(Adnkronos) - Diventa definitivo l’ergastolo per Giovanni Padovani, l’ex calciatore e modello accusato dell’omicidio dell’ex fidanzata 56enne Alessandra Matteuzzi, uccisa a pugni, calci, martellate e colpi di panchina il 23 agosto 2022 sotto casa, a Bologna. I giudici della prima sezione penale della Cassazione hanno rigettato il ricorso della difesa contro la sentenza dello scorso novembre con cui la Corte d’Assise d’Appello di Bologna aveva confermato l’ergastolo inflitto in primo grado al 28enne. A Padovani erano contestate anche le aggravanti dello stalking, del vincolo del legame affettivo, dei motivi abietti e della premeditazione. “È giusto che lui paghi. Ci tenevo tantissimo, è la pena massima che si può dare. Lui ha distrutto la vita di mia sorella ancora prima di ucciderla, ha distrutto tutti noi", ha detto la sorella di Alessandra Matteuzzi, Stefania. "Mia sorella la giustizia l’ha avuta, io il dolore me lo porterò dietro tutta la vita", ha aggiunto. Soddisfatti i legali di parte civile della famiglia. "Un ergastolo non rende mai contenti nessuno, questa sentenza mette però fine alla vicenda processuale, e sancisce ancora una volta la gravità di quello che è successo. Non ci sono scuse per chi commette questi reati", hanno affermato gli avvocati Chiara Rinaldi e Antonio Petroncini uscendo dalla Cassazione.
(Adnkronos) - Le relazioni non solo come strumenti di produttività ma come leve di benessere. Radici vive che ci tengono in relazione con ciò che siamo: corpo, mente e spirito. È nella relazione che si attiva la fiducia, che si costruisce il futuro, che si riconosce la bellezza dell’essere umano. Le buone relazioni permettono di sviluppare nuove idee, di creare business, di ridurre le possibilità di ammalarsi, di migliorare il nostro stato psicofisico, di costruire legami sociali per un ben vivere. Ecco perché la Fondazione Relazionésimo Ets lancia oggi la proposta di istituire lo '#HumanRelationshipDay', una giornata da celebrare ogni 17 settembre. E, proprio in questa direzione, ai nastri di partenza c’è la seconda edizione di 'RelazionExpo' (relazionexpo.com) la prima fiera delle relazioni, che si terrà dal 23 al 26 ottobre a Verona. Cinque i tavoli tematici (abitare, cibo, lifestyle, innovazione e sostenibilità) intorno ai quali aziende, accademici ed esperti discuteranno e stimoleranno il mondo dell’imprenditoria per una 'nuova era delle relazioni' in dialogo con il pubblico in un contesto che unisce economia, arte e bellezza. “È dalla relazione che nasce l’orizzonte del possibile” suggerisce lo psicologo Ugo Morelli, componente del comitato scientifico della Fondazione. L’intento di questa giornata è quello di sensibilizzare sull’impatto positivo delle 'good connections' contribuendo concretamente al benessere e alla qualità della vita di tutti. L’importanza di vivere buone relazioni umane si riflette in ogni ambito della nostra vita, non solo in quello privato o lavorativo. Relazioni sane, ambienti inclusivi e il confronto con persone affidabili e collaborative contribuiscono al benessere psicofisico di ogni individuo, favorendo migliori risultati e maggiore produttività in qualsiasi contesto. Alla base di ogni rapporto positivo, sia esso familiare, amicale, sociale o professionale, c’è una parola fondamentale: il rispetto reciproco tra le persone coinvolte. L’Harvard study of adult development, uno dei più autorevoli istituti di ricerca nel campo, monitora la vita degli individui già dal 1938. Su questo fronte le costanti ricerche dimostrano che le persone con relazioni strette e stabili tendono a sperimentare livelli di stress più bassi, hanno una migliore salute fisica e mentale e possono avere una speranza di vita più lunga. E il primo dei settori sui quali si sono applicate queste teorie è proprio quello del mondo del lavoro e del business. Le ricerche, infatti, come dimostrato anche