(Adnkronos) - "Marco, Valerio e Davide sono nelle mani di Dio e con questa eucarestia li consegniamo all’ultima dimora terrena". Così l'arcivescovo Gian Franco Saba, ordinario militare per l'Italia, durante l'omelia per i tre carabinieri morti lo scorso martedì nell'esplosione di un casolare a Castel d'Azzano, in provincia di Verona. Nella basilica di Santa Giustina di Padova per i funerali di Marco Piffari, Valerio Daprà e Davide Bernadei il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la premier Giorgia Meloni, il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, il ministro degli Esteri Antonio Tajani e il presidente del Senato Ignazio La Russa. Tra gli altri esponenti del governo presenti, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il ministro della Difesa Guido Crosetto, il ministro della Pubblica ammnistrazione Paolo Zangrillo, il ministro della Giustizia Paolo Nordio. Alle esequie era presente anche la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, il governatore della Regione Veneto, Luca Zaia e il presidente della Camera, Lorenzo Fontana. Un lungo applauso ha accolto l’arrivo dei feretri contenenti le salme. Le bare, avvolte dalla bandiera tricolore e accompagnate alla basilica da una staffetta dell’Arma, sono state accompagnate in chiesa dalle note della fanfara dei carabinieri. "Questi nostri fratelli ora sono nella casa del Padre, attesi, amati e salvati. E voi, loro familiari, nella fede attendete e amate coloro che sono al sicuro in Dio. Vogliamo pensare che in quel tragico momento si sono rese vive le parole di Gesù, di speranza, che egli era presente nel buio" ha poi aggiunto Saba . "Ci stringiamo intorno a tutti coloro che sono stati dolorosamente coinvolti e feriti nel tragico evento. È duro, dolorosamente e umanamente incomprensibile il drammatico evento dove hanno perso la vita Valerio, Marco e Davide e il ferimento di tanti operatori in servizio per il bene comune", ha continuato. "Da questa casa di preghiera un saluto carico di affetto, vicinanza e affidamento sostenuto dall’intercessione materna di Maria, vergine fedele" ha detto ancora. "Ci sono giorni che nessuno di noi vorrebbe vivere. Ci sono parole che nessuno di noi vorrebbe dire, oggi è uno di quei giorni. L'Italia è qua e si raccoglie in un profondo dolore in onore di tre uomini, tre carabinieri, tre soldati, tre servitori dello Stato". Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, durante i funerali. Rivolgendosi poi alle famiglie dei tre caduti, Crosetto ha rimarcato come "non c'è nulla che possa riempire il vuoto" lasciato da Marco Piffari, Valerio Daprà e Davide Bernardello. "Posso farvi una promessa solenne - ha poi sottolineato il ministro - I nostri nomi sono scritti sulla sabbia della memoria delle persone a cui siamo cari e sono destinati a scomparire nel tempo, man mano che le persone che ci vogliono bene scompariranno. Il nome dei giusti no, il nome di chi è morto per la Patria è scritto nella roccia della memoria della Repubblica e viene onorato, ricordato e state tranquilli: le forze armate sono il custode di quella memoria". "A voi colleghi di Davide, va il nostro più sincero ringraziamento. Davide sei diventato quello che più desideravi, un carabiniere d’Italia. Hai potuto realizzare uno dei più grandi amori nella tua vita, il tuo lavoro. Vola in alto Davide sarai sempre nei nostri cuori". Così Freddie Bernardello, padre di Davide. All'intervento è seguito uno scroscio d'applausi. Un altro lungo applauso ha seguito i feretri quando hanno lasciato l’abbazia. Ad accompagnare le famiglie dei tre militari, la fanfara dell’Arma.
