(Adnkronos) - Martina Colombari e un tatuaggio speciale per... Ballando con le stelle. Nonostante un risultato sotto le aspettative, con l'attrice è uscita soddisfatta dalla 20esima edizione del dance show di Rai 1, ringraziando tutti i suoi fan con una storia sul proprio profilo Instagram e svelando un tatuaggio speciale. "Nessuno lo sa, ma mi sono tatuata 'in per sempre', perché Ballando rimarrà per sempre. Luca rimarrà per sempre, il ballo, spero, rimarrà per sempre", ha detto Colombari in una storia Instagram insieme al maestro Luca Favilla pubblicata subito dopo l'esibizione, svelando quindi una nuova scritta sul fianco destro, "l'emozione è fantastica e meravigliosa. Ci abbiamo messo l'anima, la passione, il cuore: tutto". "Ci abbiamo provato", ha detto Favilla, che non ha nascosto una punta di amarezza, già palesata al momento dei voti della giuria, per il risultato, "ci abbiamo provato fino all'ultimo. Ci rifaremo vivi a mente lucida, ora meglio far scorrere i nostri spiriti bollenti. Ci sono molte cose da dire". Una delle più dure nel giudicare l'esibizione di Colombari e Favilla è stata, come spesso capita, Selvaggia Lucarelli. La giurata, senza freni, l'ha definita infatti "fiacca" e "non da finale". La coppia, rientrata in gara per la finale grazie allo spareggio andato in scena all'inizio della puntata, è scesa in pista con una rumba sulle note di 'Bella senz'anima', un brano a cui l'attrice teneva molto. Purtroppo, la performance non ha convinto pienamente la giuria, che dalla coppia si aspettava molto di più: punteggio complessivo, 41. "Sono furibonda. Bello, senz'anima", ha esordito Lucarelli, "col potenziale di Martina questa roba era davvero fiacca, non era da finale. Tu sei arrivata a un livello altissimo, un livello tale che io stasera mi aspettavo scintille", ha aggiunto provocando il dissenso di Luca Favilla. Secondo Lucarelli, inoltre, il ballo oltre a essere "fiacco" non è stato eseguito bene: "Io vi adoro come coppia, avete avuto il percorso più pulito di tutti, siete stati lineari. E arrivate co sta roba moscia?". "Vi metterei le mani addosso - ha concluso Selvaggia - è stata un'occasione persa".
(Adnkronos) - Presentato oggi, a Salerno, il progetto 'Co-programmare con i giovani', un'iniziativa di rilevanza nazionale finanziata dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per l’annualità 2024 (ai sensi dell’art. 72 del D.lgs. n.117/2017), che vede l’ente del terzo settore Moby Dick Aps vestire il ruolo di capofila di un partenariato composto da 13 enti del terzo settore su tutto il territorio nazionale. “Per il governo Meloni - ha affermato il vice ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Maria Teresa Bellucci, intervenuta in apertura del meeting - l'ascolto dei giovani è un metodo di lavoro, è una priorità . Partiamo dai loro bisogni reali, dalle loro voci per costruire insieme un presente e un futuro, all'altezza dei loro sogni e progetti come Co-programmare con i Giovani come quello portato avanti dall’ente del terzo settore Moby Dick Aps, vanno esattamente in questa direzione: aprire spazi di dialogo nei territori attraverso laboratori e workshop in cui i ragazzi sono protagonisti e partecipano attivamente alle scelte che li guardano. Come ministero del Lavoro e delle politiche sociali siamo felici di aver sostenuto questa iniziativa attraverso il fondo per i progetti di rilevanza nazionale, è così che alimentiamo l'alleanza tra pubblico e terzo settore che costruiamo una società più forte, unita e più credibile agli occhi delle nuove generazioni”. Il progetto è pensato per coinvolgere operatori e giovani di tutte le regioni italiane in un percorso di partecipazione attiva e co-programmazione delle politiche giovanili. L’obiettivo cardine è ascoltare i bisogni reali delle nuove generazioni, stimolare un dialogo costruttivo con le istituzioni e favorire la nascita di idee, la condivisione di spazi e la realizzazione di iniziative volte a costruire comunità più inclusive, sostenibili e