sull’Harvard Business Review, evidenziano che i capi e manager che danno priorità alle relazioni con i propri dipendenti e guidano con maggiore positività e gentilezza ottengono risultati migliori, promuovendo un maggiore benessere per i collaboratori. Quindi è fondamentale coltivare relazioni positive anche per “promuovere la felicità” sul posto di lavoro e in ogni altro luogo di socialità. “Abbiamo bisogno di tornare a guardarci negli occhi, di riconoscerci come esseri umani complessi fatti di un corpo, una mente e uno spirito, restituendo dignità alla nostra interezza. Dobbiamo smettere di vivere a compartimenti stagni e iniziare a relazionarci con noi stessi e con gli altri in modo autentico, profondo e generativo. Da questa consapevolezza nasce ogni vera trasformazione: le relazioni non sono un accessorio della vita, sono il suo fondamento. Con #HumanRelationshipDay celebriamo ciò che ci rende vivi, ciò che ci cura, ciò che ci permette di costruire un futuro che abbia senso", spiegano Ombretta Zulian e Ketty Panni fondatrici di Relazionésimo. "Da sempre, il nostro impegno ha un unico filo conduttore: prendersi cura delle relazioni, dando vita a progetti concreti e innovativi che migliorino la qualità della vita educativa, sociale, lavorativa ed emotiva di chi ci sta accanto. È questa la nostra visione, il nostro modo di cambiare il mondo: partire dalle persone, e dalle storie che intrecciano”, spiegano ancora. Come evidenziato anche dal Work Institute, le aziende che mantengono buone relazioni con i dipendenti hanno più possibilità di trattenere i talenti, mitigando efficacemente gli elevati costi di reclutamento e inserimento di nuovi dipendenti. Quando i dipendenti si sentono apprezzati e rispettati è più probabile che si sentano maggiormente coinvolti, il che si traduce in un aumento della produttività e dell’innovazione. Questo produce anche un ambiente di lavoro più positivo e stimolante aumentando le possibilità di risultati e performance decisamente migliori. Ma c’è di più. Secondo una nuova ricerca, le interazioni con amici, colleghi, conoscenti e familiari possono aiutarci a rimanere in salute perché rafforzano il nostro sistema immunitario e riducono il rischio di malattie cardiache, diabete di tipo 2 e ictus. Ecco infine i 12 suggerimenti di Fondazione Relazionésimo Ets per coltivare relazioni autentiche nella vita privata e professionale per vivere in relazione con sé, con gli altri e con il mondo. Ascoltare profondamente. Non solo le parole, ma i silenzi. Non solo gli altri, ma anche sé stessi. L’ascolto è il primo gesto d’amore. Accogliere la fragilità. Non come debolezza, ma come porta d’accesso alla verità. È lì che nasce la forza autentica. Coltivare la presenza. Essere dove si è. Con il corpo, con la mente, con lo spirito. Senza fuggire, senza distrarsi. Riconoscere il valore dell’altro. Ogni incontro è un’occasione per vedere l’unicità dell’altro e specchiarsi nella sua umanità. Agire con gentilezza. Non come gesto formale, ma come scelta radicale. La gentilezza trasforma gli ambienti, le relazioni, i destini. Onorare il tempo. Non correre. Non rincorrere. Ma abitare il tempo con rispetto, con ritmo, con senso. Prendersi cura del corpo. Non per estetica, ma per gratitudine. Il corpo è il tempio che ci permette di vivere, amare, creare. Nutrire la mente. Con pensieri puliti, con domande vere, con conoscenza che non divide ma unisce. Coltivare lo spirito. Non come dogma, ma come spazio sacro. Dove si abita il mistero, il senso, la connessione profonda. Vivere il lavoro come vocazione. Non solo come mestiere, ma come espressione di sé. Dove ciò che si fa è in armonia con ciò che si è. Generare bellezza. In ogni gesto, in ogni parola, in ogni relazione. La bellezza è il linguaggio dell’anima. Camminare insieme, perché nessuno si salva da solo. E la vera evoluzione è collettiva, relazionale, condivisa.
