(Adnkronos) - La Regione Abruzzo presente a Milano, con l’assessore alle Attività produttive Tiziana Magnacca, alla nuova edizione degli Stati generali della Space Economy ospitati al Pirelli Hangar Bicocca. Appuntamento annuale che intende valorizzare la filiera nazionale e il sistema di Regioni e Distretti come motore dell’economia dello spazio. “Aerospazio un settore in grande crescita sia in termini di fatturato e sia in termini di occupazione. L’Abruzzo è stato coprotagonista qui a Milano – ha commentato l’assessore Magnacca – dove ha potuto raccontare della esperienza di coordinamento e di supporto nell’attività del Daab, il neo distretto abruzzese dell’aerospazio avviato nel giugno di quest’anno. Abbiamo recuperato, grazie al sostegno del presidente Marsilio, un ritardo ventennale, e oggi abbiamo finalmente presentato agli Stati generali il nostro Distretto". L’economia dello spazio fa registrare numeri costanti di crescita, così come ha riferito Cristina Leone, presidente del Cnta, con un impegno europeo in termini di risorse di oltre 130 miliardi di euro. “Abbiamo avuto la conferma non solo dei numeri importanti a livello di fatturato e di occupazioni già fatti dalla economia dello spazio, ma soprattutto la certezza della rilevanza di quelli futuri, considerando che questo settore ci consentirà non solo di mettere insieme in Abruzzo – aggiunge l’assessore Magnacca – le aziende high-tech e digitali, ma anche di integrare aziende no-space, cioè aziende che non solo non sono tradizionalmente legate a questo settore ma che addirittura ne sono lontanissime”. “L’aerospazio – aggiunge Magnacca – ha intrigato e deve ancora integrare le tante aziende dell’automotive che operano nella nostra regione con la sua spinta alla forte vocazione all’innovazione tecnologica, consentendo così anche di diversificare i settori tradizionali oggi in stallo anche nell’indotto legato al comparto automobilistico. Non solo. Un rapporto di buon vicinato tra le imprese può favorire per l’economia dello spazio aziende del settore che non vengono ancora del tutto mappate in Abruzzo. Si pensi alle imprese tessili che possono lavorare per lo spazio come ad esempio quelle della moda per un’interazione spazio-no spazio”. Il Daab è importante anche per il ruolo finalizzato a condurre il grande lavoro sulla consapevolezza del valore che “Regione Abruzzo dà all’innovazione per tutto il settore produttivo, perché solo questo è il vero fattore di competitività e di resilienza a disposizione per il futuro delle imprese. Il lavoro congiunto con il Presidente Marsilio sarà certamente quello di far crescere di più questo segmento, insieme alla capacità di capacità di innovare, attraverso la ricerca e sviluppo, la vera chiave di volta di cambiamento per il sistema economico regionale”. L’assessore Magnacca ha evidenziato nel corso dell’assemblea plenaria conclusiva a Milano come “aerospazio per l’Abruzzo sia al centro di un ecosistema importante che coinvolge imprese, ricerca e innovazione e quindi università e centri di ricerca e istituti di formazione, con l’auspicabile apertura verso patti e intese con altre regioni e anche a livello internazionale attraverso la cooperazione. Insomma la nostra idea della strategicità di questo settore nasce dalla capacità di creare trasversalità fra i vari settori produttivi, che coinvolga università, scuole, istituzioni per garantirci crescita ma anche indipendenza tecnologica nel futuro”. Infine l’assessore Magnacca concludendo ha affermato: “Aerospazio è un settore che potrà occupare nuova forza lavoro nella misura in cui si comprenda che ciò abbiamo bisogno è la formazione dei ragazzi e delle ragazze seguendo percorsi di formazione e di specializzazione. Non solo ingegneri, ma anche periti e diplomati in accademy o negli Its, con la necessaria conoscenza dell’inglese e competenze di base della digitalizzazione”.
