A&I s.c.s. Accoglienza e Integrazione ONLUSA&I Società Cooperativa Accoglienza e Integrazione ONLUS Iscritta all'Albo Cooperative presso Direzione generale per gli Enti Cooperativi del Ministero delle Attività Produttive al n° A163990. |
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(Adnkronos) - Amore, rispetto e valore intangibile di ogni persona: è il significato del Natale che si dovrebbe trasmettere ai giovani. Questo in sintesi il messaggio del ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, agli studenti. "Sono giorni - afferma all'Adnkronos - che hanno un significato particolare, non sono feste qualsiasi, non si può dimenticare il grande e profondo significato della Natività: l'avvento di un mondo nuovo, l'avvento della civiltà dell'amore, della cultura del rispetto gli uni verso gli altri, del valore di una vera eguaglianza di tutti gli esseri umani. La centralità di ogni persona, il valore di un'autentica libertà che si accompagna necessariamente alla responsabilità e il valore della laicità dello Stato". "Questo è il significato del Natale che i ragazzi devono conoscere e fare proprio. E quando - evidenzia Valditara - qualcuno cerca di sminuire la portata di tale messaggio, rischia di mettere in crisi quelli che sono i pilastri stessi della nostra civiltà e della nostra stessa Costituzione". 'Costituzionale' è, come la definisce il ministro Valditara, una scuola che mette al centro lo studente. Dal docente tutor, al docente per l'orientamento, dalla riforma dell'istruzione tecnica e professionale, il 4+2, alle modifiche dell'esame di Maturità, dalle nuove Indicazioni nazionali alle norme sulla condotta. "Stiamo rivoluzionando la scuola italiana - spiega il ministro - cercando di modernizzarla, valorizzando i talenti di ogni giovane, e ridando autorevolezza ai docenti, per garantire a ogni studente adeguate opportunità formative". "Vogliamo una scuola che risponda alle sfide del futuro, una scuola 'costituzionale' che metta al centro la persona di ogni studente, che ripristini il valore della responsabilità individuale, una scuola che ha una concezione positiva della meritocrazia, intesa come dare il meglio di sé con l'impegno", aggiunge Valditara. Il ministro esprime soddisfazione per la firma definitiva avvenuta oggi del contratto per il comparto istruzione. "Un obiettivo importante che abbiamo raggiunto dopo che per 10 anni non sono stati rinnovati i contratti del comparto: dal 2009 al 2018. La sentenza della Corte Costituzionale del 2015 è stata attuata soltanto nel 2018 e tra l'altro con un aumento di stipendio modesto. Contrattazione che poi è stata bloccata nuovamente dal 2019 al 2022. Noi in una legislatura abbiamo già firmato due rinnovi contrattuali e nel 2026 contiamo di firmarne un terzo per il comparto scuola, un risultato senza precedenti nella storia dell’istruzione italiana. Ho già inviato l'atto di indirizzo a Funzione Pubblica per avviare le trattative per il contratto 2025/2027. Gli aumenti medi per i docenti, sommando i tre contratti, saranno di 416 euro al mese: un primo segnale significativo di un cambiamento di rotta". "E proprio ieri la Ragioneria dello Stato ha dato l'ok che ci consente di avviare la procedura di gara per l'assicurazione sanitaria per un milione e duecentomila lavoratori della scuola. A questo bisogna aggiungere che per la prima volta abbiamo messo le risorse per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro: tutto ciò significa una attenzione importante verso i lavoratori della scuola". Il ministro sottolinea poi come siano diminuite le aggressioni nei confronti del personale scolastico. Attendiamo che questi dati si consolidino: nello scorso anno scolastico siamo scesi da 71 aggressioni a 51; nei primi 4 mesi dell'anno scolastico 25/26 le aggressioni sono state solo 4 a fronte delle 21 nello stesso periodo di due anni fa e delle 19 del primo quadrimestre dell'anno scolastico 24/25. Vuol dire che le misure adottate per combattere questo 'fenomeno' stanno producendo i loro effetti". (di Giselda Curzi)
