(Adnkronos) - Si indaga per capire se ci siano altre vittime risalenti agli anni passati nel caso riguardante il proprietario di un immobile dell'Aquila accusato di aver messo microtelecamere negli appartamenti del suo palazzo dati in affitto. La storia, già riportata oggi dal 'Messaggero', è partita, a quanto ricostruisce la questura del capoluogo abruzzese, dalla denuncia di una ragazza, particolarmente scossa dopo aver trovato una micro telecamera, con trasmettitore wireless, nascosta nello specchio del bagno dell’abitazione dove vive in affitto, in un condominio della periferia ovest del capoluogo. Dopo un’attenta valutazione dei fatti raccontati dalla ragazza e avviate le indagini, è scattata la perquisizione, anche informatica, a carico del proprietario di casa, eseguita lunedì scorso. A quanto fanno sapere gli investigatori le operazioni di perquisizione hanno consentito "di cristallizzare schiaccianti elementi probatori a carico di quest’ultimo, che è risultato proprietario, oltre dell’appartamento ove alloggiava la giovane, di tutti gli altri appartamenti ubicati nello stesso condominio". Sul cellulare dell’uomo è stata trovata un’applicazione che gli permetteva di gestire e visualizzare le telecamere installate nel bagno della ragazza e di numerose altre telecamere, installate negli altri appartamenti. Le perquisizioni sono state estese in tutte le abitazioni dello stabile, dove, a conferma delle ipotesi investigative, sono state individuate decine di micro telecamere celate nei rispettivi bagni. Altre telecamere, ancora negli imballaggi e pronte per essere installate, sono state rinvenute nell’autovettura, nell’abitazione e nel garage in uso allo stesso uomo, insieme a ottantamila euro in contanti, presumibilmente proventi di attività illecite. L’uomo, un aquilano di 56 anni, è stato denunciato per interferenza illecita nella vita privata, anche se non si esclude che le prossime risultanze investigative possano aggravarne la posizione.
(Adnkronos) - “Il sud sta dando concreti segnali di ripresa. Con l’aumento di investimenti, export, innovazione e occupazione, oggi il Mezzogiorno traina l’economia nazionale”. Lo ha affermato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega al Sud, Luigi Sbarra, intervenuto questa mattina all’assemblea nazionale di Federmanager, rivendicando le azioni del governo: “il potenziamento delle infrastrutture strategiche, Agenda Sud, il programma Ricerca Sud e la Zes Unica, fulcro di una politica industriale efficace e concreta, con incentivi agli investimenti, semplificazioni e una visione triennale di stabilità”. E rivolgendosi ai manager presenti in sala ha detto: “Il successo del Mezzogiorno passa anche da quel capitale umano e professionale che trasforma la visione in risultati concreti”. "Il Sud presenta dinamiche economiche molto interessanti. Negli ultimi tre anni il Mezzogiorno cresce più del resto del Paese, ripartono gli investimenti, aumenta il Prodotto interno lordo, cresce l'occupazione soprattutto nella componente a tempo indeterminato. Non si tratta di un miracolo, ma questo secondo noi è il frutto di scelte e di politiche pubbliche efficaci, mirate, reali, che il governo di Giorgia Meloni ha messo in campo a favore del Mezzogiorno". Ha continuato poi conversando con Adnkronos/Labitalia a margine dell'assemblea. "E tutto ciò dimostra che in presenza di investimenti mirati, efficaci, con una visione, il Sud è pronto a ripartire. Oggi rappresenta il vero motore della crescita economica dell'intera comunità nazionale". Riguardo alla manovra ha sottolineato: "E' una manovra molto seria che coniuga il controllo, la sostenibilità dei conti pubblici con misure significative, che mette in campo, per quanto riguarda i salari, un sostegno forte alle imprese, alla famiglia, al Fondo sanitario nazionale, al Sud" "In modo particolare evidenzio la soddisfazione che la Zes Unica viene rifinanziata con uno stanziamento di 2,3 miliardi, la cifra più alta dalla istituzione ad oggi. Si programma una copertura finanziaria per i prossimi tre anni, si allungano i tempi per consentire agli investitori di presentare documentazione per avvenuto investimento". "Però oltre alla Zes Unica la legge di stabilità sostiene l'impresa, transizione 5.0, il rifinanziamento della Sabatini, dei contratti istituzionali di sviluppo. Quindi c'è una decisa volontà di sostenere processi importanti di crescita e di sviluppo del Paese e del Mezzogiorno in modo particolare". Ha concluso
(Adnkronos) - “Oltre alla transizione energetica, questo decennio è interessato dalla transizione idrica. Insieme a Intesa Sanpaolo, oggi, presentiamo due importanti novità nell’ambito del nostro accordo: il secondo report congiunto del Centro Studi Acea - Intesa Sanpaolo, che parla dell'acqua e sensibilizza sul suo utilizzo nella filiera agroalimentare, e l’annuncio del primo corso in Italia sui water manager”. Sono le parole di Marco Pastorello, Chief Transformation Officer del Gruppo Acea, in occasione dell’incontro ‘Acqua, una risorsa strategica per l’impresa sostenibile’, organizzato da Intesa Sanpaolo e Acea a Roma nell’ambito della collaborazione tra le due realtà a sostegno del settore idrico. “Per noi è molto importante che la sensibilizzazione che deve essere fatta sul tema della risorsa idrica coinvolga tutti gli operatori economici e finanziari del Paese. Infatti, da ormai un anno, siamo impegnati con Intesa Sanpaolo per portare queste tematiche sui tavoli istituzionali delle imprese e ne stiamo parlando al World Economic Forum”, conclude Pastorello.