INFORMAZIONICariprato - Cassa di Risparmio di Prato spa (Gruppo Bancario Banca Popolare di Vicenza) spa Assicurazioni, Banche e Finanza Ruolo: Responsabile Marketing Area: Marketing Management Carlo Gabellini |
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(Adnkronos) - La corsa agli Emmy 2025 è ufficialmente iniziata. La serie Apple Tv+ 'Scissione' ('Severance' in originale) firmata da Ben Stiller è in testa con 27 nomination. A seguire con 24 c'è la serie di Hbo 'The Penguin' e con 23 ci sono la satira hollywoodiana 'The Studio' di Apple Tv+ e il thriller vacanziero 'The White Lotus' di Hbo. I premi ai migliori show televisivi saranno assegnati a Los Angeles in occasione della cerimonia di premiazione, condotta dal comico Nate Bargatze, che in Italia si potrà seguire su Sky Atlantic e in streaming su Now nella notte tra il 14 e il 15 settembre. Tra gli attori candidati c'è anche Harrison Ford, che a 83 anni appena compiuti (lo scorso 13 luglio) ha ricevuto la sua prima nomination agli Emmy. L’attore è in lizza per la statuetta al Miglior attore non protagonista per il suo ruolo nella seconda stagione di ‘Shrinking’. La serie Apple Tv+ segue le vicende di un terapeuta in lutto (interpretato da Jason Segel, nominato come Miglior attore protagonista) che inizia a infrangere le regole col dire ai suoi clienti esattamente quello che pensa, ignorando così la sua formazione e la sua etica e ritrovandosi a causare tumultuosi cambiamenti nella vita delle persone (compresa la sua). MIGLIOR SERIE DRAMMATICA: Andor; The Diplomat; The Last of Us; Paradise; The Pitt; Scissione; Slow Horses; The White Lotus. MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA IN UNA SERIE DRAMMATICA: Sterling K. Brown, Paradise; Gary Oldman, Slow Horses; Pedro Pascal, The Last of Us; Adam Scott, Scissione; Noah Wyle, The Pitt. MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA IN UNA SERIE DRAMMATICA: Kathy Bates, Matlock; Sharon Horgan, Bad Sisters; Britt Lower, Scissione; Bella Ramsey, The Last of Us; Keri Russell, The Diplomat. MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA IN UNA SERIE DRAMMATICA: Zach Cherry, Scissione; Walton Goggins, The White Lotus; Jason Isaacs, The White Lotus; James Marsden, Paradise; Sam Rockwell, The White Lotus; Tramell Tillman, Scissione e John Turturro, Scissione. MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA IN UNA SERIE DRAMMATICA: Patricia Arquette, Scissione; Carrie Coon, The White Lotus; Katherine LaNasa, The Pitt; Julianne Nicholson, Paradise; Parker Posey, The White Lotus; Natasha Rothwell, The White Lotus e Aimee Lou Wood, The White Lotus. MIGLIORE SERIE COMEDY: Abbott Elementary; The Bear; Hacks; Nobody Wants This; Only Murders in the Building; Shrinking; The Studio; What We Do in the Shadows. MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA IN UNA SERIE COMEDY: Adam Brody, Nobody Wants This; Seth Rogen, The Studio; Jason Segel, Shrinking; Martin Short, Only Murders in the Building; Jeremy Allen White, The Bear. MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA IN UNA SERIE COMEDY: Uzo Aduba, The Residence; Kristen Bell, Nobody Wants This; Quinta Brunson, Abbott Elementary; Ayo Edebiri, The Bear; Jean Smart, Hacks. MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA IN UNA SERIE COMEDY: Ike Barinholtz, The Studio; Colman Domingo, The Four Seasons; Harrison Ford, Shrinking; Jeff Hiller, Somebody Somewhere; Ebon Moss-Bachrach, The Bear; Michael Urie, Shrinking e Bowen Yang, Saturday Night Live. MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA IN UNA SERIE COMEDY: Liza Colon-Zayas, The Bear; Hannah Einbinder, Hacks; Kathryn Hahn, The Studio; Janelle James, Abbott Elementary; Catherine O’Hara, The Studio; Sheryl Lee Ralph, Abbott Elementary e Jessica Williams, Shrinking. MIGLIOR MINISERIE: Adolescence; Black Mirror; Dying for Sex; Monsters: The Lyle and Erik Menendez Story; The Penguin MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA IN UNA MINISERIE: Cate Blanchett, Disclaimer; Meghann Fahy, Sirens; Rashida Jones, Black Mirror; Cristin Milioti, The Penguin e Michelle Williams, Dying for Sex MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA IN UNA MINISERIE: Colin Farrell, The Penguin; Stephen Graham, Adolescence; Jake Gyllenhaal, Presunto innocente; Brian Tyree Henry, Dope Thief; Cooper Koch, Monsters: The Lyle and Erik Menendez Story. MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA IN UNA MINISERIE: Javier Bardem, Monsters: The Lyle and Erik Menendez Story; Bill Camp, Presunto innocente; Owen Cooper, Adolescence; Rob Delaney, Dying for Sex; Peter Sarsgaard, Presunto innocente e Ashley Walters, Adolescence. MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA IN UNA MINISERIE: Erin Doherty, Adolescence; Ruth Negga, Presunto innocente; Chloe Sevigny, Monsters: The Erik and Lyle Menendez Story; Jenny Slate, Dying for Sex e Christine Tremarco, Adolescence. MIGLIOR REALITY COMPETION: The Amazing Race; RuPaul’s Drag Race; Survivor; Top Chef e The Traitors. MIGLIOR TALK SERIES: The Daily Show; Jimmy Kimmel Live e The Late Show With Stephen Colbert.