(Adnkronos) - “Rispetto al passato quando non si aveva contezza dei futuri aumenti (2016-2018) dopo il blocco decennale del contratto, oggi firmiamo perché abbiamo la certezza che recupereremo entro il 2030 l'inflazione schizzata nell'ultimo triennio post Covid e guerra Ucraina : certamente, con la parte pubblica ci siamo impegnati a portare a termine entro la fine del 2026 la parte economica anche del ccnl 2025-2027, così da fare avere, a partire da inizio 2027, per la prima volta prima della scadenza del contatto, almeno ulteriori 160 euro in media mensili di aumento al lordo della ultima indennità di vacanza contrattuale, che sommati a quelli definiti oggi porterebbero gli aumenti a 300 euro medi lordi nell’arco di circa 12 mesi”. Così Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal oggi presente all’Aran, commenta la firma del contratto collettivo nazionale di lavoro 2022-24. (VIDEO) “Per il prossimo contratto - continua Pacifico - siamo disponibili a trattare, ma ci aspettiamo fin da subito il riconoscimento del buono pasto e con la prossima legge di bilancio, risorse aggiuntive dedicate al solo personale scolastico, che deve assolutamente recuperare il ritardo stipendiale rispetto alla media della pubblica amministrazione, a partire dalle Funzioni centrali, rispetto alle quali oggi esiste un gap di ben 10 mila euro annue, che fa pensare molto considerando che 25 anni fa guadagnavano in media addirittura 1.000 euro in meno”. “Ma - avverte - con il prossimo rinnovo triennale vorremmo anche arrivare al riconoscimento del burnout, del riscatto agevolato della laurea, della parità di trattamento del personale precario rispetto a quello di ruolo, del ripristino del primo gradino stipendiale, delle immissioni in ruolo e dei trasferimenti su tutti i posti vacanti, della mobilità intercompartimentale e, non certo per ultimo, del doppio canale di reclutamento che permetterebbe l’immissione in ruolo di tantissimi precari oggi ancora al palo senza dimenticare la valorizzazione delle figure di sistema e degli ex dsga”. Il sindacato Anief ricorda che "per il ccnl 2022-2024, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha stanziato 240 milioni di euro aggiuntivi per finanziare un bonus 'una tantum' destinato a docenti e Ata: secondo i dati diffusi dall’Aran, gli arretrati spettanti al personale ammontano a 1.948 euro medi lordi per i docenti e 1.427 euro medi lordi per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario, ai quali si aggiungono circa 585 euro per i docenti e 455 euro per gli Ata derivanti dall’anticipo di parte delle risorse del triennio successivo. Inoltre è notizia di queste ore che da gennaio potrebbe essere garantito la copertura della assicurazione sanitaria, welfare fortemente caldeggiato dal sindacato Anief". "Il prossimo ccnl 2025-2027 - sottolinea - porterà ulteriori incrementi retributivi per il personale scolastico. Se le parti riuscissero a firmare anche quell’accordo entro un anno, a partire dal 1° gennaio 2026 sono previsti incrementi medi mensili stimati di circa 245 euro per i docenti e 179 euro per il personale Ata, che saliranno a 293 euro e 214 euro dal 1° gennaio 2027. Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha dichiarato che 'è un risultato storico: per la prima volta nella scuola italiana garantiamo continuità contrattuale e ci sono tutte le premesse per chiudere il più presto possibile anche quello del triennio 2025-2027'. L’accordo prevede anche il rafforzamento delle materie oggetto di relazioni sindacali e l’incremento delle risorse destinate al Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa, pari a 93,7 milioni di euro per il personale docente e 19,1 milioni di euro per il personale Ata. Gli incrementi complessivi lordi mensili a regime, sommando i due trienni contrattuali, porterebbero fino a 416 euro agli insegnanti e 303 euro al personale amministrativo, tecnico e ausiliario".
