(Adnkronos) - L'Italia torna in campo in Billie Jean King Cup. Le tenniste azzurre sfidano oggi, venerdì 19 settembre, l'Ucraina - in diretta tv, anche in chiaro, e streaming - nella semifinale del torneo per nazionali femminili, a cui arrivano da campionesse in carica dopo il trionfo dello scorso anno. Paolini ed Errani, capitanate da Tathiana Garbin, guidano la spedizione azzurra dopo il successo dei quarti con la Cina, battuta 2-0 grazie ai successi di Cocciaretto e proprio Paolini. La sfida tra Italia e Ucraina è in programma oggi, venerdì 19 settembre, alle ore 11. Le due Nazionali si sono affrontate in tre precedenti, tutti vinti dalle azzurre. L'ultima sfida risale al 2012, ai quarti di finale dell'allora Fed Cup, quando l'Italia si impose 3-2. Italia-Ucraina sarà trasmessa, come tutte le partite delle azzurre in Billie Jean King Cup, in diretta televisiva e in esclusiva, in chiaro, su SuperTennis. La partita si potrà seguire anche in streaming su SuperTenniX.
(Adnkronos) - Approvata la legge quadro sull’intelligenza artificiale, cambia il codice penale e si rafforza la tutela alla persona. A spiegarlo, in un'intervista all'Adnkronos/Labitalia, l'avvocata Lilla Laperuta, esperta di Diritto del lavoro e contratti pubblici. "La rivoluzione informatica - afferma - che, a partire dal secondo Novecento, ha dilatato in maniera esponenziale l’impiego di strumenti digitali nella quotidianità, unitamente all’evoluzione tecnologica per effetto della quale oggi le ‘macchine’ dispongono ormai di margini di auto-apprendimento, auto-organizzazione e auto-decisione, deve necessariamente rispondere alla domanda posta dalla società civile di assicurare la tutela dei diritti e delle libertà delle persone. Al riguardo Stefano Rodotà si domandava se, 'nel mondo divenuto globale e segnato dalle innovazioni scientifiche e tecnologiche', il principio di dignità è ancora un viatico. Ed invero, in tale direzione, l’Unione europea ha approntato strumenti regolatori su più ambiti caratterizzati dalla digitalizzazione, quali la protezione dei dati personali, i diritti sui dati e contenuti digitali, la responsabilità dei fornitori di servizi digitali, la concorrenza dei mercati digitali, il commercio elettronico. Con specifico riguardo all’intelligenza artificiale, al fine di garantirne un utilizzo 'corretto, trasparente e responsabile, e in una dimensione antropocentrica', rileva il regolamento UE 2024/1689 del Parlamento e del Consiglio del 13 giugno 2024, che 'stabilisce regole armonizzate sull’intelligenza artificiale' cosiddetta Ai Act". "Adesso - sottolinea - nell’intento di promuovere un approccio trasparente e rispettoso dei diritti fondamentali al Regolamento (UE) 2024/1689, si affianca la neonata legge quadro, approvata in via definitiva ieri, quale fonte regolatoria nazionale in materia di principi e governance dei sistemi d’intelligenza artificiale. Quanto ai rapporti con l’AI Act, secondo i principi stabiliti dalla Corte di giustizia dell’Unione europea e dalla stessa Corte costituzionale italiana (a partire, riguardo a quest’ultima, dalla sentenza cosiddetta Granital, n. 170 del 1984), viene chiarito il regolamento europeo ha preminenza sulla legge italiana. Quest’ultima, pertanto, si intende rivolta agli aspetti tipici della realtà socio-economica nazionale e ai profili non espressamente coperti dalla normativa unionale e a quelli che la medesima rimette proprio alla disciplina dei singoli Stati membri". Si legge all’articolo 3: 'L’utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale non deve recare pregiudizio allo svolgimento con metodo democratico della vita istituzionale e politica'. "A questo riguardo nel corso dell’esame alla Camera - precisa - è stata aggiunta la previsione che l’utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale non debba altresì pregiudicare