(Adnkronos) - La società di spedizioni Ups ha tagliato 48mila posti di lavoro nel 2025: 14.000 membri del management e 34.000 della “forza lavoro operativa”, ovvero i dipendenti coinvolti nei servizi logistici e di consegna quotidiani. Ups ha affermato che i licenziamenti fanno parte di un più ampio sforzo volto a ridurre i costi e a riorganizzare l'azienda per adattarla meglio alle mutevoli dinamiche di mercato, poiché i dirigenti sono sotto pressione per arginare il calo a lungo termine del prezzo delle azioni, che quest'anno è sceso di oltre il 20%. Ups ha reso noti i licenziamenti dopo la pubblicazione dei risultati finanziari del terzo trimestre, che hanno registrato un fatturato consolidato di 21,4 miliardi di dollari per i tre mesi terminati il 30 settembre e un utile per azione rettificato di 1,74 dollari. Sebbene questi dati rappresentino un leggero calo rispetto ai 22,2 miliardi di dollari e 1,76 dollari del terzo trimestre dello scorso anno, entrambi i valori hanno superato le aspettative di Wall Street. Responsabile finanziario di lunga data presso Home Depot e membro del consiglio di amministrazione di Ups, l'amministratore delegato Carol Tomé - che ha assunto la guida della società durante la pandemia di Covid-19 e ha rinnovato il modello di business per concentrarsi sulla spedizione di pacchi più redditizi piuttosto che sull'aumento dei volumi - secondo il 'Wall Street Journal' è sotto pressione e deve cercare di invertire la lunga fase di calo delle azioni dell'azienda. La pressione deriva in particolare da dipendenti e pensionati, che hanno un peso enorme nell'azionariato unico dell'azienda. Ad aprile, Ups aveva annunciato di voler tagliare circa 20.000 posti di lavoro, citando la riconfigurazione della sua rete statunitense. L'azienda ha dichiarato di aspettarsi un risparmio di 1 miliardo di dollari grazie al piano di tagli. Un piano che è arrivato dopo che Ups ha annunciato di voler ridurre i volumi di Amazon.com, che all'epoca era il suo principale cliente. Ups ha chiuso 93 uffici quest'anno e il suo volume di Amazon è diminuito del 21,2% nel terzo trimestre. Tomé ha aggiunto che Ups continuerà a registrare un calo del volume di Amazon e che altri uffici saranno chiusi entro la fine dell'anno.
(Adnkronos) - Mancano solo due giorni per presentare l’istanza di partecipazione al terzo concorso per docenti organizzato nell’alveo del Pnrr: il bando di concorso prevede che la domanda potrà essere infatti inoltrata entro le ore 23.59 di domani 29 ottobre: tanti aspiranti insegnanti continuano a rivolgersi all’ufficio legale Anief per consegnare il modello cartaceo, così da potere aderire al ricorso al Tar e chiedere l'inserimento tra i partecipanti con la modalità della riserva. “Da una stima del nostro sindacato autonomo – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – sono almeno 60 mila gli esclusi tra docenti che frequentano l'ultimo ciclo del Tfa sostegno oppure il corso abilitante e che a pochi mesi dal titolo vedono incredibilmente sfumare questa chance per raggiungere il posto in ruolo. Oppure si tratta di laureandi presso le facoltà di Scienze della formazione primaria, anche loro esclusi frettolosamente. Per chi fosse interessato a produrre adesione contro tale trattamento discriminatorio, il nostro sindacato ha messo a disposizione in una sezione specifica raggiungibile comodamente da casa cliccando seguente link https://anief.org/component/sppagebuilder/?view=page&id=307&Itemid=0”. “Le verifiche scritte – continua Pacifico -, salvo slittamenti imprevisti, si svolgeranno entro fine 2025, ma solo chi supererà la prova scritta con una votazione di non meno 70/100 e che rientrerà nel 30% dei posti