(Adnkronos) - Torna in pista la Formula 1. Venerdì 28 novembre vanno in scena le prove libere e le qualifiche Sprint del Gran Premio del Qatar, penultimo appuntamento del Mondiale. Oggi si riparte dal successo della Red Bull di Max Verstappen che ha riaperto la classifica Piloti: a Las Vegas l'olandese, campione del mondo in carica, ha preceduto la Mercedes di George Russell e quella di Andrea Kimi Antonelli, terzo a chiudere il podio. La Ferrari di Leclerc si è piazzata al quarto posto, mentre Hamilton ha chiuso al nono. Doppio zero per le due McLaren di Lando Norris, leader del Mondiale, e Oscar Piastri, squalificate. Il pilota inglese è ancora in testa con 390 punti, a +24 proprio su Piastri e Verstappen. Le prove libere e le qualifiche della gara Sprint del Gp Qatar di Formula 1 sono in programma venerdì 28 novembre. L'unica sessione di prove libere del weekend è prevista per le 14.30 ora italiana, mentre per scoprire la griglia di partenza della gara corta bisognerà attendere le 18.30. Le prove libere e le qualifiche della gara Sprint del Gp Qatar di Formula 1 saranno trasmesse in diretta televisiva e in esclusiva sui canali SkySport e in streaming sull'app SkyGo e su NOW.
(Adnkronos) - Si chiude con un risultato molto positivo l'avviso 2/2025 'Metamorfosi imprenditoriali: la formazione manageriale a supporto della crescita delle pmi' di Fondirigenti, il fondo interprofessionale leader in Italia per la formazione continua del management, promosso da Confindustria e Federmanager. I numeri testimoniano il forte interesse delle imprese italiane verso percorsi formativi dedicati ai momenti cruciali di trasformazione: passaggio generazionale, operazioni societarie e digitalizzazione. Sono stati presentati 203 piani formativi che coinvolgono 312 dirigenti per un totale di 17.836 ore di formazione (in media 57 ore a dirigente). Le richieste di finanziamento hanno raggiunto 2,5 milioni di euro, quasi il 67% in più rispetto allo stanziamento iniziale di 1,5 milioni, a conferma della forte domanda di competenze manageriali per affrontare le grandi trasformazioni aziendali. Si tratta di un risultato particolarmente significativo considerando l'esclusione delle grandi imprese e la specificità dei temi proposti. "Questi dati dimostrano quanto le pmi italiane abbiano compreso l'importanza strategica della formazione manageriale nei momenti di discontinuità", commenta il direttore generale Massimo Sabatini. "Passaggio generazionale, operazioni societarie e digitalizzazione rappresentano, per le imprese piccole e medie, delle vere e proprie metamorfosi, che richiedono consapevolezza, visione di lungo periodo e, soprattutto, competenze manageriali solide per essere affrontate con successo", sottolinea. Particolarmente rilevante è la partecipazione delle piccole imprese, che hanno superato la media storica del 15%, confermando come anche le realtà di minori dimensioni siano consapevoli della necessità di investire in competenze manageriali per governare i grandi processi di cambiamento. L'Avviso ha inoltre generato un importante effetto di attrazione: 12 nuove aziende hanno aderito a Fondirigenti e ben ¼ dei piani ha riguardato imprese che di rado hanno utilizzato in passato la leva formativa. Dal punto di vista territoriale, il Veneto si conferma regione best performer con 48 piani presentati, seguito da Emilia-Romagna (41 piani) e Lombardia (29 piani), a testimonianza della crescente importanza di tali trasformazioni nei territori più industrializzati del nostro Paese. Significativa è anche la partecipazione del Sud Italia, con il 14% dei piani presentati e la Campania come regione più attiva (14 piani). La copertura nazionale è ampia: solo 3 regioni risultano assenti. L'analisi delle aree di intervento rivela, come principale ambito di interesse, la trasformazione digitale, seguita a breve distanza dal passaggio generazionale. L'area delle operazioni societarie, pur presente, è risultata meno prescelta, interessando soprattutto le imprese di medie dimensioni, dove operazioni straordinarie come fusioni o acquisizioni sono più frequenti. I percorsi formativi evidenziano un indirizzo chiaro: la governance è il pilastro centrale per affrontare le sfide di evoluzione e continuità aziendale. La formazione si configura come leva strategica per rafforzare leadership, competenze manageriali e capacità di gestione del cambiamento, con una visione integrata che coniuga necessità di stabilità e innovazione. I contenuti si articolano in tre ambiti chiave. Nel passaggio generazionale, l’attenzione è rivolta alla governance strategica, alla leadership e alla continuità, per garantire un ricambio efficace e