(Adnkronos) - Al via la nuova iniziativa di mobilità elettrica condivisa targata Luiss Green Mobility: il primo progetto pilota europeo in ambito universitario di fornitura di servizi di E-mobility e servizi smart correlati, a dieci anni dal suo avvio, si rinnova, grazie alla collaborazione strategica con Acea e Renault Italia. Oggi, infatti, è stata inaugurata la nuova flotta composta da 12 Renault 5 destinata al Car Sharing elettrico, a disposizione di studenti, docenti e staff per agevolare la mobilità tra i Campus e per il tempo libero. Renault 5 è stata scelta per questo servizio di E-mobility per il suo design moderno, le personalizzazioni, la connettività e la sicurezza. Ai giovani di oggi, nativi digitali, la piccola elettrica di Casa Renault mette, infatti, a disposizione, tramite Google Play, numerose app che consentono di ascoltare musica, tenersi aggiornati su sport e attualità, divertirsi o guardare film durante la sosta o la ricarica. Su strada, la piccola compatta elettrica si distingue per un’esperienza di guida innovativa, un’autonomia fino a 410 km secondo il ciclo Wltp e un livello di sicurezza ai vertici della categoria, garantito da 26 dispositivi di assistenza alla guida. La gestione dei servizi digitali e la ricarica saranno disponibili 24 ore su 24, direttamente tramite l’App Luiss, grazie all’integrazione con la piattaforma Ict basata sulla tecnologia Bomts (Banking Operations Maintenance Telematics and Security) sviluppata da a.Quantum - Gruppo Acea. Per il 'taglio del nastro', nel Campus Luiss di viale Romania, erano presenti i vertici dell’Università e delle aziende partner del progetto. "Le università hanno un ruolo centrale nella transizione verso una società più sostenibile - ha dichiarato Rita Carisano, direttore generale della Luiss - La nostra missione non è solo formare giovani pronti ad affrontare il mondo del lavoro, ma anche prepararli a diventare cittadini consapevoli delle sfide che li attendono. In questa visione si inseriscono iniziative come il progetto Green Mobility, che rendono i nostri campus un modello di sostenibilità per studentesse e studenti, ispirandoli a ridurre l’impatto ambientale in ogni aspetto della propria vita. Un forte impegno riconosciuto anche a livello internazionale, come dimostra la classifica Ui GreenMetric, che ogni anno premia gli atenei più sostenibili al mondo. Dal suo ingresso nel 2018 ad oggi, la Luiss ha scalato più di 200 posizioni, raggiungendo il 2° posto in Italia e il 13° globale a conferma della costante attenzione alle buone pratiche ambientali e, in particolare, alla mobilità green”. "Siamo entusiasti che Renault 5 E-tech Electric diventi il cuore pulsante di questo progetto di mobilità sostenibile promosso dalla Luiss. R5 è molto più di un’auto: è un’icona che si reinventa, capace di unire emozione, tecnologia e responsabilità ambientale. Con il suo design immediatamente riconoscibile, l’anima pop e lo spirito innovativo, parla la stessa lingua delle nuove generazioni, attente all’ambiente ma desiderose di libertà e connessione. Crediamo che R5 E-tech Electric sappia offrire un’esperienza unica e stimolante, rispondendo con concretezza e passione alle grandi sfide della mobilità di oggi e di domani", ha affermato Sébastien Guigues, Ceo Renault Italia. “Nell’ultimo biennio - ha sottolineato Fabrizio Palermo, amministratore delegato Acea - con l’attuazione del Piano Industriale, Acea ha consolidato il suo ruolo di operatore infrastrutturale, di leader del settore idrico e di main player dei settori energetico e ambientale. La grande expertise del nostro Gruppo ci qualifica in modo trasversale come punto di riferimento a livello nazionale nella progettazione, realizzazione e gestione di sistemi infrastrutturali. Tutto ciò è possibile grazie a una rinnovata attenzione strategica all’innovazione tecnologica che caratterizza e contraddistingue anche il progetto Luiss Green Mobility”. “Aver supportato Luiss nella progettazione e nel lancio di un progetto così importante ha consentito ad a.Quantum di rendere tangibile una mission sfidante. Il nostro obiettivo, infatti, è quello di progettare e realizzare sistemi infrastrutturali sicuri e resilienti - ha aggiunto Enrico Resmini, amministratore delegato di a.Quantum - a.Quantum nasce con l’intento di valorizzare le competenze del Gruppo Acea e di metterle a disposizione dell’industria e del Paese, attraverso un approccio integrato che pone al centro le esigenze dei clienti per sviluppare soluzioni customizzate”. Accanto al Car Sharing elettrico, l’Università offre già un servizio di shuttle con navette elettriche e a gas, che collega gratuitamente le sedi di via Parenzo e viale Romania, e infrastrutture di ricarica per i veicoli elettrici all’interno dei Campus con il 100% dell’energia elettrica utilizzata proveniente da fonti rinnovabili. Non solo. Quest’anno, il progetto Green Mobility si arricchisce di due ulteriori iniziative grazie alla partnership con Acea: uno studio per l’ottimizzazione dei consumi energetici e l’avvio della flessibilità energetica nelle sedi dell’Ateneo, che rafforza il suo posizionamento come laboratorio di innovazione sostenibile.