(Adnkronos) - Oggi, domenica 26 ottobre, l'Argentina torna alle urne per rinnovare metà della Camera dei deputati e un terzo del Senato, in un voto che deciderà non solo il futuro politico di Javier Milei, ma anche l'efficacia della sua alleanza con il presidente americano Donald Trump. Gli Stati Uniti hanno infatti lanciato un inedito salvagente finanziario da 20 miliardi di dollari a sostegno del peso argentino, legando però il proseguimento degli aiuti all'esito delle elezioni. "Se vince un socialista, non ci sarà più alcun aiuto", ha dichiarato Trump, mettendo ulteriore carne al fuoco in vista del voto parlamentare. A quasi due anni dal suo arrivo alla Casa Rosada, il presidente libertario affronta la sfida più dura del suo mandato. La sconfitta subita il 7 settembre nella provincia di Buenos Aires, dove i peronisti di Fuerza Patria hanno battuto il suo partito 'La Libertad Avanza' (Lla) 47% a 34%, ha fatto perdere certezze alla leadership di Milei. Gli scandali legati al crollo della criptovaluta proposta dal presidente, alle accuse di corruzione contro la sorella Karina e al caso di José Luis Espert, ex capolista Lla coinvolto in un'inchiesta per riciclaggio, hanno logorato la sua promessa di "moralizzare la casta". Eppure, sul piano economico, i risultati non mancano. Secondo l'Economist l'inflazione, che superava il 200% all'inizio del 2023, è oggi scesa al 32%; la povertà è diminuita dal 50% al 32% e la crescita prevista per quest'anno - circa il 4,5% - è la più alta dell'America Latina. Ma il consenso non segue la statistica: secondo i sondaggi, la maggioranza degli argentini mette ora al primo posto disoccupazione e corruzione, mentre l'immagine di Milei resta appannata dal malcontento sociale. "Che ne facciamo dei prezzi che scendono se non abbiamo un lavoro?", ha detto un elettore peronista a The Economist. Per il presidente, l'obiettivo minimo è ottenere un "terzo di blocco" in Parlamento - sufficiente a impedire che le sue leggi e suoi veti vengano rovesciati dalla maggioranza peronista. Ma se il suo partito dovesse fermarsi sotto il 30%, gli analisti prevedono turbolenze sui mercati e un possibile ritiro del sostegno statunitense. Anche per questo motivo, Milei ha intensificato i contatti con l'ex presidente Mauricio Macri, leader del partito conservatore Pro, nel tentativo di costruire alleanze per una nuova fase politica. Gli occhi del mondo, e in particolare di Washington, sono puntati su Buenos Aires. Per Trump, Milei è il simbolo di una destra "libertaria" che parla la lingua dei mercati roccaforte contro il "socialismo" latinoamericano. L'esito di domenica dirà se la scommessa del presidente argentino - e del suo potente alleato americano - potrà ancora reggere.
(Adnkronos) - "Il problema generazionale è una delle cosiddette 'tre G' che ci affliggono: generazione, geografia e genere. Abbiamo dei dati estremamente deprimenti che definiscono queste tre G come un limite del nostro sistema perchè la differenza di genere implica per le donne guadagni molto ridotti per qualsiasi tipo di professione esercitata, la questione generazionale mostra come i soggetti under 40 guadagnano molto di meno dei colleghi over 50 in qualsiasi professione, e infine a livello geografico scendendo lo Stivale i guadagni si riducono qualsiasi sia la professione esercitata. E quindi dobbiamo lavorare su questi punti per migliorare la situazione". Lo ha detto Alberto Oliveti, presidente dell'Adepp, intervenuto oggi alla convention nazionale dei consulenti del lavoro a Napoli, in occasione dei 60 anni del consiglio nazionale dei professionisti. Entrando nel dettaglio dei dati "mediamente una professionista guadagna il 40% in meno degli uomini, un professionista o una professionista guadagna circa in media il 40% di un professionista al Nord, e un professionista under 30 un terzo in meno degli over 50", ha concluso.
(Adnkronos) - "Oggi presentiamo il bilancio di sostenibilità per la Città metropolitana di Milano, un momento per noi molto importante perché, essendo Milano assieme a Brescia un territorio di insediamento originario, è fondamentale poter comunicare direttamente alla città il nostro contributo. Quanto emerge dal bilancio di sostenibilità territoriale è la testimonianza dell'impegno che mettiamo nel lavorare per i nostri cittadini, per i Comuni del territorio dell'hinterland e, soprattutto, per continuare ad offrire quei servizi essenziali nelle nostre comunità oggi". Sono le parole del presidente di A2a Roberto Tasca, in occasione della presentazione del nono Bilancio di sostenibilità territoriale di Milano, tenutasi presso la sede di Assolombarda del capoluogo lombardo. Il nostro contributo al territorio si declina in molti modi, "dal lavoro che diamo alle imprese della città metropolitana, agli interventi sugli impianti, dai 21 Comuni serviti dalla raccolta dei rifiuti, con un'estensione molto ampia anche dell'economia circolare - illustra Tasca - fino alla gestione degli impianti per la raccolta e riciclo della plastica e di termovalorizzazione, che consentono alla città di Milano di avere un certo grado di efficienza, che credo sia tangibile sia nel riciclo sia nella raccolta dei rifiuti differenziati". Il territorio di Milano ha visto anche un notevole numero di nuove assunzioni da parte della Life Company: "Oltre 900 persone sono state assunte sul territorio, un’indicazione importante in una fase economica come quella attuale, dove i tassi di crescita del prodotto interno lordo non sono ai massimi storici. Per noi anche questo dato è un’importante testimonianza, perché la ricerca dei talenti è uno dei modi con cui serviamo i valori della life company. Poter inserire 900 persone che iniziano con noi un percorso che speriamo sia lungo è motivo di orgoglio - spiega il presidente di A2a - Noi alimentiamo questo processo di ricambio anche sui territori e cerchiamo sempre di valorizzare i talenti locali. È un modo per provare a trattenerli in Italia e non farli andar via, come fanno altri 50mila loro colleghi ogni anno". A2a ha attuato anche un cambiamento radicale dal punto di vista delle assunzioni, rimuovendo gli stage e promuovendo l’assunzione diretta e immediata: "Nel nostro Paese c'è un problema di mercato del lavoro in questo momento: 50mila giovani laureati che ogni anno scelgono di andare all'estero e salari medi dell'industria ancora a livelli pre covid, quindi 2019, è chiaro che abbiamo un problema. Per quel che riguarda poi i giovani che vengono a vivere nella città metropolitana di Milano, dobbiamo ricordare che hanno dei costi da sostenere, di conseguenza, riteniamo che anche il tema della precarietà vada affrontato seriamente. Noi l’abbiamo affrontato abolendo gli stage - conclude Tasca - dando alle persone un posto di lavoro a tempo indeterminato, speriamo che lo mantengano e quindi che si attivi un processo di crescita all'interno del nostro Gruppo. Diamo loro la possibilità di avere una pianificazione e questo lo abbiamo percepito perché, essendo presenti anche in altri Paesi, vediamo la diversità di situazione: giovani che in Italia sono obbligati a condividere ancora abitazioni, all'estero alla stessa età hanno famiglia e due figli. In tal senso, abbiamo deciso di dare un contributo in questa direzione perché crediamo che sia parte della nostra responsabilità istituzionale e sociale rispetto al Paese".