(Adnkronos) - In Italia, circa mezzo milione di persone convivono con un tumore del sangue e ogni anno vengono diagnosticati più di 30.000 nuovi casi. "Il dato positivo è che molte delle 500 mila persone affette da tumore del sangue riescono a cronicizzare la malattia, grazie ai farmaci, raggiungendo un’aspettativa di vita simile a quella delle persone non ammalate. Questo rappresenta un grande successo dei medici e della ricerca". Tuttavia, "aumentano i casi, in particolare di leucemia, e hanno una genesi che naturalmente ha a che fare con l'ambiente. Acqua, terra e aria sono ormai veicoli di inquinamento talmente gravi da causare non solo malattie cardiovascolari e polmonari, ma soprattutto anche patologie oncologiche". Lo ha detto il presidente dell'Associazione italiana contro leucemie, linfomi e mieloma, Giuseppe Toro, in occasione del convegno nazionale Ail 'Curare è prendersi cura - Impatto ambientale e rischio sanitario, benessere e stili di vita', in corso a Roma. "Affrontare questo problema è indispensabile. La prevenzione, purtroppo, è la cenerentola delle attività sanitarie", ma questo "è uno spazio nel quale le associazioni e la società civile devono intervenire, creando partnership con medici, istituti sanitari, ma soprattutto con la politica, affinché questi argomenti vengano affrontati con serietà", conclude.
(Adnkronos) - Un vero e proprio cambiamento culturale volto a combattere la disparità di genere, guardare ai diritti e doveri dei genitori indipendentemente dal genere, oltre ad aiutare le donne a superare tutte le difficoltà con le quali sono costrette a scontrarsi nel momento in cui vogliono lavorare ed essere madri. Un cambiamento necessario a garantire non solo la crescita demografica ma soprattutto lo sviluppo economico dell’intero sistema Paese. A questo puntano le cinque proposte, di Manageritalia, Federazione nazionale dirigenti, quadri ed executive professional del commercio, trasporti, turismo, servizi, terziario avanzato con oltre 43mila associati, presentate oggi alla Camera dei Deputati per la genitorialità condivisa. La proposta normativa presentata da Manageritalia quindi si compone di cinque articoli. L’art. 1 introduce la possibilità per le aziende di concedere un beneficio ai giovani genitori di euro 400 esentasse per l’acquisto di beni essenziali in negozi convenzionati per i primi mesi di vita. L’art. 2 interviene sulla disciplina normativa del congedo di paternità, con l’obiettivo di incentivarne la fruizione da parte dei padri lavoratori e bilanciare i carichi di cura tra i genitori fin dai primi mesi di vita del figlio. L’articolo estende la durata del congedo obbligatorio di paternità dagli attuali 10 giorni a un mese e prevede in aggiunta la facoltà del lavoratore di usufruire del congedo di paternità per altri due mesi fino a tre anni di età del figlio. L’art. 3 migliora la disciplina del congedo parentale facoltativo. Attualmente i genitori dipendenti dopo i congedi obbligatori (di 5 mesi per la madre e di 10 giorni per il padre con retribuzione piena) possono richiedere un congedo facoltativo fino a 10 mesi, limite che può essere prolungato di un mese se il padre decide di prendere un congedo continuativo o frazionato superiore a tre mesi. I primi due mesi sono retribuiti all’80% mentre i restanti al 30%. Questo comporta che ad usufruire del congedo parentale siano maggiormente le donne, che hanno una retribuzione meno elevata rispetto al coniuge. Per ovviare a questo fenomeno discriminante per le lavoratrici, l’art. 3 stabilisce il 100% della retribuzione per il padre lavoratore nei casi in cui usufruisca del congedo per più di tre mesi. L’art. 4 introduce una forma di premialità per quelle aziende che nell’anno precedente abbiano spontaneamente migliorato l’applicazione della disciplina sui congedi. L’agevolazione consiste nel riconoscimento di punti premiali nell’accesso ad aiuti di Stato o a finanziamenti europei. Inoltre si prevede un esonero dal versamento dei contributi previdenziali. In caso di possesso della certificazione di genere le due agevolazioni si sommano a quelle previste dall’art. 5 della legge 5 novembre 2021, n. 162 (cosiddetta Legge Gribaudo). Infine, l’art. 5 interviene sugli incentivi all’occupazione femminile. Secondo Manageritalia occorre migliorare la formulazione dell’incentivo. Il recente D.L.n.60/2024 (Decreto Coesione- lavoro) ha finalmente previsto che l’agevolazione contributiva per migliorare l’occupazione femminile (art. 23) sia erogabile solo per le assunzioni a tempo indeterminato, una scelta molto opportuna che va nella direzione di premiare il lavoro di qualità. Occorre solo aggiungere un’altra condizione, ovvero che lo sconto contributivo si applichi solo ai contratti a tempo pieno, impedendo in tal modo alle imprese di attivare contratti di part time involontario, secondo Manageritalia.