valorizzare le competenze. Nelle operazioni societarie, il focus è sulle competenze manageriali relative a finanza straordinaria, compliance e change management, elementi indispensabili per presidiare fusioni, acquisizioni e ristrutturazioni. Infine, la trasformazione digitale punta sulle competenze relative a Intelligenza Artificiale, integrazione dei processi e data-driven management, leve fondamentali per sostenere innovazione e competitività in scenari evolutivi. In un contesto in cui la digitalizzazione ridefinisce i modelli di business e le operazioni straordinarie richiedono solidità organizzativa e responsabilità d’impresa, la formazione si conferma strumento essenziale per guidare il cambiamento e garantire sostenibilità nel lungo periodo nelle grandi trasformazioni. "La risposta delle pmi conferma le evidenze delle nostre ricerche – sottolinea il presidente Marco Bodini – la capacità di affrontare e superare i momenti di discontinuità dipende in modo decisivo dalla presenza di manager preparati. Le imprese hanno colto la grande spinta che la formazione manageriale può garantire ai processi di trasformazione, soprattutto in ambito digitale dove l'innovazione tecnologica sta ridefinendo i modelli di business". I piani formativi saranno ora valutati da una commissione di esperti e la graduatoria sarà pubblicata entro fine gennaio 2026.
(Adnkronos) - L’Università Lum ospiterà domani 28 novembre dalle 14.30 e sabato 29 novembre dalle 9.00, l’evento finale di Airclimact, un progetto di ricerca dedicato ai rischi di salute legati all’inquinamento atmosferico e ai cambiamenti climatici in una popolazione che invecchia. Le due giornate riuniranno ricercatori, clinici, esperti di sanità pubblica e istituzioni impegnate sul tema delle esposizioni ambientali e del loro impatto sulla salute. Airclimact nasce all’interno di Age-It - Ageing well in an ageing society, il programma di ricerca nazionale finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che si occupa di invecchiamento in buona salute. All’interno di questo quadro, Airclimact si concentra in particolare sul ruolo del clima e dell’inquinamento atmosferico, integrando dati ambientali, veterinari, clinici e di stile di vita per stimare il loro effetto sulla mortalità e sulle principali patologie cronico-degenerative. L’evento finale presenterà i dati delle analisi, che combinano modelli statistici tradizionali e tecniche di intelligenza artificiale per stimare il rischio di mortalità e di malattie cardiovascolari, metaboliche, tumorali e neurodegenerative in relazione alle esposizioni ambientali. La presenza di due coorti localizzate al nord e al sud del Paese consente di confrontare contesti climatici e di inquinamento differenti, offrendo indicazioni utili per la sanità pubblica. La ricerca si basa su due grandi coorti di popolazione italiana, rappresentative di aree diverse del Paese. La coorte Moli-sani, che comprende oltre 24mila adulti residenti in Molise, e lo studio RoCav, con quasi 4mila persone della provincia di Varese, hanno fornito informazioni di dettaglio su stili di vita, parametri clinici, fattori socioeconomici e storia di malattia. A questi dati sono stati sovrapposti, tramite georeferenziazione dell’indirizzo di residenza, indici climatici come temperature estreme e variabilità stagionale, e livelli di inquinanti atmosferici come particolato fine, biossido di azoto e ozono. Una parte del programma sarà dedicata al contributo dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise e delle attività veterinarie, in un’ottica One Health. L’integrazione di dati provenienti dalla sorveglianza veterinaria e ambientale, dall’uso di fonti dati innovative e dagli studi sui rischi infettivi permette infatti di ampliare il quadro dell’esposizione, collegando la salute umana agli ecosistemi e al territorio. Nelle sessioni conclusive saranno presentate le proposte di linee guida per la mitigazione dei rischi legati a inquinamento e cambiamento climatico, con particolare attenzione alle fasce di popolazione più vulnerabili, come gli anziani e i gruppi socialmente svantaggiati. Il programma prevede anche uno spazio dedicato alla comunicazione del rischio, al rapporto tra fiducia nella scienza e percezione dei pericoli ambientali, e al ruolo degli stili di vita nella protezione della salute in un contesto climatico in rapido mutamento. L’iniziativa rientra nel progetto 'Impatto dell’inquinamento dell’aria e del cambiamento climatico su invecchiamento e patologie croniche a differenti latitudini: valutazione dei rischi e delle strategie preventive', finanziato nell’ambito del programma di ricerca Next Generation Eu - Age-It.