(Adnkronos) - La cooperativa sociale Pepita ETS è stata scelta nell’ambito del bando "Connessioni al Femminile per il Cambiamento", promosso da Nestlé con Baci Perugina, in collaborazione con Rete del Dono e Cesvol. L’annuncio ufficiale è stato dato durante la conferenza stampa tenutasi oggi presso lo stabilimento Perugina di San Sisto (Perugia), alla presenza delle istituzioni del territorio e dei rappresentanti delle realtà partner. Pepita, che opera nel comune umbro di Massa Martana, valorizza l’individuo promuovendo educazione, inclusione e partecipazione attiva, per prevenire il disagio e l’isolamento sociale. Il progetto selezionato é costituito da un luogo, una casa dove donne anziane, studentesse e neomamme (30 donne over 70, 40 studentesse in qualità di tutor digitali, e 20 neomamme) si incontrano, si ascoltano, si aiutano. Dove le competenze, tradizioni e il sapere manuale si intrecciano con quelle digitali e dove il mentoring diventa strumento di empowerment. Domani 17 ottobre Pepita lancerà la propria campagna di crowdfunding su Rete del Dono, con l’obiettivo di coinvolgere attivamente la cittadinanza. La campagna durerà fino al 17 gennaio 2026. Nestlé contribuirà a rafforzare l’impatto della raccolta fondi, sostenendo concretamente la realizzazione del progetto selezionato. Come ha sottolineato Ivano Zoppi, Presidente Pepita "siamo profondamente grati per questa opportunità: per noi essere stati scelti significa riconoscere il valore di un lavoro quotidiano fatto di ascolto, rete e presenza. Con questo progetto vogliamo costruire spazi concreti di relazione e inclusione tra donne di generazioni diverse. Ringraziamo Nestlé, Baci Perugina, Rete del Dono e Cesvol per aver creduto nel nostro approccio e nella possibilità di generare insieme un cambiamento positivo. Un’opportunità che, grazie a questa iniziativa, finalmente si apre ai contesti rurali, più difficili da coinvolgere nei percorsi d’inclusione sociale a livello nazionale o macro territoriale”. La Call4Ideas, lanciata a marzo con Rete del Dono dedicata all'empowerment femminile e rivolta agli Enti del Terzo Settore attivi sul territorio umbro, ha selezionato tre progetti tra le numerose proposte arrivate. Dopo la fase di selezione iniziale, la scelta dell’associazione é stata affidata ai lavoratori e alle lavoratrici dello stabilimento Perugina, a rappresentanti di Nestlé, Cesvol e Rete del Dono. La proposta di Pepita Onlus è risultata la più convincente, grazie a un approccio fortemente innovativo e centrato sul supporto alle donne e alle comunità. "Connessioni al Femminile" - si sottolinea in una nota - rappresenta per Nestlé non solo un impegno concreto verso il territorio umbro, sede storica dello stabilimento Perugina a San Sisto, ma anche la continuità di un percorso di responsabilità sociale che ha visto il marchio Baci portavoce del Gruppo Nestlé in occasione di importanti momenti pubblici, come la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, celebrata a Milano con un messaggio di rispetto e solidarietà. Un'iniziativa che rinnova il sostegno al cambiamento sociale attraverso le donne e per le donne. Durante l’evento di oggi è stata inaugurata un’installazione permanente realizzata con fili intrecciati dai partecipanti: un gesto collettivo per raccontare i legami autentici, la cura e la resistenza delle relazioni femminili. L’opera resterà esposta all’interno del Museo del Cioccolato. "Con ‘Connessioni al Femminile’ — spiega Valeria Norreri, Head of Corporate Brand & Content Strategy, Nestlé Italia - abbiamo rinnovato un impegno che per noi è prima di tutto culturale e sociale: sostenere il ruolo delle donne come motore di cambiamento e innovazione nelle comunità. Attraverso Baci Perugina, brand profondamente legato al territorio umbro, abbiamo voluto continuare a promuovere progetti concreti, capaci di generare un impatto reale. Crediamo fortemente nel potere della collaborazione tra imprese, enti e cittadini per costruire insieme un futuro più equo e inclusivo.”
(Adnkronos) - "La sostenibilità indica la nostra rotta, l'acqua è natura portata ai consumatori. Si pensa al vino come frutto del territorio in cui nasce, ma l'acqua minerale è la stessa identica cosa. E' saldamente ancorata al proprio territorio, da cui non prescinde, ha delle caratteristiche uniche che sono il frutto del territorio da cui sgorga e delle caratteristiche che devono essere costanti nel tempo. Quindi per noi fare sostenibilità vuol dire lavorare per essere un'azienda a prova di futuro. Non è qualcosa da cui possiamo prescindere ed è un impegno quotidiano, non è un obiettivo da raggiungere. E' un impegno quotidiano che mettiamo nel nostro modo di fare impresa, nel prenderci cura dell'acqua, nel prenderci cura delle nostre persone e dei territori in cui operiamo. Lo facciamo, lo facciamo attraverso diverse tipologie di iniziative, diverse leve che andiamo ad attivare". Lo ha detto Fabiana Marchini, head sustainability & corporate affairs Gruppo Sanpellegrino, intervenendo intervenendo all'evento Adnkronos Q&A ‘Sostenibilità al bivio’ tenutosi oggi al Palazzo dell’Informazione a Roma. E Marchini ha spiegato nel concreto le attività portate avanti. "Intanto lavoriamo -ha sottolineato- sull'ottimizzazione dei processi industriali e sull'ottimizzazione della gestione della risorsa idrica, è importantissimo. Tutti i nostri stabilimenti sono certificati secondo lo standard internazionale dell'Alliance for water stewardship che attesta la gestione virtuosa e condivisa dalla risorsa idrica. E per noi questo è fondamentale perché l'acqua comunque è vita, è una risorsa fondamentale, infatti perseguiamo il costante efficientamento e il risparmio idrico. Lo facciamo -ha continuato- cercando di mitigare il nostro impatto ambientale, sia in termini di carbon footprint, sia in termini di supporto a un modello di economia circolare. Utilizziamo materiali riciclati nei nostri imballaggi, cerchiamo di evolvere il nostro modello di business adottando una logistica sempre più sostenibile. Quindi sono diverse le leve che attiviamo per poter mitigare il nostro impatto", ha sottolineato. "E poi, non meno importante, è la gestione di quello che noi chiamiamo la nostra casa, che è poi la casa comune, il territorio da cui sgorgano le nostre acque. Quindi è fondamentale per noi prenderci cura dei territori in cui viviamo", ha concluso.