(Adnkronos) - Gérard Depardieu è stato condannato a 18 mesi di carcere, con sospensione condizionale della pena, per violenza sessuale su due donne durante le riprese di un film nel 2021. Depardieu era accusato di aver aggredito una scenografa e un'assistente alla regia sul set del film di Jean Becker 'Les Volets verts'. La condanna è arrivata dopo due mesi di processo intenso che ha avuto un grandissimo impatto mediatico. L'attore 76enne era assente al momento della sentenza, perché impegnato su un set: la sua amica di sempre Fanny Ardant lo ha invitato infatti a girare il suo sesto lungometraggio, nel cuore dell'arcipelago portoghese delle Azzorre. Alla fine di marzo, l'accusa aveva chiesto una condanna a diciotto mesi di carcere con sospensione condizionale per l'attore. L'accusa aveva chiesto inoltre l'assistenza psicologica obbligatoria, una pena di ineleggibilità di due anni e l'inserimento nel registro dei condannati per reati sessuali. Depardieu era stato incriminato nel dicembre 2020 in seguito a una denuncia per stupro presentata dall'attrice Charlotte Arnould. Con oltre 200 film e serie TV all'attivo, è la figura più in vista dell'industria cinematografica francese ad essere stata condannata per violenza sessuale dai tempi del movimento #MeToo.
(Adnkronos) - "Un Papa che ha subito invocato la pace, che ha indicato pur in poche parole la via difficile di una nuova concordia che parte dagli ultimi, i vessati, gli oppressi dei Sud del mondo, dalle periferie dell'esistenza. C'è tanta continuità nell'attenzione alle vittime dell'economia dello 'scarto' anche nella scelta di un nome molto impegnativo, quello di un predecessore come Leone XIII che ha fondato nei fatti la dottrina sociale con la prima Enciclica Rerum Novarum che guarda al mondo del lavoro, dei diritti, dell'inclusione". Così, con Adnkronos/Labitalia, Luigi Sbarra, già leader della Cisl, commenta l'elezione di Papa Leone XIV.
(Adnkronos) - “E' un onore ricevere questo premio perché credo riconosca il contributo che ho cercato di dare nel tempo ai valori in cui ho sempre creduto: la creazione di valore nelle aziende, con ricadute concrete per le collettività, mettendo sempre al centro le persone”, ha dichiarato Fabrizio Palermo, amministratore delegato di Acea, commentando il premio ricevuto per il suo percorso professionale in occasione della XVI edizione del Premio Guido Carli presso la sala Sinopoli dell'Auditorium Parco della Musica a Roma. “Un riconoscimento – ha aggiunto – che guarda all’insieme del mio curriculum, ma anche all’attività svolta in Acea, una realtà infrastrutturale che opera in settori complessi, come quello dell’acqua, oggi al centro di un importante percorso di transizione. Nel futuro la transizione idrica sarà cruciale quanto, se non più, di quella energetica: aziende come Acea hanno un ruolo fondamentale nel favorire questa transizione in Italia”. Sottolineando l’importanza del capitale umano, Palermo ha ricordato l’impegno dell’azienda: “Negli ultimi anni abbiamo firmato uno dei primi protocolli centrati sulla persona, anche con il sindacato, e promosso numerose iniziative sia all'interno che all'esterno dell'azienda.”