Commenta Alessia Bonifazi, Responsabile Corporate Affairs di Lidl Italia. Durante le operazioni di raccolta nei fondali del porto è stata rinvenuta una specie di spugna, probabilmente nuova per il Lago di Garda. Il ritrovamento, che potrebbe portare a 44 il numero delle specie aliene già presenti nel bacino, sarà sottoposto ad analisi genetica dal WWF per confermarne l’identificazione. L’iniziativa di oggi ha visto protagonisti i collaboratori di Lidl e i volontari WWF insieme alla comunità locale e alle associazioni da anni impegnate nel presidio e nella tutela del patrimonio naturalistico e culturale di questo territorio: i subacquei del gruppo Talata Sub Desenzano e Tritone Sub, appartenenti alla Community del WWF SUB, i volontari dell’OA Bergamo-Brescia del WWF Italia, la Lega Navale di Desenzano del Garda e l’Associazione Culturale Valtenesi, con il prezioso supporto della Guardia Costiera. ''Il sostegno di Lidl Italia all’iniziativa “Adopt Rivers and Lakes” in Italia -si sottolinea in una nota- si collega al percorso che il leader europeo della GDO ha intrapreso nel 2024 con il WWF a livello internazionale - nei 31 Paesi in cui l’azienda opera - per intervenire sulla propria catena del valore, al fine di affrontare le sfide ecologiche globali, garantire a un maggior numero di famiglie l’accesso a scelte più sostenibili e promuovere modelli di business rispettosi del Pianeta. Con “Adopt Rivers and Lakes”, Lidl Italia rafforza il proprio impegno coniugando alla dimensione internazionale della partnership con WWF azioni concrete sul territorio nazionale a tutela di ecosistemi fragili. Per maggiori informazioni sulla partnership internazionale consultare il sito: https://corporate.lidl.it/sostenibilita/iniziative-internazionali/wwf''