(Adnkronos) - Tre anni di riforme, investimenti e nuovi progetti che hanno rafforzato la trasparenza, l’efficienza e l’inclusione nel sistema sportivo e nelle politiche giovanili nazionale. Questo quanto tratteggiato oggi al Campo dei miracoli a Corviale, da parte del Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi nel tracciare un bilancio degli oltre 1108 giorni di Governo, alla presenza dei vertici di Sport e Salute S.p.A. e dell’Istituto per il Credito Sportivo rappresentati nell'occasione dai presidenti Marco Mezzaroma e Beniamino Quintieri, oltre all'ad di Sport e Salute Diego Nepi Molineris, dell’Agenzia Italiana per la Gioventù, e i Capi dipartimento per lo sport e per le politiche giovanili e il Servizio Civile Universale e la coordinatrice della struttura di missione per gli anniversari di interesse nazionale. "Abbiamo ancora molte cose da fare per lo sport dal basso, per lo sport sociale, lo sport nelle scuole, lo sport nelle periferie, nei luoghi del disagio, ma lo sport è anche quello dei grandi avvenimenti, a partire da Milano-Cortina, dai Giochi del Mediterraneo, quindi grandi opportunità sulle quali abbiamo investito e per le quali ci aspettiamo riscontri per i prossimi anni, in termini di promozione e anche miglioramento delle infrastrutture", ha spiegato Abodi. Ma le cifre evidenziano il lavoro svolto in questi tre anni e presentate nel report presentato oggi a Roma. Per il comparto sportivo sono stati stanziati nel triennio 2,6 miliardi di euro, dei quali 1,6 miliardi solo per l’impiantistica sportiva. Questo periodo si è distinto per l’apertura di cantieri in tutte le Regioni italiane: palestre riqualificate, impianti più accessibili e sostenibili, strutture rinnovate per accogliere scuole, famiglie e associazioni. Senza dimenticare le isole minori per le quali sono stati assegnati oltre 12 milioni per il recupero delle aree urbane e la promozione dell’inclusione sociale attraverso la realizzazione di nuove palestre pubbliche al chiuso. Inoltre ci sono 287 milioni per le periferie, 180 milioni per la rigenerazione urbana di aree di condivisione sociale per otto nuove 'Caivano' e 878 milioni per i grandi eventi sportivi, di cui 400 per i Giochi di Milano-Cortina, 10 per i Giochi Olimpici Giovanili del 2028, 55 per l’America’s Cup a Napoli e 325 per i Giochi del Mediterraneo e 40 per i Giochi della Gioventù). "Abbiamo rafforzato la catena del valore e le somme stanno crescendo, sono somme mai viste prima nella storia del Paese. Siamo oltre i due terzi del percorso e siamo convinti che potremmo lasciare una condizione migliore di quella trovata -ha sottolineato Abodi-. Questi tre anni sono stati investiti per cercare di trovare una sintonia che oggettivamente mancava, per ragioni diverse. Non c'è un ministro che non abbia dei contributi da dare per questi grandi avvenimenti. Credo non ci sia mai stato un Governo che avesse la capacità di mettere in relazione i temi". Tra i tanti temi c'è anche quello relativo al tema stadi, con particolare riferimento agli Europei di calcio del 2032 e a tal proposito, il ministro ha spiegato che è in arrivo una misura "per ulteriori 100 milioni che contribuirà al fondo equity stadi e che consentirà di viaggiare in parallelo rispetto all'attività del commissario Sessa per la riqualificazione o realizzazione degli stadi finalizzati a Euro 2032, circa undici/dodici progetti". Abodi ha anche annunciato l'arrivo di un piano triennale di Fondo, Sviluppo e Coesione con 220 milioni, di cui i primi 50 riservati agli oratori, mentre gli altri andranno principalmente a incrementare il fondo per sport e periferia.
(Adnkronos) - "Siamo orgogliosi che l’Inail abbia scelto il porto di Ancona per avviare Si.in.pre.sa., un’iniziativa che valorizza la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro". E' quanto ha dichiarato Tiziano Consoli, assessore al Lavoro della Regione Marche. L’assessore ha ricordato che "per due anni, con 100 giornate di attività, la campagna offrirà momenti di sensibilizzazione, assistenza e formazione in tutta Italia". "Abbiamo una normativa molto stringente sulla sicurezza nei cantieri e nelle attività industriali", ha sottolineato. "Il rispetto delle regole è fondamentale per garantire non solo tutela dei lavoratori, ma anche maggiore efficienza e produttività. La Regione – ha aggiunto – sta lavorando a un piano pluriennale del lavoro che includerà azioni specifiche per incentivare la prevenzione e supportare le imprese in questa direzione", ha concluso.
