(Adnkronos) - I primi documenti per il piano di pace saranno pronti a gennaio. L'Ucraina, intanto, spera che Donald Trump accetti di inviare soldati americani per blindare la fine della guerra con la Russia. Volodymyr Zelensky ribadisce di essere pronto a incontrare Vladimir Putin e fa il punto nella fase cruciale dei negoziati, tra il dialogo con il presidente degli Stati Uniti e le accuse di Mosca, che attribuisce a Kiev la responsabilità di un presunto attacco con droni alla residenza del presidente russo. "La nostra delegazione si è messa in contatto con quella americano e abbiamo discusso i dettagli. L'attacco è una bufala. E i nostri partner possono sempre, grazie alle possibilità tecniche, verificare che si è trattato di una bufala", dice Zelensky provando ad archiviare il caso per concentrarsi sulle reali priorità. "Ci sono documenti che saranno sicuramente pronti per la firma a gennaio. Questo dipende dalle capacità e dalla volontà delle parti di firmarli", dice Zelensky, che all'inizio di gennaio incontrerà i leader della coalizione dei Volenterosi. Il recente incontro con Trump a Mar-a-Lago ha permesso di definire il 90% del piano. Rimangono da sciogliere nodi relativi al Donbass, obiettivo della Russia, e alle garanzie di sicurezza chieste agli Stati Uniti. Kiev vorrebbe un impegno formale americano per 50 anni. "La priorità tra le garanzie di sicurezza per noi è che, contemporaneamente alla cessazione del fuoco, ci sia una missione di monitoraggio per verificare che non ci siano provocazioni o incidenti. La missione di monitoraggio sarà guidata dai nostri partner, dei quali ci fidiamo. Sono paesi che hanno le risorse tecniche per farlo: satelliti, infrastrutture, droni". "La seconda parte delle garanzie di sicurezza è descritta punto per punto e si riferisce alla reazione dei partner in caso di violazione della cessazione del fuoco", osserva il presidente. In Florida, Zelensky ha parlato con Trump del possibile dispiegamento di truppe americane in Ucraina, lungo la linea di demarcazione di un'eventuale zona demilitarizzata o al confine. "A dire il vero, questo può essere confermato solo dal presidente degli Stati Uniti d'America. Si tratta di truppe statunitensi, e quindi è l'America a prendere queste decisioni. Naturalmente, ne stiamo discutendo sia con il presidente Trump che con i rappresentanti della Coalizione dei Volenterosi", dice il presidente. "Sarebbe un segnale forte nelle garanzie di sicurezza". Washington intanto è disposta a aiutare l'Ucraina fornendo sistemi di difesa aerea, in particolare con i missili NASAMS e PAC-3. Un segnale altrettanto forte, afferma Zelensky, sarebbe la presenza di Trump in Ucraina. A Mar-a-Lago, l'invito al presidente americano è stato esteso in maniera informale. Trump ha aperto alla possibilità di un viaggio per favorire il dialogo, auspicando una soluzione a prescindere dalla sua presenza a Kiev. "Sarebbe positivo se Trump volasse direttamente in Ucraina senza fermarsi in Polonia", dice Zelensky, facendo riferimento all'iter che attualmente impone ai leader di raggiungere Kiev in treno. "Questo ci permetterebbe di contare su una tregua". La soluzione del conflitto passerà anche per un confronto diretto con Putin? "Crediamo che a gennaio ci sia l'opportunità per un incontro congiunto dei leader d'Europa, degli Stati Uniti e dell'Ucraina. E abbiamo sollevato la questione di un incontro con i russi. L'ho detto a Trump e ai leader europei e lo confermo ancora una volta ora: 'Sono pronto per qualsiasi formato di incontro con Putin. Non ho paura di nessun formato del nostro incontro. La cosa principale è che i russi non abbiano paura'", le parole di Zelensky.
(Adnkronos) - Si è concluso sabato 20 dicembre, a Salerno, il meeting di presentazione del Progetto 'Co-programmare con i giovani', iniziativa di rilevanza nazionale finanziata dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per l’annualità 2024 (ai sensi dell’art. 72 del D.lgs. n.117/2017), che vede l’ente del terzo settore Moby Dick Aps vestire il ruolo di capofila di un partenariato composto da 13 enti del terzo settore attivi su tutto il territorio nazionale. "Chiudiamo - afferma Francesco Piemonte, presidente di Moby Dick Aps - tre giornate di straordinaria intensità, ma soprattutto di grande concretezza. Il meeting 'Co-Programmare con i giovani' non è stato solo un evento, ma un vero e proprio laboratorio di cittadinanza attiva. Abbiamo posto le basi per abbattere le barriere che spesso separano le nuove generazioni dai luoghi decisionali, dimostrando che il terzo settore può e deve essere il collante tra le istituzioni e i sogni dei ragazzi". "In queste ore di confronto – prosegue il presidente - abbiamo ribadito un concetto fondamentale: la legalità non è un concetto astratto o meramente normativo, ma si costruisce creando opportunità. Non esiste contrasto all'illegalità senza la valorizzazione del talento. Quando offriamo ai giovani gli strumenti per esprimersi e per incidere sul presente, sottraiamo spazio all'indifferenza e a qualsiasi forma di devianza. Come Moby Dick Aps, portiamo a casa la consapevolezza che la 'co-programmazione' non è un'utopia burocratica, ma l'unica strada percorribile. I giovani non chiedono solo di essere ascoltati, chiedono di decidere insieme a noi. Da domani – conclude Piemonte - il nostro impegno sarà trasformare le idee emerse in questi giorni in azioni tangibili, perché il futuro non è qualcosa che si attende, ma qualcosa che si progetta insieme". L'ente del terzo settore Moby Dick Aps guida il progetto in qualità di capofila nazionale, con l'obiettivo dichiarato di coinvolgere operatori e giovani di tutte le regioni italiane in un percorso di partecipazione attiva e co-programmazione delle politiche giovanili. Al centro, l’esigenza di ascoltare i bisogni reali dei giovani, stimolare il dialogo con le istituzioni e favorire la nascita di idee e iniziative per comunità più inclusive, sostenibili e partecipative. Durante la giornata di chiusura sono stati affrontati due temi centrali per lo sviluppo del terzo settore: legalità e talento. Nel corso del talk sul tema 'Beni confiscati, quale futuro per gli Ets', sono intervenuti il prefetto Maria Rosaria Laganà, Direttore dell'Anbsc - agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata; Don Aniello Manganiello, Prete anticamorra; RevMan, Poliziotto Rapper; Anthony Lo Bianco, Presidente Valentia Aps; I Ragazzi di Via D’Amelio, Associazione Antimafia e di Promozione della Legalità. Nel panel successivo, l'attenzione si è spostata sul tema 'Generazione potenziale e talenti', con ospiti del mondo ecclesiastico a quello istituzionale, da quello dello sport a quello cultura, come: Michele Sciscioli, amministratore delegato dell'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato; Claudio Gubitosi, fondatore del Giffoni Film Festival; Don Roberto Faccenda, responsabile della pastorale giovanile della Diocesi di Salerno - Campagna – Acerno; Francesco Fiore e Roberta Borrelli, componenti della nazionale italiana di tennis per trapiantati; Pierluigi Gigante, Attore. Il meeting si è concluso con gli interventi di Ciro Castaldo, segretario Generale della Fondazione Banco di Napoli; Domenico Credendino, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana; Francesco Piemonte, presidente di Moby Dick Aps. Con Moby Dick Aps capofila compongono il partenariato di 'Co-programmare con i giovani' le associazioni: Tdm 2000 (Sardegna), Associazione Valentia Aps (Calabria), Fattoria pugliese diffusa Aps (Puglia), Piazza Viva Aps (Trentino Alto Adige), Campus Salute Aps (Campania), Festival della Filosofia in Magna Grecia (Campania), Senza confini Aps (Liguria), Amici del Villaggio Aps (Veneto), Mo.d.a.v.i. Aps-RA (Lazio), Sciara Progetti Aps / Ets (Emilia Romagna), Opes Aps (Toscana).
(Adnkronos) - La consegna degli attestati 2025 del Premio Gallura, assegnati dalla giuria a Loiri il 6 aprile, si è svolta sabato scorso a bordo della nave Moby Fantasy, il traghetto più grande ed ecologicamente sostenibile del Mediterraneo insieme alla gemella Moby Legacy. La consegna dei premi è stata preceduta da alcuni interventi sul Premio Gallura che, oltre ad aver svolto un ruolo sociale in tutti questi anni, ha stimolato la nascita di numerose aziende; ultime due in ordine di tempo la Cantina Gian Mario Uggias di Olbia e la Cantina Tonino Cosseddu di Benetutti, che ha fatto il suo esordio proprio in questa occasione. Ha aperto il convegno Giuliano Lenzini e il suo intervento è stato seguito da quelli del responsabile commerciale di Moby Alessandro Onorato, del sindaco di Loiri Porto San Paolo Francesco Lai, del consigliere regionale Angelo Cocciu, del dirigente Moby Pierre Canu, del comandante della Moby Fantasy, di Fabio Fiori, presidente albergatori Olbia, e di Nicola Pandolfi in rappresentanza dell'A.I.S. regionale e della sezione Gallura. Presenti anche Li Femini di Gaddura e il circolo gallurese Veicoli d'Epoca di Olbia. Una targa è stata consegnata alla cantina Alba di Ossi, che ha iniziato l'attività proprio dopo aver partecipato al Premio Gallura, per il suo Cagnulari che quest'anno ha ricevuto numerosi riconoscimenti e inoltre produce un formato speciale “Rombo di Tuono”, un vino nato dall'incontro tra Bastiano e Gigi Riva, che ha voluto ricordare, con molta emozione. Il Premio Gallura di cui è stato insignito Vincenzo Onorato, armatore di Moby, è stato ritirato dal figlio Alessandro, responsabile commerciale della compagnia. La motivazione del riconoscimento è parte dei ricordi di Giuliano Lenzini, che rappresentano un pezzo di storia della Sardegna: “La prima nave su cui sono salito nel 1962 si chiamava 'Città di Napoli' e insieme alla gemella 'Città di Nuoro', collegava Olbia a Civitavecchia e poteva trasportare 1200 passeggeri e 32 auto e aveva 182 cabine. In quel momento storico, nonostante la riforma agraria fortemente voluta dal ministro e poi presidente della Repubblica Antonio Segni, che mise la prima pietra alla cantina del Vermentino di Monti, la Sardegna viveva un momento molto difficile, e solo con l'arrivo dell'Aga Khan e la nascita della Costa Smeralda è cominciata una rinascita che riflette l'attuale sviluppo economico dell'isola legato al turismo”. Continua Lenzini: “Da qui l'esigenza degli armatori di modernizzare i mezzi di trasporto da e per la Sardegna. Con il varo delle navi gemelle Moby Legacy e Moby Fantasy, i due più grandi traghetti del Mediterraneo, con 441 cabine e la possibilità di trasportare 2370 passeggeri e 1300 auto, la Moby raggiunge un primato che insieme alla modernità dei servizi permette di viaggiare in maniera piacevole”.