la libertà del dibattito democratico da interferenze illecite, da chiunque provocate, tutelando gli interessi della sovranità dello Stato nonché i diritti fondamentali di ogni cittadino riconosciuti dall’ordinamento nazionale ed europeo'. L’Agenzia per l’Italia digitale (AgID) e l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn) sono designate, all’articolo 20, quali autorità nazionali per l’intelligenza artificiale: esse sono, dunque, responsabili di garantire l’applicazione e l’attuazione della P6 normativa nazionale ed unionale. "Il Capo V - analizza l'esperta rubricato 'Disposizioni penali' prevede all’articolo 26 una serie di modifiche al codice penale. In primo luogo viene integrato l’art. 61, primo comma, c.p. in materia di circostanze aggravanti comuni, prevedendosi ora tra le predette aggravanti l’aver commesso il fatto mediante sistemi di intelligenza artificiali quando: gli stessi, per la loro natura o le modalità di utilizzo, abbiano costituito mezzo insidioso; il loro impiego abbia comunque ostacolato la pubblica o privata difesa; il loro impiego abbia aggravato le conseguenze del reato. "Si ricorda - chiarisce - che l’art. 61, primo comma, c.p. prevede, tra l’altro, le aggravanti dell’aver profittato di circostanze di tempo, di luogo o di persona, anche in riferimento all’età, tali da ostacolare la pubblica o privata difesa (n. 5) e dell’aver aggravato o tentato di aggravare le conseguenze del delitto (n. 8). L’aggravante di cui la norma in commento si applica ai casi in cui l’ostacolo alla pubblica o privata difesa o l’aggravamento delle conseguenze del reato derivino dall’impiego di sistemi di intelligenza artificiale. Si prevede, ancora, l’introduzione di una circostanza aggravante del delitto di attentati contro i diritti politici del cittadino di cui all’art. 294 c.p. L’art. 294 c.p. nel testo vigente punisce con la reclusione da uno a cinque anni chiunque con violenza, minaccia o inganno impedisce in tutto o in parte l’esercizio di un diritto politico, ovvero determina taluno a esercitarlo in senso difforme dalla sua volontà. Nello specifico, la novella introduce un comma aggiuntivo all’art. 294 c.p. volto a prevedere una circostanza aggravante a effetto speciale ai sensi della quale si prevede la reclusione da due a sei anni se l’inganno è posto in essere mediante l’impiego di sistemi di intelligenza artificiale". "Infine - continua l'avvocata Lilla Laperuta - s'introduce nel codice penale l’art. 612-quater, volto a prevedere il nuovo reato di 'Illecita diffusione di contenuti generati o manipolati con sistemi di intelligenza artificiale', nell’ambito del titolo XII (Delitti contro la persona), capo III (Delitti contro la libertà individuale), sezione III (Delitti contro la libertà morale). Il nuovo art. 612-quater c.p. punisce con la reclusione da 1 a 5 anni chiunque cagioni un danno ingiusto ad una persona cedendo, pubblicando o diffondendo, senza il suo consenso, immagini, video o voci falsificati o alterati mediante l’impiego di sistemi di intelligenza artificiale e idonei a trarre in inganno sulla loro genuinità. Secondo quanto riportato dalla relazione illustrativa attraverso la disposizione in commento si vuole offrire una tutela rafforzata della persona, incentrando 'l’offensività della condotta sul pregiudizio all’autodeterminazione ed al pieno svolgimento della personalità, circostanza confermata anche dalla collocazione sistematica della disposizione fra i delitti contro la persona e, segnatamente contro la libertà morale'. Il delitto, inoltre, è punibile a querela, ma si procede d’ufficio se il fatto è connesso con altro delitto per il quale si deve procedere d’ufficio ovvero se il fatto è commesso nei confronti di persona incapace, per età o infermità, o nei confronti di una pubblica autorità a causa delle funzioni esercitate".
