(Adnkronos) - “Meritocrazia Italia è fatta di cittadini che si mettono al servizio del Paese e che assumono la responsabilità di contribuire alla costruzione del benessere collettivo con l'impegno quotidiano, il confronto, lo studio e la discussione”. Così Alessia Fachechi, responsabile nazionale di Meritocrazia Italia, partecipando, oggi Roma, al settimo Congresso dell’Associazione. Un incontro volto a incoraggiare un confronto sulla costruzione di proposte concrete e una riflessione profonda su tematiche centrali per il Paese. “Ad oggi sono tantissime, più di 300 in un anno, le proposte sottoposte all'attenzione delle istituzioni in termini di comunicati, approfondimenti e proposte di legge - aggiunge Fachechi - Proposte che dallo Stato, per la credibilità acquisita da Meritocrazia nel corso del tempo, ottengono ampio riscontro e condivisione”. Parlando poi della sempre più bassa affluenza alle urne in Italia, Fachechi afferma che “non può esistere un'Italia democratica con un'affluenza elettorale così bassa. Il problema è proprio quello di recuperare la fiducia dei cittadini, che ora sono disillusi e si sentono estranei alla politica. Noi, con il nostro esempio, vogliamo dimostrare proprio questo: la politica appartiene al quotidiano di tutti e si può fare la propria parte anche senza sedere su una poltrona in Parlamento”.
(Adnkronos) - Il mismatch tra domanda e offerta è il tallone d’Achille di settori come ristorazione e accoglienza. Su come intervenire a riguardo, prendendo spunto dal Piano Mattei, risponde Guido Lazzarelli, direttore centrale Politiche del Lavoro e Welfare di Confcommercio Imprese per l'Italia in occasione della seconda edizione del Global Welfare Summit, il principale appuntamento italiano dedicato all’evoluzione del welfare, dedicata alle 'Eccellenze che ispirano', organizzato a Villa Miani a Roma. “E' un terreno - spiega - sicuramente da esplorare e porta con sé delle scommesse, delle aspettative, ma anche delle incognite. Il Piano Mattei significa formare le persone nel luogo di origine, ci sono dei progetti in Nord Africa che riguardano alcune figure molto ricercate dai nostri sistemi del terziario e del turismo, quelli che registrano la maggior parte dei numeri del mismatch”. “Stamattina - sottolinea Lazzarelli - abbiamo ascoltato chi ci raccontava come, in alcuni paesi del Nord Europa, l’equazione ‘aumento di immigrazione - risanamento dei conti previdenziali dei Paesi’ non è corretta. Quindi, dovremmo vedere come si traducono questi piani, rispetto ai quali anche Confcommercio sta partecipando, da qui a un tempo medio che sarà necessario di sperimentazione per vedere se effettivamente aiutano nella copertura del mismatch”. “Bisogna agire sugli istituti contrattuali che abbiamo attraverso la formazione continua; bisogna fare in modo che i nostri contratti diventino più attrattivi per i giovani”, conclude.
(Adnkronos) - "Il 92% degli intervistati, su un campione di 2000 persone, dice che la salute delle persone e quella del pianeta sono assolutamente interconnesse tra di loro. E tra gli obiettivi dell'Agenda 2030 mette al primo posto la salute e il benessere. Questo che cosa significa? Che la sostenibilità è entrata nella sfera del benessere quotidiano, cioè nel modo in cui mangiamo, ci muoviamo, lavoriamo, respiriamo". Così Paola Aragno, vicepresidente Eikon Sc intervenendo all’appuntamento Adnkronos Q&A, 'Sostenibilità al bivio', questa mattina al Palazzo dell’Informazione a Roma, illustrando i dati di una ricerca di Eikon Sc per la Social Sustainability Week. "La sostenibilità non significa ridurre solamente le emissioni ma significa vivere meglio. L'economia circolare diventa strategica se ha una funzione anche sociale, per cui rigenera non solo le risorse ma la salute, le competenze, i valori", osserva. "Se andiamo a guardare anche ai giovani, cioè a quelli che saranno i nostri protagonisti della sostenibilità, della transizione, il 65% si sente coinvolto negli obiettivi dell'Agenda 2030 e il 70% dice che si sentirebbe più motivato a lavorare in un'azienda che tiene conto ed è molto attenta alla sostenibilità. Per cui i giovani vogliono delle aziende coerenti, a 360 gradi, capaci di unire impatto ambientale, ma anche benessere", conclude.