(Adnkronos) - In viale Du Tillot è stato messo a dimora il 100.000° albero del progetto KilometroVerdeParma. Un Ginkgo biloba, specie longeva e straordinariamente resistente, scelto come simbolo di memoria, resilienza e continuità tra generazioni. L’albero segna anche l’avvio di un arboreto urbano, concepito come museo a cielo aperto, che accoglierà 150 specie arboree provenienti da tutto il mondo, offrendo alla città uno spazio di conoscenza, cura e relazione profonda con la natura. La posa simbolica ha coinvolto bambini, soci, istituzioni, partner e cittadini, in un momento di partecipazione condivisa che restituisce il senso più autentico del progetto: prendersi cura oggi del territorio significa costruire benessere, qualità della vita e futuro per le generazioni che verranno. "Il Ginkgo che oggi piantiamo non è solo un albero. È un segno di continuità: ci ricorda che la vita, come il verde, cresce con lentezza e tenacia, e che ogni scelta di cura lascia tracce durature nel tempo e nello spazio", ha dichiarato Maria Paola Chiesi, presidente del Consorzio Forestale KilometroVerdeParma. Fondato il 6 maggio 2020, il Consorzio Forestale KilometroVerdeParma ha dato forma a un percorso strutturato di forestazione e rigenerazione ambientale, costruendo nel tempo un modello rigenerativo fondato su visione strategica, metodo scientifico e collaborazione stabile tra aziende socie, organizzazioni non profit, istituzioni e cittadinanza. La forestazione viene così interpretata come infrastruttura verde viva, capace di incidere positivamente sulla qualità dell’ambiente e sulla quotidianità delle persone. In cinque anni, il progetto ha portato avanti oltre 60 operazioni di forestazione urbana ed extraurbana, contribuendo alla mitigazione delle temperature estive, al miglioramento della qualità dell’aria, alla gestione delle acque meteoriche e alla creazione di spazi di socialità e benessere diffuso. Parallelamente, 14.000 studenti sono stati coinvolti in percorsi educativi che integrano la conoscenza scientifica con un’educazione più ampia alla cura del territorio, alla responsabilità ambientale e alla relazione tra persone e natura. A questo si aggiungono 100 eventi pubblici, che hanno reso il verde parte integrante della vita culturale e sociale della comunità parmense. Tra le numerose realizzazioni sviluppate sul territorio, l’AgriBosco Barilla rappresenta un esempio di forestazione di ampia scala, con 23 ettari e oltre 4.100 piante, destinati a produrre benefici ambientali duraturi nel tempo. Accanto a questo, il Bosco del Molino di Agugiaro & Figna, con 18.000 alberi su 13 ettari, contribuisce in modo significativo al rafforzamento della biodiversità e al riequilibrio ecologico del territorio. Il KilometroVerdeParma lungo l’autostrada A1, sviluppato grazie al contributo di Chiesi, Davines e Dulevo, conta circa 18.000 alberi e costituisce un ampio progetto di forestazione lineare integrato a un’infrastruttura viaria, con un ruolo rilevante nella riduzione degli impatti ambientali e nella ricucitura del paesaggio. Accanto alle iniziative di maggiore estensione, KilometroVerdeParma ha promosso una partecipazione civica diffusa. Il Bosco Parma Mia, grazie alla sottoscrizione di un patto di collaborazione di cittadinanza attiva con il Comune di Parma e finanziato interamente tramite crowdfunding con il coinvolgimento di 350 donatori, conta oltre 1.000 piante, mentre diverse rotatorie urbane, come quelle di Mutti, Fiere di Parma e Ghirardi - per citarne solo alcune - sono state trasformate in micro-oasi di biodiversità, restituendo valore ecologico e paesaggistico a spazi della quotidianità cittadina. Ogni bosco è certificato Pefc (Programme for endorsement of forest certification schemes) e supportato da solide basi scientifiche. Le ricerche condotte dallo spin-off universitario Vsafe evidenziano come, su un orizzonte di 30 anni, i benefici economici e ambientali dei boschi urbani e periurbani del Consorzio superino ampiamente l’investimento iniziale, grazie ai servizi ecosistemici generati: mitigazione del clima urbano, regolazione delle acque meteoriche, riduzione degli inquinanti atmosferici e valore ricreativo. In questo quadro si inserisce anche il progetto educativo WeTree, che dal 2020 ha coinvolto 613 classi e organizzato 243 uscite ed esplorazioni didattiche, contribuendo a costruire una consapevolezza ambientale solida, concreta e condivisa. KilometroVerdeParma è firmatario del Contratto Climatico della Città di Parma e dell’Alleanza Territoriale Carbon Neutrality, con l’obiettivo di ridurre le emissioni dell’85% entro il 2030. Ogni albero piantato viene mappato attraverso piattaforme europee come MapMyTree, rafforzando il ruolo di Parma come laboratorio avanzato di adattamento climatico, rigenerazione urbana e benessere collettivo. Il Ginkgo biloba di viale Du Tillot non rappresenta soltanto un traguardo numerico, ma l’inizio di una nuova fase: un luogo in cui natura, conoscenza e memoria si intrecciano, restituendo al verde il suo ruolo più profondo, quello di cura silenziosa, continua e lungimirante della città.