(Adnkronos) - Max Verstappen ha svelato il suo nuovo numero per il Mondiale di Formula 1 2026. Il quattro volte campione del mondo, che quest'anno ha dovuto abdicare dopo il trionfo di Lando Norris, ha scelto il numero 3 per la prossima stagione. Il numero uno sarà ovviamente di proprietà del pilota della McLaren. Invece di tornare al 'suo' 33, utilizzato dagli inizi fino alla vittoria del primo Mondiale, l'olandese prenderà il numero dell'ex compagno di squadra Daniel Ricciardo: "Il mio prossimo numero? Non sarà il numero 33. Il mio numero preferito è sempre stato il 3, a parte il numero 1. Ora possiamo scambiarci, quindi sarà il numero 3" le sue parole in un'intervista a Viaplay. E ancora: "Il numero 33 è sempre andato bene, ma preferisco un 3 a due. Ho sempre detto che rappresenta doppia fortuna, ma ho già avuto fortuna in Formula 12. Sui propri canali social, la Red Bull ha scritto: "Un numero familiare torna in griglia per il 2026".
(Adnkronos) - Un Natale all’insegna dell’auto regalo: da non intendersi come una forma di egoismo ma di gratificazione e per 'concedermi qualcosa che desidero fare da tempo' (per il 47% degli italiani). Sono oltre il 22% gli italiani che ricorreranno all’auto regalo per il Natale 2025, soprattutto giovani dai 25 ai 34 anni d’età (31,5%) che lo fanno anche per 'premiare la propria indipendenza e libertà' (19,1%). E quali sono gli auto-regali più gettonati? Al primo posto troviamo i prodotti tecnologici (26,1% degli italiani), seguiti da dall’abbigliamento (22,8%) e da un viaggio (per 17,9%), mentre il 2,5% dei giovani italiani si regalerà un animale domestico. E' questa la fotografia che emerge dalla ricerca ideata e realizzata da Big (Business intelligence group) sotto la direzione del sociologo Gianni Bientinesi, ceo del gruppo, su panel Bilendi con oltre 3600 interviste eseguite soltanto nel mese di dicembre su individui italiani di entrambi i sessi con più di 24 anni. Dai dati della ricerca emerge che la maggior parte degli italiani effettuerà almeno un regalo quest’anno e ‘i più gentili’ sono quelli di età compresa tra i 35 e i 44 anni (arrivano fino al 93%), seguiti dagli under 34 (il 91,3% farà un regalo), la fascia 45-54 (90,6%) e gli over 54 (88,8%). Se consideriamo le zone d’Italia, in testa in questa classifica il Centro (92,7%), poi il Nord Est (90,5%), il Nord Ovest (89,8%) e infine Sud e Isole (89%). Va specificato che un italiano su cinque tra coloro che vivono da soli, soli rimarranno anche a Natale e non faranno regali né a se stessi né agli altri (18.8%). In generale, la tendenza in crescita per tutte le fasce di intervistati è quella all’auto regalo natalizio: primato per la fascia 25-34 anni: il 31,6% di loro farà un regalo a sé stesso e i single (19,8%), mentre si fermano tra il 22% e il 23% le fasce 34-45 e 45-54 che propendono un po’ di più per fare almeno un regalo a familiari, coniugi e colleghi. In generale quali saranno gli auto regali più gettonati (sopra l’1%) secondo i dati della ricerca Big (Business intelligence group)? Boom per i prodotti tecnologici (26,1%), poi abbigliamento (22,8%), un viaggio (17,9%), accessori (15,9%), hobby e passioni (14,1%), prodotti per la cura di sé (10,1%), un’esperienza (4,9%), arredamento e decorazioni per la casa (4,2%), abbonamenti o servizi (2,6%), giochi e divertimenti vari (1,7%) e animali domestici (1,5%). Come emerso dalla ricerca, sono i giovani quelli che effettueranno più regali a sé stessi (fascia 25-34 anni) e opteranno anch’essi in primis per i prodotti hi-tech (26,3%), al secondo posto sale il viaggio (25,3%), mentre il 22,2% dei giovani amano auto regalarsi un nuovo capo d’abbigliamento. Bene anche i prodotti per la cura di sé (7,6%) e l’animale domestico (2,5%). Per quanto riguarda le motivazioni che spingono gli italiani ad auto regalarsi qualcosa per questo Natale 2025, in testa la risposta 'per gratificarmi e concedermi qualcosa che desidero fare da tempo' (47%) soprattutto per gli over 34, al secondo posto 'per vivere un momento di piacere e di benessere personale' (14%). Sul gradino più basso del podio e selezionato da molti degli intervistati c’è anche 'per celebrare la mia indipendenza e libertà personale' (8,9%), voce che è molto più gettonata dalla fascia under 34 ed è selezionata da un intervistato su 5 (19,1%). Più indietro tra le motivazioni dell’auto regalo per questo Natale 2025 ci sono anche 'per alleviare lo stress accumulato nel corso degli ultimi mesi' (8,5%) e 'per compensare frustrazioni e tirarmi su di morale' (5,2%) che è considerata un po’ più importante per la fascia dei giovani 25-34 (10,2%).
