(Adnkronos) - L'entità del contributo da banche e assicurazioni ammonterebbe a circa 5 miliardi nella manovra 2026. Lo confermano fonti di maggioranza al termine del vertice che si è svolto in serata a Palazzo Chigi per limare la legge di bilancio. Un contributo che non è da intendersi come tassa sugli extraprofitti, assicurano fonti di Forza Italia. Alla fine, la mediazione è stata raggiunta. Il vertice di maggioranza durato oltre un'ora a palazzo Chigi sarebbe servito a sciogliere gli ultimi nodi sul tavolo, a cominciare dal capitolo banche. I leader del centrodestra, raccontano fonti della maggioranza, avrebbero trovato un'intesa (che sarà presentata al Cdm delle 11 venerdì 17 ottobre) appianando così le tensioni tra Forza Italia e Lega. La quadratura del cerchio, raccontano fonti di maggioranza, sarebbe stata individuata sulla natura dell'intervento sugli istituti di credito e assicurativi. Fonti azzurre rimarcano al termine del vertice che "non ci saranno tasse sugli extraprofitti". Una versione che collima con quanto riferito da fonti leghiste, le quali evidenziano la conferma del "contributo" da parte di banche e assicurazioni, come richiesto da Matteo Salvini.
(Adnkronos) - "Nella Manovra si parla di una media nel triennio di 18 miliardi di investimenti e nei prossimi giorni si dovrebbe arrivare al testo definitivo. Verosimilmente, il 50% degli attuali bonus edilizi sarà prorogato nel 2026 con le stesse modalità, almeno per un anno. Una proroga simile a quella della scorsa finanziaria” ha dichiarato l’onorevole Andrea de Bertoldi, intervenendo sul tema della legge di bilancio nel convegno ‘Sviluppo economico e sostenibilità ambientale: tra cambio di rotta e strategia in evoluzione’, organizzato a Roma dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati (CNGeGL), dalla Cassa Geometri e dalla Fondazione Geometri Italiani. L’esponente di maggioranza, ospite del panel "Stima dell’impatto fiscale dei bonus per ristrutturazioni edilizie” ha sottolineato che “l’economia ha bisogno di stabilità” e ha ricordato le difficoltà legate alla gestione dei bonus edilizi negli anni scorsi: “Quella dei bonus è stata un’idea buona, ma realizzata male e questo governo ha dovuto pagarne le conseguenze” e ha spiegato che l’esecutivo ha lavorato per “chiudere le ferite lasciate dal Superbonus al 110% che hanno fatto piangere sangue”.
(Adnkronos) - "Sono fiducioso che ci sia una reale e consistente inversione di tendenza o quantomeno un incremento di attenzione da parte dei nostri governanti sul tema dei rischi naturali, ambientali ed antropici ed in particolare sul cosiddetto dissesto idrogeologico". Così Domenico Calcaterra, responsabile scientifico Fondazione Return (collegamento), intervenendo all’appuntamento Adnkronos Q&A, 'Sostenibilità al bivio', questa mattina al Palazzo dell’Informazione a Roma. "La nostra fondazione è un ecosistema che da tre anni si occupa in maniera continuativa, nell'ambito delle misure finanziate dal Pnrr, di rischi - spiega - Partiamo dalla trattazione delle singole tipologie di pericolosità, gli esempi sono quelli classici per il nostro paese che purtroppo risente degli effetti della quasi totalità delle pericolosità naturali ed antropiche, pensiamo a frane, alluvioni, terremoti, eruzioni, il degrado ambientale nelle sue varie forme, ad esempio l'inquinamento, per creare dei modelli, tenendo ben presente quanto sta accadendo sotto i nostri occhi e quello che potrebbe nei prossimi anni e nei prossimi decenni accadere in termini di cambiamento climatico". "Il nostro obiettivo è quello di fornire al Paese degli strumenti che, aggiornati allo stato dell'arte, possano servire a migliorare la gestione dei rischi intervenendo con delle soluzioni più adeguate, più efficaci", conclude.