(Adnkronos) - Barilla sarà al fianco di Medici senza frontiere per la raccolta fondi 'Biscotti senza frontiere'. Venti regioni, 92 città, più di 150 piazze italiane e 60mila tubi di biscotti Grancereale da 250 grammi e 230 grammi donati da Barilla verranno distribuiti da 2mila volontari dell’associazione il 18 e il 19 ottobre. L’intero ricavato sarà devoluto per sostenere il Fondo Emergenze e i progetti umanitari di Medici senza frontiere. Protagoniste dell’operazione - riporta una nota - saranno le biscottiere di latta Msf in edizione limitata che contengono una confezione di Grancereale. A fronte di una donazione minima di 15 euro, sarà possibile ricevere questo oggetto speciale, disponibile in 3 colori, ognuno abbinato ad un gusto di biscotti Grancereale all’interno (classico, cioccolato e frutta). La latta con i 'biscotti solidali' raffigura l’arrivo di aiuti umanitari via aerea e via terra in un campo tenda e sarà disponibile anche online sulla 'Bottega solidale' di Medici senza frontiere per poterla ricevere direttamente a casa o per fare una dolce sorpresa a distanza che unisce all’originalità e al gusto anche un significato più profondo. "Da sempre Grancereale promuove la gioia e l’emozione della natura. Con questo dono a Msf, la qualità e il gusto dei biscotti Grancereale si arricchisce del valore della solidarietà: ogni donazione degli aderenti all’iniziativa sostiene i progetti dell’organizzazione e porta cure a chi ne ha più bisogno" ha dichiarato Andrea Capano, Brand Manager Grancereale. Da 50 anni Msf interviene in tutte le emergenze umanitarie con rapidità ed efficacia operando in contesti molto diversi: luoghi segnati da guerre, epidemie, catastrofi naturali, ma anche aree dove si verificano crisi malnutrizionali acute oppure dove l’accesso alle cure è assente o limitato. Con oltre 70 Paesi d’intervento, 65mila operatori sul campo e 12 milioni di visite mediche all’anno - conclude la nota - Msf si occupa di numerose attività mediche quali gestione di ospedali, cliniche e centri nutrizionali, chirurgia di guerra e routinaria, lotta alle epidemie e supporto psicologico per le vittime di traumi e guerre. Per trovare l’elenco delle piazze: https://biscottisenzafrontiere.it/
(Adnkronos) - “La conferma del bonus mobili anche per il prossimo anno, come riportato da alcuni organi di informazione, rappresenterebbe per la filiera legno-arredo una notizia molto positiva che dimostrerebbe l'attenzione concreta del Governo a un settore che esporta oltre il 50% dei propri prodotti di arredo e che, alla luce delle tensioni geopolitiche e dei dazi commerciali Usa, sta riscontrando rallentamenti e raffreddamenti in alcuni mercati strategici. Motivo per cui confermare misure come il bonus mobili e interventi edilizi (ecobonus e bonus casa) significherebbe dare ossigeno al mercato interno, stimolando la domanda e dando fiducia ai consumatori". Lo dichiara Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo. Secondo Feltrin, "il bonus mobili si è dimostrato negli anni uno strumento efficace in questa direzione, capace di accompagnare le famiglie nelle scelte di rinnovamento degli arredi e di contribuire alle performance delle imprese di una filiera che rappresenta circa il 4,3% del Pil nazionale". "Il nostro auspicio è che, sempre nel rispetto dei vincoli di bilancio, le anticipazioni di stampa trovino conferma nei documenti ufficiali indispensabili per comprenderne tutti i dettagli della misura e che il Governo individui ulteriori strategie volte a sostenere un settore bandiera del Made in Italy nel mondo che ha fra i suoi punti di forza, una produzione e una forza lavoro rigorosamente nazionali", conclude.
(Adnkronos) - “Si sta concludendo il piano Transizione 5.0 finanziato con le risorse del Pnrr attraverso il capitolo Repower Eu che siamo riusciti a strappare in aggiunta a quelli originari previsti”, Transizione 5.0 che “ha ottenuto già prenotazioni per 2,5 miliardi e a fine anno supererà verosimilmente la soglia dei 3 miliardi di euro in 15 mesi di attivazione dello strumento, un obiettivo significativo”. Lo dichiara il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso in un video messaggio inviato in occasione dell’evento Adnkronos Q&A ‘Sostenibilità al bivio’. “L’Italia guida il processo di riforme in Europa e ora, insieme a Francia e Germania, stiamo cercando di dare un indirizzo anche sull’Industrial Accelerator Act che deve diventare il pilastro di una politica industriale europea a tutela delle imprese energivore, spina dorsale della nostra manifattura e della sovranità europea minacciata alle fondamenta. Chiediamo alla Commissione di agire subito con misure concrete: energia a costi competitivi, mobilitazione di capitali privati per investimenti verdi, regole comuni e difesa da pratiche sleali, misure di salvaguardia alla frontiera”. La transizione energetica è “una delle sfide più rilevanti per il nostro Paese e per l’Europa, una sfida difficile anche perché ingabbiata dalla logica ideologica del green deal che ha tarpato le ali alle imprese europee. Fin dal nostro insediamento -continua Urso - abbiamo deciso di assumere un ruolo da protagonisti in questo processo proponendo in Europa un approccio equilibrato, responsabile e realistico per renderlo sostenibile, un approccio che si discosta completamente dall’ideologia del green deal orientata in via esclusiva all’elettrificazione, cioè a una tecnologia che è dominio di altri, della Cina, e su cui noi siamo sensibilmente indietro. Abbiamo già ottenuto risultati concreti salvaguardando comparti chiave come l’automotive e riportando l’Italia al centro delle scelte europee su dossier strategici”. “La questione centrale dell’auto ci fa capire che non basta fare i compiti a casa, è necessario assolutamente cambiare le regole europee, come finalmente anche la Germania vuole fare, con noi”. Lo dichiara il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso in un video messaggio inviato in occasione dell’evento Adnkronos Q&A ‘Sostenibilità al bivio’. “L’Italia – continua Urso - ha guidato una solida alleanza europea della filiera presentando un anno fa alla commissione un documento di indirizzo strategico, il non paper, che ha portato l’Unione Europea a rivedere il regolamento sulle emissioni di CO2. Oggi siamo finalmente nel merito delle riforme che occorre realizzare e si sta aprendo la strada a soluzioni più rispondenti alle esigenze del lavoro, dei cittadini e delle imprese europee, che introducono il principio fondamentale della neutralità tecnologia affinché la limitazione dei veicoli possa essere fatta, libera da pregiudizi ideologici, con tutte le tecnologie a disposizione”. “Questi temi sono al centro sia del documento congiunto che abbiamo inviato insieme al ministero dell’Economia tedesco alla Commissione europea, sia dei documenti delle imprese europee che hanno condiviso le nostre posizioni e premono sull’Europa affinché agisca subito. Non c’è più tempo da perdere”, conclude Urso.