(Adnkronos) - Una piattaforma digitale che migliora la comunicazione tra medico e paziente, supportando un percorso terapeutico più chiaro e personalizzato. Questo in sintesi è il progetto Alma-Care che ha vinto la quarta edizione degli i-Days, l’Hackathon organizzato da Synlab, azienda leader in Italia nella medicina di laboratorio e nella diagnostica medica, e promosso da Eit Health, l’organizzazione dell’Unione europea dedicata all’innovazione in ambito sanitario, in collaborazione con Cariplo Factory e l’Università degli Studi di Napoli Federico II. L’edizione 2025 - riferiscono gli organizzatori in una nota - si è svolta a Milano presso la Fondazione Riccardo Catella sul tema ‘Invecchiare bene: promuovere la longevità in salute con prevenzione e diagnosi precoce, stili di vita e tecnologie digitali’ e ha coinvolto oltre 100 studenti universitari da tutta Italia che sono stati poi selezionati con i relativi progetti. I ragazzi, divisi in 8 gruppi di lavoro e supportati da mentor e tutor professionisti del settore digitale, tech e sanitario, hanno sviluppato e presentato ad una giuria soluzioni concrete e innovative per una vita più lunga e più sana. Il progetto vincitore - ideato da 4 studenti provenienti dalle Università di Pavia, Milano-Bicocca, Bocconi e Statale di Milano, con background in intelligenza artificiale, psicologia e neuroscienze, economia, management e scienze infermieristiche - nasce per accompagnare il paziente in ogni fase, dalla diagnosi alla cura, come ha spiegato Elena Viviani, studentessa dell’Università di Pavia. Attraverso un questionario iniziale, Alma-Care fornisce al medico una panoramica immediata delle paure e dei dubbi del paziente, ottimizzando la visita. Dopo l’appuntamento, la piattaforma aiuta l’utente a comprendere i referti e, grazie a una chat con intelligenza artificiale e attivazione vocale, integra anche consigli su stile di vita, alimentazione e attività fisica per favorire il benessere continuo. "Arrivati a questa quarta edizione, guardo agli i-Days come a un percorso che nel tempo ci ha permesso di costruire una vera e propria expertise, un bagaglio di esperienze, competenze e relazioni, destinato a rimanere nel nostro Dna - ha commentato Andrea Buratti, Ceo di Synlab Italia – le centinaia di ragazzi con i quali siamo venuti in contatto in questi anni ci hanno portato tantissime nuove idee. La salute è uno dei settori più affascinanti per sperimentare tecnologia e innovazione, speriamo vivamente di aver trasmesso alle giovani generazioni quanto possano avere un impatto diretto e tangibile sulla vita e sulla salute delle persone". Gli Eit Health i-Days di Synlab quest’anno - precisano gli organizzatori - si sono svolti in collaborazione con Fondazione Riccardo Catella, partner Culturale dell’iniziativa, e con il supporto tecnico di Lovable ed E-Club Ventures. Come nelle scorse edizioni, i ragazzi del gruppo vincitore voleranno a Parigi il 27-28 novembre per la competizione internazionale degli Eit Health Innovation Days, insieme ai vincitori delle altre edizioni provenienti dagli altri Paesi europei coinvolti. Per tutti i partecipanti ci sarà inoltre la possibilità di essere selezionati per tirocini, tesi aziendali o percorsi professionali in Synlab.
(Adnkronos) - “Per noi è molto importante avere delle professionalità capaci di esprimersi nel mondo del lavoro con la massima velocità di pensiero e capacità decisionale. Il Campus Bio-medico ha adottato sistemi didattici esperienziali anche in piccoli gruppi, per sviluppare la capacità di leadership e di lavoro in team. Lato tecnologico puntiamo a formare persone che sappiano indirizzare l'intelligenza artificiale, tenendo a mente le competenze e l’etica professionale che possono dirigere il miglior comportamento dell'uomo”. Sono le parole di Rocco Papalia, rettore dell’università Campus Bio-Medico di Roma (Ucbm), intervenendo al convegno organizzato oggi nella capitale da Unindustria, in collaborazione con Università Campus-biomedico di Roma, ‘Future skills - Capitale umano e Ai per il lavoro che cambia. Dove formazione e impresa si incontrano’. Un incontro organizzato con l’obiettivo di riunire imprese, università, istituzioni, stakeholder di riferimento per esplorare gli scenari emergenti per il capitale umano offerti dall’Intelligenza Artificiale.
(Adnkronos) - “Negli ultimi anni in Europa, con il Green deal e con la transizione energetica, abbiamo assistito a una deriva a causa di un processo di deindustrializzazione del continente. Nel settore dell'automotive, ad esempio, 13 milioni di occupati, tra diretti e indiretti, sono a rischio. Il tema del secolo è quello di coniugare il giusto fabbisogno di sostenibilità ambientale con la competitività. Un continente come l'Europa, con 400 milioni di abitanti, non può vivere di servizi, di intelligenza artificiale e di grandi tecnologie da sviluppare, ha bisogno di lavorare e produrre”. E' l’analisi di Giuseppe Ricci, industrial transformation chief operating officer Eni, durante la conferenza ‘Europa e industria unite per la competitività’, organizzata da Sdgs Leaders a Roma, per lanciare il Summit 2025 e presentare la ‘Dichiarazione competitività 2026’, in collaborazione con Storyfactory. Un documento che vede le principali imprese italiane e i rappresentanti delle istituzioni europee unite per tradurre in azione le linee indicate dal Rapporto Draghi sulla necessità di rilanciare la competitività dell’Europa. “L'industrializzazione sostenibile e il mantenimento della competitività delle imprese è fondamentale”, sottolinea Ricci che poi spiega la strategia di Eni per la transizione energetica e la decarbonizzazione: “Comprende un mix di soluzioni, coltivando la neutralità tecnologica per poter mantenere competitività durante il percorso di miglioramento della sostenibilità e decarbonizzazione fino al net-zero. Un compito difficilissimo - ammette - soprattutto in settori fortemente in trasformazione, ma l'abbiamo potuto fare cercando dei modelli che fossero in grado di coniugare continuamente la sostenibilità ambientale con quella economica”. “Non bisogna tralasciare la sostenibilità sociale”, avverte esprimendo ancora preoccupazione per il settore dell’automotive, un esempio di come lo scenario internazionale potrebbe cambiare se “migliaia, decine di migliaia, centinaia di migliaia o milioni di persone perdono il lavoro”. In quel caso, per Ricci “il green deal ‘va a farsi benedire’ insieme alla stabilità sociale del Paese”.