(Adnkronos) - Il settore delle energie rinnovabili sta vivendo una crescita esponenziale e rappresenta una leva determinante per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e garantire un futuro sostenibile. Al rapido sviluppo del comparto corrisponde un aumento significativo dei lavoratori coinvolti nella realizzazione degli impianti. Secondo l’ultimo rapporto diffuso da Irena (Agenzia internazionale per le energie rinnovabili), dal 2022 al 2023 il numero dei lavoratori coinvolti nello sviluppo di impianti eolici e fotovoltaici è aumentato di circa il 20%, passando da oltre 13 milioni a oltre 16 milioni. E’ in questo contesto che Engie, player di riferimento nella decarbonizzazione e nell’efficienza energetica, ha organizzato 'Together for safety', una giornata di confronto con associazioni e operatori del mercato energetico, volta a sensibilizzare gli attori coinvolti sul fondamentale tema della sicurezza sul lavoro. All’evento hanno preso parte aziende quali Terna, Vestas, Comal, Saet, Impresa Manca, Tresun e Anev. “In Engie siamo impegnati ogni giorno a migliorare le nostre practice e a diffondere la cultura della sicurezza tra tutti i nostri lavoratori e collaboratori: per noi è una priorità assoluta - spiega Monica Iacono, Ceo di Engie Italia - Tutte le nostre strategie di sviluppo si fondano sull’obiettivo di avere zero incidenti gravi o mortali. E’ un processo di miglioramento continuo: negli ultimi sette anni il Gruppo ha dimezzato il tasso di frequenza degli infortuni, un trend positivo a cui assistiamo anche in Italia”. Il gruppo Engie conta, a livello mondiale, una capacità installata di oltre 42 GW e mira a raggiungere 50 GW nel 2025 e 80 GW nel 2030. In Italia, con un portafoglio di 560 MW composto da 397 MW di parchi eolici, 121 MW di parchi fotovoltaici e circa 43 MW di impianti storage, Engie punta a rafforzare ulteriormente la sua presenza sul territorio nazionale, con obiettivi ambiziosi. “In Italia, il Pniec (Piano Nazionale Integrato Energia e Clima) prevede 65 GW di nuova capacità rinnovabile al 2030 e, ipotizzando una taglia media di impianto di energia rinnovabile (eolico o fotovoltaico) di 30 MW, occorreranno oltre 2.160 cantieri e circa 65mila ore per lavoratore per ogni cantiere. Sono quindi stimate 140 milioni di ore-uomo, con un tasso di frequenza di incidenti destinato a salire - afferma Samuel Renard, Managing Director Renewables di Engie Italia - Engie sta portando avanti un programma di promozione della cultura della sicurezza, che coinvolge tutti, partendo dai manager fino ad arrivare alle persone operative sul campo. Soltanto lo scorso anno, in Italia, sono state dedicate 8mila ore di formazione a 300 manager”. Engie ha ideato Eosc (Engie One Safety Culture), progetto globale volto a trasformare l’approccio culturale alla sicurezza all’interno dell’azienda attraverso investimenti in formazione e coaching. Eosc vede coinvolte tutte le figure manageriali di Engie (oltre 800 manager, di cui 300 in Italia) e ha l’obiettivo di rafforzare il controllo dei rischi sui posti di lavoro attraverso una serie di azioni di gestione della sicurezza finalizzate a ridurre al minimo i rischi. Il Gruppo, attraverso Eosc, intende rafforzare la cultura della sicurezza, la tutela dell’operatività attuale e futura e della capacità di costruire asset energetici sostenibili.