(Adnkronos) - Il finanziamento da 40 milioni di euro accordato dalla Banca europea per gli investimenti alla Commercianti indipendenti associati (Cia), una delle cooperative socie del Consorzio nazionale Conad, "punta a efficientare le attività dei nostri punti vendita" e si inserisce nel piano complessivo da 80 milioni promosso da Cia. Lo sottolinea all'Adnkronos Luca Panzavolta, amministratore delegato di Cia-Conad, spiegando che uno dei principali interventi sarà quello di moltiplicare gli impianti fotovoltaici presenti nel punti vendite. "Già oggi abbiamo già un'ottantina di negozi dotati di impianti fotovoltaici ma vorremmo superare quota 100, quindi vicini al 50% della nostra rete associata" continua. Ma si vuole - aggiunge - anche "intervenire sul raffreddamento dei negozi, dal gas non inquinante all'efficientamento dei sistemi, che non solo consentono un risparmio energetico importante ma migliorano anche il microclima dentro il punto vendita". Panzavolta ricorda come Cia-Conad "produce un bilancio di sostenibilità già da 2 anni, lo facciamo per l'impegno che abbiamo assunto nei confronti dei nostri soci e dei nostri stakeholder. Con il bilancio 2025, che presenteremo nel prossimo maggio, illustreremo gli impegni che ci siamo assunti e presenteremo una rendicontrazione di quanto fatto nei nostri impianti". "D'altronde - ricorda - per una azienda la sostenibilità non è più una scelta ma un obbligo. E noi lo sentiamo come tale anche dal punto di vista sociale, del territorio, delle nostre comunità e dei nostri soci". Grazie agli interventi attuati e a quelli in corso, aggiunge, " per l'impatto sull'ambiente di un nostro punto vendita crediamo di essere vicini a -30% rispetto a dieci anni fa. Senza dimenticare che questo lavoro rende più sostenibile il business dei singoli punti vendita: certo gli interventi di efficientamento costano, ma è un investimento da cui i nostri associati rientrano nel corso degli anni". "Il nostro modello - sottolinea - è la dimostrazione che si possono ottenere ottimi risultati quando si è inseriti in una rete efficiente : noi forniamo aiuti ai nostri soci con finanziamenti per gli impianti fotovoltaici e convenzioni con le aziende installatrici, e questo consente ai soci di massimizzare i risparmi possibili, senza contare altri vantaggi come l'economia di scala, gli acquisti collettivi e le attività di marketing comuni". Il manager riconosce come "c'è poi un ritorno di immagine verso i clienti perché oggi l'attenzione a queste cose da parte dei consumatori, soprattutto quelli più giovani, è molto forte". " Panzavolta evidenzia poi i risultati ottenuti sulla riduzione degli imballaggi inutili grazie alla forte presenza di prodotti a marchio Conad: "La nostra cooperativa è fra quelle con la quota più alta in Italia di prodotti con il nostro marchio, quest'anno abbiamo superato il 41% di fatturato". Questo offre un duplice beneficio "da una parte perché il prodotto a marchio costa meno mediamente di quello 'industriale' e poi perché in questi anni abbiamo fatto molto per rendere riciclabili o recuperabili gli imballaggi o comunque limitarli. Credo che sia vicino il traguardo del 75% di imballaggi biodegradabili o riciclabili, che era il nostro obiettivo". "Certo, non puo' essere solo un impegno della distribuzione ma deve essere anche delle industrie: credo però - conclude- di poter dire che su questo in generale la sensibilità è molto aumentata "