(Adnkronos) - Al via la nuova iniziativa di mobilità elettrica condivisa targata Luiss Green Mobility: il primo progetto pilota europeo in ambito universitario di fornitura di servizi di E-mobility e servizi smart correlati, a dieci anni dal suo avvio, si rinnova, grazie alla collaborazione strategica con Acea e Renault Italia. Oggi, infatti, è stata inaugurata la nuova flotta composta da 12 Renault 5 destinata al Car Sharing elettrico, a disposizione di studenti, docenti e staff per agevolare la mobilità tra i Campus e per il tempo libero. Renault 5 è stata scelta per questo servizio di E-mobility per il suo design moderno, le personalizzazioni, la connettività e la sicurezza. Ai giovani di oggi, nativi digitali, la piccola elettrica di Casa Renault mette, infatti, a disposizione, tramite Google Play, numerose app che consentono di ascoltare musica, tenersi aggiornati su sport e attualità, divertirsi o guardare film durante la sosta o la ricarica. Su strada, la piccola compatta elettrica si distingue per un’esperienza di guida innovativa, un’autonomia fino a 410 km secondo il ciclo Wltp e un livello di sicurezza ai vertici della categoria, garantito da 26 dispositivi di assistenza alla guida. La gestione dei servizi digitali e la ricarica saranno disponibili 24 ore su 24, direttamente tramite l’App Luiss, grazie all’integrazione con la piattaforma Ict basata sulla tecnologia Bomts (Banking Operations Maintenance Telematics and Security) sviluppata da a.Quantum - Gruppo Acea. Per il 'taglio del nastro', nel Campus Luiss di viale Romania, erano presenti i vertici dell’Università e delle aziende partner del progetto. "Le università hanno un ruolo centrale nella transizione verso una società più sostenibile - ha dichiarato Rita Carisano, direttore generale della Luiss - La nostra missione non è solo formare giovani pronti ad affrontare il mondo del lavoro, ma anche prepararli a diventare cittadini consapevoli delle sfide che li attendono. In questa visione si inseriscono iniziative come il progetto Green Mobility, che rendono i nostri campus un modello di sostenibilità per studentesse e studenti, ispirandoli a ridurre l’impatto ambientale in ogni aspetto della propria vita. Un forte impegno riconosciuto anche a livello internazionale, come dimostra la classifica Ui GreenMetric, che ogni anno premia gli atenei più sostenibili al mondo. Dal suo ingresso nel 2018 ad oggi, la Luiss ha scalato più di 200 posizioni, raggiungendo il 2° posto in Italia e il 13° globale a conferma della costante attenzione alle buone pratiche ambientali e, in particolare, alla mobilità green”. "Siamo entusiasti che Renault 5 E-tech Electric diventi il cuore pulsante di questo progetto di mobilità sostenibile promosso dalla Luiss. R5 è molto più di un’auto: è un’icona che si reinventa, capace di unire emozione, tecnologia e responsabilità ambientale. Con il suo design immediatamente riconoscibile, l’anima pop e lo spirito innovativo, parla la stessa lingua delle nuove generazioni, attente all’ambiente ma desiderose di libertà e connessione. Crediamo che R5 E-tech Electric sappia offrire un’esperienza unica e stimolante, rispondendo con concretezza e passione alle grandi sfide della mobilità di oggi e di domani", ha affermato Sébastien Guigues, Ceo Renault Italia. “Nell’ultimo biennio - ha sottolineato Fabrizio Palermo, amministratore delegato Acea - con l’attuazione del Piano Industriale, Acea ha consolidato il suo ruolo di operatore infrastrutturale, di leader del settore idrico e di main player dei settori energetico e ambientale. La grande expertise del nostro Gruppo ci qualifica in modo trasversale come punto di riferimento a livello nazionale nella progettazione, realizzazione e gestione di sistemi infrastrutturali. Tutto ciò è possibile grazie a una rinnovata attenzione strategica all’innovazione tecnologica che caratterizza e contraddistingue anche il progetto Luiss Green Mobility”. “Aver supportato Luiss nella progettazione e nel lancio di un progetto così importante ha consentito ad a.Quantum di rendere tangibile una mission sfidante. Il nostro obiettivo, infatti, è quello di progettare e realizzare sistemi infrastrutturali sicuri e resilienti - ha aggiunto Enrico Resmini, amministratore delegato di a.Quantum - a.Quantum nasce con l’intento di valorizzare le competenze del Gruppo Acea e di metterle a disposizione dell’industria e del Paese, attraverso un approccio integrato che pone al centro le esigenze dei clienti per sviluppare soluzioni customizzate”. Accanto al Car Sharing elettrico, l’Università offre già un servizio di shuttle con navette elettriche e a gas, che collega gratuitamente le sedi di via Parenzo e viale Romania, e infrastrutture di ricarica per i veicoli elettrici all’interno dei Campus con il 100% dell’energia elettrica utilizzata proveniente da fonti rinnovabili. Non solo. Quest’anno, il progetto Green Mobility si arricchisce di due ulteriori iniziative grazie alla partnership con Acea: uno studio per l’ottimizzazione dei consumi energetici e l’avvio della flessibilità energetica nelle sedi dell’Ateneo, che rafforza il suo posizionamento come laboratorio di innovazione sostenibile.