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(Adnkronos) - I Servizi di intelligence interni francesi hanno sventato un piano mirato ad assassinare un oppositore del presidente russo Vladimir Putin rifugiato in Francia. A rivelarlo è Le Figaro, citando fonti della procura nazionale antiterrorismo e riferendo dell'arresto di quattro uomini di età compresa tra 26 e 38 anni sospettati di aver tentato di uccidere un oppositore di Putin residente a Biarritz. Le Parisien ha identificato l'oppositore russo in Vladimir O. "Nell'ambito di un'indagine preliminare aperta il 19 settembre 2025, relativa all'azione pianificata contro un oppositore russo e affidata alla Dgsi, sono stati arrestati e posti in custodia di polizia il 13 ottobre 2025" quattro uomini, recita la nota condivisa da Le Figaro. E' stata quindi aperta un'indagine giudiziaria per l'accusa di partecipazione a un'organizzazione terroristica al fine di preparare uno o più reati contro la persona. Sono state inoltre emesse richieste di incriminazione e custodia cautelare. Le Parisien spiega che Vladimir Ossetchkine è un attivista russo considerato un simbolo della resistenza contro Vladimir Putin, residente in Francia da diversi anni e regolarmente minacciato di morte, tanto da essere messo sotto protezione dal 2022. Creatore del sito web Gulagu.net, è salito alla ribalta pubblicando video che denunciavano le torture nelle carceri russe, cosa che ha portato al licenziamento del capo dell'autorità carceraria. Dall'invasione dell'Ucraina, ha aiutato testimoni di crimini di guerra a fuggire all'estero, guadagnando notorietà e diventando un bersaglio per Mosca all'interno dell'Unione Europea. Vive a Biarritz dal 2015, dove continua a denunciare le ingiustizie e afferma di essere un bersaglio del regime di Putin. Si è paragonato ai personaggi dell'opposizione russa assassinati Boris Nemtsov e Galina Starovoitova. Secondo la polizia francese i quattro arrestati hanno condotto, dalla scorsa primavera, diversi viaggi da Parigi a Biarritz per ispezionare la zona attorno all'abitazione della vittima. Sul cellulare di un sospettato, ritenuto il capo della missione, sono stati trovati video ripresi da un'auto e che mostrano immagini della casa dell'oppositore, compresa la facciata, con commenti dei sospettati. Si sente un uomo parlare più volte, chiedere di passare davanti alla casa e puntare la telecamera verso le biciclette dei bambini. Messo sotto protezione in diverse occasioni e trasferito dall'intelligence francese nel 2024 in una "casa sicura" con la sua famiglia, secondo la newsletter specializzata Intelligence Online Ossetchkine non è tuttavia visibile nelle riprese video. Le indagini devono ora definire il piano preciso architettato dai sospetti, quasi tutti provenienti dal Daghestan, e l'identità del mandante. Durante la custodia cautelare i sospettati hanno dichiarato di non sapere per chi stessero lavorando. Tuttavia l'intelligence francese ritiene che la loro sia una missione guidata probabilmente da servizi segreti russi come l'Fsb e il Gru.
(Adnkronos) - "In questi anni il governo ha lavorato per rafforzare la possibilità degli imprenditori di creare nuovi mercati e di consolidare quelli già presenti. Ci siamo concentrati sulla fiscalità ed è diminuita la pressione fiscale e su interventi che permettono di innovare nuove tecnologie, di lavorare sull'aumento dei salari, anche intervenendo sul cuneo fiscale, in particolare, ma anche sull'Irpef”. E’ quanto affermato da Francesco Lollobrigida, ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, partecipando al primo Forum nazionale del Largo Consumo dal titolo ‘Il carrello della spesa tra scelte di politica economica e soluzioni per la filiera’, organizzato a Roma e promosso da Centromarca - Associazione italiana dell’Industria di Marca - e Ibc - Associazione Industrie Beni di Consumo - con il patrocinio del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. “Si tratta di provvedimenti che porteranno e stanno portando a una crescita della fiducia soprattutto degli imprenditori, in una politica che torna a occuparsi di loro”, conclude il ministro.
(Adnkronos) - "Il Green Deal non è una strategia ambientalista. Il Green Deal diceva 'tutto il mondo andrà verso la sostenibilità: se l'Europa è in grado di fornire prodotti e servizi all'avanguardia sulla sostenibilità, avremo tutto il mondo a cui vendere i nostri prodotti'. E avremo anche degli effetti positivi sull'ambiente. Non è una strategia ambientalista, è una strategia economica, di crescita economica. E non aveva nulla di ideologico green". Così Enrico Giovannini, direttore scientifico ASviS, intervenendo all’appuntamento Adnkronos Q&A, 'Sostenibilità al bivio', questa mattina al Palazzo dell’Informazione a Roma. "Secondo punto importante: gli obiettivi al 2030 di Fit for 55, cioè la riduzione delle emissioni del 55% rispetto al 1990, li raggiungeremo, se non facciamo sciocchezze clamorose. Perché il mondo produttivo ha deciso di investire in quella direzione, perché ci sono stati investimenti pubblici. Perché conviene ma non da un punto di vista ambientale, da un punto di vista economico", aggiunge.