(Adnkronos) - “Il sistema di formazione professionale è largamente sottoutilizzato dalle persone e dalle imprese. C'è una perdita di grandi opportunità, sia economiche sia di implementazione del capitale umano delle aziende. E’ un sistema che va migliorato e va promosso mettendo a fattor comune le migliori competenze di operatori privati e di soggetti pubblici”. Così Agostino Di Maio, neoeletto presidente di Assolavoro Formazione, intervenendo durante l’Assemblea pubblica di Assolavoro Formazione, oggi a Milano. L’incontro ha offerto l’occasione per analizzare i dati della ricerca 'Il mercato dei servizi per la formazione in Italia' condotta da Assolavoro DataLab, l’Osservatorio dell’Associazione nazionale delle agenzie per il lavoro, da cui emerge che il potenziale di crescita del settore è enorme: il mercato della formazione professionale per adulti ha generato nel 2022 un fatturato di oltre 3,2 miliardi di euro. “La formazione professionale nel mondo del lavoro - riflette Di Maio - è il vertice di una piramide rovesciata sul quale poggia tutto il mercato del lavoro. E’ fondamentale per l'aggiornamento delle competenze, per l’upskilling e il reskilling, per la riduzione delle transazioni, per il rapporto con la scuola e per la gestione delle pratiche fragili dei lavoratori, oltre che per ridurre il tasso di inattività, la vera piaga del nostro mercato del lavoro. La formazione serve sempre, in ogni fase, e oggi in Italia ci sono ampi margini di miglioramento”. Dall'incontro emerge una frammentarietà regionale quando si parla di formazione professionale. Un aspetto dovuto a “un'impostazione costituzionale che nell'attribuire alle Regioni la competenza esclusiva in materia di formazione professionale non favorisce l'adozione di standard uguali sul territorio nazionale", spiega Di Maio, che aggiunge: "Su questo lavoriamo proficuamente con molte Regioni e cerchiamo di condividere le buone pratiche. È un lavoro molto faticoso che potrebbe essere svolto con più efficacia”. Infine, il neoeletto presidente esprime la sua visione di Assolavoro Formazione, “un'associazione che raccoglie i migliori player sul mercato”. “La nostra formazione è orientata al placement. Il nostro contratto collettivo prevede che almeno il 35% dei discenti trovino un lavoro e riteniamo che il placement sia un elemento di qualità e di misurazione dell'efficacia della formazione, che dovrebbe essere anche estesa ad altri contesti”, conclude.
(Adnkronos) - Sono oltre 72 milioni di euro le risorse messe a disposizione ogni anno da A2a per le proprie persone. Questi i numeri del Gruppo relativi ai servizi di welfare, ai Premi di produttività, oltre al nuovo piano di azionariato diffuso presentati oggi a Milano: un sistema ampio e articolato che tiene conto delle diverse dimensioni che concorrono a favorire il benessere di un individuo, tra le quali la famiglia, il risparmio, la salute, il tempo libero. Le ricerche svolte da Percorsi di secondo welfare (laboratorio che studia i cambiamenti in atto legato al Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche dell'Università degli Studi di Milano) indicano che nel 2023 le imprese italiane hanno investito nel welfare aziendale circa 3,2 miliardi di euro. Un dato in crescita di oltre il 6% rispetto all'anno precedente, che conferma un trend positivo che negli ultimi 10 anni ha visto il consolidamento della cultura delle organizzazioni sui temi sociali. Tra le aziende, infatti, continua a crescere la consapevolezza di come queste policy siano in grado di migliorare il benessere di chi lavora, incidendo positivamente su clima interno, produttività e attrattività delle organizzazioni. L’evento ‘WelLfare. Il Welfare fa davvero bene’ - a cui hanno preso parte la Sindaca di Brescia Laura Castelletti, il sindaco di Milano Giuseppe Sala e i vertici di A2a, il presidente Roberto Tasca e l’ad Renato Mazzoncini - è stato un’occasione per condividere una riflessione su questi temi e sull’intero ecosistema che coinvolge tanti attori nel panorama italiano, con i contributi della Prof.ssa Marilisa D’Amico, del professor Maurizio Ferrera e della professoressa Franca Maino, docenti dell’Università Statale di Milano e la moderazione di Barbara Stefanelli, vicedirettore vicario del Corriere della Sera. Gli effetti dei cambiamenti demografici e sociali richiedono interventi per rispondere ai nuovi bisogni dei cittadini: in questo contesto le prestazioni erogate dalle aziende, affiancandosi e integrandosi al welfare pubblico, possono contribuire a generare un impatto positivo nella creazione di valore per il territorio e per le comunità. “Il welfare aziendale - commenta Roberto Tasca, presidente di A2a - ha una