banditi avrà la possibilità di essere ammesso all’orale, in programma nei primi mesi del 2026. All’inizio della prossima estate dovrebbero essere pubblicate le graduatorie di merito. Anief offrirà supporto ai candidati mettendo a disposizione le proprie sedi sindacali in tutta Italia, anche per la compilazione della domanda di partecipazione all’ultimo concorso collegato con il Pnrr”. La domanda di partecipazione riguarda sua la scuola secondaria (bando Ddg n. 2939/2025), sia quella di infanzia e primaria (bando Ddg n. 2938/2025): qualora un candidato fosse in possesso dei requisiti per entrambi i bandi, ha la possibilità di presentare due domande. L’istanza si presenta attraverso l’applicazione 'Piattaforma concorsi e procedure selettive', collegandosi al sito del ministero dell’istruzione e del merito, www.mim.gov.it 'Argomenti e Servizi > Servizi > lettera P > Piattaforma Concorsi e Procedure selettive, vai al servizio'. È pari a 10 euro la tassa di partecipazione: si deve optare per una sola regione per tutta la partecipazione alla procedura e una sola classe di concorso per grado di istruzione (ad esempio, nella secondaria possono partecipare per una classe di concorso delle medie, una delle superiori e una terza eventualmente per i relativi posti di sostegno). Il format per fare la domanda online è identico ai precedenti concorsi Pnrr, si accede con Spid o Cie. Le procedure concorsuali ordinarie Pnrr3 costituiscono il terzo e ultimo concorso di questo genere: prevedono l’immissione in ruolo di 58.135 nuovi insegnanti, di cui 27.376 per la scuola primaria e dell'infanzia e 30.759 per la scuola secondaria. I posti comuni sono 50.866 e i posti di sostegno 7.269. Hanno facoltà di candidarsi alla partecipazione del concorso i docenti già in possesso dell’abilitazione o della specializzazione per il sostegno e i docenti che conseguiranno l’abilitazione o la specializzazione entro gennaio 2026. Per la scuola secondaria di secondo grado, si potrà accedere anche con la laurea e tre anni di servizio nella scuola statale, di cui almeno nella classe di concorso specifica per chi si presenta domanda. Quello pubblicato oggi sarà anche l’ultimo concorso cui potranno partecipare i docenti Itp, gli insegnanti tecnico-pratici, privi di laurea e quindi con il solo diploma riconosciuto come titolo valido.
(Adnkronos) - "Il 92% degli intervistati, su un campione di 2000 persone, dice che la salute delle persone e quella del pianeta sono assolutamente interconnesse tra di loro. E tra gli obiettivi dell'Agenda 2030 mette al primo posto la salute e il benessere. Questo che cosa significa? Che la sostenibilità è entrata nella sfera del benessere quotidiano, cioè nel modo in cui mangiamo, ci muoviamo, lavoriamo, respiriamo". Così Paola Aragno, vicepresidente Eikon Sc intervenendo all’appuntamento Adnkronos Q&A, 'Sostenibilità al bivio', questa mattina al Palazzo dell’Informazione a Roma, illustrando i dati di una ricerca di Eikon Sc per la Social Sustainability Week. "La sostenibilità non significa ridurre solamente le emissioni ma significa vivere meglio. L'economia circolare diventa strategica se ha una funzione anche sociale, per cui rigenera non solo le risorse ma la salute, le competenze, i valori", osserva. "Se andiamo a guardare anche ai giovani, cioè a quelli che saranno i nostri protagonisti della sostenibilità, della transizione, il 65% si sente coinvolto negli obiettivi dell'Agenda 2030 e il 70% dice che si sentirebbe più motivato a lavorare in un'azienda che tiene conto ed è molto attenta alla sostenibilità. Per cui i giovani vogliono delle aziende coerenti, a 360 gradi, capaci di unire impatto ambientale, ma anche benessere", conclude.