(Adnkronos) - "La legge 132 è una legge importantissima e, da una parte, interviene per dare attuazione al regolamento europeo. Tratta la sperimentazione, fissa alcuni principi politici come la centralità dell'uomo nel lavoro, delle norme che favoriscono la ricerca scientifica in ambito sanitario e altre norme di varia natura. Fa anche un'altra cosa importante: fissa le risorse a sostegno per fare innovazione". Lo dice Edoardo Raffiotta, professore di Diritto dell’Intelligenza Artificiale dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca, riferendosi alla nuova legge 132 sull'intelligenza artificiale a livello nazionale.
(Adnkronos) - “In occasione del Congresso nazionale degli ingegneri la struttura commissariale si trova a casa, perché questa categoria professionale è sempre stata protagonista di un’evoluzione che, dopo le incertezze dei primi anni, ha condotto la ricostruzione a registrare finalmente un cambio di passo”. A dirlo all’Adnkronos/Labitalia Guido Castelli, commissario straordinario di governo alla ricostruzione delle aree colpite dal terremoto del Centro Italia del 2016 e del 2017, a margine del 69° Congresso nazionale degli ordini degli ingegneri d’Italia, in corso ad Ancona. “La nostra - spiega - è una ricostruzione che non si limita a riparare i danni ma che vuole riprofilare il patrimonio pubblico, privato e gli edifici di culto in maniera tale che sia più sicuro, che sia meritevole dell’applicazione delle più innovative indicazioni dell’ingegneria sismica e, più in generale, che sia anche utile a migliorare qualitativamente e energeticamente il nostro patrimonio”. “Tutto questo - sottolinea il commissario straordinario Curcio - vuol dire incrociare l’ingegneria italiana che attraverso la ricostruzione ha realizzato un vero e proprio laboratorio di ingegneria pubblica innovativa. Siamo qui al 69° Congresso nazionale proprio per condividere gli esiti di questo lavoro fatto insieme ma soprattutto per porci nuovi obiettivi”. “La ricostruzione post-sisma nell’Appennino Centrale non è solo un intervento di riparazione: è un progetto che integra rigenerazione urbana, innovazione tecnologica, governance multilivello, partecipazione sociale”. “Un modello - spiega - che parte dalle aree interne per parlare a tutto il Paese. Un laboratorio di rinascita, sostenibilità e futuro. Dove la ricostruzione diventa prevenzione. Dove le comunità non solo tornano ma si reinventano per restare. Nel cuore dell’Italia c’è un luogo che ha vissuto la ferita del sisma. Ma da quella ferita è nata una visione. Qui non si ricostruiscono solo edifici, si rigenerano comunità. Qui si sperimenta, si innova, si previene. E’ il Laboratorio Centro Italia. E’ il Modello Appennino. Il cratere si rigenera. E l’Italia guarda avanti”. Al 31 maggio 2025 le richieste di contributo per la ricostruzione ammontano a 34.148, +10% rispetto al 2024, per un importo complessivo di oltre 15,8 miliardi di euro. Ad oggi per la ricostruzione privata sono stati concessi 10,77 miliardi di euro, con liquidazioni per oltre 6 miliardi di euro che equivalgono, negli ultimi 3 anni, a oltre il 60%”. Questi i numeri del cratere 2016 che ha coinvolto 600mila abitanti, e che vede 20mila cittadini fuori casa che usufruiscono di una forma di assistenza abitativa, resi noti da Guido Castelli. “Sono stati conclusi 12.737 cantieri su 22.223 autorizzati - sottolinea - e attualmente sono 8.694 i cantieri in corso. Per la ricostruzione pubblica sono stati stanziati oltre 4,6 miliardi di euro per oltre 3.500 interventi”.
(Adnkronos) - "Non è mai troppo tardi per fare sostenibilità, e comunque intervenire all'interno di un perimetro di azione che per il Gruppo Ferrovie dello Stato rappresenta un target importantissimo. Il nostro Gruppo è infatti il più grande consumatore italiano di energia elettrica, oltre 7 terawattora (TWh) di consumo annuo, quindi stiamo parlando di una spesa energetica che supera circa il miliardo di euro ogni anno di costi. Era necessario e strategico fare questo passo" di creare Fs Energy "ed è stato inserito all'interno del piano industriale del Gruppo 2025-29, dove appunto uno degli obiettivi strategici che bisogna traguardare è il raggiungimento di un Gigawatt (GW) di produzione da fonti rinnovabili entro il 2029". Così Antonello Giunta, amministratore delegato e direttore generale di Fs Energy, intervenendo all'evento Adnkronos Q&A ‘Sostenibilità al bivio’ in corso oggi al Palazzo dell’Informazione a Roma. Secondo Giunta, la creazione di Fs Energy "era straordinariamente importante per accentrare all'interno di questa struttura tutte le attività energetiche del Gruppo, siano esse quelle relative all'approvvigionamento di energia elettrica per metterci al riparo, rendere più sicuro dalle diverse variabili in campo l'approvvigionamento elettrico e quindi il consumo energetico del Gruppo". Giunta ha quindi sottolineato la scelta green del Gruppo visto che "il piano di approvvigionamento da fonti rinnovabili è un piano che prevede sì il raggiungimento di 1 Gigawatt al 2029, ma traguarda al 2034 due Gigawatt di produzione da fonti rinnovabili, che tradotto in energia significano circa 3 Terawattora di energia, quindi il 40% dei volumi del Gruppo coperti da produzione da fonti rinnovabili", ha concluso.