(Adnkronos) - Continua il ciclo di incontri e riflessioni promosso nell'ambito del progetto “Roma come stai?”, promosso dal Municipio I che intende stimolare il dialogo sul rapporto fondamentale tra la città eterna e il suo passato. L'iniziativa sottolinea che "in nessuna città il rapporto con il passato è così importante come lo è per Roma, chiamata costantemente a rielaborare la sua imponente storia per guardare avanti e costruire una nuova visione del proprio futuro". Il prossimo appuntamento in programma si concentrerà su una tematica cruciale per l'identità e lo sviluppo urbanistico della Capitale: Roma capitale d'Italia, le trasformazioni e la scomparsa di ville e giardini. “Il progetto ‘Roma Come Stai?’ E' un’occasione cruciale per il I Municipio per interrogarsi attivamente sulla relazione tra la nostra identità storica e le dinamiche urbanistiche che hanno plasmato il cuore della Capitale”, ha dichiarato l'assessore alla Cultura del Municipio I Roma Centro, Giulia Silvia Ghia. “L’appuntamento con Alberta Campitelli sulle ville e i giardini perduti mette in luce come il passato non sia solo architettura, ma anche paesaggio e natura, elementi che dobbiamo difendere e valorizzare per assicurare un futuro sostenibile alla nostra città”, ha continuato. L'incontro vedrà come protagonista Alberta Campitelli, che guiderà la riflessione sulle profonde trasformazioni che la città ha subito, con particolare attenzione all'impatto sulla conservazione e sulla perdita di ville e giardini. L'evento si terrà il 25 ottobre, presso l'Orto Botanico, con inizio alle ore 18.30. L'incontro sarà introdotto da un preludio musicale offerto da MuSa - Musica Sapienza e diretto da Giorgio Monari, con le voci di Valerio Lombardi, Ermanno Piccone, Rebecca Punzo e Yulia Vergara Quizpeh. Saranno eseguite musiche di Bowie, Dylan, Mkutukana&Mbuli e Waters. L'evento è a cura di Orazio Carpenzano, Giulia Silvia Ghia, Alessandra Sermoneta, Stefano Catucci, Fabrizio Toppetti, Massimo Zammerini, Fabio Balducci, Maria Clara Ghia e Luca Porqueddu. L'iniziativa è promossa dal Municipio I Roma Centro in collaborazione con Sapienza Università di Roma. L'ingresso è libero fino a esaurimento posti.
(Adnkronos) - "Innovazione e formazione devono camminare insieme: formare i lavoratori alle nuove tecnologie, anche all’intelligenza artificiale, significa renderli protagonisti dei processi produttivi e promuovere anche la partecipazione". Lo ha dichiarato la segretaria generale della Cisl Daniela Fumarola, intervenendo oggi al Global Welfare Summit, in corso a Roma. “Oggi il nostro Paese non ha un problema di quantità di lavoro: gli occupati hanno raggiunto livelli mai registrati nella storia repubblicana. Il vero nodo è la qualità del lavoro, che significa applicazione corretta dei contratti riconosciuti, ma anche investimenti in formazione e competenze. La produttività, infatti, non cresce per decreto: cresce se si investe nelle persone, se si rafforzano le competenze dei lavoratori e delle lavoratrici, consentendo alle imprese di innovare e competere”. "E' necessario rinnovare tutti i contratti pubblici e privati, che contengono tutele e diritti fondamentali per la crescita della produttività e dei salari". “In Italia la copertura dei contratti collettivi sottoscritti dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative raggiunge circa il 90-95%. È per questo motivo che, come abbiamo più volte ribadito, riteniamo non necessario introdurre un salario minimo legale: esiste già una rete contrattuale ampia ed efficace. La priorità, piuttosto, è riportare all’interno di questa copertura le categorie che oggi ne restano escluse, rafforzando così il ruolo della contrattazione collettiva". “Rimettere al centro la cultura della contrattazione – ha proseguito Fumarola – significa riconoscere pienamente il valore dei corpi intermedi e delle organizzazioni sindacali e professionali. In questa direzione, è fondamentale proseguire il lavoro avviato dal Cnel, volto alla riorganizzazione dei contratti e, soprattutto, alla loro valutazione nel merito. Dei circa mille contratti depositati, solo 250 possono essere considerati di qualità, sottoscritti da soggetti realmente rappresentativi. Il resto rappresenta una forma di dumping contrattuale che danneggia sia i lavoratori che le imprese". “Per noi la partecipazione non è uno slogan, ma un impegno concreto. Abbiamo creduto in un progetto di legge, la legge 76, frutto di una nostra proposta di iniziativa popolare sostenuta da oltre 400mila firme. Oggi, tuttavia, siamo preoccupati: nella manovra di bilancio del Governo non compare il rifinanziamento della legge 76, e questo rischia di compromettere la possibilità di consolidare strumenti efficaci per la partecipazione dei lavoratori alla vita delle imprese". "In un tempo complesso come quello che stiamo vivendo - aggiunge la leader della Cisl -serve un diverso approccio culturale: ciascuno deve poter fare la propria parte e contribuire al bene comune. Incentivare la partecipazione e sostenere la contrattazione significa rafforzare la coesione sociale e migliorare la qualità del lavoro nel nostro Paese".
(Adnkronos) - "Non è mai troppo tardi per fare sostenibilità, e comunque intervenire all'interno di un perimetro di azione che per il Gruppo Ferrovie dello Stato rappresenta un target importantissimo. Il nostro Gruppo è infatti il più grande consumatore italiano di energia elettrica, oltre 7 terawattora (TWh) di consumo annuo, quindi stiamo parlando di una spesa energetica che supera circa il miliardo di euro ogni anno di costi. Era necessario e strategico fare questo passo" di creare Fs Energy "ed è stato inserito all'interno del piano industriale del Gruppo 2025-29, dove appunto uno degli obiettivi strategici che bisogna traguardare è il raggiungimento di un Gigawatt (GW) di produzione da fonti rinnovabili entro il 2029". Così Antonello Giunta, amministratore delegato e direttore generale di Fs Energy, intervenendo all'evento Adnkronos Q&A ‘Sostenibilità al bivio’ in corso oggi al Palazzo dell’Informazione a Roma. Secondo Giunta, la creazione di Fs Energy "era straordinariamente importante per accentrare all'interno di questa struttura tutte le attività energetiche del Gruppo, siano esse quelle relative all'approvvigionamento di energia elettrica per metterci al riparo, rendere più sicuro dalle diverse variabili in campo l'approvvigionamento elettrico e quindi il consumo energetico del Gruppo". Giunta ha quindi sottolineato la scelta green del Gruppo visto che "il piano di approvvigionamento da fonti rinnovabili è un piano che prevede sì il raggiungimento di 1 Gigawatt al 2029, ma traguarda al 2034 due Gigawatt di produzione da fonti rinnovabili, che tradotto in energia significano circa 3 Terawattora di energia, quindi il 40% dei volumi del Gruppo coperti da produzione da fonti rinnovabili", ha concluso.