(Adnkronos) - "Costruire un'alleanza terapeutica tra i sanitari, i pazienti e i caregiver è fondamentale. E' questa alleanza che orienta poi concretamente il vissuto della persona e il modo con cui si rapporta e gestisce la sua patologia". Così David Lazzari, direttore Uoc Psicologia Ao di Terni e past president Cnop, Consiglio nazionale Ordine degli psicologi, intervenendo oggi a Milano all'evento di presentazione della prima guida pratica per migliorare la gestione clinica e il coinvolgimento del paziente con malattia infiammatoria cronica intestinale (Mici). "Nelle malattie croniche il paziente è il principale protagonista del suo problema di salute - spiega Lazzari - pertanto l'aderenza al trattamento dipende dal buon allineamento tra le motivazioni dei sanitari, quindi ciò che i sanitari desiderano, e le motivazioni del paziente. Bisogna lavorare per costruire questa buona relazione e comunicazione - avverte - Quando serve, poi, si deve prevedere anche l'intervento di un supporto e orientamento psicologico: in questi pazienti, infatti, ansia e depressione possono comparire nel 50% dei casi, impattando sul modo in cui la persona segue il trattamento e sulla qualità della vita". A fare la differenza è anche l'età della persona che il medico si trova davanti. "Un conto è ricevere una diagnosi di Mici quando si è adolescenti, come spesso accade in queste patologie, e un conto è gestire questa patologia da giovani adulti, adulti o da anziani - sottolinea lo psicologo - La comunicazione medico-paziente deve quindi tener conto delle tematiche e delle condizioni di vita diverse, a seconda dell'età. Uno dei risultati di questo Consensus paper è proprio quello di capire l'importanza di declinare, da caso a caso, la relazione, la comunicazione e anche il tipo di intervento". Lo stesso supporto e orientamento psicologico è diverso in base all’età "perché - chiarisce Lazzari - in genere, i bisogni sono differenti nelle diverse fasi di vita: passiamo dai temi dell'accettazione di sé e della relazione con gli altri, fondamentali nell'adolescenza, alla definizione dei progetti di vita come la genitorialità e i vissuti di coppia, propri dell'età adulta, fino alle fragilità dell'anziano".
(Adnkronos) - “Oggi, grazie ai dati che presentiamo, emerge con chiarezza quanto profonda sia l’ingiustizia subita da chi sostiene il Paese da decenni. Numeri che parlano da soli, che raccontano un paradosso inaccettabile e che ci obbligano a chiedere scelte politiche coraggiose”. A dirlo Stefano Cuzzilla, presidente di Cida, in occasione dell’evento di presentazione dell’Osservatorio sulla spesa pubblica e sulle entrate 'La svalutazione delle pensioni in Italia'. Lo studio, realizzato da Itinerari Previdenziali e Cida, analizza gli effetti sulle rendite dei meccanismi di rivalutazione delle pensioni applicati negli ultimi trent’anni, concentrandosi soprattutto sulle novità introdotte dalle più recenti manovre finanziarie. “La Costituzione - prosegue Cuzzilla - dice chiaramente che i lavoratori hanno diritto a una tutela che li accompagni nella vecchiaia. Le pensioni non sono un privilegio, ma un salario differito frutto del lavoro, delle tasse e dei contributi versati e come tale va garantito”. Per concludere Cuzzilla porta alcuni dati: “Negli ultimi 30 anni le pensioni sono state trattate come strumento fiscale e redistributivo, un vero abuso. Le continue manipolazioni hanno eroso il potere d’acquisto fino a bruciare l’equivalente di un anno intero di pensione. Chi ha versato contributi per una vita intera si è visto cancellare l’equivalente di un anno di reddito”.
(Adnkronos) - ''La mobilità è una leva strategica di sviluppo su cui si concentrano risorse per rispondere alle esigenze di ogni società. L'auto resta il mezzo principale di 36 milioni di italiani che ogni giorno la scelgono, effettuando 2,5 spostamenti. Questi comportamenti hanno costi sociali e ambientali. Il trasporto su strada contribuisce al 23% delle emissioni di gas serra. Inoltre il nostro parco auto è sempre più vecchio" ed è fra quelli in Europa con l'età media più alta, al punto che "sono quasi 41 milioni le auto con eta' media di 13 anni''. Lo sottolinea , il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in un video intervento in occasione dell'Eco Festival in corso a Roma. ''Il costo dell'acquisto di una auto elettrica e' ancora eccessivo per gran parte della nostra popolazione. L'indecisione dell'Ue nel rivedere le regole del green deal, nel renderlo piu' sostenibile e pragmatico, rallenta e ostacola le decisioni delle famiglie italiane ed europee circa il rinnovo dell'auto'', aggiunge Urso. ''Questo e' uno dei punti delle nostre richieste all'Europa: consentire che ci sia questo cambio, per un'auto piu' sostenibile ecologicamente. Ci vuole pragmatismo, flessibilita', questo chiediamo all'Europa. La sfida e' enorme: rinnovare e decarbonizzare il settore e farlo in maniera ragionevole. L'Italia ha deciso di essere protagonista proponendo un approccio responsabile, realistico, che si discosta dall'ideologia estrema del Green Deal europeo, senza considerare le dinamiche di mercato''. ''Nel nostro Paese auto elettriche rappresentano solo il 5% dell'immatricolazione -aggiunge Urso-. La rete di ricarica pur in crescita necessita di investimenti ancora piu' consistenti. Per questo con responsabilita' come ministro delle Imprese ho lanciato in Europa un forte allarme riguardo alla crisi dell'automotive Crisi determinata dalle follie del Green Deal, dalla sua cultura e dalla sua ideologia''.