(Adnkronos) - L’olio minerale usato da rifiuto pericoloso a risorsa preziosa. L’esempio virtuoso di economia circolare arriva da Bottari Srl, azienda veronese del gruppo Itelyum che si occupa della raccolta, trattamento e rigenerazione degli oli esausti e delle emulsioni industriali, da oltre quarant’anni raccoglitrice del Conou (Consorzio Nazionale degli Oli Minerali Usati); scelta come protagonista della 34° tappa in Veneto della campagna nazionale di Legambiente 'I cantieri della transizione ecologica' che racconta progetti, innovazioni e iniziative che promuovono la sostenibilità ambientale in Italia. Nel 2024, Bottari Srl ha raccolto circa 7mila tonnellate di oli usati, collocandosi tra le prima aziende della filiera di raccolta consortile del Conou. A questa attività si affianca il trattamento di emulsioni oleose, sia raccolte direttamente sia conferite da altri operatori: da 34mila tonnellate di emulsioni, ha recuperato 9mila tonnellate di olio rigenerabile, evitando l’avvio a combustione e reimmettendo la materia nel ciclo produttivo. In totale, Bottari Srl contribuisce ogni anno con circa 12mila tonnellate di olio rigenerabile alla filiera nazionale Conou, rafforzando un record nazionale: infatti, secondo l’ultimo Rapporto di Sostenibilità del Conou, nel 2024 in Italia sono state raccolte 188mila tonnellate di olio minerale usato, pari al 100% del potenzialmente raccoglibile, con oltre il 98% avviato a rigenerazione. Tra le caratteristiche distintive dell’impianto Bottari S.r.l c’è l’utilizzo di una tecnologia avanzata e a basso impatto ambientale: dopo la decantazione, la miscela viene inviata a uno scambiatore di calore (evitando di riscaldare l’intero serbatoio) e poi trattata nel Tricanter, dove olio, acqua e fanghi vengono separati per via centrifuga. In aggiunta il trasporto sostenibile: nel 2024 l'azienda ha convertito la propria flotta di 14 mezzi Euro 6 all’uso dell’Hvo (Hydrotreated Vegetable Oil), un biocarburante avanzato che ha permesso l’abbattimento delle emissioni in atmosfera. Inoltre, situata su una superficie di appena 3.300 m2, l’azienda gestisce un traffico intenso di rifiuti grazie all’utilizzo di serbatoi ad alta rotazione (6 da 220 m3, 1 da 2.500 m3, 4 da 10 m3), movimentando ogni anno decine di migliaia di tonnellate, con tempi di conferimento e scarico rapidi. Dispone di un laboratorio interno ad alta tecnologia - dotato di Xrf, gascromatografi e fotometro - che controlla i carichi in entrata e in uscita, garantendo conformità, tracciabilità e qualità. Guardando avanti, Bottari Srl è pronta a investire anche nel recupero delle acque reflue. Questa mattina l’azienda veronese ha ospitato una visita all’impianto a cui è seguita una conferenza stampa. “L’Italia fa scuola all'Europa nella gestione circolare degli oli minerali usati, derivanti dal ciclo di vita dei lubrificanti, grazie ad esperienze virtuose come questa - dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente - La raccolta non è solo il primo anello della catena circolare ma è la condizione essenziale affinché esista circolarità: senza una raccolta efficiente, tempestiva e di qualità, non ci può essere rigenerazione, né riciclo. Il Belpaese ha imparato questa lezione ed è fondamentale che continui su questa strada, affermando con orgoglio la sua leadership in questo campo dell’economia circolare, per tutelare l’ambiente e la salute della cittadinanza, ma anche ridurre la dipendenza energetica dall’estero, abbattendo importazioni e costi, nel nome della transizione ecologica”. "Il Conou - spiega Riccardo Piunti, presidente del Conou - è noto come eccellenza in Europa perché raccoglie il 100% dell’olio usato e lo rigenera al 98%. Il lavoro svolto dalla Bottari è parte di rilievo in questi risultati: recuperare l’ultima goccia significa saper trattare le miscele acqua olio che provengono dalle fabbriche e gestire adeguatamente gli oli recuperati, di qualità inferiore, per portare anche loro a rigenerazione. Questo è quello che la nostra filiera ha imparato a fare e che ci consente di dire che raccogliamo tutto, a differenza da quanto accade nel resto d'Europa”.