lunga tradizione nella storia di A2a: le prime forme di supporto ai dipendenti attivate negli Anni ‘60 per fronteggiare fenomeni come l’emarginazione sociale, tipica di quel periodo, erano già strumenti di attenzione alle persone e inclusione. Questo percorso è proseguito negli anni con numerose iniziative, l’ultima delle quali in ordine di tempo è il Piano di Azionariato Diffuso”. E aggiunge: “Oggi il Gruppo è tra le prime aziende del Paese e la prima che opera anche nell’ambito dell’economia circolare ad avere attivato questo programma con 5,3 milioni di euro che cresceranno ancora nella fase successiva. Oltre a coinvolgere i nostri colleghi nel percorso di crescita della società condividendo con loro i risultati raggiunti insieme, rappresenta anche una leva di educazione finanziaria per favorire la conoscenza rispetto all’impiego delle proprie risorse economiche. Con questo Piano testimoniamo il senso di responsabilità che abbiamo nei loro confronti. Le quasi 11mila adesioni ci confermano l’importanza dell’investimento fatto e l’elevato livello di affiliazione dei nostri dipendenti”. Evidenzia l’ad di A2a, Mazzoncini: “La disponibilità e l’accessibilità dei servizi incidono sempre di più sulla qualità della vita. L’impegno del Gruppo per il benessere dei dipendenti è cresciuto negli anni ed è diventato centrale nella nostra strategia. Per le nostre persone abbiamo previsto oltre 72 milioni di euro all’anno attraverso un sistema strutturato che si è evoluto e rafforzato nel tempo fino a diventare un modello di riferimento nel nostro ambito industriale. Ne è esempio il piano da 120 milioni al 2035 per sostenere i nostri colleghi nei loro progetti di genitorialità”. Quindi sottolinea: "Di fronte ai cambiamenti socio-demografici in atto i sistemi di welfare possono diventare laboratori di innovazione in grado di attivare alleanze tra pubblico e privato e mettere a sistema azioni orientate a garantire maggiore benessere per le comunità”. Mauro Ghilardi, direttore People and Transformation di A2a, rimarca come, a partire dai primi fondi di assistenza sanitaria per le famiglie, le case vacanze e le colonie estive avviati diversi anni fa, l’impegno del Gruppo per il benessere dei dipendenti si sia esteso e rafforzato. Solo negli ultimi 18 mesi sono stati avviati A2a Life Caring - il programma da 10 milioni di euro l’anno (120 milioni in arco piano) per supportare la genitorialità con aiuti economici e iniziative formative, tra le quali un contributo annuale fino a 3.250 euro per i primi 3 anni di vita del bambino e il supporto per le spese sostenute per la cura e l’istruzione dei figli fino alla fine dell’istruzione secondaria - e A2a Life Sharing - il Piano di Azionariato Diffuso da oltre 5,3 milioni annui grazie al quale le persone del Gruppo possono partecipare alla crescita dell’azienda. Gli elementi distintivi dei due piani (Life Caring e Life Sharing) risiedono anche nella condivisione con le organizzazioni sindacali. In particolare, il Piano di Azionariato Diffuso è stato sottoscritto e supportato dalla maggior parte delle sigle presenti nel Gruppo, un unicum nel panorama imprenditoriale (recenti analoghe iniziative di altre aziende sono state definite in modo unilaterale). Alla prima fase ha aderito oltre l’86% degli aventi diritto; in autunno partirà la seconda fase nella quale tutti i dipendenti potranno acquistare azioni di A2a ricevendone ulteriori gratuitamente con una premialità inversa rispetto al proprio inquadramento contrattuale per favorire i colleghi con le retribuzioni più basse: 1 azione gratuita ogni azione acquistata per gli operai, 1 azione gratuita ogni 3 per quadri e impiegati, 1 azione gratuita ogni 5 acquistate per i dirigenti. Diciotto milioni di euro sono inoltre previsti per altri servizi (tra i quali il progetto ‘Case ai lavoratori’, l’assistenza sanitaria integrativa, assistenza psicologica, iniziative di wellbeing e lotta alle dipendenze, convenzioni attive) a cui si aggiungono ulteriori 39 milioni per i Premi di produttività, che i dipendenti possono scegliere di destinare in tutto o in parte ai fondi di previdenza complementare, usufruendo di un contributo aggiuntivo da parte di A2a sull’importo convertito (di circa il 15%). Oltre a quelli di natura economica, le politiche di welfare di A2a sono in grado di abilitare importanti benefici indiretti: favoriscono la diffusione tra la popolazione aziendale di informazioni sulle prestazioni alle quali si può accedere, e quindi maggiore consapevolezza sui propri diritti, e incentivano meccanismi occupazionali virtuosi come la capacità di attrazione di nuovi talenti e lo sviluppo di un indotto di servizi di qualità sul territorio.