partecipative. “Parte oggi da Salerno - ha dichiarato Francesco Piemonte, presidente di Moby Dick Aps - con Co-Programmare con i giovani, progetto che vede Moby Dick capofila insieme a dodici partner di tutta Italia che si occupano di politiche giovanili. Sfida ambiziosa quella di mettere in rete per la prima volta 13 organizzazioni sul territorio nazionale per raggiungere un unico obiettivo: spiegare la programmazione e la co-progettazione non solo agli enti di terzo settore e alla pubblica amministrazione, che ancora si devono aggiornare probabilmente su questa tematica, ma anche ai giovani. Quindi la nostra sfida è quella di tirare dentro, in questa ottica di programmazione e co-progettazione, i giovani e fare delle proposte reali dal territorio nazionale e presentarle al governo entro la fine del 2026”. L'Ente del Terzo Settore Moby Dick Aps guida il progetto in qualità di capofila nazionale, con l'obiettivo dichiarato di coinvolge operatori e giovani di tutte le regioni italiane in un percorso di partecipazione attiva e co-programmazione delle politiche giovanili. Al centro, l’esigenza di ascoltare i bisogni reali dei giovani, stimolare il dialogo con le istituzioni e favorire la nascita di idee e iniziative per comunità più inclusive, sostenibili e partecipative. I partner del progetto. Con Moby Dick Aps capofila compongono il partenariato di 'Co-programmare con i giovani' le seguenti associazioni: Tdm 2000 (Sardegna), Associazione Valentia Aps (Calabria), Fattoria pugliese diffusa Aps (Puglia), Piazza Viva Aps (Trentino Alto Adige), Campus Salute Aps (Campania), Festival della Filosofia in Magna Grecia (Campania), Senza confini Aps (Liguria), Amici del Villaggio Aps (Veneto), Mo.d.a.v.i. Aps-RA (Lazio), Sciara Progetti Aps / Ets (Emilia Romagna), Opes Aps (Toscana).
(Adnkronos) - "Dall'inizio di quest'anno c'è l'obbligo di introduzione del 25% di riciclato nelle bottiglie, quindi andiamo a toccare con mano e abbiamo toccato con mano dal vivo in questo 2025 che cosa vuol dire obbligare qualcuno a mettere del riciclato". Queste le parole di Corrado Dentis presidente Coripet, il consorzio autonomo, volontario che opera nella raccolta e nell'avvio a riciclo dei contenitori per liquidi in Pet, intervenendo alla Conferenza Nazionale Industria del Riciclo 2025, promossa dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile con Conai e Pianeta2030, con il patrocinio di Mase e Commissione Europea. "Abbiamo dato il 25% di riciclato, quello che è obbligatorio per legge, a tutti i consorziati produttori – prosegue Dentis – quindi rispettano gli obblighi normativi. Questo l'abbiamo fatto grazie ad una catena di custodia che parte dalla raccolta e segue tutta la filiera fino alla consegna ai soci di un Pet riciclato di altissima qualità, qualitativamente elevato. Abbiamo condotto in questi anni assieme all'Università Federico II di Napoli uno studio completo su più di mille campionature effettuate su tutta la filiera. La capacità di produzione del polimero in estremo oriente è 12 volte superiore a quella di tutta l'Europa. Quindi abbiamo dimensioni e dinamiche non comparabili. Siamo riusciti, ciononostante, attraverso questo nuovo modello, a garantire i presupposti per ottemperare alla legge, dando ai nostri soci un polimero, peraltro, a condizioni economiche estremamente stabili, che è tracciato made in Italy (dalla raccolta alla produzione) e rispetta perciò anche le norme che prevedono l’obbligo di utilizzo di E-Pet europeo”. “Il nostro modello riguarda più del 40% dell’immesso a consumo e auspichiamo che anche tutti gli altri produttori sposino il modello Coripet. Ma al momento la restante quota di mercato, approfittando di un vuoto normativo privo di sanzioni, non rispetta gli obblighi, continuando ad usare il Pet vergine di importazione, favorito da un prezzo più basso. Questo è un qualcosa che va colmato a stretto giro, anche perché la concorrenza, quella che arriva dalla Cina, riguarda sia il polimero vergine che sui polimeri riciclati”.