(Adnkronos) - "In arrivo un inasprimento dei controlli relativi alle agevolazioni previste dalla legge 104 per i lavoratori che assistono un familiare disabile (caregiver familiare)". A dirlo all'Adnkronos/Labitalia l'avvocata Lilla Laperuta, esperta di Diritto del lavoro e contratti pubblici, ricordando che "lo scorso 22 ottobre ha preso ufficialmente il via l'esame parlamentare del disegno di legge di Bilancio 2026. Il testo, dopo aver ricevuto il 'bollino' della Ragioneria Generale dello Stato, è stato presentato al Senato, dando il via a un iter che dovrà concludersi con l’approvazione definitiva da parte di entrambe le Camere entro il 31 dicembre 2025". "Il profilo del caregiver familiare - spiega - è stato riconosciuto e delineato normativamente per la prima volta dalla legge di bilancio 2018 (art.1, L. n. 205 del 2017), che al comma 255 lo definisce come persona che assiste e si prende cura di specifici soggetti, quali: il coniuge o una delle parti dell'unione civile tra persone dello stesso sesso o del convivente di fatto; il familiare o affine entro il secondo grado e anche un familiare entro il terzo grado, nei casi individuati dall'art. 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, (di seguito Legge 104) che, a causa di malattia, infermità o disabilità, anche croniche o degenerative, sia non autosufficiente e in grado di prendersi cura di sé, ovvero gli sia riconosciuto un grado di invalidità in quanto bisognoso di assistenza globale e continua di lunga durata continuativa, definita come handicap grave". "L'handicap - precisa - è grave quando si profila come riduzione dell'autonomia personale, anche correlata all'età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione. La Legge 104/1992 rappresenta un vero e proprio pilastro del welfare nazionale, un punto di riferimento fondamentale per chi si trova a dover assistere un familiare con disabilità. Diverse sono le agevolazioni a favore dei disabili e dei familiari che li assistono riconosciute da questo provvedimento e fra i benefici rientrano i permessi 104: permessi retribuiti, che permettono di astenersi dal lavoro per assistere una persona con disabilità grave". "La normativa - osserva l'avvocata Lilla Laperuta - pone un collegamento di tipo funzionale tra il godimento del permesso e le necessità e i doveri che caratterizzano l’attività di assistenza delle persone disabili in situazione di gravità. Di conseguenza, si concreta un abuso quando manca completamente un nesso causale tra l’assenza dal lavoro e l’assistenza al disabile. Adesso proprio al fine di contrastare l'uso irregolare dei benefici della legge 104 per i dipendenti statali, la futura Legge di Bilancio 2026 potenzia i controlli da parte dell'Inps, interessando anche i medici della sanità militare". "Nella specie - afferma - il referente normativo si rinviene nell’articolo 129 rubricato 'Norme di revisione e di razionalizzazione della spesa'. Si prevede che il datore di lavoro possa richiedere all’Inps di accertare la permanenza dei requisiti sanitari per i quali sono riconosciuti i permessi 104, ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni (comma 8). A sua volta l’Inps potrà avvalersi, per effettuare i predetti accertamenti del supporto del personale di Asl, istituti di ricovero e cura pubblici, aziende ospedaliere universitarie integrate con il Ssn così come dei medici della sanità militare. Bisognerà attendere un successivo decreto del ministero del Lavoro e delle politiche sociali per definire le modalità di attuazione delle nuove modalità di controllo". "Al fine di potenziare - avverte - il sistema dei controlli anche sulla fruizione del beneficio dei congedi straordinari e parentali di cui all’articolo 42 D. lgs 151/2001 nonché di quelli di cui all’articolo 8, comma 4, della legge 22 maggio 2017, numero 8, spettanti ai lavoratori pubblici e privati, le pubbliche amministrazioni sono tenute altresì ad inserire nell’ambito delle denunce mensili le informazioni relative sia all’evento fruito e sia al relativo dante causa, ovvero la persona o bambino cui si è prestata assistenza. E ciò al fine che ci siano 'duplicazioni' da parte di più soggetti nel beneficiare della medesima agevolazione".
(Adnkronos) - FederlegnoArredo conferma il proprio impegno per la transizione sostenibile partecipando, per il terzo anno consecutivo, a Ecomondo, l’evento internazionale di riferimento per la green e circular economy, in programma dal 4 al 7 novembre al Quartiere Fieristico di Rimini. Presente in Hall Sud, stand 107, la Federazione sarà protagonista di un calendario di appuntamenti dedicati ai principali temi ambientali e normativi che interessano il comparto legno-arredo, rinnovando così il proprio servizio a supporto delle imprese della filiera verso modelli produttivi sempre più sostenibili che, pur in linea con le nuove direttive europee, consentano una reale sostenibilità economica e sociale delle misure. Il 2025 rappresenta infatti un anno cruciale per il settore, con l’entrata in vigore di regolamenti come il Ppwr sugli imballaggi, l’Eudr sulla deforestazione di cui non sono ancora ben definiti i contorni e la Responsabilità estesa del produttore (Epr) che vede la Federazione e le aziende dell’arredo impegnate in un progetto concreto che ha voluto anticipare un possibile obbligo di legge. “La presenza a Ecomondo non è solo testimonianza, ma rappresentanza su temi chiave dell’economia circolare, a partire dalla tracciabilità delle materie prime, alla progettazione responsabile”, dichiara Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo. “La sostenibilità - prosegue - è un percorso condiviso che si costruisce insieme alle imprese e alle istituzioni, italiane ed europee con coerenza e visione. È questa la direzione che vogliamo rafforzare a Ecomondo, portando la voce di un settore che pur eccellendo sui temi della sostenibilità è pronta a migliorarsi ancora, in un quadro che sappia però tener conto della reale fattibilità di ogni misura. Un impegno che richiede coerenza, dialogo con l’Europa e la volontà di costruire un sistema industriale competitivo. Essere a Ecomondo rappresenta un’occasione per confrontarci con esperti e istituzioni, e ribadire che la transizione ecologica si costruisce attraverso un’azione di sistema”. Con la partecipazione a Ecomondo 2025, FederlegnoArredo riafferma la propria visione di transizione sostenibile come percorso collettivo, fondato su dialogo, innovazione e responsabilità condivisa. Un impegno che guarda all’Europa, ma nasce in Italia, dal valore delle sue imprese e dalla qualità dei suoi prodotti, ma soprattutto dalla volontà di costruire un’economia circolare realmente competitiva.